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Autore: Prettybene9816    25/02/2017    0 recensioni
Scivola sotto le lenzuola silenziosamente e soffocandomi nel suo petto, mormora
"Scusami..."
Mi accarezza i capelli mentre lascia dei piccoli baci sopra per tranquillizzarmi e sussurra
"Io... non faccio altro che sbagliare "
Soffoco i singhiozzi sul suo petto mentre lui continua
"Io...non so cosa fare. E' tutto così nuovo per me , è tutto così sbagliato per te.. solo promettimi una cosa, ok?"
Si scosta per guardarmi in faccia mentre le mie lacrime continuano a scorrere e accarezzando il mio labbro inferiore con il pollice, sussurra
"No...non mi privare mai di questo"
Abbassa la testa per lasciarmi un delicato bacio sulle labbra salate per le lacrime e sussurra ancora
"Non mi privare mai di te perchè sul serio.. ne morirei"
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Benedetta è una ragazza altruista e solare che frequenta il Liceo Classico e fa del suo meglio per portare dei buoni voti a casa e far felice la sua famiglia che ama più di ogni altra cosa al mondo.
E' settembre e Benedetta deve affrontare l'ultimo anno del liceo che non vede l'ora di finire ma arriverà un professore nuovo di matematica che sconvolgerà letteralmente la vita di Benedetta.
Ma... siamo sicure che questo sia un innocente professore di
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Salve, qui parla Benilka! Mi trovate anche su Wattpad sempre col nominativo di "Prettybene9816", vi suggerisco di leggere la storia lì per evitare un muro di parole senza spaziature, come capita qui. Scrivo principalmente su Wattpad e qui faccio copia e incolla del testo scritto, ma non capisco ancora perchè non distanzia le frasi :( Ad ogni modo, vi aspetto lì Un bacio, vi abbraccio! Buona lettura. "Siamo sempre collegati, anche quando non lo sai" - Lo Stato Sociale. Mi trovo in mezzo al nulla, in mezzo ad un prato verde immenso, tanto immenso che sembra quasi infinito.. E c'è una pace surreale. E' tutto così calmo , mite, tranquillo che me ne approfitto per stendermi sull'erba morbida e fresca. Chiudo gli occhi. Inspiro ed espiro. E mi sento finalmente in pace con me stessa, è tutto così... "Lately I've been , I've been loosing sleep , dreaming about the things that we could be.." La suoneria della sveglia rimbomba per tutta la stanza. No, ti prego no.. Voglio solo un po' di pace. Chiedo troppo? Ecco cos'era, era tutto così.. Fittizio. Mi rifiuto categoricamente di aprire gli occhi e sospirando, continuo ad ignorare bellamente la sveglia. Forse se mi concentrassi di più, avrei qualche speranza di ritornare al mio bellissimo sogno! Ok Beni, concentrati, concentrati, concentrati...si, un prato verde immenso, l'erba verde fresca e morbida.. "Benedetta alzati!" No! Mi ripeto nella mente, devo concentrarmi! Allora, prato, erba, tranquillità.. "Benedetta, scendi subito dal letto! Farai tardi al primo giorno di scuola !" grida quella santa di mia madre. Va bene.. Leopardi ha sempre detto che le illusioni sono l'unica nostra arma vincente, perché vanno oltre le nostre effettive condizioni di vita e ci danno un attimo di tregua dalla nostra frenetica realtà ma... Quando tua madre non ti lascia neanche illudere del fatto che non sia lunedì mattina, come si fa? Leopardi illuminami. Decido, mio malgrado, di aprire gli occhi e di affrontare la realtà, quando l'unica cosa che vorrei fare è rannicchiarmi dentro le coperte e fare tanti bei sogni. Mi metto seduta sul letto con una smorfia e guardo alla mia destra per controllare se le mie due sorelle si fossero già alzate o meno.. Cerco di mettere a fuoco il letto di mia sorella ma.. Ah si! Che stupida.. Prendo gli occhiali da vista viola scuro di Marc Jacobs dal mio comodino e li indosso. Oh! Ora si che è tutto più chiaro. Vedo che il letto di Eleonora, la mia sorella più grande, è vuoto, invece Viviana, la mia sorella più piccola, russa come un maiale.. Ok Gente! É arrivato il momento di svegliarsi! Metto i piedi per terra per alzarmi, ma inciampo su dei cuscini e cado con la faccia a terra.. "Ahhhh.." gemo mentre rialzo lentamente la testa. Perchè durante la notte mi scateno buttando cuscini per terra? Che problemi demenziali ho? Mi rialzo tutta dolorante con una mano sulla schiena e incrocio gli occhi marroni scuri di Viviana che ride come se non ci fosse un domani...eppure due minuti fa dormiva come un ghiro. "Non è carino ridere delle disgrazie altrui..." sbuffo, mentre vado fuori dalla camera che condivido con le mie sorelle. Ma guarda un po'. Percorro il corridoio e passando dallo specchio, faccio la stupida cosa di guardarmi.. "Oddio.." mormoro con orrore, mentre mi guardo con i capelli che sembrano un nido per uccelli, lo sguardo di un'ubriaca e il mio pigiamino di cotone blu e rosa con una gatta e un cuore con la scritta sopra 'Just Perfect' Si.. Just perfect a senso suo. Ignoro di essere una cessa completa e sbuffando con rassegnazione faccio le scale. Scendo al piano di sotto e vedo che per miracolo il bagno è libero, mi catapulto dentro stile delfino e ne esco dopo 15 minuti. Sono troppi? Beh c'è da dire che mentre mi lavo i denti, incomincio a farmi un'inquietante lista delle cose che mi aspettano da fare. A volte impreco con tutta la bocca piena di schiuma di dentifricio nell'accorgermi che ho un sacco di cose da fare ed è solo mattina e.. Oh...a volte mi diverto anche a fare buffi gargarismi e imitare i cantanti lirici. Certo bisogna stare attenti perché un giorno ho rischiato di soffocare ma.. Questi sono solo dettagli. Apro la porta del bagno decisa a migliorare la giornata, ma mi ritrovo davanti Viviana che guardandomi in faccia continua a ridere.. 16 anni sprecati i suoi...Non ci somigliamo molto, nonostante entrambe abbiamo i capelli neri e siamo di carnagione scura. Lei ha gli occhi marroni, mentre io li ho neri come la pece e ha anche la carnagione molto più chiara della mia. Diciamo che è la più bella e la più viziata della famiglia. Devo sopportarla anche a scuola dato che andiamo nella stessa scuola..lei va al terzo anno, mentre io al quinto e come inizia questo primo giorno non mi piace affatto. Sbuffo e vado in cucina a fare colazione che è meglio. "Buongiorno Beni!" esclama mia madre sorridendomi. " Buongiorno Ammi" dico invece con meno entusiasmo.. Ah si! Dimenticavo...I miei genitori sono dello Sri Lanka, mentre Eleonora, io e Viviana siamo nate qua a Palermo. É il capoluogo della Sicilia, per chi non lo sapesse. Ho incontrato persone nella mia vita, che pensavano che il capoluogo del Lazio fosse Milano. Non mi reputo chissà quale intelligenza, ma almeno il capoluogo del Lazio, avanti, si deve sapere. Ritornando alla mia Sicilia...Palermo è una città splendida, magica, calda, rara nella sua affascinante decadenza, e come disse Goethe :" Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo." Ha mille difetti, ma altri duemila vantaggi, tra cui i deliziosi cannoli che tanto mi piacciono, e tanto mi fanno ingrassare. "A che ora finisci a scuola Beni?"chiede mia madre, mentre mette la tazza di Welma di Scooby doo piena di latte con polvere di cacao di Viviana nel microonde. " Forse alle 13:00" dico divorando i miei Corn Flakes. Conosco l'esistenza di strane creature che non fanno colazione di mattina...non so di cosa campino la mattina, io se non mi nutro la mattina, sono un cadavere vivente...ho bisogno di assumere i miei pasti regolarmente, non esiste che esca di casa senza aver mangiato...chiamatemi ingorda, ma voi che non mangiate di mattina, siete delle bestie...detto molto educatamente. "Vivi muoviti in bagno!" grida mia madre, prendendo fuori dal microonde la tazza di latte di Viviana. Io continuo a masticare beata i miei cereali e a pensare quante ore mi dividono dal rivedere il mio letto, mentre Viviana entra in cucina e chiede ridendo "Come sta il tuo fondoschiena da balena?" Sempre molto delicata mia sorella... La incenerisco con lo sguardo portando un'altra cucchiaiata di cereali in bocca e dico masticando non elegantemente i cereali "Peggio ora che ti vedo" Lei se la ride, mentre si accomoda a tavola e fa per parlare ma mia madre la interrompe dicendomi "Voi due smettela! Sapete che quando iniziate male una giornata, poi questa continuerà male e..." "Ok ok, ho capito. Vado a vestirmi" dico risparmiandomi la ramanzina di mia madre, mentre lavo la mia ciotola da cereali e m'incammino al piano di sopra. Dunque...voglio molto bene a mia madre ma.. A volte tende a essere leggermente pesante. Ad ogni modo, dopo quasi diciassette anni di convivenza, mi ci sono abituata. Faccio le scale e voltando a destra, entro in camera con Eleonora che si allaccia le scarpe seduta sul letto. Lei si invece che mi somiglia. Ele ha la mia stessa tonalità di carnagione, solo che ha i capelli più ricci dei miei e i lineamenti facciali più duri...è uguale a mio padre, infatti delle volte ridiamo quando imita le espressioni facciali di mio padre...sono identici. "Beni mi passi l'altra scarpa?" chiede Ele concentrata nell'allacciarsi la scarpa destra. Recupero l'altra scarpa sotto il tavolo e gliela poggio ai piedi del comodino per poi buttarmi a peso morto sul mio letto. " Sbrigati a vestirti che devo arrivare in aula almeno per le 8 per prendere posto" borbotta lei allacciandosi la scarpa che le ho recuperato. "A che ora finisci oggi?" chiedo abbassando lo sguardo su di lei. "Mai! Questo pomeriggio ho lezione di diritto penale dalle 14 alle 17 e prima ho un'altra lezione dalle 12 alle 14" dice seccata lei. "E a che ora pranzi?" chiedo perplessa. "Me lo sto chiedendo anch'io" sbuffa lei finendo di allacciarsi le scarpe. "E muoviti a vestirti o partiamo senza di te "dice Ele, uscendo dalla stanza, mentre io la fulmino con lo sguardo. Perchè la mattina sono tutti così scorbutici? Scuoto la testa con disapprovazione e andando verso l'armadio, prendo la prima cosa che vedo, cioè un vestito estivo blu con motivi gialli, che arriva arriva più o meno al ginocchio. Siamo a Settembre ma sembra che a Palermo sia Luglio.. Prendo i miei sandali neri con dettagli dorati, lo zaino rosa eastpack con un pupazzo di puffo che è allacciato alla cerniera della tasca inferiore e gli occhiali da sole per poi uscire dalla camera. Scendo al piano inferiore e specchiandomi, mi degno di pettinarmi i capelli, che, però saggiamente la sera prima, ho piastrato e ora sono meno gonfi di ieri e, applicando un pò di matita agli occhi e crema sul viso, mi reputo pronta per affrontare questa giornata. Viviana scende subito dopo tutta preparata e mio padre, finendo il suo caffè, ci annuncia di scendere. Alle 7:35 usciamo tutti fuori di casa e dirigendoci verso il garage, aspettiamo che mio padre prenda la macchina. "Ragazze dovrete prendere l'autobus al ritorno. Oggi finisco per le 19" spiega mio padre fermandosi davanti a noi con la macchina. (Tatti significa "papà"in singalese.) Annuiamo con la testa e saliamo in macchina. E' una totale seccatura andare in autobus nel caldo cocente, ma non potevo dire nulla...mio padre faceva di tutto per mantenerci e prendere l'autobus era il minimo che potessi fare. "Tatti non puoi venire a prendere solo me in motore? Si muore di caldo e.. "cerca di dire Viviana facendo la voce della bambina, ma intervengo io imponendomi e dico "Che vuol dire? Se non può venire a prendere noi, può venire a prendere te?" Non la sopporto proprio quando si atteggia da bambina che non è in grado di muovere due passi. "Copritevi bene in testa per il sole al ritorno e ora state in silenzio che devo guidare" dice mio padre dichiarando così chiusa la discussione. Ci mancherebbe il tocco del martello per farla più da tribunale. Mi infilo le cuffie e selezionando una canzone dal mio cellulare, alzo al limite consentito il volume della musica. Questa giornata non inizia affatto bene.
   
 
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