18/02/2017
2 recensioniOH MY GO(L)D, RITORNO AL PARCO GIOCHI...
Dopo il giorno di ferie passato a fare shopping al centro commerciale, i Gold Saints avevano riscoperto il gusto di stare insieme non solo durante le battaglie. Il sentimento di cameratismo era tornato prepotentemente a galla e facevano quasi a gara per vedere chi avesse le migliori intenzioni ricreative. Solitamente si trattava di attività più o meno consone all'età media del gruppo, ma così non fu un certo lunedì pomeriggio.Di ritorno da un pranzo a Rodorio, la cui locanda per un po' non avrebbe più invitato i cavalieri d'oro visto che avevano praticamente dato fondo alla dispensa, gli undici dorati passarono davanti a un parco giochi del paese. Alcuni bambini erano alle prese con giostre e altalene e nessun cavaliere riuscì a trattenere un sorriso dettato dalla tenerezza, sia che affiorasse sulle labbra, sia che rimanesse a livello mentale.
Quasi contemporaneamente ricordarono tutti i bei giorni in cui anche loro potevano divertirsi così. Certo, i giorni in questione erano pochissimi (gli allenamenti venivano prima di tutto) e i 'parchi giochi' che conoscevano potevano solo sognarsi certi lussi tipo i complessi di scivoli, ma erano stati comunque bei tempi per tutti. Fu così che ognuno di loro si perse in quei ricordi felici.
"Certo che da piccolo ero proprio un bravo bambino" sospirò Saga. "Facevo amicizia con tutti, giocavo tranquillo... niente mi aveva preparato agli sbalzi d'umore che avrei avuto più tardi" continuò un po' intristito. Anche se gli altri l'avevano ormai perdonato per quel che era successo quella famosa notte, specialmente Aiolos, lui ancora non riusciva a perdonare se stesso per aver lasciato che la propria parte malvagia prendesse il sopravvento su di lui a quel modo.
"Sì, facevi amicizia..." ribatté Aiolia storcendo il naso. "Ma se già da piccolo volevi sfruttarmi per conquistare il mondo!"
"E' forse colpa mia se tu ti sentivi il re del parco giochi e bastava dirti che lo fossi per avere la tua totale lealtà?" replicò calmo il gemello.
"Ragazzi, smettetela di darvi addosso con questioni vecchie di dieci anni" intervenne Aiolos, sempre pronto a smorzare la tensione.
"Cos'è, lo difendi? Ma se aveva plagiato anche te!" rivelò il leoncino, più combattivo che mai.
A quelle parole, tutti drizzarono le antenne: se anche il Sagittario era stato vittima di Saga, chi poteva dirsi al sicuro?
"Ti sei forse dimenticato ciò che aveva detto delle tue ali?" lo punzecchiò nuovamente il fratellino.
"No, mi ricordo perfettamente sia il salto dallo scivolo che l'atterraggio di faccia sulla terra. E tutto perchè questo birbante" rispose tranquillo Aiolos arruffando i capelli del cavaliere dei Gemelli, "aveva detto che con le mie ali giocattolo potevo volare davvero."
Gli altri avrebbero voluto lasciarsi andare ad una risata, ma per rispetto dell'anzianità del Sagittario si trattennero.
"A me piaceva molto andare sull'altalena" ricordò Mu, che voleva mettere fine a quel momento di grande imbarazzo. "Volevo vedere quanto in alto potessi andare perchè.. perchè le nuvole mi sembravano pecore, ecco" continuò arrossendo.
"E io ti spingevo giù per nessuna ragione" aggiunse Aldebaran, scoppiando a ridere. "Che peste che ero!"
"Altalene... bah! Lo sanno tutti che il meglio era il recinto di sabbia" brontolò Death Mask.
"Già da lì si capiva che armatura avresti vestito: granchi e sabbia vanno a braccetto" fu il commento di Camus che gelò tutti. Metaforicamente, è chiaro.
"Almeno io non correvo in cerchio come uno schizzato!" berciò di rimando l'italiano, che mal sopportava le battute sul suo conto.
"Correre in circolo fa bene alla muscolatura e in più scalda" gli fece notare l'Acquario. "Ed io venivo da un posto in cui il caldo te lo potevi solo sognare, a differenza tua."
"Poi si stupiscono quando dico che io giocavo sempre da solo" disse Shaka, a nessuno in particolare. "Come avrei fatto ad acquisire il settimo senso già ad otto anni, se avessi avuto questi scalmanati tra i piedi?"
"E va bene!" sbottò a un certo punto Death Mask, che stava ancora litigando con Camus. "Almeno ammetterai che i giocattoli più belli li aveva sempre Shura, o no?"
"Su questo devo darti ragione, granchio" concordò l'altro. "Shura aveva sempre i migliori giocattoli e mi chiedo ancora il perchè."
"Me li facevo da solo, ecco perchè" spiegò l'interpellato. "In quale altro modo avrei potuto affilare Excalibur al punto a cui è ora, se non fabbricandomi giocattoli di legno o metalli vari?" aggiunse, come se si trattasse della cosa più ovvia del mondo.
"A me piaceva giocare a nascondino" interruppe Aphrodite, accarezzando la rosa che aveva tolto dalla bocca e ora portava all'occhiello. "Non c'era nessuno che riuscisse a trovarmi" si vantò.
"A parte me" gli ricordò strafottente Milo, che fu poi lesto a trovare lui stesso un nascondiglio dalla furia dello svedese.
"Tu!!! Diavolo d'un artropode, mi hai fatto perdere la finale di Nascondino 1977!" gridò il cavaliere dei Pesci, a cui solo allora era tornato in mente il fattaccio. Era tanta la stizza che negli anni non aveva ancora smaltito che si mise a rincorrere in malaugurato Scorpione, ma fu fermato quasi subito da Death Mask che gli mise un braccio attorno alla vita.
"Questa me la devi raccontare, Dite" gli disse il Cancro ghignando. "Com'è che non l'ho mai saputo?"
"Era la finale e mi ero fatto un bellissimo nascondiglio in un cespuglio di rose che avevo appena fatto crescere" disse Aphrodite cercando di controllarsi. "E poi Milo mi arriva alle spalle, mi punge con la Cuspide e addio vittoria!" continuò, cercando di sfuggire alla presa dell'italiano per sfogarsi sullo Scorpione. "Ha fatto la spia, capisci?!" aggiunse, quasi con le lacrime agli occhi.
"Su su, va tutto bene Dite" gli sussurrò Death Mask accarezzandogli i capelli. Miracolosamente, questo bastò a calmare lo svedese.
"Forza ragazzi, dobbiamo rientrare al Grande Tempio" ricordò Aiolos, e tutti affrettarono il passo.
Giunti in prossimità della Prima Casa, i cavalieri trovarono un Dohko fuori sede che stava facendo tai chi.
Un curiosissimo Aiolia gli domandò: "Maestro, qual era il tuo divertimento preferito al parco giochi?"
"Correre dietro alle ragazze, che domande" rispose il cavaliere della Bilancia, mentre il leoncino si diede una manata sulla fronte. "Ma la sapete quella di quando ho conosciuto Shion?" chiese poi agli altri.
"Anche lui... correva dietro alle ragazze?" chiese imbarazzatissimo Mu, arrossendo vistosamente.
"Ma no! Era il primo giorno che lo vedevo ed era di spalle, con quei bei capelli lunghi... poi si gira appena e vedo i suoi lineamenti così leggeri, gli occhi rosa... naturale che ci ho provato subito, per me era una bellissima amazzone!"
Nessuno fiatò mentre ritornavano ognuno al proprio tempio, ma si ripromisero di non chiedere mai altro al Roshi su quell'argomento.
ANGOLO AUTRICE
Ebbene sì, sono ancora viva e producente pazzie, ahivoi ^_^
Scusate la lunga assenza, ma tra un esame di Dohko (passato tra l'altro egregiamente) e un altro (di cui ancora non ho notizie) che ho deciso di rifare non ho avuto molto tempo per aggiornare :(
Ad ogni modo, rieccomi qui con un nuovo perculamento di goldini! Che ne pensate?
Questa è l'immagine a cui mi sono ispirata: https://it.pinterest.com/pin/425308758539479362/
Piccola anteprima del prossimo aggiornamento: una coppietta avrà finalmente un bimbo... forse. (Come sono cattiva a non darvi niente di certo, ma del resto dove sarebbe la suspence altrimenti?)
Alla prossima!
Lan Shuihua