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Autore: Rinalamisteriosa    07/03/2017    2 recensioni
Gli sembrava ancora di udire tutti i complimenti, le risate, i ringraziamenti di chi per qualche motivo aveva pianto e a cui lui aveva risollevato il morale usando la propria voce.
Perciò sognava di diventare un idol.

[Prompt: Calore | 496 parole | Una sorta di missing moment pre-Accademia]
{Seconda classificata parimerito al contest "Raccontatemi di loro..." indetto da tatsuei e giudicato da Hedoniste sul forum di EFP}
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Otoya Ittoki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Guidati dalla musica'
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Verso il domani




Otoya volle sostare per qualche minuto al centro dell’aula spaziosa e accogliente. Gli adesivi attaccati ai vetri delle finestre, i caratteri dell’alfabeto che pendevano dal soffitto, gli armadietti, la lavagna, le piccole sedie, i tavoli, i disegni e i poster educativi sulle pareti, i giocattoli ammucchiati qua e là dentro scatole di cartone. Oggetti che gli trasmettevano un senso di dolce nostalgia e allo stesso tempo una carica positiva, servivano a rendere più bello e colorato un ambiente tanto familiare, una casa in cui poter tornare, dove anche il silenzio si espandeva mostrandogli una rapida successione di ricordi piacevoli, di acclamazioni gioiose, di calore e di suoni.

 

 

Otoya cantava da quando riusciva a ricordare.

Se chiudeva gli occhi, lui risentiva l’allegria contagiosa e gli incoraggiamenti spontanei di tutti i bambini che avevano frequentato l’orfanotrofio in cui era cresciuto, la sua casa, e che lo ascoltavano mentre intonava le canzoni imparate nel corso degli anni.

Gli sembrava ancora di udire tutti i complimenti, le risate, i ringraziamenti di chi per qualche motivo aveva pianto e a cui lui aveva risollevato il morale usando la propria voce.

Perciò sognava di diventare un idol. Era bellissima l’idea di poter incoraggiare con le sue canzoni, di allietare le giornate altrui, di tutti quanti, non solo dei suoi numerosi fratellini e sorelline.

 

 

Otoya suonò la prima chitarra a otto anni. Era un modello classico e non molto costoso.

Custodiva ancora il ricordo di quando l’aveva imbracciata per la prima volta, la cassa più larga di lui. Si rivedeva mentre spalancava gli occhioni chiari per l’incredulità, circondato dai festoni variopinti realizzati dagli altri bambini riciclando svariati materiali e carte colorate, incoraggiato dal sorriso gentile della direttrice.

Non ci aveva creduto subito.
Davvero quel regalo era per lui? Da chi proveniva? Come sapeva del suo compleanno?
Lo attraversarono mille domande, ma egli, allora così piccolo, si limitò a poggiare le dita sulle corde, a pizzicarle per la prima volta. Ne era uscito un bel suono grave e si era meravigliato ancora di più.

 

 

Otoya ricordava un girasole alzato, poiché non c’erano intorno ombre scure o nuvoloni carichi di pioggia che potessero indurre ad appassire una tale spontaneità, vitalità e naturalezza.

Un piccolo sole in grado di donare calore nella vita di chi aveva la fortuna di stargli accanto.

La calorosa gentilezza era un suo tratto distintivo, una vera rassicurazione per tutti quelli che lo conoscevano.

Energico, allegro, vivace, ottimista, gentile e positivo.

Si sentiva realmente euforico, fiducioso, pieno di aspettative e ansie per l’immediato trasferimento, per dare il benvenuto a una nuova fase della sua vita.

E veramente commosso, poiché il giorno della partenza non aveva previsto la presenza di cartelloni, lavoretti infantili fatti con il cuore, scritte a caratteri cubitali.

 

 

Realizza il tuo sogno.

Impegnati, divertiti, non cambiare mai.

Forza, Oto-nii!

 

 

Il suo brillante futuro non poteva aspettare. Sarebbe stato più luminoso e sorprendente di quello che in realtà si prospettava, però il caloroso ragazzo dai capelli rossi non poteva ancora saperlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

__
Spero abbiate gradito questo semplice momento al quale ho dato un senso e un’interpretazione tutta mia :D

Ps: Ho in mente un progettino crossover che se riesce potrebbe stupirvi. È un’idea folle, ma simpatica, spero tanto di non perderla per strada! *-*

 

Rina

 

 

  
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