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Autore: pampu    23/02/2017    3 recensioni
Derek entra il quel bar, probabilmente l’unico ancora aperto a quell’ora, e si siede al bancone. Per l’ennesima volta si ritrova solo, usato e poi gettato da qualcuno che si è avvicinato a lui solo per la sua natura mannara e non perché davvero interessato a lui. «Uno scotch invecchiato, senza ghiaccio» sussurra alla barista che deve aver intuito il suo malumore perché il liquido supera di gran lunga le due dita che, generalmente, versano.
Prende il bicchiere in mano e lo fa roteare, perdendosi ad osservare il liquido ambrato. Ambrato come gli occhi dell’unica persona che sia mai riuscito ad accettarlo e forse amarlo davvero, e che adesso si trova in chissà quale parte del mondo, mentre lui sente solo l’enorme bisogno di stringerlo, di sentire il suo odore e il suo battito frenetico che riesce a calmarlo, a farlo sentire giusto come nessuno è mai riuscito a fare.
Genere: Angst, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonsalve a tutti!!! Non so davvero da dove cominciare, in realtà non ho molto da dire. Questa shottina non è nulla di che, non ha nemmeno una reale trama. È nata da uno dei tanti scleri mattutini durante la sezione karaoke di Blu e, siccome dice che non la amo abbastanza, che non apprezzo i suoi insulti e che oggi è un giorno da ricordare… ho deciso di scriverla…
Spero apprezzerete questo angst a fin di fluff…
Ringrazio ScoSt1124 per il sostegno e la complicità negli scleri…
 
A Blu, l’unica per cui scrivo shot verdi!!! <3

 
 
FIX YOU
 
When you try your best but you don't succeed
When you get what you want but not what you need
When you feel so tired but you can't sleep
Stuck in reverse

And the tears come streaming down your face
When you lose something you can't replace
When you love someone but it goes to waste
Could it be worse?
 
Quando provi a fare del tuo meglio ma non ci riesci
Quando prendi quel che vuoi ma non quello di cui hai bisogno
Quando ti senti così stanco ma non puoi dormire
Torna indietro
 
E le lacrime iniziano a scorrere sul tuo viso
Quando perdi qualcosa che non puoi riavere
Quando ami qualcuno ma va tutto in fumo
Potrebbe andare peggio?
 
Derek entra il quel bar, probabilmente l’unico ancora aperto a quell’ora, e si siede al bancone. Per l’ennesima volta si ritrova solo, usato e poi gettato da qualcuno che si è avvicinato a lui solo per la sua natura mannara e non perché davvero interessato a lui. «Uno scotch invecchiato, senza ghiaccio» sussurra alla barista che deve aver intuito il suo malumore perché il liquido supera di gran lunga le due dita che, generalmente, versano.
Prende il bicchiere in mano e lo fa roteare, perdendosi ad osservare il liquido ambrato. Ambrato come gli occhi dell’unica persona che sia mai riuscito ad accettarlo e forse amarlo davvero, e che adesso si trova in chissà quale parte del mondo, mentre lui sente solo l’enorme bisogno di stringerlo, di sentire il suo odore e il suo battito frenetico che riesce a calmarlo, a farlo sentire giusto come nessuno è mai riuscito a fare.
 
Layla, così si chiamava la ragazza che lo aveva quasi ucciso quella sera. L’aveva incontrata una mattina al bar e, come nel più classico dei clichè, si erano scontrati e lei gli aveva rovesciato addosso del caffè. Aveva balbettato delle scuse gesticolando animatamente e Derek era diviso dalla voglia di strangolarla e quella di scoppiare a ridere, ma alla fine, senza nemmeno rendersene conto, aveva accettato il suo invito per quel pomeriggio. Si erano rivisti e, stranamente, Derek si sentiva a suo agio con quella ragazza allegra e solare che tanto, con il senno di poi direbbe forse troppo, assomigliava al suo ragazzino che era andato avanti, lasciandolo lì. Avevano cominciato a frequentarsi e Derek aveva presentato Layla all’intero branco. Era stata accolta da tutti a braccia aperte, da tutti tranne ovviamente da Scott. Lui aveva trovato in lei qualcosa di strano, qualcosa di troppo simile al suo migliore amico. Quando glielo aveva fatto notare, Derek si era arrabbiato con Scott, avevano litigato e avevano fatto a botte mentre gli urlava contro la sua rabbia perché, almeno quella volta, non era stato lui quello che se n’era andato, che era scappato. Non si era presentato agli allenamenti per due settimane: era stata la ragazza ad insistere con lui, a spiegargli che non si stava comportando correttamente e che tra amici è normale litigare per qualcosa su cui non erano d’accordo ma che poi si faceva la pace. Era stata la prima volta che avevano fatto l’amore. Per Derek era stato piacevole ma non speciale: alla fine aveva sentito come se ci fosse qualcosa di sbagliato, ma forse era solo passato troppo poco dall’ultima volta che aveva stretto tra le braccia il suo ragazzino. Era passato un altro mese prima che Layla mostrasse la sua vera natura da strega vendicatrice e cercasse di uccidere l’intero branco. Scott l’aveva sconfitta ma le ferite erano state molte, anche se quella più profonda era sicuramente nel cuore di Derek che si era sentito usato, ancora una volta. Scott non gli aveva detto niente, non lo aveva rimproverato, non gli aveva neppure rivolto un «te l’avevo detto». Si era semplicemente avvicinato e lo aveva abbracciato sussurrandogli: «manca anche a me, ogni giorno.»
 
Per quello ora si trovava in quel bar, davanti ad un bicchiere ormai quasi vuoto e senza sapere cosa fare con i cocci del suo cuore. Poteva andare peggio di così?


 
Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you

High up above and down below
When you're too in love to let it go
But if you never try you'll never know
Just what you're worth

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you
 
Le luci ti guideranno a casa
E infuocheranno le tue ossa
E io cercherò di consolarti
 
Lassù e quaggiù
Quando sei troppo innamorata per lasciar perdere
Ma se non provi non lo saprai mai
Che importanza hai
 
Le luci ti guideranno a casa
E infuocheranno le tue ossa
E io cercherò di consolarti

Stiles aveva abbandonato Beacon Hills quattro anni prima. Forse sarebbe più corretto dire che era letteralmente fuggito quando si era ritrovato in una situazione che non era in grado di gestire. Si era innamorato, ma non di una ragazza qualunque come aveva sempre pensato di essere di Lydia perché sarebbe stato troppo semplice: no, lui si era innamorato del lupo più bello, sexy, problematico, costipato e musone dell’intero pianeta. Che per qualche strano motivo lo ricambiava, e questo gli aveva fatto paura. Ma non quella paura bella, quella che ti emoziona , quella che ti fa venire l’ansia ogni volta che fai qualcosa con il leggero timore di sentirti stupido o che possa non piacere. No, la paura di Stiles era quella che Derek mettesse davanti lui alla sua stessa vita: e non poteva permetterlo. Lo amava troppo anche solo per riuscire ad accettare l’idea che il mannaro potesse sacrificarsi per il suo ragazzino. All’inizio credeva di essere l’unico innamorato, che per Derek si trattasse solo di sesso ma, quando se l’era trovato tra le braccia, ferito e sanguinante, si era reso conto che erano nella stessa condizione. Aveva avuto paura, le lacrime erano scivolate dai suoi occhi senza poterle fermare e, quando gli aveva chiesto il perché del suo gesto, Derek aveva semplicemente risposto: «per te». Quelle parole lo avevano investito in pieno, rendendolo felice e terrorizzato al tempo stesso. Per questo la settimana seguente aveva preparato le sue valigie in fretta e furia ed era partito per il college con quasi un mese di anticipo. Aveva salutato Scott ma non aveva avuto il coraggio di dire niente a Derek. Si era limitato a mandargli un messaggio con un semplice Addio prima di spegnere il telefono e gettare la sim: sapeva che se lo avesse visto o sentito non avrebbe avuto la forza di lasciarlo andare.
 
Aveva passato gli ultimi anni vivendo una vita che lo soffocava, che non riusciva a sentire sua, ma era andato avanti con la consapevolezza che Derek era al sicuro e poteva trovarsi qualcuno alla sua altezza. Non era mai tornato a Beacon Hills, non fino a quella sera, quando aveva ricevuto una telefonata di Scott che gli aveva raccontato quello che era successo solo qualche ora prima. Per tutto quel tempo Stiles aveva chiamato il suo ormai legalmente fratello regolarmente, ma non aveva mai trovato il coraggio di chiedergli di lui per paura di sentirsi dire che stava bene ed era felice mentre la sua vita andava rovinosamente in pezzi. Aveva stretto il cellulare fino a sbiancarsi le nocche mentre ascoltava il racconto frammentato di Scott, rendendosi conto che la sua fuga aveva distrutto entrambi. Si era dato dello stupido mentre guidava a folle velocità fino a raggiungere Beacon Hills, convinto più che mai di dover far qualcosa per farsi perdonare e riprovare. Sapeva che sarebbe dovuto andare direttamente al loft o ovunque abiti adesso Derek, probabilmente bussare fino a scorticarsi le dita e urlargli quanto lo ama e quanto lo abbia sempre fatto, ma non ne aveva proprio il coraggio. Per questo si era fermato nell’unico bar aperto a quell’ora ed era entrato.
 
«Una tequila» ordina alla cameriera senza neppure guardarsi attorno. Si siede a lato del bancone con la testa bassa e gli occhi fissi sul bicchiere, è tornato a casa ma non si sente bene come pensava: manca qualcosa, mancano due braccia che lo stringano e lo consolano. Sente qualcuno guardarlo, sente come se gli occhi di quella persona lo stessero squarciando per leggergli dentro. Solleva appena lo sguardo per restare con il fiato incastrato in gola davanti a quegli smeraldi tristi e sorpresi.
 
Tears stream down your face
When you lose something you cannot replace
Tears stream down your face and I

Le lacrime scorrono sul tuo viso
Quando perdi qualcosa che non puoi riavere
Le lacrime scorrono sul tuo viso e sul mio...
 
Si guardano in silenzio per minuti interi senza parlare, semplicemente facendo correre i loro occhi alla ricerca di qualcosa di familiare ma, al contempo, nuovo. Stiles vorrebbe dire tante cose, ma non sa davvero da dove iniziare. Sente gli occhi pungere e una gran voglia di piangere ma si sforza per non farlo, non ne ha il diritto, non dopo essere stato lui ad andarsene, ad abbandonarlo, a distruggerlo. Una lacrima scende traditrice lungo la sua guancia. Vorrebbe nasconderla, cancellarla, esattamente come vorrebbe cancellare tutti quegli anni passati lontani, tutto quel tempo perso separati. Derek lo odia, dovrebbe odiarlo, insultarlo, urlargli contro e invece… continua a guardarlo come se fosse un fantasma, un bellissimo fantasma osa pensare.
 
Tutto diventa improvvisamente silenzioso e alla radio passa una canzone a Stiles fin troppo nota.
 
 
Tears stream down your face
I promise you I will learn from my mistakes
Tears stream down your face and I

Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you
 
Le lacrime scorrono sul tuo viso
Ti prometto che imparerò dai miei errori
Le lacrime scorrono sul tuo viso e sul mio...
 
Le luci ti guideranno a casa
E infuocheranno le tue ossa
E io cercherò di consolarti
 
Un’altra lacrima sfugge dal controllo di Stiles e Derek sospira rassegnato prima di fare un piccolo cenno di assenso con la testa che fa spalancare gli occhi a Stiles per lo stupore. In passato, Derek gli ha riservato quel gesto moltissime volte, ma non credeva di rivederlo, non dopo tutto quel tempo. Lo guarda ancora e Derek si sposta leggermente dal bancone, ripetendo quel cenno. Stiles si alza di scatto, facendo ribaltare la sedia e rovesciare il bicchiere mentre balza verso Derek che si è alzato allargando le braccia. Le mani di Stiles si aggrappano alla maglietta di Derek senza riuscire a trattenere i singhiozzi che lo scuotono. «Scusa, mi dispiace tanto» continua a ripetergli.
 
Derek non parla, ma il suo respiro è veloce mentre le mani accarezzano i capelli dell’umano, decisamente più lunghi di quando se n’è andato. Restano abbracciati per interi minuti, fino a quando Stiles non si calma e si stacca dal petto del mannaro per poterlo guardare in faccia. «Riuscirai mai a perdonarmi?» chiede in un sussurro.
 
Derek gli raccoglie l’ultima lacrima con il pollice. «Non lo so» ammette.
Stiles sente il cuore sgretolarsi e la voglia di scappare via da quel posto travolgerlo. Si scosta da Derek e si gira per allontanarsi quando le braccia del mannaro gli cingono la vita e il suo mento appoggiarsi alla spalla. «Perché sei qui» gli domanda con un filo di voce.
 
«Per te» risponde sentendo i battiti del suo cuore rimbombargli nelle orecchie.
 
«E allora perché stai scappando, di nuovo?»
 
Stiles prende un profondo respiro. «Perché tu hai tutto il diritto di odiarmi, di non perdonarmi, di mandarmi via» dice con voce tremante.
 
«Non ti odio, ragazzino. Ci ho provato, ci ho provato sul serio ma non ci sono riuscito. Scott continuava a ripetermi che uscivo con persone che, in qualche modo, ti assomigliavano, e aveva ragione. Quindi no, non voglio che tu te ne vada.»
 
Stiles si rilassa a quella parole ma «però non sai se riuscirai a perdonarmi» sussurra tristemente.
 
«Mi hai fatto male, mi hai abbandonato e mi sono sentito come se non fossi alla tua altezza. Ti ho dato il mio cuore e l’hai calpestato.»
 
Stiles si gira e prende il viso di Derek tra le mani. «Mi dispiace per averti abbandonato, ma non ho mai pensato nemmeno per un minuto che tu non fossi alla mia altezza, anzi, ho pensato esattamente il contrario. Tu saresti morto per me e io non avrei potuto impedirlo in alcun modo. Come posso restarti accanto essendo una minaccia così grande per te?»
 
Derek gli prende una mano e ne bacia il palmo. «Idiota, non potrai mai essere più pericoloso di Layla.»
 
Stiles sbuffa un piccolo sorriso. «Il suo nome da cane doveva essere un campanello d’allarme.»
 
«Mi era mancato il tuo sarcasmo» dice accarezzandogli uno zigomo. «Ti assomigliava così tanto, eppure la sentivo così sbagliata.»
 
«Der, se potessi tornare indietro nel tempo, lo farei all’istante.»
 
«Ci lavoreremo, ok. Proverò a perdonarti, farò il possibile per non farti sentire una minaccia ma non lasciarmi più, ti prego.»
 
Il tono supplichevole di Derek è come una morsa per lo stomaco di Stiles. «Sono stato un idiota, ma ero così terrorizzato.»
 
«Lo so, ti amo.»
 
Stiles spalanca gli occhi ed è sicuro che a breve vedrà il suo cuore uscire dal petto. «Non… non me l’avevi mai detto» balbetta.
 
«Credo sia stato questo il mio sbaglio, quello da cui è partito tutto, e non voglio più commetterlo. Ti amo, ti voglio al mio fianco e non ti permetterò più di scappare senza venirti a cercare.»
 
Stiles sorride tra le lacrime, lasciandosi abbracciare da quelle braccia che sanno così tanto di casa.
   
 
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