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Autore: lasognatricenerd    04/03/2017    1 recensioni
[Half Wild]
[Half Wild]
Nathan decide di lasciarsi andare al bacio di Gabriel, ma improvvisamente non ha voglia di fermarsi ad un semplice bacio: vuole molto di più.
Genere: Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei fare qualche avvertimento, prima della lettura! Le prime frasi, che vedete scritto in corsivo, ho desiderato evidenziarle in modo diverso, perché provengono dal testo originale! Poi, altre due cose molto importanti. La prima, ho voluto fermarmi ad un certo punto, perché vorrei andare per gradi. Molto probabilmente ci scriverò qualcosa più avanti. L'altra cosa - che si collega a questo - è che volevo provare ad imitare un po' lo stile della scrittrice. Certe cose mi sono venute in modo naturale, altre no: spero di averci beccato almeno un po'! Abbiamo uno stile così diverso, che in certe parti è stato un po' difficile. Per il resto, spero vi piaccia. Buona lettura! <3
 

«Gabriel.»

Gli sono così vicino che le nostre labbra quasi si toccano, e poi mi avvicino ancora e ora si stanno toccando mentre ripeto il suo nome.
È come un bacio ma non proprio, è bello e ne voglio ancora. Muovo le labbra senza pronunciare il suo nome, sfiorandole, poi più vicino, accarezzandogli le labbra con le mie. E lui mi bacia. Non mi importa più di nulla. Voglio sentire di più, lo desidero moltissimo, bacio Gabriel sempre più intensamente sulla bocca e attiro il suo corpo a me stringendolo il più forte possibile, con le braccia attorno a lui, le bocche aperte, le lingue che si accarezzano, i denti che si scontrano…

«Gabriel» sussurro ancora, allontanandomi. Cerco il suo sguardo. Lo trovo dopo un istante. I suoi occhi sono puntati contro i miei. Il mio cuore batte all’impazzata. Il mio corpo ha fatto tutto da solo. Non posso crederci di essermi avvinghiato a lui in questo modo, ma sono sicuro di volerlo. Se non voglio fare una cosa, non la faccio. Gabriel lo sa.

Continua a guardarmi. Allunga una mano contro il mio viso e mi accarezza la guancia. A differenza mia, lui è così dolce. Così empatico. Come può amarmi? A volte siamo così simili, ma altre volte così diversi. Respiro a fondo e le nostre labbra si intrecciano di nuovo. Non voglio che smetta di baciarmi. Io non lo faccio e Gabriel mi segue.

Mi ritrovo contro il letto ed il suo corpo su di me. Non so che cosa stiamo facendo. Ma non voglio smettere. Non voglio. Le mie mani scorrono sul suo corpo, sulle sue spalle, poi sulla sua schiena, sui lembi della sua maglia, la tirano su e percepisco la pelle calda contro i polpastrelli delle mie dita. Ho sognato tante volte di fare sesso. Ma mai con un ragazzo. Sognavo sempre Annalise.

Adesso non voglio pensare a lei. Gabriel è caldo. Dolce. Delicato. Mi piace essere accarezzato da lui. Il suo tocco è gentile e mi fa sentire ancora un ragazzino. Un ragazzino che non ha subìto tutto quello che ha subìto. Mi fa sentire bene. Gli sorrido e lui fa lo stesso con me.

«Nathan…» Si appoggia su di me e mi lascia un bacio contro il pomo d’Adamo. Respiro a lungo, e poi inarco la schiena per farmi più vicino a lui. Lo tocco, gli tasto la schiena, e poi gli tolgo la maglietta. Un istante dopo anche la mia è a terra. Van potrebbe entrare, ma improvvisamente è come se non importasse a nessuno dei due.

Non voglio smettere. E sono felice che neanche lui voglia.

Le nostre labbra si sfiorano di nuovo, poi le lingue, i denti, e scorrono le une contro le altre, toccandosi, sfiorandosi, mangiandosi e giocando l’un l’altra. Mi lascia di nuovo qualche bacio sul collo. Io mi lascio toccare e sfiorare. Sono inesperto. Ho sempre pensato che fosse stato facile, ma adesso non so bene come muovermi. Voglio toccarlo e quindi lo faccio.

Gli stringo le ciocche di capelli fra le dita e lui tira con forza la pelle del mio capezzolo. Dalle mie labbra esce un gemito di piacere. Gabriel sorride e scende contro il mio petto. Mi lascia qualche segno, sento la pelle bruciare lì dove lo ha fatto. È una sensazione strana, ma bella. E quello che non è iniziato come un vero e proprio bacio, si sta trasformando in altro. Voglio pensare solo a lui e a quello che provo. Non lo capisco neanche io. È difficile.

Sono sempre stato convinto di amare Annalise, ma adesso che Gabriel è nella mia vita, le cose sono cambiate. Voglio quel contatto tanto quanto lo vuole lui. E lui mi ama. Io lo amo?

Le sue mani sono sui miei pantaloni, me li slaccia, li fa cadere a terra ed ormai rimango solo con i boxer. Abbasso lo sguardo. Lo fisso. Poi sorrido e lui sorride di rimando. È bello, molto bello, visto da questa prospettiva. Gli metto a posto un ciuffo che gli è ricaduto sulla fronte, solo per poterlo guardare meglio in quegli occhi.

Ansimo. Gabriel sa muoversi così bene con la bocca. «Quando hai imparato tutto questo?» chiedo. Lui alza lo sguardo, la labbra bagnate e la mia erezione contro di essa. Non risponde. Ora ha la bocca troppo occupata. Il mio corpo reagisce presto a tutto quel piacere e mi lascio andare contro il letto, stringendo le mani contro le lenzuola. È tutto così bello…

Non mi importa che Van possa sentire. E neanche Nesbitt. Mi interessa solo di Gabriel fra le mie gambe. Non ho mai pensato potessimo arrivare a questo, ma mi sorprendo di me stesso: mi piace da morire. Potrei abituarmi.
   
 
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