Amanti segreti nel lontano Regno di Wa

1.1 Prede e cacciatori

Un respiro, e sarebbe stata scoperta e divorata.
Tashigi osservava il profilo del suo avversario riflesso sulla lama lucente della Shigure che teneva serrata fra le dita. Ne vedeva solo metà, una metà sufficiente per capire in che enorme guaio era finita.
Ad attenderla c’erano zanne più lunghe di venti centimetri, artigli vogliosi di dilaniarla e una folta e ispida criniera fulva. Erano i particolari di un uomo dalla corporatura brutalmente deformata e ingigantita. Un mostro dall’aspetto simile a un leone. 
L’unico modo per sperare di poter sopravvivere era scappare, ma non lo avrebbe fatto, Tashigi era una marine promossa Capitano; gli avrebbe teso un attacco a sorpresa.

La schiena della ragazza aderiva perfettamente al tronco dell’alto cedro che la celava agli occhi dal nemico, ma non all’olfatto. E lei era sottovento.
La belva ruggì parole, possedeva una voce non più umana e udirla insieme allo stridio insopportabile degli artigli, che conficcati nella corteccia scorticavano il tronco, faceva accapponare le membra. 
Ad ogni strappo del legno Tashigi sentiva il mostro farsi più vicino.
Del sudore le imperlava la fronte colando fastidioso. La foresta era piena di nugoli di moschini e zanzare, il sudore per loro era nettare delizioso a cui appiccicarsi. 
Tashigi strinse l’elsa della katana con maggior forza, sopportando il dolore alle mani. La paura di non avere una salda presa sulla spada era molta.
Il mostro stava girando attorno all’albero dietro al quale lei si nascondeva; aveva quasi completato il giro, era giunto alla distanza di quattro di passi.

«Ti ho trovata» 

La ragazza rotolò a terra, un forte spostamento d’aria le scompigliò i capelli. Per pochi centimetri, si salvò dall’essere decapitata: il tronco era stato tranciato di netto, abbattuto con una sola zampata.
Crollarono giù venti metri d’albero che si schiantarono sui cedri vicini. Un fragore immane percosse la foresta Sugi.   
Tashigi ne approfittò per allontanarsi. Corse veloce e disperata, per riconquistare una posizione favorevole e tentare un attacco. La belva la inseguiva avanzando violenta dietro di lei, distruggendo qualsiasi ostacolo incontrasse. 
Anche se era abile nell’utilizzare il soru, Tashigi comprese presto cosa significasse sentirsi una preda facilmente raggiungibile. Le sembrava che il terreno le venisse sfilato sotto i piedi, come un tappeto, i ruggiti l’avevano già raggiunta e a breve, se non si inventava qualcosa per evitarlo, sarebbero arrivate anche le zanne.

Non ho altra scelta

Si fermò, decise di affrontarlo direttamente. Guardò arrivare il mostro.
Quel poco che era rimasto dell’uomo, ciò che in maggior parte affiorava del suo aspetto leonino e dalla mole spropositata, si spingeva verso di lei ad ampie falcate, con una massa di muscoli perfetta per uccidere sparata oltre i 30 km/h.
Ad ogni balzo della belva, Tashigi vedeva zolle di terra sollevarsi dal terreno... immaginò l’attimo in cui il mostro avrebbe fatto lo stesso col suo bel viso, strappandole la faccia, oppure, avrebbe potuto fracassarle la gabbia toracica. 
Lei e la spada erano diventate una sola cosa.
L'andamento del felino era equilibrato da una lunga coda, che terminava con un’estremità dal pelo arruffato e stopposo. Oscillando, la coda produceva un effetto ipnotico su chi la fissava.
Tashigi si fece scudo con la katana, eccolo, la stava raggiungendo con gli occhi infuocati dalle pupille sottili e verticali.
La assalì. 
L’urto fu violentissimo, la lama della Shigure scintillò scontrandosi con gli artigli del mostro. Tashigi arretrò di alcuni metri, sovrastata. Le tremavano i polsi. Un altro attacco del genere e lo sapeva, non ce l’avrebbe fatta. Non era abbastanza forte per respingerlo.

«Da dove vuoi che cominci a mangiarti, dalle mani o dalla testa? Sporca marine ficcanaso!»

Il mostro incurvò le unghie con l’intento di spezzarle la spada. L’alito umido del felino le sfiorava i capelli sulla fronte, puzzava e le fauci erano tanto grandi che avrebbero potuto ingoiarla anche intera. 
Stava arrivando il panico, le serpeggiava attorno ai piedi, quelli diventati meno stabili. Doveva resistere.

Purtroppo, la spada volò via.
Il mostro riuscì a disarmarla e la attaccò senza pietà.  
Tashigi tentò di schivare le zampate che arrivavano brutali, si tirò indietro ma una la colpì di striscio e il dolore, dalla gamba sinistra, le arrivò dritto al cervello. Una spruzzata di sangue caldo imbrattò l'erba. 
Tashigi crollò al suolo, abbattuta come il cedro.
Era spacciata, e la verità peggiore era che con la sua morte sarebbero stati spacciati anche gli uomini del G-5 finiti dispersi nel Regno di Wa.

La Shigure riluceva lontana, Tashigi era fin troppo impossibilitata a muoversi per raggiungerla. 
Due zanne lunghe e giallastre stavano piombando su di lei, furono l’ultima cosa ch’ella vide. 
E poi... Accadde. 
Di nuovo. 
Provvidenzialmente. 
Forse in uno scherzo giocato dal destino che li aveva messi sulla stessa strada, anche se su fronti opposti. Ma era esattamente per via del loro antagonismo che finivano per incontrasi, inevitabilmente.

Tre katana la protessero, le salvarono la vita e per l’ennesima volta  carpirono le sue certezze. 
Un pirata restava pur sempre un pirata. Ma quel pirata non si comportava mai solamente come un pirata.

«Roronoa!... »

Pronunciò, sfiatata, incredula, chiamando il nome del suo salvatore messosi in mezzo fra lei e la morte che aveva provato a mieterla stavolta con le sembianze di un leone e non di un’arpia. E il pirata lo aveva impedito.
Zoro le sorrise appena, complice, senza distogliere l’attenzione dal nemico aggressivo.

«Un altro invasore! Chi diavolo saresti?!»

Brontolò il mostro contro il nuovo avversario comparso dal nulla.

«Io sono il cacciatore»

«Cacciatore? Non giocare con me, dimmi chi sei veramente e che ci fai qui!»

«Te l’ho già detto chi sono, non capisci o sei sordo? Sono il Cacciatore... e vengo a caccia di gatti come te...»

«Vi sbranerò entrambi e a te farò passare la voglia di fare lo spiritoso», la belva si leccò i baffi, selvatica, mostrò le zanne.

«Sei ancora in tempo per offrirmi in ginocchio e di tua sponte la tua pelliccia, gatto»

Disse Zoro, con scherno. Infonderò rapidamente le spade, esclusa la Wado Ichimonji. 
Col ghigno sulle labbra, il pirata distese il braccio che brandiva la Katana di Kuina, esortando il nemico a farsi avanti e combattere. 
La belva accettò l’invito.

«Torno subito, Capitan Occhiali, tu aspettami e non morire»

Il pirata si rivolse a Tashigi. La ragazza aveva la coscia sinistra lacerata, una brutta ferita la stava dissanguando. Zoro la vide trattenere dolore e lacrime mentre si sforzava di annuirgli affermativa. 
Doveva sbrigarsi a sistemare il terzo incomodo. Nulla di più facile, pensò.

La Wado’ vibrò, animandosi, e il suo acciaio puro e argenteo si irrorò di un fluido nero che avvolse la spada completamente fino alla punta. Lo sguardo del pirata passava per un solo occhio, mutò anch’esso, divenne un taglio orizzontale sottilissimo, e un’aura omicida, peggiore di quella della belva ch’egli stava per affrontare, lo pervase, lo possedé.
Soffiò il vento, a mettere disordine fra le chiome degli alberi, a mescolare animi e tensione, a disperdere nell’aria l’odore dolce e invitante del sangue di Tashigi che presto avrebbe attirato a sé altre bestie fameliche.

Lo scontro ebbe inizio, il cacciatore si avventò ferino sulla sua preda.

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Cominciamo dai ringraziamenti: ringrazio Zomi per avermi invitata a partecipare allo Sfiga & Crack’s Day. Ne ho iniziate addirittura due di storie, la prossima la pubblicherò in serata e sarà abbastanza lunga.
Tornando ai personaggi che qui ho deciso di trattare, questa coppia, Zoro e Tashigi, è tra le più probabili, motivate e naturali in tutto One Piece (e adesso mi lancerete pomodori) ma io lo penso sul serio. E peccato veramente che di attenzione gliene sia stata data pochina, colpa di Tashigi, e di Oda che l’ha resa abbastanza scialba nella fase iniziale, una  donnicciola insignificante, che se non era per la somiglianza con Kuina, lei non sarebbe stata nessuno agli occhi di Zoro e ai nostri. 

Ma a Punk Hazard Odacchi ha finalmente iniziato a renderle giustizia! ^^
Il disegno qui sotto mi è venuto a vacca, non avevo tempo e mi sono sbrigata. Spero gradiate la sua presenza comunque (ma quella non è Tashigi! A parte gli occhiali. Comuque è fiera di toccare quel petto, lo sarei anche io al suo posto).
E dunque, vi ringrazio per la lettura, se vi “avanza” fatemi sapere che ne pensate di questo brevissimo inizio.
Pandroso leggerà le vostre recensioni con piacere e attenzione!

Come sempre vi linko le mie altre storie, c’è ne è una appena iniziata che tratta la coppia Dofy~Viola (come ci rivela l’autore Odacchi).

 

DAUGHTER (Dofy~Viola)

La Principessa Viola è maledetta, la Principessa Viola è un’assassina. La Principessa Viola è l'amante del Re di Dressrosa Donquijote Doflamingo.
Dal testo: «Violet, oggi abbiamo qui un uomo che si dichiara innocente. In verità, mi ha rubato cose che mi appartengono. Sai quanto io non sopporti i traditori. Viola... – Doflamingo la chiamò col suo vero nome – svelaci la sua colpevolezza, facci godere tesoro»
Coppia: Dofy ~ Viola (come Oda ci suggerisce, o qualcosa di più).
Buona lettura!
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Donquijote Doflamingo, Donquijote Family, Monet, Violet 
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Mein Herz Brennt

A Zou si affrontano problemi ontologici (ZoSan) Aveva lasciato un biglietto, doveva sposarsi, prometteva di tornare. Tutti erano preoccupati per lui.
A Zoro non interessava.
One Shot breve, Yaoi della coppia ZoSan, per voi fan e per me felicemente disperata a riguardo delle sorti di Sanji. Contiene Spoiler.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! LEGGI

Curami (Zoro/Perona/Mihawk) NEW: pubblicato IV CAPITOLO!
Una convivenza forzata, un addestramento in corso e forse un’attrazione accidentale che non vuole nessuno. L’isola Kuraigana non è solo un luogo di morte; e Perona e Zoro non sono soltanto una coppia di disgraziati spediti sulla stessa macchia di terra.
Facciamo luce su due anni di buio.
Buona lettura.
III capitolo on-line
Pubblicata: 11/09/13 | Aggiornata: 31/08/16 | Rating: Arancione
Genere: Azione, Romantico | Capitoli: 4 | In corso
Tipo di coppia: Het | Note: Missing Moments | Avvertimenti: Nessuno
Personaggi: Drakul Mihawk, Perona, Roronoa Zoro
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Loverman… (ZoSan)
Sanji non avrebbe mai dovuto provarlo, non avrebbe mai voluto scoprirlo, non avrebbe mai dovuto desiderarlo. Anche la più piccola mancanza di volontà verso se stessi è ripagata con un tormento peggiore; a meno che si accetti la propria natura.
Consiglio: lasciate perde’ sto trip di parole, buona lettura.
Pubblicata: 15/08/16 | Aggiornata: 15/08/16 | Rating: Arancione
Genere: Angst, Introspettivo | Capitoli: 1 | In corso
Tipo di coppia: Yaoi | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Personaggi: Mugiwara, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
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L’impensabile inaspettato (ZoSan) 
Sanji ha un urgente problema. Zoro… beh, lui fa quello che può.
One Shot che disturba persino chi l’ha scritta, attenzione alle note. E a voi la lettura.
Pubblicata: 03/11/13 | Aggiornata: 03/11/13 | Rating: Rosso
Genere: Angst, Introspettivo | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Yaoi | Note: Lime | Avvertimenti: Nessuno
Personaggi: Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro 
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Ultime previsioni prima di Dressrosa (Rufy/Nami/Trafalgar Law) 
Meno di un giorno all’arrivo sulla prossima isola. A bordo della Sunny chi può si riposa, altri non dormono: si incontrano casualmente, o per mistico volere.
Una One Shot breve e indolore, e con i personaggi IC; però spetta a voi valutarlo.
Buona lettura.
Pubblicata: 20/10/13 | Aggiornata: 20/10/13 | Rating: Giallo
Genere: Sentimentale | Capitoli: 1 - One shot | Completa
Tipo di coppia: Het | Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Trafalgar Law | Coppie: Rufy/Nami
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