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Autore: soul00    03/02/2017    3 recensioni
Una ragazza, e tanto dolore che la accompagnerà fino alla morte. Una vita crudele, che non lascerà spazio alla felicità.
Genere: Dark, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Urlo"


C'era una volta una ragazza dai capelli neri come la pece e occhi verdi come il prato, che aveva avuto solo sofferenza nella vita. I suoi l'avevano abbandonata davanti ad un orfanotrofio, uno che era l'esatta copia degli orfanotrofi dei film, dove le persone erano tutte crudeli e senza cuore, come se a quelle stesse persone avessero rubato la felicità da piccoli.
Veniva maltrattata ogni giorno e, quando fu adottata le cose peggiorarono. La coppia che l'aveva presa in custodia era pessima, la trattavano come un giocattolo. L'uomo che avrebbe dovuto chiamare "papà" ad ogni buona occasione la violentava. La donna che avrebbe dovuto chiamare "mamma" sapeva di cosa faceva il marito e per vendicarsi trattava la povera ragazza come una schiava, incolpandola delle azioni del marito. Era sempre stato un inferno per lei, e a scuola tutti sapevano del suo passato e presente, così non facevano altro che ferirla più di quanto non lo fosse già. La fecero impazzire e per questo dovettero rinchiuderla in un manicomio.



La ragazza si trovava lì, immobile, al centro di quella stanza nera come la sua ombra. Si trovava lì per una ragione, sentiva delle voci, voci che la offendevano senza alcun motivo apparente, voci che odiava fino alla morte. Ci aveva provato a fermarle, provò persino il suicidio ma non funzionò, perché venne salvata prima che morisse. Non ricordava nemmeno più il suo nome, ne da quanto tempo si trovava lì, sapeva solo che quelle voci non volevano smettere.
Ecco che ricominciarono a irrompere nella sua testa, come se fossero delle bombe sganciate in piena guerra.


"Puttana"
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"Ma perché non ti tagli?"
<>
"Ucciditi"
<>
"Emo"
<>
"Dove sono i tuoi genitori? Ah si, ti hanno abbandonata perché sei una bastarda"
<>
"Sei un cesso"
<< Ho detto basta>>
"Obesa"
<< BASTA>>



La ragazza cadde a terra, le mani a coprire le orecchie, gli occhi inondati di lacrime e sbarrati dal dolore. Quelle parole le avevano lacerato il cuore come se fossero coltelli affilati pronti ad uccidere. E fece quello che non fece da tempo, urlò.
Urlò per il dolore che non esprimeva da tempo. Urlò per la rabbia verso quelle voci dei suoi ex compagni di scuola, delle persone dell'orfanotrofio, dei sui genitori adottivi, di tutte le persone che l'avevano ferita fino a quel momento. Quelle voci che la tormentavano ancora, insistentemente e ripetutamente.
Urlò per chiedere aiuto, un aiuto che non le sarebbe stato mai dato.
Lanciò un urlo silenzioso che nessuno sentì. Sfinita, cadde tra le braccia di Morfeo, e mai più si risvegliò. Le voci erano scomparse.



C'era una volta una ragazza, che tra dolori e sofferenze, morì col sorriso sulle labbra.




20 marzo 2069
Ragazza trovata morta nella
sua stanza del manicomio.
La causa della morte è
ancora sconosciuta.
Il suo nome era kate Hoover,
20 anni.
Parenti e amici piangono
per la sua morte.



Angolo autrice: Ciao ragazzi e ragazze, è la prima volta che scrivo una storia e vorrei un vostro parere ( accetto giudizi positivi, negativi e neutri). Questa storia mi è venuta in mente ieri sera mentre stavo cercando si dormire. Mi venne in mente perché in quel momento la mia testa sembrava una radio e stava trasmettendo la canzone " the silent scream". La protagonista è leggermente schizofrenica ed è affetta da bullismo come si sarà capito.
Spero possa piacervi.
   
 
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