Feroce passione

Artemisia socchiuse gli occhi, ispessendo i segni neri intorno ad essi. Digrignò i denti, stringendo le labbra sottili fino a farle sbiancare, gli zigomi sporgenti le premevano contro la pelle chiara.

Temistocle l’afferro per i lunghi capelli neri, avvertendoli lisci sotto i polpastrelli e li tirò, facendole piegare la testa all’indietro. Artemisia lo sbatté con foga contro il muro, conficcò il pugnale nel legno della nave accanto al viso di lui. Lo baciò con foga, premendo le sue labbra contro quelle dell’altro, spalancandogli la bocca con la lingua. Strinse le gambe di Temistocle per le cosce e le sollevò, mettendosele alla vita.

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