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Autore: Selevia    04/03/2017    0 recensioni
« Ragazzi non mi piace molto questa storia, il proprietario di quel quaderno è morto per caso?» Chiese Alice a Derek
« si » rispose lui con uno sguardo intenso e uno strano sorriso sulle labbra. Forse voleva solo impressionare quei giovani ragazzi, o forse no.
« Allora non potete portarlo fuori, se la storia appartiene a qualcuno che ha avuto una tragica fine non penso sarebbe saggio, non li guardi i film horror? Non si spostano mai le cose dal posto in cui sono state lasciate» Disse Alice
« secondo me non vale niente, e poi non avevi detto che avevi solo iniziato a leggerlo? Ti sta prendendo in giro Alice tranquilla va tutto bene » Logan si mette a scuotere la testa come fosse esasperato « sinceramente credi che un quaderno possa ucciderti? Dai sei troppo impressionabile, è solo una storia e in ogni caso un po’ di avventura non ci guasta mai io ci sto amico»
« tu dici che non valga niente? Una presa in giro » Derek alzò un sopracciglio prima di sorridere e fare spallucce. Guardava il gruppo con un aria così concentrata da apparire lontano mille miglia da quel posto.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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( Salve, questa storia è già completa. L'ho scritta di getto e non presenta molti capitoli. In verità l'ho sognata. Quindi se qualcosa vi appare strana.. XD perdonatemi. Comunque. iniziamo )


Prologo:l'inizio è la fine di tutto

Disse l’insegnante « Geremi Murdok per favore la smetta con quel telefono, siamo in un luogo che dovrebbe abbagliarti per la sua bellezza»
« si prof, ha ragione… » rispose il ragazzo senza neanche sollevare lo sguardo dal post che leggeva tramite il suo telefono… « Hei Alice guarda qui, secondo questo articolo nel paese qui vicino durante la guerra furono fatti degli esperimenti per riuscire a far nascere tutti i bambini gemelli e tutti con lo stesso DNA… »
« Nel senso che avevano tutti lo stesso padre? » disse Alice
« Qualcosa del genere, ho letto anche io questo stesso post » disse Logan « ma non so quanto sia veritiero»
« è decisamente inquietante come storia…. » Alice si passo una mano fra i capelli, era la più fifona del gruppo.
« interessante …. ma non inquietante, se mi permetti » ci girammo tutti al sentire una voce dietro di noi, non apparteneva a un nostro compagno di classe
Un ragazzo della loro stessa età, probabilmente anche lui stava facendo un giro alla casa museo dei Conti/Duca della città.
« hei amico non preoccuparti, sei anche tu in gita? » chiese Geremi
« Una cosa del genere, ma sono solo posso unirmi a voi? »
chiese per esserne sicuro < noi siamo Geremi» indicando l’amico con ancora il telefono in mano « la nostra Miss Alice e io sono Logan » Derek salutò tutti con un sorriso e un alzata di mano « La nostra prof non si accorgerà nemmeno che ti sei unito a noi, ansi forse se sene accorgesse ne sarebbe talmente felice, pensando che sei interessato all’arte, da cercare di convincerti a unirti al nostro gruppo per tutto il resto della giornata»
Ridacchiarono tutti, Derek compreso, che però rispose
Tutti riprendemmo a camminare anche se non eravamo proprio uniti al gruppo iniziale che ascoltava e prendeva appunti dietro la professoressa. Chiese Alice mentre spostava una ciocca dei suoi lunghi capelli corvini. Lo stava osservando attentamente con i suoi grandi occhi verdi, era famosa in tutta la scuola per questo.  Erano così incredibilmente grandi e le conferivano un aria così giovane e innocente che tutti non potevano che trattarla bene, almeno tra i ragazzi, le ragazze però non erano così facilmente impressionabili e non tutte gradivano il suo essere coccolata.
« be… » disse Derek « non avete mai sentito parlare della storia che alberga questo museo? »
Fecero tutti di “no” con la testa.
« no direi di no, bene allora permettetemi di raccontarvela » ci fece segnale di seguirlo un po’ più in la dove non avremmo dato fastidio, perdendo di vista il gruppo con la professoressa.
« seguitemi e non fatevi vedere dalla guardia» Derek portò il gruppo in una piccola stanzetta ed estrasse da sotto un mobile un piccolo quaderno polveroso, di quelli che chiunque troverebbe nelle cartolerie < ecco leggete l’inizio sono sicuro che vi piacerà come storia »
Geremi non sembrava impressionato.

 Il ragazzo sorrise < allora facciamo così, domani il museo è chiuso, ma io posso farvi entrare e leggiamo la storia insieme, io gli ho dato una sbirciata è rit….»
« perché non lo portiamo fuori dal museo è basta. Nessuno se ne accorgerà è solo un quaderno, non appartiene mica al museo> lo interruppe Logan
« Ragazzi non mi piace molto questa storia, il proprietario di quel quaderno è morto per caso? » Chiese Alice a Derek
« si » rispose lui con uno sguardo intenso e uno strano sorriso sulle labbra. Forse voleva solo impressionare quei giovani ragazzi, o forse no.
« Allora non potete portarlo fuori, se la storia appartiene a qualcuno che ha avuto una tragica fine non penso sarebbe saggio, non li guardi i film horror? Non si spostano mai le cose dal posto in cui sono state lasciate » Disse Alice
« secondo me non vale niente, e poi non avevi detto che avevi solo iniziato a leggerlo? Ti sta prendendo in giro Alice tranquilla va tutto bene » Logan si mette a scuotere la testa come fosse esasperato « sinceramente credi che un quaderno possa ucciderti? Dai sei troppo impressionabile, è solo una storia e in ogni caso un po’ di avventura non ci guasta mai io ci sto amico»
 « tu dici che non valga niente? Una presa in giro » Derek alzò un sopracciglio prima di sorridere e fare spallucce. Guardava il gruppo con un aria così concentrata da apparire lontano mille miglia da quel posto. « se volete creare un atmosfera un po’ più suggestiva e se desiderate infrangere qualche regola , senza essere beccati, credo che leggerlo qui in queste stesse stanze sia l’ideale » Disse infine Derek
I ragazzi sembravano intrigati all’idea, invece Alice era solo curiosa della storia scritta nel quaderno ma l’idea di leggerla in quel posto la inquietava non poco. « ragazzi io non so se possiamo vedete io… »
I ragazzi si misero d’accordo per incontrarsi il giorno dopo e iniziare a leggere la stoia insieme.
« ragazzi non vi avevo forse detto di non allontanarvi? »
« Ci scusi professoressa eravamo rimasti incantati da un particolare mobile del museo, davvero ben fatto»
bisbiglio Geremi agli altri…. 
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Il mattino dopo, Come preannunciato da Derek, il museo era chiuso. Una giornata serena e calda, uno di quei sabati mattina dove si sentono solo i rumori degli uccellini che cinguettano sui rami degli alberi, nei bordi del marciapiede, e il rumore di qualche macchina isolata di passaggio sulla strada. Non era una cittadina piccola, ansi, ma il sabato era un giorno particolare, sul finire della settimana sembrava quasi assopirsi.
Si incontrarono tutti, innanzi il museo, alle 11:00 in punto. 
« Fa caldo oggi» dichiarò Alice
« hai un incredibile capacità di costatare l'ovvio lo sai? » ribatté Geremi.
Erano tutti vestiti leggeri e sportivi, per via del caldo, senza zaini da portarsi dietro sembravano leggermente più adulti della loro giovanissima età... Solo Alice dava ancora l'impressione di essere una liceale, ma visto che portava sulle spalle uno zaino praticamente identico a quello scolastico e decisamente pieno... sarebbe stato difficile vederla come una ragazza più grande...
« venite» disse una voce al di sopra delle scale del museo « da questa parte svelti » 
I ragazzi si guardarono, Alice era ancora convinta che fosse una pessima idea e aveva continuato a ripetere che non dovevano andare per tutto il tempo, ma alla fine la curiosità aveva avuto la meglio pure su di lei. D'altro canto i due ragazzi avrebbero senz'altro saputo cavarsela in uno scontro due contro uno. Non che temessero un eventualità del genere, quel ragazzo, Derek, aveva un sorriso e un viso così dolci che non si poteva pensare che fosse un cattivo ragazzo. Forse un po' strano, ma non sarebbe potuto succedergli niente di male... dentro un museo.. 
 
  
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