Videogiochi > Danganronpa
Ricorda la storia  |      
Autore: Chilemex    19/02/2017    1 recensioni
[Spoiler sul primo gioco della serie]
Il primo anno della classe 78 alla Hope's Peak Academy sta per concludersi, e per una studentessa di questa classe arriva finalmente il momento di affrontare i propri pensieri su sé stessa, sul modo in cui il suo talento influisce sulla sua vita, e soprattutto sui suoi compagni di scuola.
Quella studentessa è Celestia Ludenberg.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Celestia Ludenberg, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Giugno era ormai alle porte, e l'anno scolastico della Hope's Peak Academy stava per concludersi come previsto. Certo, gli studenti avrebbero avuto la possibilità di rimanere nell'accademia anche nel periodo estivo, ma non ci sarebbero state lezioni. Ed è proprio per questo motivo che l'accademia organizzava, ogni anno, un particolare evento che riusciva a riunire almeno una volta tutte le classi di quell'ammirevole istituzione; un evento che ricordava a tutti che per inseguire la speranza alla quale la scuola si riferisce occorre rimanere uniti, nonché un evento che permetteva agli studenti dell'ultimo anno di congedarsi con grande stile. Venivano chiamati gli "Ultimate Games", una grande competizione a cui tutti i frequentanti potevano partecipare. I Games si diramavano in moltissime discipline (ed ogni anno se ne aggiungevano delle nuove), in modo tale da permettere a chiunque di far valere il proprio talento nell'ambito ritenuto più opportuno, ed era prevista una premiazione per ciascuna di esse. Per questioni di tempo, tuttavia, le premiazioni pubbliche avvenivano praticamente tutte lo stesso giorno intorno allo stesso orario, perciò era difficile (se non impossibile) assistere direttamente a tutte le cerimonie. Proprio per questo motivo, il giorno successivo, tutti i risultati delle premiazioni venivano comunemente esposti nell'enorme bacheca dell'atrio più spazioso della scuola. Ogni categoria dei Games aveva la propria classifica, con i primi tre nomi di ogni lista evidenziati, poiché essi rappresentavano i vincitori della competizione.
Ebbene, il giorno successivo alle premiazioni era finalmente arrivato. Le ultime lezioni della settimana erano state perfino sospese, in modo da permettere a tutti gli studenti di informarsi sui risultati e festeggiare di conseguenza. Pur essendo ormai tardo pomeriggio, l'atrio dell'accademia era ancora incredibilmente affollato, pieno di gente che si aggiornava sulle classifiche finali.
In mezzo a quella folla, naturalmente, c'era anche la classe 78.
Una delle classi più popolari all'interno della scuola, per un semplicissimo motivo: era una delle più unite. I 16 studenti che la componevano condividevano un legame profondo e sincero, uno di quei legami davvero rari quando si parla della classe di una scuola, anche della Hope's Peak Academy. Certo, non era tutto amore, amicizia e perfezione, ma confrontando la classe 78 alle altre classi non si poteva far altro che invidiarla.
Ed eccoli lì, tutti davanti alla grande bacheca, a leggere e commentare insieme i risultati.
«Sapevo che ce l'avresti fatta, Hina... Primo posto nella competizione di nuoto, sono fiera di te!» disse Sakura col suo moderato entusiasmo, rivolta alla migliore amica Aoi. Quest'ultima sorrise e la abbracciò calorosamente, rispondendo: «Nemmeno io avevo dubbi su di te! Primo posto in taekwondo, sei formidabile!»
«Non mi aspettavo niente di diverso» commentò Byakuya Togami, con il solito tono freddo dietro al quale però si nascondeva una sincera ammirazione «Per un talento nelle arti marziali come Sakura, il taekwondo è praticamente uno scherzo».
La povera Toko sembrò sconvolta sentendo i complimenti di Byakuya rivolti a Sakura e non a lei, che si era classificata seconda nella competizione di scrittura, ma in cuor suo sentiva che lui l'aveva notata ed era sicuramente orgoglioso di lei.
«Guarda un po' qua» disse invece Mondo «Il... La piccola Chihiro al terzo posto nei giochi matematici! E meno male che avevi detto che non ce l'avresti mai fatta!». Chihiro rise con imbarazzo, mentre Mondo gli dava l'ormai classica pacca amichevole sulla testa.
«E Sayaka... Secondo posto in canto! C'erano un sacco di iscritti e sei comunque arrivata seconda! Come hai fatto?» esclamò Makoto rivolto alla persona a cui teneva maggiormente in quella classe. Lei si limitò a sorridere, anche perché un suo eventuale commento fu sovrastato dalle urla entusiaste di Junko, che aveva visto il nome della sorella Mukuro al terzo posto della classifica di tiro al bersaglio.
L'allegria della situazione stava coinvolgendo tutti nella classe, e questo era proprio l'obiettivo primario degli Ultimate Games. Una sola studentessa, tuttavia, sentì improvvisamente un certo disagio causato inizialmente dal fatto di non aver ricevuto alcun commento sui propri risultati, a differenza di tutti gli altri.
Celestia Ludenberg.

Celeste si era ormai integrata molto bene nel gruppo, ed anche in quell'occasione stava condividendo la gioia della situazione facendo qualche pacato commento di approvazione, che tutti accoglievano con piacere. Eppure, ad un certo punto, iniziò a sentire un crescente sconforto ed una confusione difficile da celare nonostante le sue speciali capacità di controllo delle emozioni. Questo iniziò a succedere quando realizzò che nessuno stava commentando in alcun modo i suoi risultati, appesi insieme a quelli degli altri. L'affascinante giocatrice d'azzardo non avrebbe mai potuto perdere l'occasione di partecipare agli Ultimate Games, e così si era iscritta a più categorie, raggiungendo invidiabili posizioni nelle classifiche di molte di esse. Era risaputo che Celeste, in un certo modo, amasse essere al centro dell'attenzione, ma in quel caso non era quell'aspetto del suo carattere a farla sentire così male. Era stata improvvisamente colta da una strana specie di delusione, e da una pericolosa pressione ed emozione che l'Ultimate Gambler credeva ormai di non essere in grado di provare.
Perché i suoi compagni di classe, che credeva ormai di conoscere così bene e con cui aveva finalmente iniziato ad andare molto d'accordo, la stavano tagliando fuori da quel momento che avrebbe dovuto unirli come non mai? Celeste era ormai persa nei suoi fastidiosi pensieri, con lo sguardo puntato al vuoto in preda ad una sensazione molto simile al dolore, e prima che potesse tornare pienamente alla realtà... Realizzò, guardandosi intorno, di essere da sola. L'atrio, che fino a pochi minuti prima strabordava di studenti e di personale della Hope's Peak Academy, era completamente deserto. Erano rimasti solamente Celeste e l'enorme bacheca con i risultati.
La ragazza non avrebbe neanche saputo dire quanto tempo fosse passato dal momento in cui aveva iniziato a perdersi in strani pensieri. Sul momento riusciva solo a ricordare che, poco prima di arrivare nella sala dei risultati, il resto della classe stava accennando al fatto di non poter festeggiare quella sera stessa a causa di un impegno scolastico molto più importante. Celes non aveva indagato ulteriormente allora, ma sul momento si pentì di non averlo fatto: vedere che i suoi compagni di classe erano spariti senza nemmeno preoccuparsi di lei non fece altro che intensificare i terribili pensieri che avevano iniziato ad avvilirla poco prima.
Celeste, quasi senza accorgersene, fece qualche altro passo in direzione della bacheca, dopodiché si fermo e scosse vigorosamente la testa, nel tentativo di allontanare definitivamente quelle strane emozioni.
'Avanti Celeste, riprenditi' si disse, facendo un profondo respiro 'Smettila di pensare a queste sciocchezze. Non è da te'.
Guardandosi rapidamente intorno, Celeste notò che fuori dalle finestre della stanza il sole stava già tramontando. Probabilmente, durante quell'enorme distrazione, si era persa perfino l'ultima campana della giornata. Dopo aver dato un'ultima rapida occhiata ai fogli della bacheca sui quali si poteva leggere il suo nome, Celes girò sui tacchi e si avviò verso il corridoio che portava ai dormitori.
La strada non era lunga, si trattava soltanto di due piani di scale da salire in fondo ad un primo corridoio, seguito dal secondo corridoio che Celeste doveva imboccare per raggiungere la propria stanza. Eppure, in un tragitto così corto, la ragazza non riuscì ad evitare di farsi tormentare ancora dai pensieri di cui voleva liberarsi poco prima. Spaventata dal modo in cui le emozioni che era sempre stata così brava a nascondere si stavano improvvisamente impadronendo di lei, Celes ebbe lo strano riflesso di accelerare il passo.
'Non è da te' si era detta poco prima, e queste quattro parole erano quelle che pesavano maggiormente in tutta quella confusione all'interno della sua testa. 'Già... Tu, Celestia Ludenberg, la Ultimate Gambler, travolta dai sentimenti che credevi di provare per i tuoi compagni di classe? Non sei venuta alla Hope's Peak Academy per fare amicizia, ma per raggiungere il successo'.
Le parole del suo inconscio, quello che cercava di convincerla di poter essere rappresentata solo come una perfida giocatrice d'azzardo, le fecero quasi perdere l'equilibrio mentre saliva la seconda rampa di scale.
'Credi davvero che una persona elevata come Celestia Ludenberg abbia bisogno di amici al proprio fianco per raggiungere i propri obiettivi? Non è così. Hai sbagliato a credere che dei semplici studenti potessero affezionarsi ad una persona conosciuta solo per le proprie bugie, per le proprie capacità di mentire e bluffare. Ti meriti tutto questo, per essere stata così debole. Devi dimenticartene ed andare avanti'.
Celeste non riusciva ancora a capire se la voce nella sua testa fosse un tentativo di autoconvincersi o un rimprovero, una predica che il suo inconscio da Ultimate Gambler le stava facendo. In ogni caso, prima ancora di realizzare che gli occhi rossi si stavano riempiendo e bagnando, la ragazza si ritrovò di fronte alla porta della propria stanza. Grazie al cielo non aveva incontrato nessuno lungo la strada, aveva solo sentito delle voci basse provenire dalle altre camere.
Rilesse un paio di volte il nome sulla targhetta della porta, per verificare di non star sbagliando stanza a causa della tensione, dopodiché utilizzò la chiave ed entrò, chiudendosi la porta alle spalle come se qualcuno la stesse inseguendo. Sentendosi quasi più al sicuro nella propria piccola ma accogliente stanza, interamente arredata e decorata con qualsiasi cosa rappresentante i colori nero e rosso, Celeste rimase con le spalle alla porta per quasi un minuto e si liberò di un altro lungo sospiro, accompagnato da una singola lacrima che finalmente le scivolò sul viso, senza venire fermata.
Ancora sconvolta dal fatto di essersi fatta prendere così tanto da quella strana emozione, Celes si raddrizzò e fece qualche passo all'interno della stanza. Fu allora che fu finalmente in grado di notare la presenza di qualcosa che, sul pavimento dell'ingresso, stonava totalmente con le decorazioni nere e rosse.
Una piccola busta di color verde brillante giaceva per terra, accanto ad un paio delle classiche scarpe rosse che Celeste amava indossare. Essendo sicura di non aver mai posseduto (e quindi tanto meno perso) un oggetto del genere, la ragazza rimase subito incuriosita. Una parte di lei le diceva che probabilmente si trattava solo dell'ennesima lettera sdolcinata da un ammiratore segreto: ne aveva ricevute un sacco durante il suo unico anno di permanenza alla Hope's Peak Academy, tanto è vero che aveva iniziato a collezionarle in un cestino della spazzatura a parte, dopo essersi fatta un paio di risate leggendole. Con la curiosità che già iniziava a smorzarsi, Celeste si abbassò e raccolse la busta, tirando fuori l'unico foglio di carta che vi risiedeva.
Il foglio si componeva di due parti. La prima conteneva un breve testo, scritto con una calligrafia elegante, accompagnato poi da una serie di firme.
"Congratulazioni per i tuoi risultati negli Ultimate Games! Sapevamo che avresti trionfato anche in questa occasione!
Con amore, la classe 78"
Le firme, ovviamente, erano quelle dei 15 studenti che componevano la classe oltre a Celeste. Ogni firma aveva il suo stile personalissimo, sembrava quasi di avere davanti una fotografia di tutti loro... E passando alla seconda parte del foglio, Celes si rese conto che quella non sarebbe stata solo un'illusione.
La fotografia allegata al foglio rappresentava i suoi compagni di classe, in una semplice aula dell'accademia, sorridenti e messi in posa. Ognuno di loro teneva in mano un grande foglio di carta rivolto alla fotocamera, ad eccezione di Toko che per qualche motivo ne teneva in mano due, e su ogni foglio si trovava una grande lettera. Essendo messe una accanto all'altra come gli studenti che le tenevano, le lettere formavano una frase semplice e chiara.
WE LOVE YOU CELESTE

Il vortice di emozioni e sentimenti che stava travolgendo la mente di Celeste iniziò a girare ancora più velocemente, prendendo però una piega completamente diversa. Prima sentiva un nodo alla gola, un peso sullo stomaco, e una tristezza in tutto il corpo... Ma ora sentiva qualcosa di completamente diverso, e soprattutto completamente nuovo. Un sorriso si aprì lentamente sul volto di Celeste mentre appoggiava delicatamente il foglio e la busta sulla scrivania, ma non era il classico sorrisetto divertito di fronte ad una situazione da lei ritenuta patetica... Era qualcosa di molto più vicino al concetto di felicità. Quella piccola dedica, quella semplice immagine e quell'ancora più banale frase che le lettere formavano la colpirono al cuore come un proiettile, ma con un effetto del tutto diverso.
All'improvviso Celes sollevò la testa, sospirò ancora una volta con un tono molto più sollevato rispetto a quello di prima, e corse istintivamente verso la porta da cui era entrata. Non sapeva nemmeno perché, non sapeva dove avesse intenzione di andare, ma sapeva benissimo chi voleva vedere. Eppure i suoi confusi piani raggiunsero una fine molto prematura, nel momento in cui sussultò alla vista di ciò che la stava aspettando appena fuori dalla propria stanza.
«Sorpresa!»
Tutte le quindici persone che aveva appena visto in fotografia erano lì, davanti a lei, con dei sorrisi ancora più smaglianti. Sul momento la ragazza non fu in grado di reagire in alcun modo, se non rimanendo a bocca aperta, ma il tempo per dire qualcosa non le fu comunque concesso, visto che furono loro a parlare uno alla volta.
«Haha, qualcosa mi dice che hai trovato il biglietto!» iniziò Makoto, entusiasta «E qualcosa mi dice anche che non te l'aspettavi!»
«Credevi davvero che saremmo spariti senza farti i complimenti per i tuoi risultati?» disse Leon «È per quello che prima ad un certo punto hai iniziato a fissare il vuoto senza parlare più con nessuno? Andiamo, ci credi davvero capaci di fare una cosa del genere?»
«Già, abbiamo visto benissimo il tuo nome in quelle classifiche!» aggiunse Yasuhiro, ridendo «Primo posto nei giochi di carte, secondo posto nei giochi da tavolo, di nuovo primo posto in othello e scacchi... E potrei andare avanti tutta la notte! Certo, è strano che ci siano delle categorie del genere in una competizione scolastica... Ma hey, questi sono gli Ultimate Games della Hope's Peak Academy, in fondo!»
Sentendo Hiro nominare alcune delle categorie in cui Celeste aveva raggiunto ottimi risultati, la ragazza rimase ancora più colpita ed incapace di reagire, realizzando che tutti i pensieri che l'avevano colta davanti alla bacheca appartenevano ad una situazione inesistente.
«Hai assolutamente distrutto la competizione, ragazza!» esclamò Junko dal nulla, interrompendo qualcuno esattamente come aveva fatto prima (stavolta si trattava di Taka, il quale stava iniziando un discorsone di complimenti rivolto a Celeste).
Molti altri compagni di classe continuarono a parlarle per un po', finché non fu Kyoko a prendere la parola, riportando automaticamente il silenzio nel resto del gruppo.
«Beh, quello che ha detto Leon è parzialmente vero. Non avremmo mai potuto ignorare i tuoi risultati degli Ultimate Games e non parlartene, ma in realtà la cosa era molto più organizzata. Sai, nelle ultime settimane tutti noi abbiamo notato che ti stavi comportando in modo diverso. Sembravi molto più pensierosa, eri più silenziosa, e soprattutto ci sembravi preoccupata per qualcosa. Ce ne siamo accorti tutti, perciò ne abbiamo parlato un po' tra di noi e crediamo di aver capito il problema. Abbiamo deciso di trovare un modo per farti capire quello che proviamo per te, e gli Ultimate Games ci sembravano l'occasione perfetta. Abbiamo organizzato tutto per riservarti questo trattamento speciale il giorno dopo le premiazioni, anche se questo significava ignorarti durante la lettura dei risultati pubblici. Fortunatamente è andato tutto come previsto, e così ad un certo punto siamo "scappati" dall'atrio senza di te. Abbiamo fatto scivolare la busta verde sotto alla porta della tua stanza e ci siamo nascosti, e il resto... Beh, lo stai vedendo in questo momento!»
Ancora silenzio da parte di Celeste, la quale ad un certo punto riuscì solo a mormorare qualche debole parola.
«Quindi voi... Avete organizzato tutto questo... Per me?»
Kyoko sorrise, tornando a parlare a nome di tutti.
«Già. E per poco non ci scoprivi poco fa, Hifumi ci ha messo un bel po' a nascondersi dopo aver infilato la lettera nella tua stanza. Ma non ha importanza... Ciò che conta è che tutto sia andato come previsto, e che tu abbia capito quello che stiamo cercando di dirti. Sei parte della nostra classe, Celeste, e noi ti vogliamo bene. Non hai bisogno di nasconderti dietro alla maschera che il tuo talento speciale ha creato per te, perché questo non cambierà mai ciò che tutti noi proviamo nei tuoi confronti... Come compagna di classe, e come amica».
Kyoko smise di parlare, e Celeste abbassò lo sguardo verso il pavimento, gesto che nessuno l'aveva mai vista fare prima di allora. Quando lo rialzò, pochi secondi dopo, le lacrime le stavano di nuovo scivolando sulle guance, ma non per questo si lasciò andare al pianto. Anzi, sorrise di nuovo nel modo diversissimo dal suo solito modo di sorridere, e finalmente rispose.
«Per la prima volta, nella mia vita, non so come esprimermi. Avete ragione, di recente mi sono persa più e più volte in riflessioni molto profonde su di me, sul mio ruolo in questa scuola... E su di voi. Quando ho iniziato a frequentare la Hope's Peak Academy, l'ho fatto con l'unica intenzione di diplomarmi e raggiungere il successo assoluto che questa scuola promette di conferire. Anzi, se devo essere sincera, inizialmente l'idea di dover compiere questo percorso insieme a dei "compagni di classe" mi infastidiva. Sono una persona indipendente che non ama condividere il proprio ambiente con gli altri, anche se si tratta degli studenti di un'accademia prestigiosa come questa. Eppure non ci è voluto neanche un mese prima che...» Celeste esitò, prima di proseguire «Prima che mi affezionassi a voi. A tutti voi. Non mi era mai successo prima; tutte le persone che sono entrate in contatto in qualche modo con me sono sempre state classificate in base a questa scala da F ad A che mi sono inventata... Ma con voi le cose sono cambiate molto presto. Non sono più riuscita a classificarvi, poiché ad un certo punto ho iniziato a vedervi...» Passò un'altra decina di silenziosi secondi «A vedervi come degli amici. Stare insieme a voi mi faceva sentire serena e a mio agio, una sensazione del tutto nuova per me. Per questo nelle ultime settimane mi vedevate così diversa, stavo pensando al modo in cui dirvelo una volta per tutte, ma a quanto pare mi avete anticipato... E aiutato. Oggi, dopo ciò che è successo davanti alla bacheca, mi sono sentita più avvilita che mai; una sensazione peggiore della sconfitta, che ho provato pochissime volte ma che credevo essere la peggior cosa al mondo. Ma ora vedo che si trattava tutto di un fraintendimento, faceva tutto parte del vostro piano... E non vi ringrazierò mai abbastanza per questo».
Di nuovo il silenzio, poi Celeste riprese a parlare con un tono molto più determinato e sicuro.
«Oggi ho finalmente capito che il mio problema risiedeva nel mio passato e nel mio talento da Ultimate Gambler. Sono sempre stata abituata a sentirmi superiore agli altri, mi sono sempre attenuta solo alle regole che mi facevano comodo, tanto è vero che ad esempio non ho mai rispettato il dress code della scuola ed ho sempre scelto di vestirmi a modo mio. Ma nel momento in cui ho iniziato a circondarmi di persone che mi vogliono effettivamente bene, come voi... Tutto è lentamente cambiato. Ed è per questo che da oggi, avendo finalmente capito quanto siate tutti importanti per me...»
Gli occhi di Celeste incontrarono, un paio alla volta, tutti quelli dei suoi compagni di classe, che la stavano ascoltando affascinati.
«Voglio che mi conosciate come Taeko Yasuhiro. In questo anno scolastico avete conosciuto Celestia Ludenberg, ma per una volta era lei a non essere alla vostra altezza. E nonostante questo l'avete trattata come una di voi, l'avete fatta sentire bene, quindi non posso far altro che dirvi...»
L'ultima, piccola lacrima cadde dal mento di Celeste, ma lei continuò a sorridere mentre concludeva la frase.
«Grazie. Grazie a tutti voi».

Il primo a parlare, dopo la sincera dichiarazione di Celeste, fu di nuovo Makoto.
«Celes... Sono davvero felice che il nostro messaggio ti sia piaciuto e ti abbia spinto a parlare con noi di tutto questo» La ragazza continuò a sorridere a Naegi «Ma non sono d'accordo con te su una cosa».
A quelle parole, Celeste guardò il ragazzo con aria interrogativa e un po' confusa.
«Quello che sto cercando di dire» proseguì lui «È che noi non vogliamo dimenticarci di Celestia Ludenberg per conoscere Taeko Yasuhiro. Quella che noi abbiamo conosciuto ed amato durante quest'anno era Celestia, e non vogliamo far finta che non sia mai esistita. Vogliamo conoscere Taeko... Senza scordare i bei momenti passati con Celestia, e soprattutto senza ignorare Celestia stessa».
«Sono d'accordo!» esclamò subito dopo Taka, con la solita foga «Confermo che la nostra intenzione non è quella di conoscere Taeko Yasuhiro, ma di conoscere la nuova Celestia Ludenberg!»
«Per chiarire quello che Taka sta cercando di dire» intervenne Sakura, sorridendo «Non sei costretta a ricominciare da zero con noi, o a cambiare totalmente. Ti accetteremo in ogni caso, poiché oggi abbiamo finalmente capito il messaggio che volevi riferirci».
«Proprio così!» disse poi Hifumi «Il tuo amato Piggy rimarrà al tuo fianco in qualsiasi caso!»
Fu dopo quell'affermazione che Celeste riprese finalmente a ridere com'era sempre abituata a fare, coprendosi la bocca con una mano e ridacchiando leggermente.
«Amato Piggy? Ecco, questo è il primo cambiamento che la nuova Celestia si impegnerà ad attuare» disse la ragazza, suscitando una risata generale.
«Allora, vogliamo andare a festeggiare per i risultati di questi dannati Ultimate Games oppure no?» sbottò Mondo dopo un po', tenendo vivo l'entusiasmo.
«Puoi giurarci!» rispose Hina «Un impegno scolastico molto più importante... Chi si è inventato una scusa così stupida per attuare il nostro piano oggi?»

Da quel giorno, la classe 78 divenne ancora più unita rispetto a prima. Questo miglioramento avvenne grazie all'Ultimate Gambler, che non cambiò mai il proprio modo di fare (includendo anche elementi come l'abbigliamento, che mantenne quasi sempre il proprio stile prettamente gotico, non rispettando quasi mai il dress code della scuola), ma che divenne una persona nuova agli occhi dei suoi compagni di classe.
Una persona che in fondo era più sincera, più dolce, più aperta e sempre felice di essere circondata da persone che la apprezzavano per ciò che era.
Celestia Ludenberg.
Taeko Yasuhiro.
Non importa. Per loro, c'era solo la loro compagna di classe e grande amica.
Celeste.










 
Dopo una pausa ben più lunga del previsto son tornato con un'altra one-shot, stavolta a tema Danganronpa, gioco che mi sono divorato un paio di mesi fa e che ho assolutamente adorato. E come ormai si sarà capito, ho particolarmente apprezzato il personaggio di Celestia, tanto da arrivare a fare scrivere una fanfiction strettamente collegata a lei. È un personaggio così complesso e profondo, io stesso avrei difficoltà ad analizzarlo nel dettaglio (ma è una cosa che ho intenzione di fare per conto mio, al costo di far venir fuori una tesi solo su di lei), ma di una cosa sono sicuro: lo adoro in praticamente ogni suo aspetto.
Chiedo scusa subito nel caso la one-shot contenesse incongruenze (minori o pesanti) con la storia della serie, ho giocato solo i primi due giochi quindi probabilmente qualcosa di sbagliato ci sarà. E so anche che l'intero concetto degli Ultimate Games è abbastanza stupido, così come il modo in cui l'ho utilizzato, ma l'ispirazione per questa fanfiction mi è venuta talmente all'improvviso che ho cercato di perdere meno tempo possibile. E infine so anche di essere andato per l'ennesima volta OOC con il personaggio più importante di questa storia, Celeste stessa. Ho provato a non farlo, ma in fanfiction con questo stile mi riesce davvero difficile. Spero di poter venire perdonato.
Per il resto non mi viene in mente altro da dire, anche se ovviamente la cosa cambierà nel momento in cui pubblicherò tutto. E vabbè, va sempre a finire così tanto.
Grazie mille a chiunque abbia letto questa one-shot, spero l'abbiate apprezzata, perché io mi sono divertito davvero tanto a scriverla. Ringrazio anche in anticipo chi sarà così gentile da lasciare una recensione e... Beh, alla prossima! :D
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Danganronpa / Vai alla pagina dell'autore: Chilemex