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Autore: Lady Neko Kadar    14/02/2017    0 recensioni
- Spin-off tratto dalla fanfiction "Yuu Therapy"
Durante i preparativi per San Valentino, Daichi e Koushi scoprono qualcosa in casa del loro migliore amico Asahi che risveglia l'esasperazione che ormai sembrava sopita, provocando reazioni inaspettate ed esagerate.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Asahi Azumane, Daichi Sawamura, Koushi Sugawara, Yuu Nishinoya
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: Come detto nell'introduzione, questo è un piccolo spin-off riguardante la mia ultima fanfiction "Yuu Therapy" quindi in teoria bisogna aver letto la fanfiction originale per capirci qualcosa. Avviso che forse i personaggi mi sono usciti OOC rispetto sia a Haikyuu, sia a Yuu therapy. Ok, a fine capitolo tutte le giustificazioni del caso.

SPEED VALENTINE


<< Non posso crederci! >>
Mattina del 13 febbraio. Sawamura Daichi e Sugawara Koushi erano andati a casa del loro migliore amico Azumane Asahi per aiutarlo a sistemare la propria abitazione, poiché il giorno dopo il suo fidanzato Nishinoya Yuu sarebbe venuto a casa sua per la prima volta a festeggiare la festa degli innamorati.

 
Asahi e Yuu erano fidanzati da pochi mesi ma Noya non era mai riuscito ad andare a casa del suo ragazzo, un po' per il poco tempo che avevano tra un esame e un altro, un po' per le uscite di gruppo, un po' perché Asahi accampava scuse per non far venire Noya in un ambiente dove regna il disordine. Questa volta però Nishinoya aveva insistito per più di una settimana per organizzare qualcosa a casa del ragazzo più grande e alla fine Azumane aveva ceduto.

 
Daichi e Koushi si erano proposti per aiutare il loro migliore amico a sistemare l'abitazione ma quello che trovarono non fu una bella sorpresa, soprattutto per Daichi.
<< Davvero, io non posso credere che tu li abbia conservati tutti. >> riprese a parlare Sawamura, osservando le scatoline di fronte a lui. Nella casa di Asahi c'era una stanza di cui due migliori amici conoscevano l'esistenza ma non il contenuto o lo scopo, non c’erano mai entrati, Azumane glielo aveva sempre impedito. Stavolta però Suga aveva insistito che era meglio sistemare tutte le stanze dell'abitazione e, ignorando le proteste del padrone di casa, aprì la porta misteriosa: quello che trovarono i due fidanzati furono scatole di cioccolatini, braccialetti e cianfrusaglie varie che l'ex fidanzato di Asahi gli aveva regalato in occasione dei vari S. Valentino e anniversari, tutti conservati con cura; quella era la stanza più ordinata di tutte e questo irritò ulteriormente Daichi.
<< Tu e Nishinoya uscite regolarmente da mesi e tu conservi ancora questa roba? >> tuonò Sawamura.
<< Io... io non posso buttare nulla. >> sussurrò Azumane in un misto di paura e dispiacere.
<< Certo che puoi. Koushi, il sacchetto. >> Daichi allungò la mano verso il fidanzato, il quale lo guardava con aria dispiaciuta.
<< Asahi, perché li tieni ancora? >> chiese con più calma e comprensione Suga, prendendo la mano di Daichi anziché passargli il sacchetto come ordinato.
<< N-non posso dirvelo. >>
Silenzio da parte di tutti e tre, sembrò essere sceso il gelo all'improvviso.
<< Asahi, avevi detto di non essere più innamorato di Shinji. >> il tono di Suga continuava a essere calmo ma la comprensione sembrava essere sparita e il tono mal celava una freddezza minacciosa: quelli erano i momenti in cui Sugawara diventava, se possibile, più spaventoso di Daichi. Asahi indietreggiò istintivamente e portò le mani avanti per difendersi dall'aura maligna che stava emanando Sugawara.
<< I-i-infatti non lo sono più. >> il padrone di casa si ritrovò a balbettare per la paura.
<< E allora facciamo pulizia. >> Daichi prese da solo il sacchetto richiesto ma quando si avvicinò a uno dei ripiani su cui erano le scatole di cioccolatini, Asahi si mise di fronte all'amico per bloccarlo.
<< Daichi, ho detto di no. >> la voce di Asahi era ferma, lo sguardo non era mai stato così determinato, la precedente paura sembrava sparita e mostrava una sicurezza impropria ad Azumane tanto che lo stesso Sawamura rimase sorpreso, così come Sugawara.
<< Asahi... >> sussurrò quest'ultimo, non poteva credere che il suo migliore amico fosse ancora talmente legato ai regali di una persona che gli aveva fatto del male tanto da avere il coraggio mai posseduto di sfidare Daichi.
Sawamura restò qualche secondo a fissare quel viso così diverso rispetto al solito, poi la rabbia tornò a ribollirgli, strinse un pugno chiuso lo alzò all'altezza del viso di Asahi ma si fermò a mezz'aria.
<< Fanculo Asahi. >> disse con tono strozzato, per poi uscire dalla stanza come una furia. Si fermò sulla porta.
<< Se stai solo giocando con quel ragazzo, smettila subito. >> concluse Sawamura, per poi andarsene. Suga rimase con preoccupazione a guardare la scena. Fissò Daichi allontanarsi finché la flebile voce di Asahi arrivò alle sue orecchie.
<< Io non sto giocando. Io amo Nishinoya Yuu. >> Asahi stava con i pugni serrati e la testa bassa, ma Sugawara riusciva a scorgere i suoi occhi pieni di rabbia.
<< Lo so. >> sussurrò Koushi, per poi lasciare anche lui l'appartamento.

 
 
Il pomeriggio dopo Asahi stava finendo gli ultimi ritocchi per sistemare la casa in attesa di Noya. Qualcuno bussò alla porta e Asahi guardò l'orologio.
<< È in anticipo! >> esclamò, iniziando ad agitarsi. Sentì di nuovo bussare con più insistenza, l'unica cosa da fare era aprire e così fece ma alla porta trovò Daichi con aria poco rassicurante. Senza neanche salutare, Sawamura scansò in malo modo il padrone di casa e si diresse verso la stanza dei doni di Shinji. Asahi, preoccupato per le intenzioni dell'amico, lo seguì subito senza accorgersi che c'era anche Sugawara, il quale si vide costretto a entrare senza permesso.
<< Daichi, cosa vuoi fare? >>
<< Sono stanco di Shinji, non può essere presente anche ora che le cose vanno bene. >> Sawamura iniziò a buttare con poca grazia le cose nel sacchetto della spazzatura che si era portato. Asahi cercò di allontanarlo.
<< Smettila. >>
<< No, queste cose devi eliminarle, cancellarle, buttarle, di-men-ti-car-le. >>
<< No! Vattene Daichi. >> con una spinta più forte Asahi riuscì a buttare a terra Daichi. Entrambi rimasero sorpresi.
<< Mi... mi dispiace... >> sussurrò Asahi, sinceramente dispiaciuto ma Daichi non sembrava interessato alle scuse, lasciò il sacchetto a terra e si gettò su Asahi, spingendolo contro il muro. Asahi cercò di allontanarlo ma Daichi gli tirò un pugno.

 
Sawamura era tanto arrabbiato perché l'argomento Shinji sembrava essere stato chiuso quella sera al pub dove finalmente Asahi e Noya avevano iniziato a uscire non più solo come amici e da quella sera il nome dell'ex tanto odiato non era neanche più stato fatto. Sembrava che Azumane lo avesse completamente cancellato, ma ritrovare quei regali fu come da pugnalata. Asahi era sempre stato un tipo sincero, ma dopo quella scoperta sembrava che avesse preso tutti in giro. Il suo migliore amico, Azumane Asahi, non era così, allora perché questo? Perché ancora quei regali? Perché amava ancora Shinji quando Nishinoya gli stava dando tutto?
<< Ragazzi smettetela! >> urlò Sugawara; non avrebbe potuto fermare la rissa fisicamente, quei due erano più muscolosi e forti di lui e lo avrebbero schiacciato senza volerlo, l'unica cosa possibile per lui era supplicarli.
<< Per favore basta. >> Koushi fu ignorato ancora una volta e nella confusione fu l'unico a sentire suonare il campanello. Provò ad avvisare Asahi ma questo era troppo impegnato a fare a pugni con Daichi, sospirò e andò ad aprire.
<< Ciao Suga-san! Pensavo fossi con Daichi-san a festeggiare! >>
Suga trovò terribile il tempismo di Nishinoya.
<< Ciao... Noya, forse è meglio se torni più tardi. >>
Yuu non fece in tempo a chiedere il perché, che delle imprecazioni attirarono la sua attenzione. Il nuovo arrivato corse dentro e trovò Daichi e Asahi appoggiati a pareti opposte che cercavano di riprendere fiato, Noya notò i lividi e il sangue sui loro volti.
<< Che sta succedendo? >>
I due litiganti alzarono lo guardò nel riconoscere la voce di Noya.
<< N-Nishinoya... >> non sapeva cosa dire Asahi, si sentiva mortificato sia nel farsi vedere in quello stato da Yuu, sia per aver picchiato uno dei suoi migliori amici.
Nel guardare i due ragazzi, Noya notò le varie scatole di cioccolatini e regali a terra a causa delle colluttazioni durante il litigio.
<< Che roba è? >> chiese, prendendo una scatola a cuore dai colori e motivi poco adatti a un ragazzo.
<< Sono tutti regali che Shinji ha fatto ad Asahi. >> spiegò Daichi con rabbia, quasi a vendicarsi di quella determinazione che l'amico aveva avuto nel proteggere quelle cianfrusaglie. Noya posò lo sguardo confuso su Asahi, il quale prima lanciò una brutta occhiata a Sawamura, quando poi sentì gli occhi di Yuu su di sé, abbassò i propri.
<< Ho cercato di convincerlo a disfarsene, ma questo stupido si è arrabbiato e siamo finiti così. >>
Noya si avvicinò ad Asahi e si posizionò in modo da costringere il ragazzo più alto a guardarlo negli occhi.
<< Perché? >> chiese con semplicità.
<< C'è un motivo per cui non voglio buttarli, ma non è che amo ancora Shinji o ti sto prendendo in giro. Mi conoscete, sapete che non potrei mai farlo. >> Asahi lanciò un'occhiata di delusione verso Daichi.
<< Allora perché? >> stavolta fu Koushi a chiedere. Asahi tornò a guardare Nishinoya.
<< Non voglio buttarli perché mi ricordano il passato e non voglio gettare il passato. Io non rinnego l'amore che ho provato per Shinji, le sofferenze, le delusioni che ho ricevuto e che ho dato agli altri, l'isolamento in cui mi ero rinchiuso, perché è grazie a questo che ho conosciuto Nishinoya e ci siamo innamorati. Se non fossi stato insicuro e indebolito da quella relazione forse io e Yuu non ci saremmo mai interessati l'uno all'altro. Non voglio cancellare ciò che mi ricorda quello che ero prima e che mi mostra che ora sono davvero felice. Questi doni mi ricordano di essere grato a Shinji per avermi fatto male, perché così ho conosciuto l'unica persona che voglio amare davvero e che mi ricambia allo stesso modo. >>
Quando Asahi finì il discorso, ci furono attimi di silenzio da parte di tutti. Asahi sentì l'imbarazzo crescere in lui.
<< Sì, lo so... È un discorso strano... >>
<< Idiota! >> commentò Daichi, beccandosi un'occhiataccia da Sugawara.
<< Potevi dircelo prima! >> continuò l’amico.
<< Non volevo lo sapesse nessuno. >>
Noya scoppiò a ridere.
<< Non so chi si sia comportato peggio dei due. >> brontolò Koushi, mentre i due amici che fino a poco prima erano in lite sembravano dispiaciuti.
<< Yuu, non sei arrabbiato? >> chiese Asahi, insicuro.
<< Un po' sì. Nel senso che non hai bisogno di stupidi oggetti orribili del tuo ex per ricordarti di amarmi. >>
<< Non è grazie a quelli che ti amo! >>
<< E menomale! >> Noya posò un bacio sulle labbra di Asahi.
<< Quando sarai pronto li butteremo insieme, ok? Lasceremo solo questa per ricordarci i gusti terribili che aveva Shinji in fatto di regali. >> disse Yuu, alzando la scatola a cuore e Asahi scoppiò a ridere, liberando tutta la tensione accumulata.

 
Fortunatamente Asahi e Daichi non si erano fatti danni profondi e Yuu e Koushi passarono S. Valentino a medicare le ferite ai propri fidanzati, i quali dopo essersi scusati, fecero pace con un abbraccio e qualche amichevole minaccia di Sawamura.
<< Ed io che speravo di fare qualcosa di più eccitante in casa tua, non l'infermiere. >> si lamentò Nishinoya, terminando le medicazioni.
<< Mi dispiace. >> mugolò Azumane.
<< Dovrai farti ripagare. >>
In quel momento Asahi si alzò, andò in cucina per poi tornare con un pacchettino in mano.
<< Per te. >>
<< Cioccolatini, che originale. >>
<< Da noi questo si regala! >>
<< Sì ma all'estero... >>
<< Yuu, aprilo. >> lo interruppe Asahi. Noya ancora doveva abituarsi a sentire il suo nome pronunciato da lui e doveva mordersi un labbro ogni volta che lo sentiva perché lo trovava tutte le volte dannatamente eccitante. Aprì la scatola e vi trovò due biglietti.
<< Mostra d'arte contemporanea. Dove le emozioni contano di più. >> Asahi ripeté le parole scritte sui biglietti.
<< Asahi-san! >> Noya urlò, gettandosi sul fidanzato.
<< Ahia, Noya, ahia! >> la stretta del ragazzo più minuto fu troppo forte per uno che era appena uscito da una scazzottata.
<< Ora tocca a me! >> Nishinoya si staccò da Asahi e corse fuori dall'appartamento, lasciando perplesso il fidanzato. Rientrò con un pacco rettangolare e poco spesso e lo porse ad Asahi. Quest'ultimo iniziò a scartarlo e la prima cosa che vide fu un cioccolatino.
<< Cioccolato? Che originale. >> disse, facendo il verso al fidanzato.
<< Dai, aprì! >> brontolò Yuu. Asahi obbedì e scoprì il retro di un quadro, lo girò e trovò di fronte una delle migliori foto di loro due scattata da Yuu.
<< Grazie a questo ingrandimento potrai ammirare quanto sei figo. >> disse il ragazzo, con una punta di orgoglio.
<< Sono troppo preso a vedere questo ragazzo ancora più figo. >> rispose timidamente Asahi, indicando il suo fidanzato nella foto.
<< Andiamo Asahi-san, io sono stupendo, ma tu sei qualcosa di indescrivibile! >>
<< Nishinoya smettila... >> Azumane nascose il viso rosso dietro la foto.
<< E comunque ci sei tu a ricordarmi che sono "figo". >> disse Asahi, con un tono non convinto nell'ultima parola.
<< Ma tu devi imparare a capirlo da solo Asahi-san, anche se io sarò con te per sempre. >>
Azumane rimase sorpreso da quella dichiarazione, ma sorrise dolcemente.
<< Ti amo. >> si avvicinò e posò le sue labbra su quelle morbide di Nishinoya.
 
 

Poco tempo dopo la "stanza dei doni" fu svuotata per fare posto alle fotografie di Nishinoya Yuu e Azumane Asahi e sarebbero rimaste lì per sempre.





Innanzitutto ringrazio chi è arrivato fino a qui senza sentirsi male. Perchè ho scritto questo piccolo spin-off? Perchè qualcuno mi ha detto che sarebbe stato bello scrivere ancora di questa storia e pensando, pensando, mi è saltata l'idea di ambientare qualcosa su S. Valentino che era in procinto di arrivare. Il problema è che per cercare qualcosa di originale ho scritto questo e se lì per lì l'idea mi piaceva, rileggerla dopo qulche giorno mi ha provocato mille mila dubbi. Non ero per niente convinta di pubblicarla ma la mia migliore amica ha insistito sul fatto di provarci, di buttarmi e così ho fatto, nella speranza di avere qualche consiglio da voi per migliorare le mie idee. Spero di non aver rovinato la storia originale con questo capitolo breve. Qualsiasi consiglio e critica sono ben accetti. 
Grazie a tutti, alla prossima.

Lady Neko Kadar
   
 
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