Serie TV > The 100
Ricorda la storia  |      
Autore: RLandH    23/02/2017    2 recensioni
[SPOILER 4X04 NON LEGGETE SE NON SIETE IN PARI| Bellamy!Centric| BlakeBrothers| Cose Angst Necessarie]
"Che succede?” chiede lui, mentre la sente appiattirsi contro di lui. Così piccola, così emaciata. La bambina che è vissuta tutta la vita dentro una sola stanza.
“Ho avuto un incubo” sussurra.
“Va tutto bene” risponde lui, le bacia una tempia e le accarezza i capelli, sente sua sorella tremolare un po’.
“Ho sognato di morire. Che mi trovavano e mi espellevano” lo dice con una voce sottile, così bassa che sembra quasi difficile sentirla.
Bellamy la stringe.
“Non ti succederà nulla, finchè ci sarò io” le risponde.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Octavia Blake
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ritratto di una giovane guerriera, così chiamata Octavia

  ⨏
 
"I'm sorry, Bell, but i don't fit in here"
"If you need to leave, I get that, but you'll always fit in with me"






Tua sorella, tua responsabilità.
Octavia è una bambina, ha le guance piene dell’infanzia e grandi occhi blu, come i cieli descritti nei libri. Guarda il mondo curiosa.
Ma vive in uno in cui non le è permesso di esserlo.
Non le è permesso neanche di piangere. Si stringe a Bellamy la notte, nelle loro stanze.
“Che succede?” chiede lui, mentre la sente appiattirsi contro di lui. Così piccola, così emaciata. La bambina che è vissuta tutta la vita dentro una sola stanza.
“Ho avuto un incubo” sussurra.
“Va tutto bene” risponde lui, le bacia una tempia e le accarezza i capelli, sente sua sorella tremolare un po’.
“Ho sognato di morire. Che mi trovavano e mi espellevano” lo dice con una voce sottile, così bassa che sembra quasi difficile sentirla.
Bellamy la stringe.
“Non ti succederà nulla, finchè ci sarò io” le risponde.

Octavia è una ragazza, ha ancora gli occhi grandi e blu, ha avuto appena un accenno del mondo prima che quello si mostrasse brutale.
Bellamy sa che è colpa sua interamente. Lo sa mentre vede sua madre piangere dietro il vetro, la colpevolezza sul viso e le mani sugli occhi di Octavia, perchè non vuole che lei veda. Non vuole che si senta responsabile.
Che pensi che per la sua voglia di evadere, sia successo quello.
Bellamy è pronto a prendersi ogni colpa, sulle spalle.
Octavia è sua sorella ed è una sua responsabile.
Lei però che scosta le mani, piange e chiede scusa. Bellamy la stringe, quasi la soffoca. E poi gliela portano via ...
E’ un fallimento Bellamy, perchè non è riuscito a proteggerla.

Non vede Octavia da un anno quando spara quel colpo.
Non gli importa di uccidere un uomo. Non gli importa di divenire un assassino.
Tua sorella, tua responsabilità.
E’ un colpo che è pronto a sparare. Per riaverla, per proteggerla. Per vederla.
Forse moriranno sulla terra.
Forse moriranno anche prima.
Forse avranno poco per rivedersi.
Ma Bellamy è disposto ad ogni cosa per proteggerla. Che sia per poco o per anni ...
Sa di essere umano, sa che non può proteggerla da tutto ciò che gli attende.
Ma sa che ci proverà, fino alla fine, con tutto se stesso.

Octavia sorride, i suoi occhi sono azzurri come il cielo che riflette su di loro. Il mondo le si apre davanti grande e sterminato.
E dalla libertà che Bellamy non riesce a proteggerla. Una vita chiusa in gabbia, Octavia appartiene al mondo e la portata delle braccia di Bellamy non è abbastanza grande per tenerla stretta.
La vede innamorarsi. Vede il suo cuore spezzarsi una volta.
La vede cambiare, la vede mutare.
La vede ricominciare a vivere.
La vede amare di nuovo.
Vede quei grandi occhi farsi ombrosi, vede nel grande azzurro la durezza del ferro.
Vede un estranea con il viso famigliare, certe volte.
Eppure sa, che saranno sempre l’uno per l’altra.
La vede spezzarsi. E si rende conto, ancora una volta di essere lui ad averle fatto del mare.
La vede ricominciare.
Non sei niente per me. Octavia mente e Bellamy ne è spaventato.


Si, ritrovano alla fine. Si ritrovano sempre.
Gli imperatori romani coniavano monete con i visi delle loro sorelle per farle dee – lo ha letto una volta. Ma a lui non serve.
Perchè non ha bisogno che sia lui a fare nulla, Octavia cammina sulle sue gambe, lo fa come la morte dal cielo.
Lo fa orgogliosa. 
Il dolore le marchia il viso, ma non la spezza.
Eppure Bellamy non riesce a pensare di poterla lasciare andare da sola.
Forse è l’egoismo, pensa, di aver consacrato la sua vita a lei, tutta la vita per proteggerla. Tutta.
Forse perchè è tutto quello che è rimasto della sua famiglia.
Forse perchè alla fine, nonostante tutti i loro sbagli, sa che si ritroveranno sempre.
Forse perchè è sua sorella. Semplicemente sua sorella.


Octavia ha occhi azzurri duri come il ghiaccio, gli affida il compito di salvare tutti a lui – e Clarke.
Bellamy si volta un paio di volte a guardarla.
Immagina che gli occhi di Octavia siano ancora azzurri, come il cielo, si sforza di immaginarli scintillanti della vivacità che hanno avuto quando per prima ha toccato il suo terrestre.
Sempre la prima. Audace, coraggiosa. Ben prima di essere una guerriera, era una lottatrice.
Bellamy non riesce ad accettare che non lo sia più.
Non riesce ad accettare che non ci sia più Octavia in quel mondo. Che l’abbia lasciata andare, che non si sia voltata a guardarla ancora e a stare il suo fianco.
Ogni vita, ogni morte ...
Diventa tutto come acqua.
“Non si sarebbe mai fatta prendere viva”
Questo lo sa, questo lo ha sempre saputo. Avrebbe dovuto essere lì. Era suo dovere, lo aveva giurato, lo aveva promesso. Era la sua responsabilità.
“E’ stata una buona morte”
No, non lo è stata, perchè nulla che sia morte può esserla.
Ha perso così tanta gente Bellamy, ha sentito il peso del sangue sulle sue mani da corroderlo. Ma non poteva immaginare potesse essere peggio.
Sente il petto squarciato. Il cuore marcio.
Un dolore che non ha ne capo ne coda.
La dannazione eterna.
Ogni cosa ... ogni cosa si fa nulla.
Era sua sorella, era una sua responsabilità.
Avrebbe dovuto proteggerla.
Avrebbe dovuto essere con lei.
Non esiste un mondo in cui lui possa esistere  e lei no.
Octavia, con i grandi occhi blu, nata in un mondo che non le avrebbe mai permesso di vivere.
Morta in un mondo che le aveva donato tutto ciò che aveva sempre desiderato.
E Bellamy è impotente. Scioccato.
Il mondo finirà, ma non gli importa. Il suo è già finito.
La sua sorellina è morta, senza che lui potesse aiutarla.
Senza che lui lo sapesse.
Senza che lui potesse morire per lei.
Con lei.
 
 



Eh.
Mi è preso un mezzo infarto, ma il finale mi ha rimesso di buon umore. Ma ho sentito il bisogno fisico di scrivere qualcosa sui fratelli Blake.
Onestamente non mi piace affatto, anche perchè è stato scritto brutalmente di getto. Ma ei ... ho dovuto farlo, senza riuscire a trattenermi.
(Forse mi è uscita roba che ammicca un po' all'incesto, non era mia intenzione, se è successo ... ehm, scusate)
Spero che possiate apprezzare e lasciarmi qualche recensione.
Baci RLandH
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The 100 / Vai alla pagina dell'autore: RLandH