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Autore: Ragazza_Ohana    08/02/2017    1 recensioni
Questo e' il primo pezzo di una serie di pensieri,scritto all'inizio di quest'anno.
Pensieri di una normale adolescente...
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Cosa accade quando sei alla fine di un percorso?
Si, insomma quando praticamente tagli il nastro e la corsa è finita. Tutti esultano compreso te e ti senti davvero bene pensando di avercela fatta.
Ecco, dopo cosa succede?
La gente smette di applaudirti e torna a casa…
e tu li fermo a pensare: “E ora? La corsa è finita, devo stare qui fermo? Aspettare qualcosa?”
Non ho ancora tagliato il nastro e già mi pongo queste domande. Ma questa è un’altra storia…
Facciamo qualche passo indietro, prima di tagliare il nastro, tutto quello che è successo sul nostro percorso. Ognuno diverso. C’è chi lo fa in compagnia perché da solo non ce la fa; chi lo fa da solo perché non vuole fastidi; e chi invece lo fa al ritmo dello stesso passo di quel qualcuno che si trova dall’altra strada, e sapendo questo, non si sentirà solo.
Ma quale percorso sto facendo io? O meglio, quale percorso sto finendo?
L’ho iniziato quando ero una ragazzina e lo finisco da donna.
 
Una ragazzina timida, magrolina, con i capelli sempre arruffati e in disordine, che indossava maglie colorate e scarpette da ginnastica e sbagliava in continuazione aula. Quella ragazzina iniziò questo percorso, e quanto ne aveva paura. Piano piano fu risucchiata dal vortice del liceo…
Si tagliò i capelli e li tinse, iniziò a fumare, divenne più strafottente; le maglie colorate non le indossava più. Fortunatamente uscì da quel vortice, anche se aveva la consapevolezza che il liceo le aveva lasciato segni che non poteva cancellare.
Si accorse di come questi anni la stavano cambiando, in bene e in male. E come cambiavano anche le persone che conosceva e questa cosa di non essere la sola, la rendeva partecipe di qualcosa. Di qualcosa che avrebbe costruito i ricordi, forse degli anni più belli della sua vita.
Continuando il suo percorso, è cresciuta, è maturata, si è innamorata…eh sì, perché il liceo è anche questo. Quella timidezza particolarmente evidente, non fa più parte di lei ma ancora oggi quando fa un’interrogazione diventa un peperone. Questa donna, sta a un passo dal tagliare il nastro, e ha così tanta paura, come il primo giorno, di iniziare questo anno.
Forse perché ha la consapevolezza che questo anno sarà la fine di quel percorso che ci identifica come: adolescenti, e ti fa entrare effettivamente in quello degli adulti. Dove veramente devi prendere la tua vita tra le mani e farne qualcosa.
Sono divisa in due, una parte di me già vuole tagliare il nastro e già si vede oltre…
L’ altra cammina lentamente per non arrivare troppo in fretta al traguardo.
E poi d’ improvviso mi immagino li, in piedi, difronte al cartello “10 km all'arrivo” e penso…
Perché sto pensando malinconicamente a tutto questo? Ho questo tratto da finire ma devo ancora iniziarlo. Perfetto, respiro profondo…

Eccomi davanti al mio ultimo anno della mia adolescenza, tutto da vivere.
   
 
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