Fanfic su artisti musicali > Mika
Segui la storia  |       
Autore: Lizhp    05/02/2017    1 recensioni
“Quindi non si vede più a scuola… un ragazzo dell’ultimo anno che faceva lezioni con lui ha detto che se ne è andato in Messico”
Messico.
Ma allora perché non mi ha detto niente, in fondo mi vedeva tutti i giorni. E poi mi ha sempre detto che per qualsiasi cosa lui ci sarebbe stato.
Magari quello che stavano dicendo quei ragazzi non era vero.
“A fare cosa in Messico?”
“Dicono che sia scappato dopo aver litigato con la moglie…”
“Aveva anche due figli, no?”
“Sì… dalle voci che girano, sembra proprio che sia scappato con un uomo!”
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Andy Dermanis, Fortunè Penniman, Paloma Penniman, Yasmine Penniman, Zuleika Penniman
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Capitolo 19: Se Ardakov fosse come la mamma...

 
21 Gennaio 1993
 
Sono ormai circa dieci giorni che sto prendendo lezioni di piano con Sacha Ardakov e le cose non sono affatto migliorate. Anzi, lui sembra ogni giorno più arrabbiato e oggi mi è sembrato perfino rassegnato alla mia stupidità.
Credo di non essere uno studente degno del suo nome.
Sono stanco di questa cosa, mi fa pensare troppo alla scuola e a Mrs. Jenkins.
Tutti pensano che io sia stupido.
Così, dopo le due ore di lezione, ho detto alla mamma che non voglio più prendere lezioni di piano.
È stata comprensiva con me, sente anche lei le risposte che mi dà il maestro, ma allo stesso tempo è stata decisa: non posso smettere di suonare il piano.
Forse ha ragione: è una cosa che a me piace fare e che mi aiuta a distrarmi e che mi fa sentire bene, non dovrei smettere solo perché quest’uomo crede che io non abbia speranze.
Ma quest’uomo è un grande pianista e potrebbe avere ragione su di me.
La mattina studio pianoforte e il pomeriggio leggo un po’ di libri insieme alla mamma. Ci sediamo al tavolo e lei, con pazienza, attende i miei tempi lunghi, ma sembra che non si scocci.
Ormai ho capito che per leggere devo concentrarmi solo su quello e non avere nessuna distrazione. Quando mi concentro davvero tanto ce la faccio, ma dopo una pagina sono già stanco.
Quando mamma vede che non ce la faccio più, legge lei qualche pagina, facendomi vedere anche le parole scritte: è tanto più facile per me seguire se lei fa così. E poi dopo un po’ smette, dicendo che per quel giorno abbiamo fatto abbastanza.
Se Ardakov fosse comprensivo come mia mamma, tutto sarebbe più facile.
 

 
Capitolo 20: Tolleranza per gli errori: zero
 
22 Gennaio 1993
 
Questa mattina quando la mamma ha aperto la porta non si è presentato Sacha ma una donna non troppo alta, con corti capelli scuri e due orecchini di perle enormi alle orecchie. In realtà la prima cosa che ho notato è stato l’enorme neo all’angolo della bocca.
Si chiama Alla e quando mi ha salutato mi ha detto di essere la moglie del maestro russo.
A quanto pare, lui ha deciso di rinunciare con me e ha mandato lei.
Alla è come io mi immagino una donna russa.
Rigorosa.
Severa.
Tolleranza per gli errori: zero.
Lei è una cantante lirica e mi ha fatto cantare un pezzettino di una canzone che aveva appena suonato. Non si sbilancia troppo in complimenti ma sono quasi sicuro di aver intravisto un mezzo sorriso sul suo volto quando ho finito di cantare. Tuttavia, ho stonato ad un certo punto e lei mi ha ripreso.
Adesso sono steso a letto e continuo a ripensare alla melodia che mi ha fatto cantare.
La ripeto nella mia mente e penso ai suoni dei tasti del pianoforte.
Devo per forza provare a fare una cosa e non posso aspettare domani mattina o rischio di dimenticarmi tutto.
Paloma dorme già, ma Yasmine non è ancora venuta a letto, quindi davanti alla porta non c’è ancora il cassettone che mi impedisce di andare in giro di notte. Non so che ore sono, ma tanto vale tentare, magari la mamma non si arrabbia troppo.
Devo solo chiudere la porta piana per evitare di svegliare mia sorella, altrimenti si arrabbia davvero tanto e non è proprio il caso che Paloma se la prenda con me.
Alla fine ce la faccio e riesco a scendere le scale fino in sala, dove Yasmine, mamma e papà stanno guardando la televisione.
“Mica, non stai bene?”
La mamma è sempre così, quando qualcuno si sveglia ed era già andato a letto pensa sempre che si senta male. Ma insomma, uno magari ha solo sete. Chissà perché le mamme pensano sempre al peggio.
Io comunque non ho nemmeno sete.
“Sto bene” meglio specificare subito, quell’espressione leggermente preoccupata non mi piace per niente  “Posso solo provare a fare una cosa al piano? Poche note, prometto”
Sembra un po’ sorpresa.

---

Buongiorno a tutti ed eccoci qui con i nuovi capitoli!
Dalla prossima pubblicazione tornerò a pubblicare un capitolo alla volta, dato che tornano ad essere lunghi almeno una pagina; la decisione di pubblicarne due per volta era stata presa solo per quei capitoli un po' troppo corti.
Un grazie enorme, come sempre, a chi decide di lasciarmi qualche parola per farmi sapere che ne pensa.
Alla prossima :)
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: Lizhp