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Autore: Clessidrus    10/03/2017    0 recensioni
Il protagonista di questa vicenda è Clessidrus, un giovane clessidriano un po imbranato che ha vissuto un'infanzia traumatica e questo l'ha portato a disprezzare le streghe. Ma ben presto, grazie alle sue nuove amiche, imparerà e capirà molte cose.
Genere: Comico, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Bukiyōna Majishan'
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|Nei sotterranei del palazzo dei guardiani, Gaia mostrò al clessidriano riformato alcune statue e oggetti appartenuti alla sua gente.|

Gaia: Tutte le prove che hai sostenuto ci hanno fatto capire diverse cose di te.

Clessidrus: Ah sì?

Gaia: Sei un ragazzo che non si arrende facilmente alle varie difficoltà. Nonostante le tantissime difficoltà incontrate, tu le hai affrontate senza troppo timore, in te c'è tanta determinazione. 

|Il clessidriano arrossì lievemente.|

Gaia: Inoltre ti abbiamo osservato durante il tuo soggiorno sulla terra e il modo con cui ti sei rapportato con le apprendiste streghe. Le hai sempre aiutate anche se la faccenda non ti importava nemmeno, ti preoccupi prima di loro e poi di te stesso. Infine grazie a loro hai imparato sempre dai tuoi errori. Grazie alle tue amiche hai imparato la compassione verso gli animali, l'attaccamento per oggetti privi di valore monetario ma pieni di valore simbolico e sopratutto l'empatia verso gli esseri umani.

Regina: Si può dire che la tua amicizia con loro è speciale.

Clessidrus: Beh sì. Quindi voi fin dall'inizio non credevate che ero una creatura malvagia, vero?

Gaia: Sì, ma abbiamo dovuto mantenere un basso profilo, come sai le streghe non vedono di buon occhio i clessidriani.

Regina: E non ti illudere che grazie alle prove che hai sostenuto tutte avranno cambiato opinione su di te, l'importante è che non darai peso alle loro parole anche se possono fare male. Capito mostriciattolo?

|La regina rise per la battuta che aveva fatto.|

Clessidrus: Siete sempre così spiritosa?

Gaia: Comunque, vogliamo raccontarti ciò che è accaduto quando il tuo popolo si è pietrificato.

|Poi la guardiana prese dal suo cappello una sfera di cristallo e mostrò ai presenti quello che accadde in passato.|

Gaia: Non sappiamo il motivo per cui si scatenò la guerra tra le streghe, i maghi e i clessidriani, ma sappiamo che era stata una battaglia molto cruenta e spietata. Le streghe, in alleanza con i maghi, riducevano in schiavitù i loro prigionieri di battaglia, mentre i clessidriani rinchiudevano i loro nemici in oggetti di uso comune del mondo degli umani.

Regina: Infatti Alexander fu rinchiuso nel computer da un clessidriano prima che la guerra scoppiò.

Gaia: L'ex regina un giorno ne ebbe abbastanza, voleva che questa guerra finisse in un modo o nell'altro e decise di usare una potente magia per pietrificare tutti i clessidriani presenti nell'Impero.

Clessidrus: Un momento! Questo vuol dire che in giro nel mondo magico ci sono altri tipi come me?

Gaia: Beh..........non molti, sono pochi i clessidriani che vivono nel mondo delle streghe.

Regina: Molti sono prigionieri nel regno dei maghi. 

Clessidrus: E non c'è modo di spezzare l'incantesimo dell'ex-regina?

Gaia: Ahimè no. Soltanto chi ha lanciato l'incantesimo ha la facoltà di annullarlo.

Clessidrus: Però l'esperienza mi ha insegnato che unendo le forze si può rimuovere l'incantesimo.

Regina: Questo è vero, ma c'è il rischio non solo di perdere i poteri magici...............hai capito a cosa alludevo?

|Lui deglutì.|

Clessidrus: Sì vostra maestà.

|In quel momento giunse Majolin.|

Majolin: Altezza, è successo una cosa terribile! Dovete immediatamente tornare al palazzo.

Regina: Arrivo subito. Vogliate scusarmi.

|La regina se ne andò via, lasciando perplesso il clessidriano.|

Clessidrus: Chissà cosa sarà successo?

Gaia: Credo i soliti problemi che un sovrano deve risolvere. Comunque, se la cosa ti fa sorridere, noi guardiani stiamo lavorando per creare una magia abbastanza potente da annullare l'incantesimo dell'ex-regina. 

Clessidrus: Davvero?!

Gaia: Proprio così, ma dovrai aspettare un bel po di tempo.

|Poi il clessidriano abbracciò la guardiana.|

Clessidrus: Non c'è problema! L'importante è che abbiate alimentato le mie speranze!

|Era quasi l'alba e Clessidrus uscì dal palazzo. I Guardiani Degli Astri si complimentarono con lui per aver superato le prove, poi il capo del gruppo riprese a parlare.............|

Gaia: Dunque Clessidrus, ora che sei libero, cosa farai?

|Lui ci pensò un po e alla fine prese la sua decisione............|

Clessidrus: Tornerò nel mondo degli umani, ci sono ancora un sacco di informazioni da raccogliere e poi non voglio andarmene da li dopo che mi sono fatto degli amici.

|Il clessidriano arrossì, e i guardiani si domandarono a chi stesse pensando.|

Gaia: Molto bene allora. Siamo contenti che il tuo esilio su quel mondo ti abbia giovato, ti auguriamo tanta felicità.

Clessidrus: Grazie, ora è meglio che vada. Non vedo l'ora di rivedere le mie amiche!

|Così il clessidriano volò via.........|

Gaia: Arrivederci!

Venus: Torna quando voi a farci visita!

Jupiter: Se lo farai, mi porti dei dorayaki?

Mars: Ma insomma pensi solo al cibo?!

Nepture: Dai lo sai che è fatto così.

|Clessidrus potette sentire tutta la conversazione e rise un pochino. Quella mattina era ritornato al Maho pieno di gioia.|

Clessidrus: Sono tornato!

|Però vide che non c'era nessuno, eccetto Raganella e Lalà.|

Lalà: Come mai ci hai messo tanto?

Raganella: Temevo che ti avessero condannato.

Clessidrus: No tranquille, è tutto apposto, sono un clessidriano libero ora, e mi dovrete sopportare ancora per mooooooolto tempo.

Raganella: Di bene in meglio.

Clessidrus: Dove sono le bambine?

Lalà: Oggi è lunedì.

Clessidrus: Giusto che tonto che sono. Vado a cercarle.

Raganella: Vai pure, tanto non sarà una cosa piacevole.

Clessidrus: Che vuoi dire...........no, non importa.

|Il folletto volò in direzione della scuola e vide fuori dal balcone della classe le sue amiche.|

Clessidrus: Ragazze?!

|Le tre giovani streghe lo videro.|

Tutte e tre: Cles................

|Non finirono la frase perché lui atterrò proprio addosso a Doremì stordendola.|

Sinfony: Eravamo in pensiero per te.

Melody: Allora?

Clessidrus: Ragazze...................l'ho superato! Finalmente sono libero!

|Le ragazze lo abbracciarono. Poi Sinfony notò che non aveva addosso la collana che lo rendeva invisibile.|

Sinfony: Mettiti subito la collana, altrimenti gli altri ti scopriranno!

Clessidrus: Tranquilla, ora che sono tornato in possesso della mia bacchetta posso diventare invisibile ai non magici con la forza del pensiero.

|Fece una dimostrazione e diventò invisibile.|

Doremì: Grande.

Clessidrus: E' c'è di più, ho deciso di rimanere con voi.

Tutte e tre: Eh?

Clessidrus: Sapete mi sono trovato molto bene in questo mondo, mi avete dato la vostra amicizia. E siccome non volevo annoiarmi nel mondo delle streghe ho pensato di stabilirmi qui con voi per condurre una vita normale e semplice.

Doremì: Non sai quanto siamo felici di questa notizia.

|Poi notò che mancava una certa ragazza all'appello.|

Clessidrus: Dov'è Lullaby? Così posso sbattere in faccia il mio successo a quella cornacchia del malaugurio.

|Le ragazze rimasero in silenzio e questo fece preoccupare Clessidrus.|

Sinfony: Aspetta la fine delle lezioni e poi ne riparliamo.

|La giornata di scuola terminò subito e tutti e quattro si diressero in ospedale.|

Clessidrus: Che ci facciamo qui? Non dovevamo andare da Lullaby?

Melody: Ecco...........Lullaby è proprio in quell'edificio.

|La cosa scioccò Clessidrus e, per essere certo che non fosse uno scherzo, si avvicinò alla finestra mentre le ragazze si tramutarono in farfalle. Fuori videro Lullaby in uno stato comatoso insieme ai suoi genitori, sua madre si diede da sola la colpa perché credeva che il troppo stress che le aveva dato per la sua carriera l'avesse ridotta in questo stato. Successivamente al parco Doremì spiegò che il giorno prima, poco dopo aver superato l'esame finale, loro erano state scoperte dai loro amici e familiari e prima che potessero scoprire la loro identità Lullaby usò la magia per cancellare la loro memoria. Fin qui sembrava essersi risolta la faccenda, ma poco dopo il talismano che la proteggeva si ruppe e lei subì gli effetti della magia proibita cadendo in un sonno profondo............|

Clessidrus: Quindi se non fosse stato per lei, adesso sareste delle ranocchie?

Melody: Proprio così. 

Clessidrus: Non c'è niente che si possa fare per lei?

Sinfony: Sì. Potremo usare il cerchio magico per risvegliarla.

Clessidrus: Fantastico! 

|Poi notò che le ragazze non erano molto convinte della soluzione.|

Clessidrus: C'è un inghippo, vero?

Doremì: La regina ci ha detto che non è garantito il successo dell'incantesimo. C'è il rischio che i nostri cristalli fatati si frantumino.

Clessidrus: Cosa?!

Melody: E' il prezzo da pagare per salvare la sua vita.

Clessidrus: Non dovete farlo! Dopo tutto la fatica che avete fatto per diventare streghe, ora volete rinunciarci?!

Sinfony: Dobbiamo farlo, Lullaby è nostra amica.

Clessidrus: Ma......ma.......

|Poi il clessidriano iniziò a lacrimare.|

Clessidrus: Questo vuol dire che tornerete ad essere delle semplici umane? Non potrete più rivedere Raganella e le fatine?

|Anche loro cominciarono a piangere.|

Tutte e tre: Lo sappiamo.

|Il clessidriano sapeva che era la cosa giusta da fare, ma non poteva accettarlo.|

Clessidrus: Fate come volete allora, però non vi aspettate che vi aiuti!

|Poi volò via in preda alla disperazione.|

Doremì: Clessidrus aspetta!

Sinfony: Credo che la cosa migliore e non seguirlo.

Melody: Lasciamolo sfogare.

|Tornato al negozio di magia Clessidrus continuò a piangere, mentre Didì cercò disperatamente di tranquillizzarlo.|

Clessidrus: Didì questo è incubo. Non voglio che si privino dei poteri che hanno guadagnato. E' tutta colpa di Lullaby! Quella scellerata, le avevo avvertito che non doveva usufruire eccessivamente di quello stupido talismano!

|Poi il ragazzo diede tantissimi pugni al cuscino in preda allo sconforto.|

Clessidrus: Perché l'hai fatto?! Perché l'hai fatto?!

|Poi si tranquillizzò.|

Clessidrus: Ma chi voglio prendere in giro, ha fatto la scelta migliore. 

|Prese dal suo cappello un vecchio talismano che aveva comprato tempo fa quando il Maho era gestito da Malissa. Ormai aveva perso i suoi poteri però nonostante tutto aveva deciso di tenerselo. Ad un tratto sentì la porta del negozio aprirsi e andò a controllare. Erano le sue amiche con i completi da apprendiste, Doremì teneva sulla spalle Lullaby.|

Raganella: Come mai siete venute in negozio?

Doremì: Siamo venute per parlarti.

Raganella: Ne ero sicura.

Melody: Ti ruberemo soltanto un minuto.

Sinfony: Si tratta di Lullaby, noi abbiamo pensato che..............

Raganella: Sì, so già tutto.

Doremì: Come?

Raganella: Vi conosco da un anno, non avete segreti per me. Sapevo che sarebbe finita così, lo sapevo fin dall'inizio. 

Doremì: Sul serio?

Raganella: Andate nel mondo delle streghe, sbrigatevi!

Tutte e tre: Sì, grazie Raganella.

|Poi il clessidriano scese i gradini.|

Clessidrus: Buona fortuna ragazze.

|Poi le bambine aprirono la porta che conduceva nel mondo delle streghe e andarono via.|

Raganella: Testarde come muli.

|Lalà rise un pochino, sapeva che al posto loro Raganella avrebbe fatto la stessa cosa.|

Clessidrus: Quelle bambine sarebbero state delle ottime streghe. 

Raganella: Ma fammi il piacere, sono troppo buone per essere delle streghe. Però, a pensarci bene, la bontà e un loro punto a favore.

Lalà: E lo è anche per te.

Clessidrus: Proprio così........................ma che sto facendo? Dovrei andare con loro invece di starmene qui con le mani in mano. Le raggiungo immediatamente.

|Il clessidriano si preparò per andare nel mondo delle streghe ad aiutarle, ma prima che potesse entrare dalla porta vide Bibì entrare in negozio.|

Bibì: Dove sono le altre?!

Clessidrus: Sono già nel mondo delle streghe a fare l'incantesimo per svegliare Lullaby.

Bibì: Vengo anch'io.

Clessidrus: Ok, ci servirà tutto l'aiuto possibile.

|Così si diressero in fretta e furia al castello della regina, dove le tre apprendiste avevano già invocato il Cerchio Magico per svegliare la loro amica, tuttavia i loro cristalli erano troppo piccoli affinché l'incantesimo funzionasse. Ad un tratto sentirono le urla di Bibì e Clessidrus.|

Bibì: Magia della musica diffondi la vivacità!

Clessidrus: Magia della musica diffondi la lealtà!

Bibì e Clessidrus: L'incantesimo di risveglio più potente diventerà!

|I due, dopo un atterraggio morbido corsero per raggiungere il cerchio e dare maggior potenza alla magia.|

Bibì: Siamo venuti a darvi una mano.

Melody: Aspetta Bibì, ti rendi conto che così non sarai più un apprendista?

Sinfony: E dovrai dire addio al tuo sogno di diventare una strega.

Bibì: Lo so, ma non m'importa. Voglio aiutarvi e sopratutto voglio aiutare la mia amica Lullaby al costo di qualsiasi sacrifico.

Regina: Clessidrus fermati, la tua magia non è abbastanza potente. Se la tua bacchetta si romperà, perderai tutti i poteri che hai acquisito fin'ora.............non potrai più stare a contatto con gli umani.

Clessidrus: Non m'importa, a che scopo avere la possibilità di mischiarmi tra gli umani se lo stesso non potrò più stare con le mie migliori amiche?! Anche Lullaby lo è, e non lascerò che faccia la bella addormentata per i prossimi cento anni!

|Tutte e quattro le bambine sorrisero.|

Doremì: Coraggio, mettiamocela tutta!

|Tutti e cinque usarono appieno i loro poteri, ma nonostante tutto sembrava non bastare. I cristalli delle tre streghe e le bacchette dell'apprendista e del folletto avevano raggiunto il loro limite.|

Regina: Fermatevi! I cristalli non resisteranno!

Doremì: Non possiamo, Lullaby non si è ripresa!

Bibì: Mi dispiace, ma io non mi fermerò!

Melody: Non possiamo abbandonarla, ha bisogno di noi!

Sinfony: Proprio così, non ci arrenderemo mai!

Clessidrus: Siamo pronti a tutto pur di risvegliarla!

Tutti e cinque: Lullaby svegliati! Per favore svegliati!

|Grazie alla loro bontà d'animo e alla determinazione di non arrendersi i loro strumenti magici acquisirono nuovi poteri e il Cerchio Magico potette compiere il suo dovere. Lullaby iniziò a gemere, questo voleva dire che si stava svegliando. Quando aprì gli occhi e si alzò rimase confusa.|

Lullaby: Dove sono? Che cosa ci faccio qui?

Doremì: C'è l'abbiamo fatta!

|Disse Doremì che cominciò a piangere dall'emozione, lo stessero fecero i loro amici che non riuscirono a smettere di lacrimare.|

Regina: Lullaby? I tuoi amici ti hanno sottratta da un sonno che sarebbe durato cento anni. Questa era la punizione per non aver rispettato le regole.

Lullaby: Allora è questo che è successo? 

|Poi si rivolse ai suoi amici ancora pieni di lacrime e li abbracciò uno ad uno.|

Lullaby: Non so proprio come ringraziarvi. 

|Finalmente le cose si sistemarono per il meglio.............peccato che in questo modo le ragazze dovettero pagare le conseguenze.|

Regina: Mi vedo costretta a ritirare i vostri Jingle Set e i Musicchieri. Anche tu Lullaby devi rinunciare ad essere una strega e il regolamento.

Lullaby: Sì.

|Così la regina prese gli strumenti magici e li fece sparire facendole ritornare delle normali bambine.|

Regina: Il vostro sogno di essere streghe finisce qui, da oggi sarete delle semplici bambine.

Le cinque ragazze: Bene.

|Poi vide la bacchetta di Clessidrus, con accanto il talismano a forma di cuore che aveva, completamente carbonizzata.|

Regina: Quanto a te, sarai costretto a rimanere nel mondo delle streghe. Lo dico per il tuo bene.

Clessidrus: Certo vostra altezza. Posso almeno recuperare quello che ho lasciato al negozio di magia?

Regina: Naturalmente. Quando tornerai, aiuterai Majolin con alcuni impegni reali.

Clessidrus: Sì vostra altezza.

|Così, con la sua carrozza magica, la regina riportò le bambine nel mondo degli umani. Le ragazze per tutto il tragitto non fiatarono e ammirarono per l'ultima volta il mondo delle streghe. Quando aprirono la porta sul retro videro Raganella, Lalà, e le fatine che stavano facendo pacchi e pacchetti...........|

Doremì: Che cosa state facendo?

Raganella: Abbiamo chiuso la baracca e preparato le valigie. Ora che non posso riacquistare più il mio aspetto, non c'è ragione di restare e tenere aperto il negozio. Coraggio Testa A Triangolo, vieni a darmi una mano, gran parte delle cose sono tue!

Clessidrus: Va bene, va bene. Ma non c'è bisogno di agitarsi in questo modo.

Doremì: Ci spiace Raganella.

Melody: E non sai quanto.

Raganella: No, non vi preoccupate è meglio così.

|Poi Bibì corse piangendo verso di lei e l'abbracciò fortemente.|

Bibì: Aspetta Spumella, non andartene! Non andare via!

Raganella: Smettila, anch'io sono triste all'idea di separami da voi, dovete credermi! 

|Poi la rana si liberò dalla super presa di Bibì.|

Raganella: Siete state sempre un po pestifere, però vi voglio bene come se foste mie figlie. Porterò con me le fatine.

Lalà: Non vi preoccupate, ci prenderemo cura di loro.

Clessidrus: Almeno staranno tutti insieme. E non preoccuparti di Lulù, sta già qui.

|Poi Lullaby la vide insieme alle altre fate.|

Lullaby: Grazie, e dov'è Malissa?

Raganella: Quando ha saputo che la speranza di ritrasformasi era svanita, ci è rimasta malissimo. Ma dopo un po si è ripresa ed è partita per il villaggio delle ranocchie.

Lalà: E noi fra poco la raggiungeremo.

Clessidrus: Staranno bene lì. Anche perché ho costruito per loro un bel parco giochi e una vasca idromassaggio.

Raganella: Sentite, è stata di sicuro una dura giornata per voi. Vi consiglio di andare a casa e farvi una bella dormita.

Clessidrus: Anche se credo che una di voi non è ha per niente bisogno.

|Il clessidriano rise talmente tanto che cadde all'indietro, facendo ridere le sue amiche. Le ragazze uscirono dal negozio, ma prima che potessero andare via.............|

Clessidrus: Aspettate. Perché non venite domani sera? Così almeno potremo salutarci allegramente.

Doremì: Davvero?

Clessidrus: Certo, insomma non possiamo di certo partire senza almeno qualche foto con voi vi pare?

|Il ragazzo riprese a ridere e questo rallegrò le sue amiche.|

Lalà: Mi sembra una buona idea.

Doremì: Allora ci vediamo domani.

Melody: A domani.

Sinfony: Vedete di non chiudere per sbaglio le fatine negli scatoloni.

Bibì: Ciao.

|Rimasero per un attimo soli Lullaby e Clessidrus.|

Lullaby: Allora a domani Clessy.

|Di solito Clessidrus si sarebbe arrabbiato per una cosa del genere, ma stavolta sorrise.|

Clessidrus: A domani........altezzosa.

|Poi anche lei se ne andò via. Così l'avventura del giovane clessidriano si concluse così, nuove porte all'orizzonte si sarebbero aperte in futuro per lui, ma avvolte quelle del passato rimangono socchiuse.|


FINE
  
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