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Autore: Arrow of the Mockingjay    10/02/2017    1 recensioni
Dal testo: "Un ragazzo sta in piedi davanti a me con le mani sui fianchi, è un ragazzo del tutto ordinario: capelli castani spettinati, occhi nocciola, alto e magro."
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INCONTRI


Ho la testa abbandonata su una mano, il gomito appoggiato sulla sporgenza sotto il finestrino e guardo fuori il paesaggio scorrere, le cuffiette nelle orecchie, persa nei miei mille pensieri.
《Hey! Non si ascolta musica deprimente quest'ora!》mi volto: un ragazzo sta in piedi davanti a me con le mani sui fianchi.
《Non è deprimente!》 ribatto.
《Conosco quello sguardo ed è lo sguardo di chi sta cercando di deprimersi ancora di più》 dice con un sorriso sghembo. È un ragazzo del tutto ordinario: capelli castani spettinati, occhi nocciola, alto e magro.
《Non mi sto deprimendo》mi fingo seccata ma un realtà questo ragazzo mi sta incuriosendo.
《Ah si? Cosa ascolti?》chiede ostentando curiosità, alza le sopracciglia e piega la testa di lato.
《Stonecold》 rispondo secca, mi ha beccato, é una delle canzoni più strazianti che conosco. Lui mi guarda e capisco che non conosce la canzone. A quel punto mi tolgo una cuffietta e gliela porgo, lui si siede nel sedile accanto e se la infila in un orecchio. Ascolta per circa trenta secondi e poi si toglie la cuffia.
《E questo non sarebbe deprimente?!》 Esclama voltandosi platealmente verso di me. Mi scappa da ridere, ha ragione.
《Beh, su questo hai ragione》 continuo a fingermi contrariata 《Ma non sul fatto che la ascolto per deprimermi》 concludo tenendo un atteggiamento volutamente altezzoso.
《E allora perché ascolti questo strazio?! Non fraintendermi, é una bella canzone, ma perché?!》
Il suo essere così sconvolto mi fa sorridere.
《Per sfogarmi》 affermo.
《Questa mi è nuova!》si muove platealmente, esagera ogni gesto, é un ragazzo buffo. 《E per cosa dovrebbe sfogarsi una ragazza come te, sentiamo》 É serio ma non troppo.
《Casini a scuola, con amici, il solito in somma. É stata una giornata piena di cose a cui pensare》é la verità, un po' vaga, ma è la verità.
《Agh, pensare fa male l'ho sempre detto》 dice e si fruga in tasca e tira fuori il cellulare.
《Dobbiamo rimediare!》esclama.
Osservo ogni suo movimento, lo vedo aprire YouTube e cominciare a digitare qualcosa ma quando si accorge che sto guardando si porta il telefono vicinissimo al viso e facendo una faccia buffa per continuare a scrivere.
 《Dobbiamo trovarti una canzone con cui tu possa sfogarti senza deprimerti》 lo dice con convinzione e solennità. Passa qualche secondo in cui squote il telefono e poi annuisce 《Ecco, questa va bene》 dice e stacca le cuffiette dal mio telefono e le attacca al suo, mi porge la cuffia che mi era caduta. La canzone parte con tipo delle "onde" musicali e la cantante comincia lentamente e poi la musica cresce. Riesco a scorgere un pezzo del titolo: qualcosa come "air of qualcosa"
Più va avanti e più mi piace, ha un ritmo coinvolgente e mi dà la carica. Mi piace.
Il ragazzo canticchia e io muovo un piede a ritmo.
La canzone termina e lui si alza chiudendosi la giacca, solo ora noto la valigia rossa che ha lasciato in mezzo al passaggio.
《Si chiama "Army of me", lascio a te scoprire di chi è》 mi dice mentre sposta il trolley per lasciar passare una signora.
《Mi piace》
《Bene, allora usa questa per sfogarti, o per tirarti su il morale, "È un rimedio per entrambe le cose, rabbia e tristezza"》 le ultime parole le ha decantate come un venditore del medioevo. Io sorrido. Lui si avvia verso le porte di uscita e quando il treno frena per poco non cade, si gira e mi fa un cenno di saluto e scende, mi rendo conto di non sapere il suo nome.
É la stazione dell'aeroporto, una stazione che da piccola mi piaceva molto per l'architettura (che poi non è che sia chissà che cosa), ora mi piace perché ogni volta che ci passo potrei scendere e prendere il primo volo e partire per un'avventura. Quando il ragazzo passa davanti al finestrino ci batte la mano e con le labbra scandisce un "non pensare" e si allontana.
Probabilmente non rivedrò mai più quel buffo ragazzo ordinario di cui non so niente, ma gli sono riconoscente: mi ha lasciato con un sorriso e una nuova canzone.
Dalla sua tasca vedo penzolare un cordino azzurro.
Realizzo troppo tardi che sono le mie cuffiette.


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Questo è un piccolo pensiero durante un viaggio solitario in treno.
Alcuni dettagli sono reali, tipo la considerazione sulla stazione dell'aeroporto, che è quella dove passo tutti i giorni col treno; anche "l'uso" delle due canzoni é il mio.
Le due canzoni sono:
"Stonecold" di Demi Lovato
"Army of me" di Anastacia.
Grazie per aver letto fino qua,
Alla prossima
 AotM
   
 
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