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Autore: AThousandSuns    16/02/2017    2 recensioni
Raccolta di drabble e flashfic nate da prompt lasciati nel gruppo Facebook "We are out for prompt". Il rating può variare. SpideyPool.
Genere: Angst, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Deadpool, Peter Parker
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Soulmates!AU. Peter all'inizio non riesce ad accettare che Deadpool sia la sua anima gemella. Ma Wade lo fa ridere così tanto e a volte è talmente dolce...
 
 
All’ennesimo starnuto Peter si chiede cos’abbia fatto di male: stare a letto con l’influenza fa schifo. Stare a letto con l’influenza e due costole incrinate somiglia molto a una punizione divina.
 
La sua autocommiserazione viene interrotta da un ticchettio proveniente dalla finestra: Peter alza lentamente il busto mordendosi le labbra per non gemere e far preoccupare May mentre la vetrata si apre rivelando prima un paio di mani e poi una testa infilate in un costume rosso e nero.
 
E lui che pensava quella mattinata non potesse peggiorare.
 
Sia chiaro, non ha niente in particolare contro Wade, solo… Chiunque tiri le fila dall’alto deve avere un pessimo senso dell’umorismo se ha deciso che Deadpool debba essere la sua anima gemella.
 
Wade indossa un costume da infermiera sopra l’uniforme e Peter sospira – cosa che rimpiange all’istante – mentre l’altro si siede comodamente sulla sua scrivania facendo dondolare le gambe.
 
«Stai uno schifo, ragazzo.»
 
«Grazie di aver sottolineato l’ovvio» ribatte pungente.
 
Wade lo ignora e si avvicina al letto. «Allora, zuccherino, come ti senti oggi?» esclama con una vocina stridula.
 
Peter stringe le labbra per reprimere una risata, un po' per le costole, un po' perché non vuole dare a Wade la soddisfazione di vederlo ridere.
 
Il mercenario tira fuori uno stetoscopio e finge di visitarlo. «Ah! Non ci siamo proprio! Ma tranquillo, mi occuperò personalmente della tua guarigione;» Peter si volta a guardarlo irritato ma Wade non ci fa troppo caso, «ordini del dottore – che sarei io.»
 
Peter lo squadra. «Sei vestito da infermiera.» Da infermiera sexy, per la precisione, ma il ragazzo evita di menzionare la cosa.
 
Wade abbassa lo sguardo. «Dannazione, sapevo che qualcosa non andava.»
 
Questa volta Peter non riesce a trattenersi. «Dacci un taglio Wade, non posso ridere in queste condizioni.»
 
Wade si alza la maschera e gli sorride; Peter cerca di ignorare quell’improvvisa stretta che sente al cuore e cerca di formulare qualcosa di intelligente da dire. È allora che nota l’uniforme stracciata di Wade. «Che ti è successo?»
 
L’uomo alza le spalle. «Mi sono azzuffato con il lucertolone venendo qui - ah, sembra il titolo di un film a luci rosse!»
 
Peter fa finta di non aver sentito l'ultima parte. «Cosa? Perché?»
 
«Ho sentito che l’amichevole arrampicamuri del quartiere è fuori uso, ho pensato di dare una mano.»
 
Peter non sa bene cosa rispondere. «Non dovevi farlo.»
 
Wade sbuffa. «Pensavo mi avresti ringraziato.»
 
«No! Voglio dire… Era un grazie quello.»
 
Wade gli sorride di nuovo e Peter giura che ci sia qualcosa di diverso nel suo sguardo.
 
Prima che possa aggiungere un’altra parola Wade parla: «Spero che di sotto non ci sia May, perché sto andando a preparare i pancakes. Tu non muoverti ok?»
 
Peter sussurra un “grazie” mentre Wade scende le scale.
 
Inizia a pensare che forse non è così terribile averlo intorno.
   
 
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