Film > Now You See Me / I maghi del crimine
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Autore: Roylove    20/02/2017    1 recensioni
Se con i cavalieri ce n'è un altro? Ambientata dopo non you see me 2 , Amy sarà il nuovo personaggio.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Allora è la prima fiction che scrivo qui sopra, adoro i film e adoro la magia (purtroppo non mi riesce neanche il trucco del pollice, ma tralasciamo!) Questa storia racconta di un'altra avventura dei nostri cavalieri, ho aggiunto un nuovo personaggio , in teoria nella storia ci sarebbe già da quando si è formato il gruppo (cioè dal primo film) e per il resto sono rimasti immutabili, Dylan, Atlas, Jack , Lula e Merrit. Vi auguro buona lettura.
 
 
 
Pov Amy
 
 
Erano le 9 del mattina e mi pentii di non essermi alzata prima degli altri , o meglio prima di Lula.... si perché la mia cara amica di stanza stava monopolizzando il bagno da un'ora buona ed io ormai ero disperata, non avrei mai fatto in tempo a prepararmi per la nostra uscita. Si quel maniaco del controllo di Atlas quella mattina ci avrebbe portati in un negozio di magia di New York per trovare nuove idee per i nostri spettacoli. 
-Lula! Ti muovi sei lì dentro da un'ora!-Busso inutilmente alla porta dato che la sento cantare sotto la doccia.
Sconsolata e con i capelli alla "via col vento" Mi diressi verso la cucina dove c'erano i ragazzi a chiacchierare.
-Ancora così? Tra mezz'ora dobbiamo andare!- Esclamò Daniel quasi scocciato.
-Vallo a dire a Lula che è un'ora buona che è chiusa in bagno!- Tra me e lui funzionava così lui era acido, io gli rispondevo con la stessa acidità, a volte mi dava sui nervi, ma alla fine gli volevo bene .
-Dovrai fare una bella maratona per essere pronta in tempo.-Rise Jack giocherellando con un mazzo di carte.
-Non capisco perché voi donne ci mettiamo tutto questo tempo a prepararvi... guarda noi è più di un'ora che siamo pronti.-Disse Merrit con la sua solita calma.
Finalmente sentii Lula uscire dal bagno e senza guardare in faccia i ragazzi corsi a chiudermici dentro.
Purtroppo Jack aveva visto giusto, dovetti fare una maratona per essere pronta in tempo, così evitai il trucco .
-Pronta!-Esclamai vedendo gli altri sul divano intenti ad annoiarsi .
-Possiamo andare.-Disse Daniel alzandosi .
Fuori faceva un caldo atroce, era settembre ma sembrava ancora luglio.
Camminammo per i vicoli più isolati di tutta la città, anche se l'anno prima a Londra avevamo smascherato Arthur Tressler e suo figlio Walter , la polizia ancora ci dava la caccia, anche se io pensavo che più che caccia ci dovesse dare una medaglia, Dylan ormai non lavorava più per Fbi, ma si accontentata di lavoretti semplici per l'occhio.
Arrivammo a questo benedetto negozio, in un vicoletto che metteva davvero paura, per tutto il tempo del tragitto gli unici a chiacchierare furono Merrit e Jack, parlarono solo di carte , quel ragazzo era un'enciclopedia di carte ambulante, mi aveva fatto venire un mal di testa.
Entrammo, nel locale c'era un signore anziano che ci Domandò subito cosa volessimo ma rispondendo che stavamo dando un'occhiata. 
Trovai assieme a Lula un giochino per bambini , era una trappola cinese e come due bambine ci rimanemmo incastrate... venne Jack in nostro soccorso.
-Ancora non vi imparate?-
-Siamo dure di comprendonio !-Esclamò Lula. 
-Comunque Jack , mi devi insegnare il trucchetto della scorsa settimana, quello della carta del due di picche.-
Mi aveva fatto quel trucchetto una settimana fa, si trattava di far sparire la carta firmata da me scelta senza che lui sapesse niente, per poi ritrovarla due secondi dopo dentro un barattolo di sotto aceti chiuso ermeticamente.
-Quando vuoi!-
Lula e Jack si misero a vedere un pó di altri giochi per conto proprio, da quando quei due erano fidanzati stavano sempre e dico "sempre" insieme, tanto che Lula delle volte non dormiva neanche in camera nostra, povero Merrit che se li doveva assorbire anche di notte.
Io stavo ancora vedendo dei trucchetti quando Atlas mi riportò con i piedi per terra.
-Senti stavo pensando di fare un trucco io e te, Lula è ancora un pó inesperta e poi mi serve una ragazza con il corpo minuto. 
Capisco che il mio metro e sessanta e la mia pancia più piatta del dovuto mi permetteva di fare molte cose, ma definirmi minuta forse era eccessivo. Per il caldo mi legai i miei lunghi capelli castani in uno chignon e poi risposi.
-Va bene, ma che hai in mente?- 
-Tu devi entrare dentro una bolla poi scoppia e ti prendo al volo.- Voleva replicare il numero che fece più di due anni fa con Henley.
-Come quello con Henley?-
-Si, solo che Lula non è adatta.-
-Sei caduto in basso a riciclare i vecchi trucchi.-Risi.
-Non me lo dire! Ci stai?-
-Va bene.-
-Grazie!-
Dopo un'ora li dentro Uscimmo pieni di giochi nuovi, volevamo andare a pranzo fuori ma una chiamata ci cambió i piani, era Dylan. 
-Dylan dimmi.- Atlas rispose al suo telefono serio .
-Arriviamo.-
-Successo qualcosa ?- Chiese Merrit. 
-A quanto pare abbiamo un lavoretto. I nostri nuovi trucchi dovranno attendere.-Spiegò Atlas. 
Arrivammo nel nostro appartamento dove trovammo Dylan sul divano con dei fogli.
-Siete qui! Era ora.-Disse con un sorriso serafico.
-Allora?-Chiese Jack.
-Cole Mincus. Miliardario , gestisce una società bancaria dai giri sporchi. Praticamente deruba i suoi clienti per poi lasciarli al verde.-
-Ma i clienti non denunciano niente?-Chiese Lula. 
-Li ricatta, quando dicono di volerlo denunciare, lui ricorda loro che la maggior parte delle cose che hanno sono della banca ancora, come case , auto e altro ancora. -
-La polizia non fa niente?- Chiesi.
-Diciamo che non riesce mai a prenderlo, ogni volta che gli fanno un controllo sembra tutto in regola, conti eccetera. L'occhio vuole che noi lo smascherato in pubblico, terrà una presentazione della sua banca tra due settimane, agiremo in quel momento.-
-Scusa, ma come fa? Voglio dire ad avere ancora clienti. Come fa?-Chiese Jack.
-Teoricamente il mondo funziona con un passaparola, allora perché ci sono persone che ancora aprono un conto a questa banca?-Chiese Merrit.
-Perché è una delle più grandi banche in tutto il mondo.-
-Di che banca stiamo parlando Dylan?- Chiesi. 
-Della united states bank.-(non so se esiste davvero una banca così, sta di fatto che me la sono inventata NdA).
-Cavolo! Ma è la più importante in tutti gli stati uniti!-Esclama Lula. 
-Già, e se solo riescono a capire che vogliamo boicottarli, allora ci faranno la pelle.- Concluse Dylan. 
-Quindi noi dovremmo prendere il posto di questo tizio?-Chiese Merrit. 
-Ricordate come avete fatto con il collega di Walter lo scorso anno? Ecco si rifà la stessa cosa, un'ammissione da parte sua vale più di mille carte.-
-Va bene ci mettiamo dubito all'opera. -Disse Daniel. 
Così facendo iniziammo ad architetture un piano per entrare, studiammo l'edificio, quali fossero state le zone meno circolate e trovare un modo se la polizia fosse intervenuta.
Il piano era questo: io e Lula avremmo fatto da accompagnatrici a Cole Mincus, dalle fonti di Dylan il banchiere doveva vedersi con due donne all'entrata dell'edificio dove si sarebbe tenuta la conferenza, prendere il posto di due ragazze sarebbe stato un gioco da ragazzi. Poi Jack avrebbe fatto finta di causare un guasto ad un tubo fingendosi un idraulico e assieme a Lula gli avremmo fatto deviare strada per condurlo in un camerino d'attesa ,dove avrebbe trovato Merrit e lo avrebbe ipnotizzato e reso innocuo facendogli dire ciò che Merrit stesso diceva. Atlas e Dylan erano i due geni del computer, a loro l'hakeraggio del sistema della banca e ridare tutti i soldi del bancario ai legittimi proprietari. Un piano semplice ed efficace, niente poteva andare storto.
Così alla fine della prima settimana ci rilassato abbastanza, tutti tranne Daniel intento a smanettare con il suo portatile.
In quel momento mi trovavo con Jack che cercava di insegnarmi il suo trucco delle carte che gli avevo chiesto giorni addietro. 
-Oh è troppo difficile!- Di solito non avevo problemi ad imparare nuovi trucchi ma questo era troppo difficile per un'escapologa come me.
-Tutta questione di polso e bravura. Spiacente ma in questo sono il migliore.- Si vantó lui mettendo apposto le carte che gli avevo appena riconsegnato.
-Non ti vantare che se proprio vogliamo dirla tutta ti fai frenare come un moccioso di dodici anni.-Rise Lula mostrandogli il portafogli con l'orologio che aveva appena rubato al suo ragazzo.
-Molto divertente. Però dovete ammettere che con l'ipnosi sono migliorato parecchio, vero Merrit?-
-Beh diciamo che in una scala da uno a cento sei un trenta... ne hai ancora di strada da fare.- Merrit stava sdraiato sul divano a leggere un noiosissimo libro.
-Molte grazie! Almeno io faccio progressi... non come te che da due anni sei fermo allo stesso punto!-
Jack si riferiva all'allenamento di Merrit con le carte, poverino era una frana con quelle. Ma la risposta del più anziano arrivò chiara e diretta al giovane... un dito medio alzato in sua direzione.
In quel momento mi resi conto che in tre anni la mia vita era totalmente cambiata, ricordo ancora quando li incontrai, Lula non era ancora presente, c'era Henley al suo posto.
Eravamo tutti dei maghi conosciuti in vari stati ma quando arrivò quella carta, una sera dopo il mio spettacolo, la sera più bella della mia vita. Incontrai gli altri in un vecchio appartamento di New York, arrivai per prima, poi arrivó Merrit, non lo conoscevo fino a quel momento e mi sconcertó parecchio il fatto che con solo un'occhiata lui sapesse tutto di me, dopodiché arrivarono Daniel, Henley e Jack, eravamo i nuovi cavalieri.
Quando Henley se ne andò ci rimanemmo di sasso tutti, ma quello che rimase più colpito fu Daniel.
-Hey Merrit che leggi?-Chiesi buttandomi sul divano e di conseguenza su di lui.
-Teoricamente sto leggendo il silenzio degli innocenti... praticamente sto ascoltando voi che sparate cavolate.-
Chiese il libro e mi diede un sorriso, Merrit per me era speciale... con lui e solo con lui mi confidavo ed era sempre pronto ad ascoltare, in più avevo una forte stima di lui, mi raccontó la storia della sua vita e secondo me era stato davvero in gamba a rialzarsi con dignità. 
-Ragazzi è quasi una settimana che non usciamo... vi va di andare a prendere un gelato?- Chiesi quasi speranzosa di avere risposte positive, ma Lula e Jack si erano già dileguarti in camera di quest'ultimo.
-Un gelato? Hai per caso ci questo anni?-Chiese Daniel acido.
-No 23 ma ho voglia di gelato.-Risposi acida.
Dallo sbuffo di Daniel capii che era un no.
-Boccia?- Era il soprannome che usavo per Merrit quando volevo ottenere qualcosa.
-Ragazzina?-
-Dai... vieni almeno tu?-Dissi implorando ancora seduta sopra di lui.
-Va bene, anche perché in camera mia non posso entrarci per un paio d'ore. - cercó di alzarsi e mi fece cascare dal divano.
Così Uscimmo, io trotterellavo davanti a lui, e Merrit dietro di me con il suo passo lungo.
 
 
 
Continua, che ne dite?
 
  
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