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Autore: Alexiochan    10/02/2017    4 recensioni
È la prima volta che Tenma si sottopone alle analisi del sangue e non tutto andrà come previsto. La sua fobia degli aghi non aiuterà di certo, ma forse il conforto del suo migliore amico potrà alleggerire la situazione?
[Kyouten solo accennata] + dottore cinico e depresso completamente a caso
#dissanguiamoTenmaperpurosadismo
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sto per morire.- 
-Ma smettila, cosa vuoi che siano delle analisi del sangue? Le fanno tutti.- 
Questa è la risposta secca del mio migliore amico, che ha deciso di accompagnarmi all'ospedale per, appunto, le analisi del sangue. Chino lo sguardo a terra mentre stringo i lembi della mia giacca, le spalle che mi tremano. Odio gli aghi, sono la mia fobia. Assieme a quella dei ragni, ma in ospedale non credo ci siano, almeno, spero di non trovarne... La voce dell'infermiera che annuncia il mio nome è come un tuffo nell'acqua gelida. Mi pietrifico sul posto. Tsurugi mi invita a proseguire appoggiando la mano sulla mia scapola. Prendo un respiro profondo per farmi coraggio e mi dirigo verso il piccolo spazio riservato a me e al dottore che si occuperà del mio braccio e della mia povera vena. 
-Togli pure la giacca e appendila qui- mi dice la stessa infermiera di prima con tono gentile. Obbedisco privandomi lentamente del giubbotto, non so come mai ma sento bisogno di guadagnare più tempo possibile. Guardo il lettino su cui mi devo sdraiare con aria visibilmente impanicata. 
-Avanti, Tenma, mica devono farti l'Euthanasia- sbuffa Tsurugi alzando gli occhi al cielo con esasperazione. 
-La... cosa?- 
-Quando ti iniettano un siero per ucciderti, tipo con i malati terminali...- Tsurugi si interrompe vedendo la mia espressione, devo avere gli occhi fuori dalle orbite come la signora che ho visto nel libro del Guinness dei Primati di Shinsuke. Lo vedo stirare le labbra come quando sta riflettendo su cosa dire, ma non fa in tempo a migliorare la situazione che il dottore ci raggiunge. 
-Stenditi sul lettino e tirati su la manica del braccio destro- mi dice con tono annoiato, tirando fuori l'ago e un tubicino. Deglutisco e mi tiro su la manica della maglia, la mano mi sta tremando tantissimo e faccio non poca fatica, ma alla fine riesco e punto lo sguardo sul soffitto. Il dottore mi lega il laccio emostatico al braccio, poco sopra il gomito, e stringe. Sento già il braccio addormentarmisi. Tsurugi entra nel mio campo visivo, le mani nelle tasche della giacca. 
-Ohi, non trattenere il respiro così che mi collassi a terra.- 
Non mi sono nemmeno accorto di aver smesso di respirare. Sto per rispondergli quando sento un pizzico piuttosto doloroso nel mio interno gomito e lancio un urlo muto aprendo la bocca e sgranando gli occhi senza far uscire un suono. Sposto in automatico lo sguardo al mio braccio e vedo l'ago dentro la mia pelle. Richiudo la bocca mentre un piccolo gemito di dolore mi sfugge dalla gola. Vedere il mio sangue passare per il tubicino e finire dentro la fiala è troppo, devo distogliere lo sguardo ma non ci riesco, sono come incollato lì con gli occhi.  
-Tenma.- 
Mi volto verso Tsurugi, l'aria terrorizzata sicuramente ma non me ne preoccupo piú di tanto, al momento mi sto concentrando per non liberare la colazione sul pavimento. 
-S-Sì... ?- 
-Non guardare. Parla con me.- 
-O-Okay... uhm... come stai?- dico la prima cosa che mi viene in mente, anche se stupidissima. Ma d'altronde la mia mente non è tra le piú geniali, purtroppo. Tsurugi inarca un sopracciglio, evidentemente divertito e accigliato al tempo stesso dalla mia domanda. 
-Io sto bene, sei tu quello a rischio infarto. Concentrati su altro. Sai, calcio, partite, il tuo cane, Naruto...-
-Si chiama Sasuke...-
-È lo stesso. Tu pensa ad altro- sposta lo sguardo al mio braccio per poi riportarlo velocemente a me -È quasi finito- aggiunge per confortarmi e ci riesce alla grande. Sospiro di sollievo, felice che stia per finire tutto. Dopo qualche secondo Tsurugi arriccia il naso con aria contrariata.
-Scusi, ma non doveva prenderne solo tre? - chiede al dottore. Quest'ultimo si volta verso di lui come per dire "ma ti pare?", l'espressione perennemente depressa ed annoiata. 
-Sei Tenma Matsukaze, no?- mi domanda guardandomi e sento i brividi percorrermi la spina dorsale. Annuisco lievemente, confuso. 
-Allora è giusto. Sono dieci fiale.- 
Sgrano gli occhi e sono certo di stare per gridare aiuto, qualcuno verrà a soccorrermi da questo pazzo, spero... Ma Tsurugi è più veloce.
-Che cosa?! Lo vuole dissanguare?- esclama levando le mani dalle tasche per incrociarle al petto, segno di nervosismo. Sprofondo nel lettino con sguardo perso nel vuoto, morirò, ora ne sono totalmente certo. Chiudo gli occhi e cerco di pensare ad altro, ma senza vedere la sensazione dell'ago sottopelle aumenta diventando insopportabile. Faccio una smorfia e dopo qualche minuto apro nuovamente gli occhi, trovando quelli di Tsurugi puntati nei miei. Sembra preoccupato. Sento di stare lentamente perdendo sensibilità al braccio destro, infatti il dottore dice di doversi spostare all'altro braccio per completare le ultime cinque fiale. Piagnucolo quando l'ago mi perfora nuovamente la vena, voltando il viso verso il mio amico che si è spostato dalla parte opposta. La mia mano scatta in automatico a stringere la sua e stringo le palpebre. Dopo due minuti mi sento veramente morire. Per essere le mie prime analisi del sangue sono davvero traumatiche! Ho le dita completamente congelate e la testa mi sta girando. Ormai mi sono abituato alla sensazione dell'ago nel braccio e tengo gli occhi chiusi, stringendo la mano di Tsurugi per trarne forza. 
-Ohi, Tenma. Come va?- mi chiede lui e sono troppo stordito per rispondergli subito. 
-Non... non credo di stare molto bene...- biascico a fatica, parlare non mi è mai sembrato tanto difficile, nemmeno durante le interrogazioni. Sento la sua mano stringere la mia con piú forza. Tengo gli occhi chiusi per quelle che mi sembrano ore ma che invece spero essere solo pochi minuti, fino a quando mi sento scrollare delicatamente. Apro lentamente gli occhi e tento di mettere a fuoco il viso chino sul mio, senza alcun risultato. Peró l'ho riconosciuto dal colore degli occhi e dei capelli. 
-Tsurugi, abbiamo finito?- fatico io stesso a sentire la mia voce, ma sto davvero male, voglio solo addormentarmi anche se la cosa mi spaventa dato che il mio corpo è tutto intorpidito. Lui si limita ad annuire. 
-Tenma, ho paura ad alzarti in piedi, sei bianco come il lettino.- 
-Oh...- è il mio commento brillante come sempre. Provo a mettermi seduto ma subito sgrano gli occhi quando vedo dei puntini luminosi danzarmi davanti oscurandomi completamente la visuale. Le orecchie mi fischiano forte e d'istinto stringo i denti aspettandomi di cadere. Invece vengo solo premuto sul lettino per le spalle. Respiro affannosamente, mi manca l'aria e sono spaventato, mi sento quasi svanire, perdo sensibilità ovunque. 
-Stai giú. Ohi, non mi svenire mica- la voce di Tsurugi sta tremolando ma probabilmente è solo una mia impressione, lui è forte come una roccia ed io completamente stordito. Lotto per tenere gli occhi aperti, nel frattempo sento la voce del mio amico parlare con il dottore ma non capisco quello che dicono perchè in un attimo il mio cervello va in blackout e perdo la cognizione di ogni cosa. È come se stessi correndo in cerchio fissando il pavimento sotto di me, mi sembra quello della sede del club di calcio a giudicare dal colore azzurro della moquette...
-Tenma!- 
Apro gli occhi di scatto e sono abbagliato dalla luce delle lampade sul soffitto. Per un attimo mi sento disorientato e non ricordo dove mi trovo prima di riprendere il senso della realtà. Il viso di Tsurugi si sposta sopra il mio a scatti. 
-Si è svegliato- gli sento dire questo ma non capisco di cosa stia parlando o a chi lo stia dicendo, perciò mi limito a deglutire per idratarmi un pò la gola secca, l'unica cosa che mi sembra abbastanza facile in questo momento. Piano piano la vista torna normale e le orecchie smettono di fischiare. 
-Tsurugi?- lo chiamo con un leggero mormorio, passandomi una mano che sento pesantissima sul viso. 
-Ehi. Sei svenuto. Adesso come ti senti?- 
Scuoto leggermente la testa. 
-Male. Voglio tornare a casa- borbotto voltando il viso verso di lui. Non devo avere una bella cera perchè lo vedo mordersi nervosamente il labbro inferiore. Per un attimo lo sguardo mi rimane puntato sulle sue labbra sottili e leggermente screpolate per il freddo di Febbraio. Mi riscuoto solo quando Tsurugi mi aiuta a mettermi seduto sul lettino, passandomi un braccio attorno alla vita e l'altro sul petto per sostenermi. 
-Va bene, ora ci sono...- 
Non mi piace far preoccupare le persone, specialmente a causa mia. Tsurugi non dice niente e mi infila il giubbotto con una delicatezza che non avrei mai creduto possibile in lui, chiudendomi addirittura la cerniera. Sorrido leggermente, ha un'espressione davvero buffa anche se si vede che si sta concentrando molto per essere delicato. Lui mi sorprende ancora ricambiando il sorriso e sollevandomi in braccio sulla sua schiena. Sento le palpebre pesanti ed una strana sensazione di spossatezza si impossessa di me. 
-Nh... ora andiamo a casa?- domando quando finalmente usciamo dall'ospedale. 
-Sì, adesso ti accompagno a casa- 
-Aspetta, i fogli delle analisi...- biascico chiudendo gli occhi ed appoggiandomi con il viso alla sua spalla, il mio naso freddo gli sfiora il collo e lo sento rabbrividire. 
-Già presi. È tutto a posto, adesso torni a casa e ti riposi.- 
-Resti con me, vero?- 
Lo sento sbuffare, probabilmente ha pure roteato gli occhi. 
-Scu-Scusa, immagino vorrai tornare a casa tua da tuo fratello...- 
Vengo interrotto da Tsurugi che scuote la testa solleticandomi le guance con i capelli. 
-Resto con te, zucchetta- 
Sorrido ad occhi chiusi contro la sua spalla. 
-Grazie, TsuTsu.-
-Tenma, se mi chiami ancora così ti faccio svenire di nuovo.-




Tana del disagio 

Ehilà, shiao a tutti! 
L'idea per questa fic? Proprio questa mattina io e mio padre eravamo rispettivamente Tenma e Tsurugi in ospedale per le analisi. Dieci fialette... sono quasi un litro! Inutile dire che sono svenuta come una pera sopra al lettino -.-" 
Bene, meglio che vada ad ingoiarmi altri zuccheri, mi mancano i miei vecchi e cari globuli rossi. 
Alla prossima!


                                     Alexiochan 
   
 
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