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Autore: KikiWhiteFly    03/03/2017    1 recensioni
[ Oceania - Moana/Maui ] "Ma vi erano delle notti – quando Moana non si sentiva più la figlia del Gran Capo, quando poteva semplicemente abbandonare le vestigia che aveva ereditato e tornare ad essere solo Moana, una ragazza che ammirava la volta stellata e forse sperava di vedere una stella cadente o forse voleva solo scorgere la costellazione più luminosa –  in cui il suo pensiero si rivolgeva a Maui e a ciò che le aveva raccontato a bordo di quella zattera, la prima volta che lo aveva visto ben più piccolo di come apparisse".
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Everybody’s special



Ogni volta che scorgeva l’ombra di un uccello alato o ne sentiva semplicemente il richiamo, Moana volgeva meccanicamente lo sguardo al cielo, sperando che Maui passasse a trovarla – non che ne sentisse la mancanza, beninteso, dopotutto la loro prima (e probabilmente ultima) avventura era stata letteralmente una missione masochista.  
Ma vi erano delle notti – quando Moana non si sentiva più la figlia del Gran Capo, quando poteva semplicemente abbandonare le vestigia che aveva ereditato e tornare ad essere solo Moana, una ragazza che ammirava la volta stellata e forse sperava di vedere una stella cadente o forse voleva solo scorgere la costellazione più luminosa –  in cui il suo pensiero si rivolgeva a Maui e a ciò che le aveva raccontato a bordo di quella zattera, la prima volta che lo aveva visto ben più piccolo di come apparisse.
Chissà se c’erano state delle notti in cui la sua isola gli era apparsa troppo grande per un sol uomo o se il suo egocentrismo era stato così vasto da occuparla tutta – in fondo, nessun altro sa di quali tatuaggi possa essere marchiato il nostro corpo e quanto possano incancellabili, dolorosi e autentici.

Moana spesso lo cercava con lo sguardo sulle rive della sua splendida isola: ormai era tutto un pullulare di vegetazione, mentre in lontananza spuntavano appassionati naviganti e l’oceano tutt’attorno era animato da graziose tartarughe marine – istantaneamente strinse al petto la collana, ricordando che ogni qual volta si perdeva nei suoi pensieri le onde marine erano pronte ad ascoltarla e ad accudirla nel loro vorticoso abbraccio.
E fu in quel momento che Moana capì, scorgendo la bellezza della natura tutt’attorno a lei: Maui non se n’era mai andato davvero, era nell’origine delle piccole cose così come delle grandi e probabilmente anche intorno a lei, un’umana che l’aveva aiutato a ritrovare la speranza e, soprattutto, a riconoscere sé stesso.

« Probabilmente sarà inutile per te sentirlo dire da me,  una semplice umana…  Ma tutti siamo speciali, Maui. E so che sembra una frase fatta, ma tutti abbiamo bisogno di sentircelo dire almeno una volta nella vita. Anche se è una frase fatta, anche se ci riderai su. Perché io credo, Maui, che in mille anni di vita nessuno te l’abbia detto e che questa umana, per quanto impegnata nei balli hawaiani e nell’adempiere alle sue attività giornaliere, lo sappia. E – okay, credo che mi fermerò. Mi rendo conto che HeiHei mi sta guardando male e questo dovrebbe farmi rendere conto della gravità della situazione… ».

Si voltò di scatto,  intenzionata a tornare alle sue principali mansioni, mentre la malinconia prendeva il sopravvento e si accorse di sentire davvero la mancanza di quell’ammasso di egocentrismo, narcisismo e buona dose di sarcasmo con il quale aveva condiviso la più grande esperienza della sua vita.
Quindi tentò più volte di scacciare un fastidioso moschino che si intrecciava ai suoi capelli, per rendersi conto solo un millesimo di secondo dopo che quel genere di animale le era pressoché nuovo e forse non voleva dir nulla, come poteva significare tutto. E forse Maui se ne stava bellamente nella sua spiaggia, a battere il cinque al suo alter ego tatuato, mentre lei stava parlando letteralmente al vento, o forse l’aveva semplicemente ascoltata e quello era stato il suo modo di ringraziarla, o forse era davvero attorno a lei tutto il giorno e avevano rivolto lo sguardo alle stesse costellazioni  e forse non lo sapranno mai dire, perché erano entrambi troppo orgogliosi per venirsi incontro e troppo testardi per lasciarsi davvero andare.


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Sono reduce dalla visione di “Oceania” (e sì, ho tenuto Moana anziché Vaiana, ma mi piace molto di più il nome originale!), con i feels a go-go per Maui e Moana, per l’appunto.
In particolare dedico questa breve fan fiction alla mia amica che mi ha fatto compagnia durante la visione, mi scuso per aver predetto le peggiori cose che potevano accadere in questo film e grazie per avermi sostenuta nei miei feels da shipper accanita e imbarazzante. <3
Detto ciò, la cosa che più mi ha colpita di questo film – nonostante non siano tematiche nuove – è stato il tema dell’abbandono, trattato in una maniera semplicemente cruda. Quella scena tra Maui e Moana è una delle mie preferite, è molto ‘realistica’ e molto fredda, Maui si apre con lei senza mezze verità e io ci ho visto molta fragilità, nonché un punto di partenza nel loro rapporto.
Ora, mi rendo conto che è tutto molto ‘fanon’ (e forse rimarrà un film a sé stante, chi lo sa), ma ho cominciato ad elaborare questa storia proprio su queste basi e a vedere alcune cose in maniera più profonda di quanto appaiano.
Okaaay, grazie per aver letto.

Kì.
 

   
 
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