Freezer strinse con entrambe le mani i braccioli del suo trono volante. Socchiuse gli occhi e le sue iridi vermiglie brillarono.

Osservò il nuovo corpo di Ginew ritto dinnanzi a lui. Il sole gli faceva brillare il capo violetto privo di capelli.

Volse lo sguardo e osservò Vegeta ritto in piedi di fianco a Goku. Teneva le braccia incociate e fissava davanti a sé. La luce del giorno si rifletteva nelle sue iridi color ossidiana.

“Bene, peccato per te” gridò il principe dei saiyan. Scattò con la supervelocità e comparve dinnanzi a Ginew, che stava caricando il pugno.

“C-cosa?” domandò il servo di Freezer, trovandosi l’altro dinnanzi. Vegeta era piegato in avanti, sotto di lui, che teneva la schiena arcuata e il braccio ancora alzato a metà.

Freezer guardò la polvere che si era alzata a ondate concentriche intorno ai due, mossa dall’aura di Vegeta.

Il principe dei saiyan ghignò e alzò il capo, i suoi occhi erano cercati di segni neri.

“Non saresti morto, se fossi rimasto una rana” disse roco Vegeta, aumentando il ghignò. Una ruga di espressione si formò all’angolo della sua bocca. Delle venuzze azzurrine risaltavano sulla pelle pallida del principe dei saiyan, all’altezza della sua fronte spaziosa.

Ginew afferrò Vegeta per una spalla, stringendola e lo fece voltare di scatto. Aumentò la stretta, facendogli scricchiolare le ossa e con un movimento fulmineo lo sbatté contro la parete semidistrutta di un edificio. Nella parete si creano una serie di altre crepe e si scavò un solco profondo e circolare intorno al ragazzo.

“Io adoro il mio signore, lo venero. E lui ti vuole solo per sé” sibilò.

Ginew s’immobilizzò, sentendo il sudore gelido scendere lungo il suo corpo violetto.

< C-cosa mi succede? Il terrore mi immobilizza! > pensò, sgranando gli occhi. Il fiato gli si era mozzato, i suoi muscoli erano rigidi.

Vegeta incrementò la sua aura.

“Se non lo rispettassi così tanto…” sibilò Ginew, leccandosi le labbra. Guardò Vegeta raggiungerlo con una serie di ki-blast e di pugni.

“Non mi scalfisci nemmeno, ragazzino” sussurrò roco.

“Hai appena detto che non vuoi prenderti qualcosa che appartiene a Lord Freezer” sibilò Vegeta.

Vegeta aggrottò le sopracciglia, digrignò i denti facendoli stridere e caricò a sua volta il colpo. Una sfera azzurra gli comparve nella mano, la luce abbagliò i presenti.

Ginew sgranò gli occhi, il suo viso si deformò man mano che spalancava la bocca in modo storto.

“Vegeta, aspetta!” gridò. La sua figura brillò totalmente d’azzurro. Vegeta lo guardò negli occhi.

“Infatti, mi accontenterò di poco” sussurrò Ginew. Con una mano gli afferrò la coda e la strinse, fino a farsi ricadere addosso il giovane semi-incosciente. Con l’altra mano gli strinse il gluteo, palpandolo rudemente. Chinò la testa e si piegò in avanti, curvando la schiena massiccia. Premette la sua bocca su quella del giovane e gli schiuse le labbra con la lingua, approfondì il bacio facendogli sfuggire un gorgoglio. Gli lasciò andare i glutei e passò il braccio muscoloso sotto di essi. Lo issò, prendendolo in braccio, facendoselo aderire contro. Intrecciò le loro lingue, mischiando le loro salive. Continuò a baciarlo fino a mozzargli il fiato, lo lasciò andare e lo ascoltò ansimare piano.

“Direi che un bacio può bastare” sussurrò.

Vegeta gli conficcò la sfera di energia nel petto. L’onda d’urto dell’energia fece volare all’indietro Ginew. L’attacco energetico esplose investendolo in pieno, tramutando Ginew in polvere. Il fascio di luce illuminò tutt’intorno.

Vegeta chiuse gli occhi, strinse le labbra e chinò il capo, teneva la mano ancora tesa davanti a sé.

< Te l’avevo detto che me l’avresti pagata > pensò.

Freezer lo fisso e si portò l’indice alle labbra, sorridendo.