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Autore: luna nueva 96    08/02/2017    3 recensioni
Quattro one-short sui Malandrini
1) Di come James e Sirius persero la testa per un pettegolezzo
2) Di come Sirius si trasformò in cane per la prima volta
3) Di come Lily sabotò due appuntamenti
4) Di come Lily scoprì il segreto di Remus
[Jily; Wolfstar; Remus/Lily friendship]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Marlene McKinnon, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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San Valentino coincideva con il periodo dell’anno in cui Lily Evans si vergognava di essere una ragazza. Ad Hogwarts iniziava una vera e propria battuta di caccia. Era una tradizione: ogni anno stormi di giovani rampolli venivano puntualmente braccati da decine di ragazze munite di cioccolatini e inviti a cena con annesso sbattimento di ciglia e fare civettevole.Ovviamente alle più fortunate che riuscivano ad accaparrarsi i ragazzi più ambiti della scuola , i golden boys, andava un riconoscimento implicito e silente che dava loro licenza di camminare a testa alta nei giorni successivi e guardare il resto della fauna femminile dall’alto in basso.

Lily Evans,che si riteneva mediamente al di sopra dello standard di intelligenza media delle sue coetanee, chiaramente non accettava di essere coinvolta in alcun modo in questa usanza. O almeno fu così fino a quando Marlene McKinnon non andò da lei chiedendole di parlare: aveva qualcosa di importante da dirle.

“Ho deciso di invitare Sirius Black ad uscire con me per San Valentino”

EH?

“Scusa non ho capito”

“Ma sei sorda? Voglio invitare Sirius Black ad uscire con me”

PANICO PANICO PANICO

CODICE ROSSO. ANZI BORDEAUX!

Sirius Black.
Quel Sirius Black.

Sirius-l’amore-della-vita-del-suo-migliore-amico-Remus-Lupin-Black

“Marlene, stai scherzando vero?”

Marlene sbattè le lunghe ciglia confusamente.
“Perché dovrei star scherzando? Mi piace e credo di  piacergli anch’io. Potremmo essere una bella coppia non credi?”

Un flash e Lily immaginò già la novella coppia sbaciucchiarsi in Sala Grande e Remus gettarsi dalla Torre di Astronomia. Troppo drastico per un tipo riflessivo e meditabondo come lui? Forse. Ma Lily non poteva comunque permettere che qualcuno gli spezzasse il cuore.
Voleva bene a Marlene, ma lei non era Remus. Lily aveva estremamente bisogno del suo migliore amico per andare avanti.

Ci mise un secondo ad elaborare quella messinscena e poi fece cenno  ad una Marlene sempre più confusa dal suo comportamento di fare silenzio e seguirla. La portò in un magazzino delle scope lontane da orecchie indiscrete.

“Lily ma si può sapere che ti prende? Sei strana…” , le fece notare l’altra.
Poi si portò le mani al volto e “Oh mio Dio! Ho capito! Lui ti piace vero? Avevi intenzione di invitarlo tu?”
Lily non potè evitare che un verso di orrore fuoriuscisse dalla sua bocca
“Cavolo Marlene spero che tu stia scherzando! Ti pare che potrebbe mai piacermi quel buzzurro?”
Si sentiva offesa anche solo all’idea.
“Allora quale sarebbe il problema?”

Lily fece un respiro profondo. Era necessario portare a termine la missione ed essere convincente.
“Girano delle voci sulla sua persona” iniziò “Voci inquietanti a cui personalmente credo. Troppe cose coincidono Marlene, troppe cose” spiegò, alzando un indice davanti alla mora
Marlene strabuzzò gli occhi, finalmente incuriosita.
“Si dice che Sirius Black in realtà non sia chi dice di essere. O meglio: non appaia per come è realmente. Dicono che quando sia nato i suoi genitori abbiano urlato di orrore: era un essere deforme, mezzo troll e mezzo umano”

“COSA?!” urlò Marlene
Lily le premette una mano sulla bocca.
“Non urlare ok? Lo sto facendo per salvarti. Ma nessuno-nessuno- deve saperlo”

Marlene annuì e Lily continuò nella sua farsa.
“I Black non accettarono di aver partorito quell’orrore e così crearono con la magia oscura un potente incantesimo di trasfigurazione che non potesse essere mai spezzato: gli diedero un aspetto regale, lo resero il bambino più bello del mondo. Qualcosa però andò storto, e l’incantesimo non si rivelò permanente. Si dice infatti che esso sia influenzato dalle fasi lunari e che ad ogni notte di luna nuova lui ritorni ad avere di nuovo il suo aspetto mostruoso e originario”

Lily quasi rise vedendo gli occhi di Marlene riempirsi di nausea e sgomento sempre maggiore. Si complimentò con se stessa. Godric, avrebbe potuto fare l’attrice!
“Ma è una storia così irreale…” protestò lievemente Marlene
“Andiamo, non hai visto quante cose tornano? Non hai notato quanto quel tipo sia rozzo e cafone? Sicuramente non è un comportamento da Black! Si tratta della sua natura bestiale che spinge per uscire. Oppure ti pare il caso che proprio lui, dopo generazioni e generazioni di Serpeverde nel suo lignaggio, sia diventato un Grifondoro? Un’altra casualità?”

“In effetti tutto torna” commentò Marlene “Come abbiamo fatto a non accorgercene prima? Oddio, io stavo anche per chiedergli di uscire” e il disgusto le si dipinse in volto.
La rossa la abbracciò. “L’ho fatto per te, non vorrei mai che ti fossi ritrovata una notte di colpo abbracciata ad un troll dalla pelle squamosa”

Marlene iniziò a blaterale su quanto fosse ripugnante anche solo un’immagine del genere, di quanto compatisse le ragazze che già erano passate nel suo letto ignare, di come i suoi piani per San Valentino fossero rovinati. Lily però non la stava ascoltando. Nella sua testa infatti era partito un applauso di pura gioia e ammirazione: conoscendo Marlene, non avrebbe resistito un secondo a raccontare a chiunque questa stramba folle storia. Nessuna ragazza si sarebbe avvicinata a Sirius per molto tempo e Remus aveva il completo via libera per provare a fare finalmente la sua mossa.

Brava studentessa, attrice e anche Cupido. Lei sì, che avrebbe dovuto camminare a testa alta e ammirata in tutta la scuola. Non come le sue compagne che pensavano solo a cose stupide come l’amore o i ragazzi più belli da corteggiare…

“…James Potter”
“COSA?”

Come non detto.

“Dicevo, dato che Sirius Black è offlimits per ovvie ragioni, potrei invitare James ad uscire. Insomma l’hai visto? Anche lui ha il suo perché”

NO. NO.
JAMES POTTER NO.
James-mi-rende-odiosa-l’-esistenza-ma-è-comunque-mio-Potter  proprio NO.

“Scordatelo Marlene” ringhiò
“Ma…”
“Scordatelo” sibilò minacciosa.

L’amica non chiese altro e Lily era certa che l’idea di invitare Potter le fosse uscita dalla mente praticamente in un istante. Forse però era stata troppo dura con lei; probabilmente dopo l’avrebbe aiutata a trovare davvero un accompagnatore per San Valentino, dato che ci teneva tanto. Ecco, magari quel Peter Pettigrew che stava sempre appresso a James era libero…

***

Il giorno dopo quando i Malandrini entrarono in Sala Grande, di colpo tutti ammutolirono.

I quattro Grifondoro si scambiarono un’occhiata stranita per poi andare ad occupare i loro soliti posti mentre tutti gli sguardi della sala convogliavano su di loro.

“ci stanno fissando tutti” esclamò Peter
“Paddy, cosa hai fatto questa volta?”
“Io? Remus mi spieghi perché ogni volta dovrebbe essere colpa mia?”
Remus inarcò un sopracciglio e Sirius sbuffò “Ok, va bene, di solito è colpa mia, ma non questa”

Emma Vanity passò davanti a loro con a seguito il suo stuolo di Serpeverdi ossigenate
“Ehi bello perché non ti trasformi e non ci fai vedere cosa sei veramente?”

L’intera Sala Grande scoppiò a ridere. Ai quattro Malandrini il fiato si bloccò in gola.

“Dimmi che non stanno parlando di te e del Piccolo-Problema-Peloso, Moony” disse spaventato Peter

Sirius sbattè un pugno sul tavolo. Maledizione. Come diavolo avevano fatto a scoprirlo? Chi era il gran figlio di buona donna che aveva parlato? Gliel’avrebbe fatta pagare cara.
Voltò lo sguardo verso il suo compagno. Era bloccato, sembrava assente e la mano sotto al tavolo gli tremava. Sirius d’istinto gliela strinse. Non riusciva a vederlo così un secondo di più.
“Sono rovinato Sirius” sussurrò Remus, con la voce strozzata “Sono rovinato” 

Gli sguardi e le risate non accennavano a fermarsi, nel frattempo. Tutta la Sala Grande sembrava non avere altra attenzione che verso un unico punto.

James in un moto d’ira salì in piedi sul tavolo.
“Ora basta! Non avete davvero nient’altro da fare, eh? Carogne! Se solo osate toccare il mio amico giuro che non la passerete liscia!”
Lui era così, o tutto o niente. E nessuno poteva permettersi di ferire i suoi amici, tanto meno Remus sulla sua licantropia.
Una mano lo strattonò e si ritrovò avvolto da due forti braccia.

Frank Longbottom era una persona tranquilla e comprensiva, oltre che estremamente coraggiosa. Ma era un Prefetto e determinati comportamenti aveva il dovere di correggerli.
“Tu, sta buono” gli intimò. Poi si voltò verso la folla. “E voi tutti, non c’è niente da vedere. Andate via prima  che vi tolga venti punti ciascuno”
Autoritario e sicuro di se.

Tutti infatti sembrarono prendere seriamente il suo avvertimento perché ben presto la Sala Grande si svuotò lasciando al suo interno solo poche persone.

A quel punto Frank si rivolse ai quattro Malandrini. “Mi dispiace. Non so chi lo abbia spifferato in giro , ma è venuto fuori: la trasformazione, la luna e tutto il resto. Mi dispiace davvero”

Remus nascose il viso tra le mani, rassegnato.
Sirius lo portò vicino a se e lo prese per le spalle. “Ok basta disperarsi Remus, bisogna lottare ok? Dobbiamo essere positivi, sono convinto che andrà tutto bene”
“Scherzi Sirius? Ma hai visto la reazione di tutti? Non accetteranno mai di avere una bestia nella scuola” affermò sconsolato.
“Guarda Frank” gi fece notare Sirius “Lui è ancora qui e non è scappato a gambe levate no?”

Frank si lasciò andare ad una risata. “Perché dovrei? Umano o meno, Sirius è sempre Sirius no?”
“Esatto!” esclamò il moro. Poi si bloccò “Aspetta cosa?”
Frank sospirò. “Sirius non mi importa se sei umano o un troll, né che ti trasformi con la luna nuova ok? Sei comunque mio amico. Non riesco davvero a credere che tu abbia creduto che noi Grifondoro non ti avremmo accettato così come sei”

Poi controllò distrattamente l’orologio
“Oh Porco Godric! Scusate avevo promesso ad Alice che ci saremmo visti prima delle lezioni. Ciao belli e non date spazio alle malelingue, mi raccomando”

Rimasti soli i Malandrini si guardarono perplessi.
“Non sto capendo”
“Neanche io”
“Non sanno davvero della mia licantropia?”
“UN TROLL? PER QUALE MOTIVO PENSANO TUTTI CHE IO SIA UN TROLL?”

Nascosta in un angolo della Sala Grande, con un libro a farle da protezione davanti al volto, Lily Evans rideva sguaiatamente. 
  
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