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Autore: itsgiuxyz    19/02/2017    0 recensioni
Che sia il destino, già scritto o no la nostra vita è fatta di scelte, scelte che costruiranno il nostro futuro. Alcune persone però, hanno fanno delle scelte sbagliate e queste idee sfortunatamente a volte ricadono sulle altre persone che gli sono vicino. A Gabrielle è capitato questo, le conseguenze delle scelte sbagliate di suo padre le si sono ritorte contro cambiando profondamente il suo modo di pensare, portandola a non rischiare, a non avere molta fiducia verso il prossimo, verso se stessa e facendola rinchiudere a riccio, in un mondo tutto suo dove è sicura di non incorrere nella vita vera. La crudele vita vera.
Riuscirà un ragazzo dai capelli strani, a farle cambiare idea?
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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15 Gennaio 2017

« Gab!! »

Mi giro nelle coperte.

«Gab!»

Mi rigiro ancora nelle coperte .
Una porta che sbatte, le coperte tolte ed un mio sospiro.

Qualcosa mi dice che mi devo alzare.

Alzo la testa dal mio cuscino e vedo mia madre intenta a fissarmi insistentemente.

«Buon-» sbadiglio «Buongiorno mamma»

«È mai possibile che tu sia così pigra ?Ieri non sei rientrata tardi da lavoro! » mi rimprovera

«Che ore sono? »

«Sono le sette del mattino e tu devi essere all'università alle otto. Hai un ora per farti la doccia,preparati e portare Biscotto fuori per i bisogni oh e per arrivare in orario. Direi che tu debba muoverti!»

Affondo la testa nel cuscino con aria drammatica.

«Aiuto» mi lamento

«Oh suvvia non stare lì a piangerti addosso e vieni in cucina che è già pronta la colazione » mi incita uscendo dalla stanza

Sospiro di nuovo.

Ok, anima e coraggio ed usciamo da questo letto.

*•*•*•*

Corro per le strade di Sydney non curandomi della borsa che sbatte a ritmo dei miei passi sulla mia coscia.

Se non mi sbrigo arriverò in ritardo, dannazione

Sento il fiato venir meno ma questo non mi ferma. Non posso arrivare in ritardo il primo giorno di università. È qualcosa di inammissibile.

Appena arrivata a destinazione appoggio le mani sulle mie cosce e cerco di riprende fiato.

Oh Santissimo,sto per avere un attacco d'asma me lo sento.
Ripreso il fiato, posso tornare in posizione eretta e guardo quello che mi si presenta davanti.Un grande parco con una fontana circolare al centro e dopo alcuni metri un grande edificio.

L'Accademia

È uno dei centri universitari più grandi di Sydney che si divide in tre assi.L'asse tecnico-scientifico, giuridico-letterario e quello delle cosiddette "Belle arti" . Io faccio parte del tecnico-scientifico. Mi sono iscritta a Medicina.
Guardo sorridente quello che mi ritrovo davanti, è un sogno.

Cammino per il parco davanti alle varie entrate dell'edificio e mi rendo conto di una cosa: non so dove devo andare. Come faccio adesso? Mi guardo intorno per il parco cercando un possibile cartellone che mi possa indicare la posizione del plesso dell'asse tecnico-scientifico, ma niente.

Oh andiamo, veramente non c'è una misera piantina?

Sbuffo. Mi tocca camminare alla cieca ed avere il culo di trovarlo a primo colpo. La cosa bella è che io non ho mai culo, arriverò in ritardo il mio primo giorno di università. Grandioso.
Oppure posso chiedere informazioni a qualcuno. Ok, si farò così è l'unica soluzione che mi rimane. Sperando che riesca a dire una frase di senso compito senza incespicare nelle parole. Quando parlo con uno sconosciuto, è sempre così, anche quando mi prendono alla sprovvista è così, ok è quasi sempre così.Sono un caso perso devo ammetterlo.
Mi incammino verso la grande fontana dove c'è un grande agglomerato di persone. Ci arrivo e...a chi chiedo?Li vedo tutti indaffarati non c'è nessuno da solo recherei disturbo se li interrompessi

Ovvio, non sono tutti come te Gab

Ok, è meglio se cammino alla cieca. Faccio per camminare verso il grande plesso quando una torre di tipo 2 metri mi si para davanti. Ok, forse non è proprio una torre dato che è una persona ma il fatto che sia alto così tanto lo fa assomigliare a quest'ultima.
Lo guardo con un espressione confusa mentre lui mi dedica un sorrisetto sghembo caratterizzato da un anellino argento che decora il suo labbro inferiore.I suoi capelli sono color grano e sono alzato in un ciuffo, la sua pelle è chiarissima come le mia e i suoi occhi sono di un azzurro accesso, non come il mio che va nel blu ed ha delle crisi d'identità a seconda se ci sia la presenza del sole o no. Non che non mi piacciano,per l'amor del cielo, forse sono l'unica cosa che mi piace di me stessa ma adoro gli occhi azzurrissimi tipo quello di questo ragazzo.

« Hai bisogno di aiuto? »

Ed io rimango interdetta, tutto mi aspettavo tranne che si proponesse di aiutarmi. Wow, o è una cosa più unica che rara che una persona si propone di aiutarne un'altra o sono io che ho incontrato sempre persone di merda

«D-davvero vuoi aiutarmi? »

Dannato Balbettio!

«si, i miei amici non si decidono ad arrivare e tu hai bisogno di una guida perciò chi meglio di me?» dice spalancando quelle braccia in modo plateale

«Ah..» annuisco sempre interdetta
« Beh...grazie..? » facendo spallucce

«Ah di niente, carissima avanti vieni con me. A che asse dell'Accademia appartieni? » dice invitandomi, prendendomi un braccio, a seguirlo

Ma tolgo il braccio dalla sua presa e lui mi guarda confuso

«Scusa è che,insomma,non so neanche come ti chiami » dico imbarazzata

«Che scemo,hai ragione! » dice sbattendosi una mano in fronte in modo drammatico «Io sono Luke e tu sei..?» dice poi porgendomi una mano
«Gabrielle ma puoi chiamarmi Gab, sempre se vuoi eh » gli stringo la mano

«Luke!!»

Entrambi ci giriamo confusi al sentire il nome, che viene urlato. E vediamo un ragazzo dalla pelle ambrata e i capelli neri correre verso di noi. Appena arriva, appoggia le mani sulle gambe per riprendere fiato. Povero, lo posso capire

«Oddio» alza una mano dal suo ginocchio per appoggiarla sul braccio del ragazzo biondo,mentre continua a riprendere fiato «non ho più fiato» continua a lamentarsi

«Io te lo dico che devi smettere di fumare, ma tu non mi stai mai a sentire » lo rimprovera il biondo
Il corvino si alza di scatto puntando il dito contro l'amico
«Zitto, che ho pure finito le sigarette »

Il più chiaro dei due incrocia le braccia con un sorrisetto divertito

«Oh, che tragedia » dice ironico e l'amico in tutta risposta lo fulmina con lo sguardo.

Ed io non posso fare altro che fissarli divertita a mia volta.Il biondo si gira verso di me e mette in mostra il suo sorrisetto famoso e mi dice

«Gab, questo è uno dei miei amici. Si chiama Calum» si avvicina come se mi volesse dire un affare di stato «e, detto tra noi, fuma peggio di un turco»

« Ma non è vero!! » lo rimbecca il moro dandogli uno scalpellotto.

Ed io faccio di tutto per non ridere

«È un vero piacere Gab,e non pensare a questo scemo dice solo frottole » dice il corvino porgendomi una mano che io stringo sorridendo timidamente.

Sembrano entrambi molto simpatici e socievoli.

«Ma Gab è proprio il tuo nome o un diminutivo ?» domanda poi incuriosito

Oh,perché me la domandato?Oddio, meglio rispondere.

«Diminutivo, il mio nome intero è Gabrielle.»

«Ah capisco » annuisce sorridente ed io ricambio

«Ok, Cal io le stavo facendo da guida vuoi unirti a noi? » si aggiunge Luke poggiandomi una mano sulla spalla «A te mica da fastidio se viene pure lui? » domanda poi verso di me

«Nono non mi da fastidio » dico muovendo le mani in senso di dissenso

«Oh, ed io accetto volentierii» dice Calum contento.Mi si avvicina e poggia il braccio sulla mia spalla incitandomi a camminare.Ed inutile dire che mi faccio rossa come un peperone.Mi imbarazzo subito è una cosa che non auguro a nessuno

«La prima tappa è l'atrio dell'Università.Ti assicuro che è gigantesca » continua Calum
Luke, sta al nostro passo e si ritrova alla mia destra,mentre Calum alla mia sinistra.

Eh beh fino al suono della campanella sono attenta a tutte le informazioni che mi danno i due ragazzi.

*•*•*•*

Le ore passano in fretta. Ed ho conosciuto molte persone ed anche molti professori. Ovviamente non ho parlato molto per via del fatto che sono molto schiva e diffidente ma a seconda di come mi relazionavo al liceo direi che ho fatto un grande passo avanti.

Esco dall'edificio e faccio per dirigermi verso il cancello quando noto Calum e Luke parlare con un ragazzo dai capelli ricci e biondicci seduti su una delle panchine vicino all'entrata del edificio. Beh forse è il loro amico in ritardo, stamane mi hanno detto che loro non potevano ancora entrare per via di un certo Michael, quindi penso sia lui. Non volendoli interrompere, dato che domani mattina li avrei rivisti al bar in cui mi hanno gentilmente invitata, inizio ad andare verso il cancello che è un po' lontano dall'entrata perché tra il cancello e l'edificio c'è quel grande parco con la fontana. Ma mentre arrivo vicino alla famosa fontana,vedo una zazzera rossa correre verso di me e mentre cerco di schivarla, questa mi arriva addosso. Si proprio addosso. Cadiamo entrambi e non posso far a meno di esalare un gemito di dolore, ed anche la zazzera rossa non è da meno. Quest'ultima si scopre essere un ragazzo che quando si alza continua a borbottare cose del tipo:
" Ma perché quando uno va di fretta si mette sempre la gente davanti?"  Oppure  " Ma guarda te se sta gente guarda dove va!".

Io lo guardo scettica. Vorrei dirgli che è lui che mi è venuto addosso, ma preferisco non farlo perché come sempre non ho il coraggio di parlare. Insomma, ad ogni cosa che io direi lui mi risponderebbe a tono perciò non ho nessuna chance di farlo zittire e poi già lo so è uno di quei tipi arroganti e stronzi quindi è meglio non stuzzicarlo! Noto che dalla borsa sono caduti alcuni miei oggetti così mi alzo in ginocchio e riordino le mie cose, appena ho finito noto che il ragazzo mi ha porto una mano per aiutarmi ed io ,seppur stupita, l'accetto di buon grado. Appeno arrivo in posizione eretta lo vedo meglio. Ha una pelle chiarissima ,peggio della mia, degli occhi di un verde strano, le labbra rosse e carnose che si sposano benissimo con i suoi capelli tinti del medesimo colore. Ah ed è vestito interamente di nero.Wow, lui si che è uno a cui piacciono i colori.

Mi accorgo che anche lui mi sta fissando, però a differenza mia lo fa con più insistenza, come se volesse leggermi dentro. Non posso non ammettere di sentirmi abbastanza in soggezione, che ha da fissare?
Sto per chiedergli di smettere di fissarmi così, quando mi interrompe anticipandomi

«Senti,mi dispiace se ti sono venuto addosso »

Wow, sono stupita non avrei mai pensato che si fosse scusato.Forse lo giudicato troppo presto

«Però pure tu, la prossima volta guarda dove vai!» dice subito dopo con tono arrogante ed allontanandosi

Oh, rimangio ciò che ho detto.È proprio quel tipo di persona.
Mi giro guardandolo allontanarsi.Ok per rispetto alla mia persona non posso lasciarlo andare così, avanti posso parlare senza balbettare no?

«Sei tu quello che mi è venuto addosso!» gli urlo dietro

Wow, non ho balbettato!

«Potevi spostarti » mi risponde sempre con quel tono girandosi verso di me e camminando all'indietro

Ma che risposta è?Ok...come gli devo rispondere?

«Volevo farlo ma non mi hai dato tempo,subito mi sei venuto addosso!! »

Beh si è una risposta ragionevole!

«Allena i tuoi riflessi allora! » allarga le braccia in modo plateale

Che grande stronzo!
Non sapendo cosa dire per rispondergli su per le righe lo rispondo con una sola parola semplice ma efficace!

«Sai che ti dico: Vaffanculo!» e giro i tacchi per andarmene.

Beh non è stato poi così difficile.
Ma a quanto sembra quello non voleva finirla lì perché mi risponde con un bellissimo:

«Solo se vieni con me! »

Io mi fermo di botto sconvolta.Ma è serio?Mi giro verso di lui con un espressione di grande stupore.

«Che c'è?Sei carina potrei farci un pensierino ! » mi risponde divertito e facendomi l'occhiolino ed allontanandosi sempre di più

Oddio, non può averlo detto davvero! Arrossico a livelli estremi, meno male che si è allontanato non avrei avuto il coraggio di guardarlo in questo stato. Rincomincio a camminare verso l'uscita facendo il segno della croce e mormorando un: Oh Dio Santo. Ok non sono poi tanto credente sono del tipo:"Se non vedo,non credo" ma penso che in situazioni del genere questa sia l'unica cosa da fare.

 

   
 
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