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Autore: Thanos 05    16/02/2017    5 recensioni
Davanti ad me si eregge imponente un’attrazione piena di palloncini ad forma di cuore ed di colori vivaci, specialmente un miscuglio di rosa e bianco, davanti ad me si estende un luogo che celebra una delle feste più insulse ed inutili che gli umani, o come li chiamo io “le variabili”, hanno creato… un Luna Park costruito per la festa di San Valentino, che si celebra ogni anno il 14 Febbraio, dedicata all’amore ed agli innamorati… io preferisco ricordarla come “il giorno in cui nel 1929 avvenne la strage di Chicago, 7 morti”, ma a quanto pare nessuno la pensa come me.
Genere: Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SLR: Sentimento inutile
(Parla Dark.EXE)
Davanti ad me si eregge imponente un’attrazione piena di palloncini ad forma di cuore ed di colori vivaci, specialmente un miscuglio di rosa e bianco, davanti ad me si estende un luogo che celebra una delle feste più insulse ed inutili che gli umani, o come li chiamo io “le variabili”, hanno creato… un Luna Park costruito per la festa di San Valentino, che si celebra ogni anno il 14 Febbraio, dedicata all’amore ed agli innamorati… io preferisco ricordarla come “il giorno in cui nel 1929 avvenne la strage di Chicago, 7 morti”, ma a quanto pare nessuno la pensa come me.
Trovo davanti ad me 16 persone in fila, ci saranno come minimo altre 18 variabili all’interno del parco a tema, un numero pari, come ci si poteva aspettare, le mie comiche orecchie da coniglio non risultano fuori luogo qua, è una specie di festa in maschera, dove bisognava vestirsi da animali od sa pagliacci, visto che la peculiarità di questo parco sono degli animatronici amichevoli, tra cui un clown, un orso, una volpe ed altri… saranno anche avanzati rispetto ad quei mille mila Freddy e Bonnie che ho visto ed distrutto negli anni, ma non sono niente in confronto ad me.
Ma comunque… do comunque nell’occhio, la mia alta statura ed il mio aspetto cupo nonsono adatte per un luna park del genere, prevedo già quello che stanno pensando od bisbigliando le coppie davanti ad me, visto che sono l’ultimo della fila “che sembro un emo”, “che non ho una compagna” o “che sono il terzo in comodo”, ed li vedo ridere, ridere come se fossi un intrattenitore! UNO STUPIDO INTRATTENITORE DI BAMBINI!... Bhe quei tempi sono finiti, staserà chissà chi riderà per ultimo, al 99.9999999999% io, il resto sono solo variabili da eliminare.
Entro per ultimo, dietro di me non c’è nessuno, mentre davanti ad me si estende il gruppo di persone sorridenti abbracciati fra di loro, quando arriva il mio turno io entrò, ma una mano mettendomi sulla mia spalla mi ferma, era uno che aveva il compito di sorvegliare l’entrata.
-Ehy! Cosa credi di fare? Se sei da solo, questo non è il posto dei single, vai al Bar a deprimerti, Ahahahahah-mmmmmmhhh!!!!- Gli ho preso la faccia, la mia mano metallico è contro la sua bocca… una scossa elettrica ed è tutto finito, non gli do neanche il permesso di urlare, nessuno si è accorto di nulla, la prima vittima è stata una piccola deviazione… una variabile, ma il mio compito è di eliminarle, TUTTE.
Oggi sono entrate 35 persone del Luna Park… ne uscirà solo 1.
Nel Luna Park…
Rimango fermo, intorno ad me ci sono tante luci… troppe luci, gli altri esseri vanno avanti ed indietro, avanti ed indietro, chi piano che veloce, vanno da ogni parte, sono come bambini, dei bambini che non sanno stare fermi ed vanno in giro senza sosta, una volta li avrei calmati ed fatto rimanere fermi… immobili, ma ora, faccio la stessa cosa, solo che essi RIMARRANNO  immobili per sempre.
-Ehyla amico!-
Oh grande, uno degli animatronic mi si avvicina, è un orso rosa ed bianco, che scelta di colori imbarazzanti oserei dire  al posto della sua mano destra, c’è un piccolo pupazzo ad forma di coniglio, stavo quasi per spararlo… ma no, gli strinsi la mano, ed per divertirmi un po’ ho fatto delle scosse elettriche dal palmo della mia mano inviandole al suo sistema, ed poco dopo, il coniglio blu sul polso comincia ad avere qualche piccolo funzionamento, ed poi, gli occhi metallici si rompono comincia ad avere tic ed alla fine si spegne, muore, devo dire che la mia prima vittima è inaspettata, ma comunque nessuno si è accorto di nulla, quindi me ne andai, l’orso bianco continuava ad salutare, infondo era troppo stupido per capire, che spreco di metallo.
Prossima tappa? La casa degli specchi, il luogo delle mie prima vittime sarà qua, ci entrò ci sono almeno 10 persone, un bel numero per cominciare.
Il mio buffo aspetto viene riflesso dai mille mila specchi di questa stanza, prima sono più alto, poi più basso, poi più grasso, poi più magro, sono come me, ma sono solo delle copie, delle stupide copie, il riflesso potrebbe imitarmi quanto vuole, ma non sarà mai come me, nessuno è mai stato come me! Nessuno! NEANCHE QUEI BONNIE! *tira un pugno forte ad uno specchio che si rompe* Calma… su calma!
-Aaaaaaaaaaaaaaaaahhhhh!!!-
Un urlo acuto, una variabile femminile ha visto tutto, oh se ne sono accorti tutti, bhe velociziamo i tempi!
-FUGGIAMO VIA PRESTO!-
Un paio di variabili maschili aggrappati alla loro compagna tentano di oltrepassarmi per usare l’uscita alle mie spalle… ma quanto possono essere coglioni.
-SU CI SIAAAAAAAHHH!!!- Uno dei miei tentacoli lo afferra per la faccia ed lo butta dall’altra parte della stanza, morto subito, gli altri prendono le altre 3 variabili ed li stringono… sempre di più… SEMPRE DI PIU’… fino a che, le ossa si spezzano… ed il sangue esce, ora i miei tentacoli sono sporchi di quel liquido rosso.
Gli altri scappano, scappano da ogni dove come se fossero topi in trappola in un labirinto senza fine, gli specchi riflettono ancora la mia immagine ed le mie prede ora vedono solo me, SOLO ME! Io sono il protagonista, ed per vostra sfortuna non sono un protagonista buono.
Li elimino tutti, TUTTI, non posso scappare non possono nascondersi, poi arrivo alla decima, una ragazza dai capelli castani con gli occhi marroni, ha appena visto il suo ragazzo morire trafitto davanti ad i suoi occhi piangenti.
Gli artigli dei tentacoli gli prendono la faccia, ma non la uccido subito la lascio parlare, la lascio supplicare, dice di avere una famiglia, come se fosse una cosa speciale, ed anche qualcos’altro, come se delle parole potessero salvarla, ma mi piace sentire delle suppliche prima dell’omicidio, è il momento dove “le variabili” si umiliano autonomamente senza ritegno, è sempre uno spasso, poi con il tentacolo metallico la spingo contro il vetro di uno specchio, più e più volte, senza fine, più e PIU’ VOLTE! Ed alla fine… rimane solo un agglomerato di carne con dei pezzi di vetro conficcati nel suo cranio, avrei voglia di dare un morso, ma se inizio non finirò più, oh bhe lo conserverò per dopo. Mi affaccio all’uscita dell’attrazione, sono sporco di sangue non posso farmi vedere così altrimenti tutte le mie vittime scapperanno, esco dal retro ed mi libero del camice che era quello che si era sporcato di più, per fortuna il sangue secco si confonde con il nero dei pantaloni ed della maglia, mi libero anche dei guanti, il danno maggiore è stato sistemato, rimango con una maglietta nera senza maniche le scarpe ed i pantaloni, il sangue secco non si dovrebbe notare, rimango per un attimo fermo osservando le mie braccia di un colore grigiastro, sono perfette, sembra proprio pelle umana, sono un vero genio, quasi quasi darei un morso, ma meglio resistere.  
Ritorno nel bel mezzo del Luna Park, ed vedo molte persone applaudire in un unico punto, poi scopro perché ridono, dei robot stanno parlando si stanno muovendo, sono un pagliaccio, una volpe, ed… dei piccoli esseri, inutili! Sono patetici! Non posso credere che tanti anni fa facevo le stesse cose! Mi viene da vomitare, voglio spaccargli la testa, ma non ora, devo attendere, il prossimo atto, voglio che lo vedano tutti! Quindi mi incammino verso il mio obbiettivo, ed noto che uno di quei piccoli cosi è proprio davanti ad me, nessuno mi guarda, oh bhe nessuno noterà uno in meno, a nessuno importa se uno rimane indietro!
Gli metto il piede in testa ed poi… il rumore del metallo che si spezza è musica per le mie orecchie! L’ho schiacciato! Lo rifaccio ancora ed ancora, un movimento senza fine! Mi diverto troppo! Ma meglio non passarci tutta la serata.
La mia prossima direzione sono, forse il gioco principale del parco, le montagne russe, piccole in confronto ad molte altre, ma ad me basta, questo è un punto alto, dove tutti mi vedranno!
-Ehy ragazzo non puoi passare c’è la fila!- Come se lo dovessi ascoltare, con uno scatto lo sorpasso senza problemi, lui non capisce neanche questo, che “Variabile” idiota!, salgo sui binari sotto lo sguardo stupito di tutti, credono che mi voglia suicidare, oh qui morirà qualcuno! MA NON IO!
Il piccolo treno delle montagne russe si avvicina sempre di più, ed li vedo urlare, sono in 12, urlano di spostarmi fanno geste con le mani, che idioti
-AAAAAAaaaaaaaaaaaaahhhh…. Eh?- Hanno finito di gridare, per il semplice motivo è che si sono fermati, con un solo braccio io posso fare molte cose, ed poi io vedo nei loro occhi manifestarsi la paura, mentre sul mio volto si fa larga un sorriso maligno, delle potenti scosse elettriche travolgono il piccolo trenino ed in un istante elettrifica completamente tutti i passeggeri, i capelli sparati in alto ed occhi aperti quasi spiritati, mi volto ed osservo tutti le altre variabili con occhi aperti ed sguardi scioccati che mi guardano con pure terrore.
Scendo dai binari della montagna russa ed faccio un piccolo inchino di presentazioni, poi li guardo con sguardo divertito ed anche un po’ ironico.
-Potete anche urlare se volete.- Lo dico con un tono di sarcasmo, ma ad quanto pare, “le variabili” mi obbediscono! Infatti cominciano le urla di terrore ed quelli che corrono con tutte le forze che hanno, come dei topi.
Rimango ed osservo lo spettacolo davanti ad me, le mie  prede che scappano senza meta, che si spingono fra di loro, i più furbi vanno verso il cancello, si avvicinano ancora un po’, ancora un po’ sempre più vicino! Ancora più vicino… e il cancello si chiude davanti ad i loro occhi, è stato facile manomettere  ilo sistema di  sicurezza di sto posto, allora  si sparpagliano, alcuni provano ad arrampicarsi, poveri  ingenui.
-Ci sono quaaaaaaAAAHHH!!!- Trafitto da uno dei  miei tentacoli metalicci, facile è  troppo poo.
-Si polizia aiuto! Una persona nel luna park sta-*crack*….*-
-Non ti ripago il cellulare.- I resti del suo cellulare ora rimangono nella mia mano, la prendo per il collo ed stringo sempre più forte, fino ad che essa non smette di dimenarsi ed lascia solo uno sguardo spento, la butta ad terra come se fosse solo un rifiuto, ed poi le fracasso la testa calpestandola, quanta goduria.
Mi guardo intorno, incredibile come queste “variabili” credono ancora di potersi salvare! Li vedo correre, dimenarsi, sembrano non saper fare altro, mi avvio verso la prossima vittima… ed poi li vedo, i robot, che sono la a salutare, ad ringraziare!
Mi fanno venire il volta stomaco, mi avvicino, loro salutano… il clown mostra la mano per fare una stretta, la prendo… ed la spezzo! Distruggo la mano, poi gli do una  gomitata dritto in quella faccia meccanica, ed quella specie di macchina continua ad ridere! La calpesto, la calpesta ancora e ancora! Fino ad che è irriconoscibile, non saluta più! Non ride più!
Mi volto verso la volpe ed l’orso, le mie mani diventano motoseghe circolari, è li che inizia il divertimento! Li trafiggo una volta, li trafiggo 2 volte, 3, 4, 5, 6! Ed alla fine! Ora sono solo dei pezzi da rottamare!
-Questo si che è stato divertente!-
Ora passiamo alla carne.
-Ehy vuoi gioca- Una ballerina animatronica…. Che  pacchianata, un colpo di  blaster ed tutto risolto.
Cammino per un po’, è tutto silenzioso, ma poi… uno dei mie tentacoli attraversa una del bancone delle bancarelle, ed si sente un urlo.
-Pensavi veramente di fregarmi cosi? I tuoi respiri si sentivano ad chilometri di distanza.- Era un urlo femminile, c’è anche il suo ragazzo, lo prende per il colletto ed lo trapasso con gli artigli, ed poi lo butto lontano, come un sacco della spazzatura.
Mi cominciano ad stufare sti cosi, alla lunga può rimanere noioso, allora rendiamo le cose più interessanti……. Sono le 22:45. Entro 15 minuti li trovo tutti ed li uccido tutti.
Attivo una visione speciale, una visione che mi rivela macchie di calore di un essere umano, ora li vedo tutti! Il Massacro ad inizio!
 
-8
Ne trapasso 2.
-7
Ne brucio uno!
-5
Ne infilzo un altro, ed elettrizzo un’altra spingendola contro il meccanismo elettrico.
-2
Li decapito due, ed spezzo le ossa ad un altro, ora ne rimangono solo 2, l’ultima coppia.
Sono immobilizzati, si abbracciano, sono intrappolati, non c’è una via di fuga, oh bhe diamogli un premio!
Li prendo per la testa, li rivolgo verso l’altro, quasi ad spezzargli il collo, stanno piangendo senza fine.
-Su su non piangete! Datevi il bacio di addio!- Li spingo contro l’altro, faccia contro faccia, tante volte! TANTE VOLTE! TANTE VOLTE!!! Nasi rotti, denti spezzati! Sangue sulla faccia, ancora ancora e ancora!...... Ed alla fine li lascio, muoiono! Li spezzo la testa spappolandola.
-Anche oggi ho finito! Un San Valentino niente male.- Prendo il telefono caduto dalla tasca della “variabile” l’accendo ed la password, sono sicuro che sarà qualcosa di scemo o di idioti come “Senpai” o “Kawai”, che ammasso di idioti! Non voglio perdere tempo, la hackero in un secondo, ed digito il numero della polizia.
-Si pronto? Come posso aiutarla?-
-Vorrei avvisare per una strage avvenuto al parco di San Valtentino, 36 persone morte *Apre la porta manipolando il sistema di sicurezza con una mini scossa elettrica* Vi consiglio di portarvi un secchio, non è un bell spettacolo. *distrugge il telefono*.-
Ed cosi me ne vado, una passeggiata nella città non sarebbe male, questo san Valentino non è stato noioso!
THE
END
Note dell’autore:
Thanos: Ok… non è niente di Romantico ed lo so, ma non avevo voglia di scrivere qualcosa del genere, bhe almeno l’ambientazione c’è, è gia tanto, oh bhe non ho tanto da dire, ma alla prossima.
   
 
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