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Autore: Okami D Anima    21/02/2017    3 recensioni
Anima aveva pensato e ripensato a cosa fare, a chi chiedere e da dove iniziare per avere informazioni su quanto accaduto quindici anni prima. Era arrivata alla conclusione che qualcuno si doveva pur essere salvato, come lei, da quel massacro.
Una sera in cui si stava ubriacando per la frustrazione e la malinconia dovuta all'assenza dei pirati di Barbabianca ma soprattutto per l'assenza di Ace, le era venuto in mente che una delle anziane del suo villaggio le raccontava che, non molto distante dalla loro isola, viveva una sua parente. Accarezzando il piccolo lupo appeso al collo aveva preso la sua decisione; sarebbe tornata vicino a quel luogo di ricordi dolorosi. Forse quella donna poteva avere notizie.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Garp, Nuovo personaggio, Shuraiya Bascùd
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Chronicles of a Cat who fell in love Fire ❤'
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Eccomi qui! Sono tornata con il sequel de Regina di Cuori!
Se ancora non l'avete letta la potete trovare qui: Chronicles of a Cat who fell in love Fire ❤ (basta un click ;D)
BUONA LETTURA!



Neko Kira


Prologo
Nuova isola

 

Partia.
Ecco dove l'avevano portata le sue ricerche; dopo l'isola Hoshi in cui si era separata dai pirati Shirohige, Okami D. Anima si era allontanata dal Nuovo Mondo per ritrovarsi nella zona denominata Paradise.
Era davvero un paradiso a confronto, anzi per lei era addirittura noioso la stragrande maggioranza dei pirati non superava i 70.000.000 di berry a tal punto che la caccia aveva quasi perso completamente interesse.
È troppo facile” pensò annoiata dopo essersi sbarazzata di un altro filibustiere.
Su quell'isola non mancavano di certo siccome era una dei principali punti di arrivo della Avventura Mortale ed aveva bisogno di denari perché per giungere fino a lì aveva dato fondo alle sue finanze; così, di tanto in tanto, diventava cacciatrice di taglie, poco importava che dopo aver consegnato il ricercato rigorosamente morto alla Marina, questi cercassero di catturarla.
Era una ricercata anche lei dopotutto e con una considerevole taglia sulla testa: 350.000.000
Dovrebbero ringraziarmi, gli facilito il compito!” osservò stizzita, ricordando un vecchio episodio.

 

Si era presentata davanti allo studio del Capitano lasciando dietro di sé una fila di soldati svenuti e trascinando un sacco macchiato di sangue secco. Dopo aver spalancato la porta con un calcio aveva mollato il cadavere nel mezzo dell'ufficio.
Il Capitano l'aveva guardato schifato per poi puntarle contro una pistola.
- Abbassa l'arma soldatino, sono venuta a riscuotere – disse indicando il sacco – Sten Bice, detto Il Mietitore aveva una taglia di 80.000.000 -
- È morto? - chiese il marines.
Anima si trattene dallo schiaffarsi una mano in fronte.
- Certo! Così non oppone resistenza, inoltre sull'avviso c'è scritto VIVO o MORTO; se li volete soltanto vivi scrivetelo! - esclamò spazientita – Ed ora voglio ciò che mi spetta -
Alcuni soldati, intanto, si erano rialzati con l'intenzione di sorprenderla alle spalle, con le spade sguainate, aspettando un segnale dal loro comandante il quale stava sfogliando la lista dei ricercati.
- Sten Bice, 80 milioni – prese un sacchetto contenente il riscatto e glielo lanciò.
I sottoposti attaccarono, la ragazza prese il sacchetto al volo poi si piegò all'indietro bloccando le lame con i suoi artigli.
- Mossa sbagliata – ringhiò.
Piroettò su se stessa ferendoli, balzò sulla scrivania disarmando il Capitano con un calcio e sfondò la finestra per fuggire.
- Sayonara! -


Scaricò malamente il corpo su un carretto trainato da un ragazzino che la guardava spaventato e diffidente.
- Ehi piccolo, porta questo tizio al Commando della Marina. Se lo farai ti darò il 10% della somma – disse porgendogli un foglietto.

 

Consegnate i soldi al ragazzino, altrimenti vengo a prenderli a modo mio.
                                                                   
                                                                    Okami D. Anima


- Non mi fido di te – rispose tremante.
- Bravo piccolo! - rise – Ma io mantengo fede alla parola data -
- Sei una pirata? - chiese.
La ragazza annuì.
- I pirati sono cattivi -
- Io non sono una pirata come gli altri – disse con voce dolce.
Il bambino sembrò convincersi prendendo il foglietto che la ragazza gli porgeva.
- Assicurati di farlo avere al Capo – ammiccò.
Il piccolo annuì mentre la ragazza si allontanava.
- Dove posso trovarti? - gridò.
- Non preoccuparti, verrò io... -

   
 
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