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Autore: EleonorA_96    03/03/2017    0 recensioni
Questa storia parla della disavventura di una ragazza che grazie ad un suo vecchio amico riuscirà a salvarsi.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Tanti,tanti anni fa, in un bel paesino di montagna era appena nata una bambina che era una meraviglia. La sua pelle era delicata come porcellana e aveva grandi occhi azzurri, era bella come una rosa che era appena sbocciata e incantava tutti con i suoi bellissimi petali e con il suo splendido sorriso, e così la chiamarono Rose. Il paese era in festa e gioiva per la sua nascita poiché era la prima volta che nasceva una bambina dopo tanto tempo. Qualche anno dopo la sua nascita, nacque un bambino da un'altra famiglia che chiamarono Edward, ma non era come gli altri. I due si incontrarono e giocavano sempre insieme, diventando ottimi amici. Ma calò il buio e questa felicità durò ben poco. All'inizio del tempo c'era solo il vuoto, un abisso profondo e immenso che si perdeva nell'infinito. Un giorno questo abisso si squarciò e dentro di esso si formò una grande voragine, dove ne uscì fuori un drago terrificante.Era color oro rosso, aveva la coda avvolta in spire ed era una saetta, i suoi denti erano come spade, i suoi artigli erano come lance, le sue scaglie della corazza erano come scudi, le sue ali erano un uragano e il suo fuoco era morte. Si rannicchiò su se stesso, poi si alzò in piedi e si stese in tutta la sua altezza aprendo le sue possenti ali, dispiegandole in tutta la loro estensione. Lanciò il suo urlo tanto forte che si sentì al paesino e la gente si spaventò. Il drago si fermò immobile per guardarsi intorno. D'un tratto puntò i suoi occhi infuocati verso il cielo per volare ed esso si oscurò. Nel cielo le sue squame brillavano come una miriade di diamanti. Nessuno poteva competere con la sua maestosità. La gente del paesino si nascose terrorizzata nelle proprie case, Rose ed Edward, però, erano a giocare nel bosco. Il ragazzino percepì il pericolo e disse all’amica di tornare a casa, ma sfortunatamente, tra la confusione, la bimba si perse. Il bosco era sinistro così come i suoi rumori e le sue ombre. La luce della luna filtrava attraverso le foglie degli alberi, i rami bassi sembravano braccia e mani scheletriche, Rose si guardava intorno intimorita. Il vento muoveva le foglie e creava rumori spettrali, le ombre sembravano animali feroci pronti ad assalirla. I genitori che erano coraggiosi andarono in soccorso della figlia. Si addentrarono nel bosco e videro un drago. Si sentiva qualcuno piangere, era Rose.Raccolsero velocemente delle pietre da terra e le scagliarono contro quell’essere, ma quello ne rimase illeso. Il drago scomparve portandosi via la loro unica ragione di vita. Neppure il tempo seppe trasfigurare la sua bellezza. I suoi occhi, due laghi gemelli in cui ogni uomo vorrebbe annegare e i suoi capelli scendevano lungo le spalle come larghi mantelli d'oro. Il drago l’aveva rinchiusa in un'enorme fortezza di pietra e dormiva attorcigliato alla fortezza per non farla fuggire. Nella fortezza l'aria era soffocante, topi dalla schiena ricurva scivolavano come ombre dagli angoli più bui e scomparivano nell'ombra con squittii sinistri. Pensava a come sarebbe stata la sua vita là fuori e alla sua famiglia. Guardò fuori dalla finestra e vide splendere il sole alto nel cielo e tutto brillava al suo tocco. Vide tra la vegetazione, laggiù in basso, degli scoiattolini che giocavano. Tutto ciò era carezzevole, ma lei soffriva perché loro erano liberi mentre lei non lo sarebbe mai stata. Gli scoiattoli la guardavano e capirono la sua situazione, videro le lacrime sul suo volto e decisero di aiutarla. Raggiunsero la fanciulla e aprirono la finestra con un incantesimo, nessuno prima d’ora era riuscito in tale impresa,si fecero seguire fino al portone e lo aprirono per far uscire la fanciulla. In realtà non erano scoiattoli, ma potentissimi maghi e fate che ogni cento anni facevano un dono a chi lo meritava, hanno scelto di prendere tali sembianze per non essere riconosciuti e per nascondersi più facilmente in caso di pericolo. Era libera, un sogno divenuto realtà. Il drago, però,aveva visto che la ragazza era scappata e la inseguì, ma i suoi amichetti la proteggevano, trasformandosi nella loro forma più potente, draghi. Mentre loro distraevano il drago, la fanciulla corse più lontano che poteva fino ad arrivare ad un bosco tetro, buio e fitto. Gli alberi, illuminati dalla luna, gettavano ombre scure sul sentiero e il bosco risuonava di spaventosi versi di uccelli notturni. Era un bosco così scuro che i raggi del sole non erano mai riusciti a penetrarvi.Mentre proseguiva,sentì scricchiolare qualcosa sotto i suoi piedi, guardò in basso e inorridì,erano ossa umane e corpi smembrati. Si mise a correre sconvolta e sbucò in una radura, dove si rese conto di essere accerchiata da alberi e un tal silenzio. Qualcuno o qualcosa la stava guardando. All'improvviso venne fuori una creatura orribile dagli occhi ardenti e dal corpo scheletrico che strisciava verso di lei.La afferrò per una caviglia, ma riuscì a liberarsi e a scappare via. Una volta fuori dal bosco vide un villaggio, incuriosita lo raggiunse. I dimoranti la fissavano con disprezzo poiché la poveretta era sudicia, i suoi abiti erano strappati e i capelli erano arruffati. Si fece coraggio e raccontò loro la sua triste storia. Erano rimasti sorpresi e rattristati che decisero di aiutarla.<><><> disse quello,rivolgendosi alla straniera. <><><> <><><><><> <>” disse uno del villaggio, incupendosi. <><><><><> disse sorridente. Due cuori che si erano ritrovati dopo tanto tempo, due paia d'occhi che aspettavano d'incontrarsi. Da allora era passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo. Giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito. Ricordò il giorno in cui il suo sguardo si posò per la prima volta su quella splendida bambina, anche lei era speciale, diventò la fonte della sua più grande felicità. Darebbe la sua vita per la sua amica e così come lei darebbe la sua vita per lui. Arrivarono a casa sua e notò subito quanto erano bizzarre e grandi. Quella di Edward era magica, c'erano pozioni, passaggi segreti, scaffali pieni di libri e molte stanze, era molto elegante, ordinata e luminosa.<><><><> le diede un bacio sulla fronte e scappò in bagno. Quando tornò, Edward la portò sul balcone più alto, le mostrò il magico paesaggio che ti prendeva la testa e ti faceva vivere un sogno. Tra le nuvole, che ovattavano l'orizzonte, velate dall'azzurro del cielo, sembravano fatte di zucchero filato e avevano la stessa morbidezza della panna e la freschezza della neve. Si intravedevano le colline verdi, lievi e leggere, come sollevate dal vento. Un sole timido cercava di illuminare tutto il paesaggio, le case, con quella luce fresca color arancio vivo. In lontananza si poteva vedere una cascata che era un filo sottilissimo luccicante come una piccola catena di stelle. Mentre Rose era come rapita da questa fantastica visione, in lontananza, oltre il bosco, spuntò il drago che era molto arrabbiato.<>. La sua voce era tanto potente da far vibrare i vetri delle finestre e da smuovere il terreno. <>. Urlò il mago, puntandogli il bastone del potere. Era un oggetto magico molto potente, ad una delle estremità aveva una gemma purissima che brillava una tremolante luminescenza rossa.<><><>. Il drago scomparve e Rose strinse forte Edward. La rassicurò dicendole che andrà tutto bene e che non permetterà che le venga fatto del male. Durante la notte, Edward sognò una palla di fuoco che era animata da un potere immenso ed era in grado di trafiggere la pelle del drago, ma questa si trovava tra il bosco e tra le oscure montagne, luoghi di morte certa. Lo disse subito a Rose e già al solo suono di quelle parole rabbrividì. <>.Rose si fece convincere sperando di star facendo la scelta giusta, così prepararono lo zaino e prima di partire il mago avvertì la sua gente:<>. Era una giornata di sole quando partirono, gli uccelli volavano alti nel cielo e la vegetazione aveva uno splendido verde. Dopo qualche giorno di viaggio, arrivarono al bosco e tutto era dominato dal silenzio, il buio riempiva ogni cosa. Il freddo gelido attraversava la pelle ed entrava nella carne. La terra era arida, scura e inaspettatamente da essa risalivano migliaia di ragni contorti. Si intravedeva, seduta a terra, una strega brutta e vecchia che possedeva magie rudimentali della terra e abilità di muta forma. La sua dieta era a base di bambini e di fanciulli, infatti, stava finendo il suo pasto.Poteva avvelenare con uno sguardo e emetteva un tale orrore che le vittime rimanevano pietrificate. Il mago scagliò contro di loro un incantesimo che permetteva di paralizzare sul posto. Si affrettarono a passare e si fermarono quando sarebbero stati abbastanza lontani. Rose sentì un brivido lungo la schiena, il cuore le batteva all'impazzata e sentiva che qualcosa stava per accadere. Davanti a loro, sdraiato al suolo ed immobile, c'era un cadavere.La fanciulla spalancò gli occhi a quella vista agghiacciante.Gli occhi del cadavere iniziarono a muoversi, tremavano, fino a portarsi su di lei. Edward le si mise subito davanti per proteggerla. Quello fece un sorriso terribile, scoprendo dei denti sporchi di sangue. Il cuore di Rose quasi si fermò per la paura e si sentì svenire. Quando quella disgustosa creatura stava per saltarle addosso, il mago lanciò un altro incantesimo che creava una sfera attorno a loro, era immune dagli attacchi di ogni tipo, chiunque lo toccasse veniva fulminato, ma chi l'aveva lanciata ne sarebbe rimasto immune. Il mostro era stato distrutto. Non si vedeva la fine di quel posto. Le ombre si avvicinavano sempre più, la terra sotto i loro piedi iniziò a sgretolarsi. In quelle terre non si poteva né volare e né teletrasportarsi, allora il mago si trasformò in una tigre, ma non era una tigre qualunque, emanava una luce azzurra ed aveva il potere di correre più veloce della luce.La ragazza le salì in groppa e si tenne stretta. Riuscirono a salvarsi, ma i pericoli non erano ancora finiti. Il mago tornò alla sua forma umana e la vista era impossibile a causa di una fitta nebbia. Ad un certo punto un grido interruppe il silenzio.<><>. Nella nebbia si vedeva confusamente una faccia che urlava. Il mago, con uno dei suoi tanti poteri, riuscì a vedere al di là della nebbia riconoscendo un ponte che portava dall'altra parte, forse all'uscita. Attraversarono la nebbia fino ad arrivare al ponte. Il ponte tremò, stava quasi per crollare quando il mago diventò di nuovo una tigre, sbucarono dall'altra parte. Erano usciti dal bosco. Cammina, cammina, trovarono una casetta abbandonata dove passarono la notte e dove si sfamarono. <> le chiese, accarezzandole i capelli.<><>. Si guardarono con dolcezza e lentamente si avvicinò a lei, le sue labbra, chiusero gli occhi, accarezzandogli il viso. La baciò come se fosse una parte di lui perduta da tanto tempo che alla fine riusciva ad avere. L’indomani si incamminarono verso le oscure montagne. Arrivati sul posto, Rose vide un albero che la attraeva, era così bello e gli andò incontro. Vide un volto senza pelle e da quegli occhi fuoriuscivano vermi viscidi. Il bell’albero che aveva visto scomparve e al suo posto spuntò un altro albero gigantesco, dalla corteccia scura con un buco sotto di esso, era la sua tana, dove trascinava le sue prede. Qualcosa l’aveva afferrata e la trascinava in quel luogo freddo. Edward lanciò un altro potente incantesimo e riuscì a salvarla. Una strana abitazione sbarrava loro la strada. I catenacci e le maniglie di porte e finestre erano fatti di dita, di mani, di teste umane e al posto del chiavistello della porta c'era una bocca dentata e la casa era circondata da uno steccato di ossa umane e di teschi. Si avvicinarono con cautela ed aprirono la porta. Di fronte a loro c’era un lungo corridoio buio e infinito.Un gruppo di esseri sollevavano una nuvola di sabbia, erano morti viventi. Rose sentì un rumore leggero dietro di lei, si voltò e vide uno zombie, era tanto brutto che sembrava un insieme di spazzatura. I due erano accerchiati. Il mago pensa e ripensa, lanciò un paio di incantesimi, ma finì le energie. Erano sempre di più. Scatenò contro di loro una palla di fuoco che uccise tutti, era scomparsa anche la casa. Il terreno diventava sempre più nero e c'erano radici intrecciate che sembravano braccia, mani e denti. Si aprì una voragine sotto di lei che la risucchiò. Edward si infuriò talmente tanto che si trasformò in un demone. Scatenò tutta la sua ira, niente e nessuno l'avrebbe fermato.Guardò dov'era caduta Rose e, con i suoi occhi di brace, fece un buco nel terreno. Calò giù e la cercò, si aiutò con le sue grandi ali che spostavano le cose.<><><><><>. Edward fissò le corde che la tenevano in trappola e si bruciarono, dopo di che la prese in braccio e tornarono in superficie. La terra tremò e le radici presero vita, scagliandosi contro di loro, ma Edward lo distrusse.Rose svenne per il colpo alla testa che aveva preso cadendo ed Edward la soccorse.<> Rose aprì lentamente gli occhi e tese una mano per asciugargli le lacrime. << Sto bene, anche io ti amo >>La baciò, felice che non riusciva a crederci. << Dobbiamo tornare al villaggio ed uccidere il drago!>>. Li accolsero a braccia aperte esultando felici. Proprio in quel momento il drago stava arrivando distruggendo qualsiasi cosa trovava sul suo cammino. <><< Bene, bene, ci incontriamo di nuovo>><>. Disse provocandolo e quando si fece più vicino gli scatenò contro tutta la potenza che aveva in corpo. Il drago era morto. Finalmente Rose poteva stare tranquilla. Corse verso l'amato, riempendolo di baci. << Il tuo amore nella mia vita è la sensazione più bella di cui mai mi stancherò. Quando mi guardi coi tuoi occhioni azzurri mi sento svenire, sei talmente bella che quando dormi il cuscino sul quale stai distesa si allarga per abbracciarti. Ti proteggerò da ogni cosa ed io avrò per sempre cura di te. Il mio cuore vive grazie a te. Non ci sono parole per descrivere quanto ti amo!>>.


 

 

 

 



 

 

   
 
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