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Autore: EmilyW14A    10/03/2017    6 recensioni
Succede spesso di convincerci che le persone ci guardano e critichino ogni singola cosa che facciamo, ma non è così. La verità è che gli esseri umani sono tutti perfettamente egoisti e non hanno tempo da dedicare agli altri, anche se si tratta di uno sconosciuto seduto nel sedile davanti sul treno. Noi ci convinciamo che gli altri passino il loro tempo a commentare i nostri abiti, i nostri capelli, i piercings, i tatuaggi, i nostri lineamenti, il nostro fisico; in realtà nessuno si sofferma veramente a giudicare cosa fanno gli altri. Nonostante ciò, in questo momento non riesco a togliermi di dosso la sensazione che tutti i passeggeri della metropolitana si siano accorti di quello che ho appena fatto e mi stiano fissando con sguardo indagatore. Cerco di darmi velocemente un contegno, sistemo la camicia e la giacca, e proseguo nel mio cammino. Controllo l'orologio e mi accorgo che tra meno di due ore devo iniziare il turno a lavoro. Decido di fermarmi qualche fermata prima per pranzare in un posto tranquillo. Ho bisogno di riflettere da solo su tutto quello che è appena successo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Reita, Ruki, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Epilogo
 
 
 
 
 


 
 






 
 
 





 
Mi sveglio completamente intontito. Cerco di aprire gli occhi ma non riesco. Provo ad aprirne uno solo e cercare di focalizzare l’attenzione su qualcosa. Riconosco i contorni degli oggetti e dei mobili della mia camera da letto. L’armadio a parete. Lo specchio. L’appendiabiti, i calzini sparsi per terra, la sacca dei vestiti sporchi.  Apro anche il secondo occhio cercando di controllare la vista. La rigida penombra della stanza non mi aiuta a concentrarmi.
Qualcosa di freddo mi accarezza la schiena.  Volto la testa verso sinistra scoprendo che la finestra della mia stanza è aperta. Una ventata forte e gelida deve avermi svegliato di soprassalto. Osservo le ante della finestra sbattere sul muro come due relitti abbandonati.
Un fascio di luce lunare entra prepotente dalla grande fessura del muro illuminando una piccola porzione di pavimento. Una chiazza bianca che stona in mezzo a quello squallore oscuro. Un vento gelido entra nella stanza e si insinua sotto la t-shirt che uso per pigiama provocandomi dei forti brividi. Con malavoglia mi alzo e corro a chiudere la finestra. Prima di farlo però mi concedo pochi secondi in cui osservo il cielo stellato. Scorgo la Luna piena in cielo che spicca orgogliosa e bellissima sopra i palazzi della città come a voler proteggere gli esseri umani che dormono. La osservo e mi perdo nei pochi dettagli che riesco a cogliere. Un’altra ventata gelida mi fa rabbrividire la schiena, le braccia e le gambe. Chiudo distrattamente la finestra.
Torno sul materasso lasciandomici andare sopra come fossi un peso morto. Rimbalzo appena le mie natiche toccano la stoffa morbida. Afferro il mio iPhone per controllare l’orario. Le quattro e ventidue di mattina. Ripongo il telefono sul comodino e mi infilo sotto le coperte.
Chiudo gli occhi e mi abbandono ad un lungo sonno senza sogni né incubi.
 
 
 



 
 




 



 
 
Akira.
 

Takanori.
 

 
Akira?
 
 

Takanori!
 
 
Akira, sei..tu?
 
 


Sono io.
 
 
Sei proprio tu?


 
 
 
Sono io Takanori.
 
 
 
Cosa…cosa ci fai qua?
 
 
 
Perché dopo tutto questo tempo?
 
 
Quanto tempo è passato?
 
 
Non lo so, forse troppo.
 
 
 
Ti prego…
 
 
 
Takanori….
 
 
 
Non andare via…
 
 
 
Non lasciarmi.
 
 
 
Non ti lascerò.
 
 
 
 
Io senza di te…




 
…Non sono niente



 














































Eccoci qua, e anche questa storia è finita. Ah... ancora non mi capacito di averla scritta e di averla terminata. Ricordo ancora quando sognai la storia per la prima volta. A quel tempo non avrei mai pensato di riuscire a scriverla tutta e postarla qui su efp. Se l'avete letta e apprezzata e anche grazie all'aiuto di Federica (Kyoite) che mi è stata vicina e mi ha sopportato tutto il tempo. Ma ancora non è il momento di venire ai ringraziamenti. Vorrei dire qualcosa su questa fanfiction. Per me, fin dall'inizio, non è mai stata solo una fanfiction. Without You I'm Nothing è un mondo, un universo parallelo in cui Reita e Ruki non sono musicisti ma sono due esseri umani normali che vivono tranquillamente le loro vite e che un giorno si incontrano (per destino oppure no, chissà...). Questa storia porta con sè tante cose: ricordi e sogni che ho fatto nel corso dello scorso anno, ma soprattutto trascrive tante mie idee, teorie ed esperienze che ho provato nella mia vita e che involontariamente o meno ho riflettutto negli eventi e nei personaggi. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza i Reituki che ormai, per chi mi conosce, sa che non sono un semplice otp per me. Reita e Ruki sono due persone che mi rendono felice, che mi scaldano il cuore e che mi rasserenano l'animo. Sembra stupido pensare a due persone che nemmeno conosco in questi termini, eppure è proprio così. Per me basta vedere una foto di Reita e Ruki insieme per allontanare le nubi e far tornare il sereno nella mia giornata. A volte mi stupisco di quanto due persone possano trasmettere così tanta energia e  così tante emozioni. Probabilmente perchè c'è qualcosa di puro in tutto ciò. E probabilmente perchè sognare non fa mai male, no? Pensare che Reita e Ruki siano più che amici e colleghi è una cosa così dolce e romantica che non riesco a vederci nulla di male. Se così fosse, beh...auguro a loro tante cose belle ♡ 
Ma torniamo sul capitolo. Più che un capitolo, è un epilogo....anzi. Io lo chiamerei un 'interlude'. E' un qualcosa, uno spezzone di vita di Akira...tuttavia non ha nè tempo nè spazio. Non si sa quando avviene quello che avete letto. Forse è l'Akira che abbiamo incontrato all'inizio della storia o forse l'Akira che ha riniziato una nuova vita insieme a Jonathan. Non lo so. Mi piaceva questa scena di Akira che si alza e si sporge dalla finestra per vedere la Luna. Un piccolo momento di pace e di tranquillità. Senza spazio nè tempo. 
Ma...dopo cosa succede? Non posso dirvelo. Interpretatelo come volete. Probabilmente i due stanno comunicando a distanza, ognuno nel proprio letto, nella propria vita. In fondo Akira e Takanori saranno sempre irrimediabilmente legati. Forse è tutto un sogno di Akira? O forse i due, da qualche altra parte, si sono rincontrati? Non saprei dirlo. Interpretatelo come volete. Voglio che il finale sia qualcosa di personale. Ogni lettore decide come meglio crede. Tuttavia sono davvero emozionata di annunciare due piccole sorprese: ci sarà uno spin-off di WYIN e ........ci sarà un continuo! Non so quando nè come; considerando che sto scrivendo la tesi di laurea, dubito che scriverò tutto quello che vorrei immediatamente. Però ecco...ho davvero intenzione di non far finire tutto qui. Questa storia è troppo importante per me. Grazie per averla letta, amata e odiata. Vi ringrazio con tutto il cuore.
Mi dispiace dilungarmi troppo ma sento che devo farlo. Ho bisogno di ringraziare un paio di persone.

grazie a tutte le persone che hanno recensito: siete state sempre dolci e disponibili a 'sprecare' pochi minuti del vostro tempo per farmi sapere i vostri pensieri a riguardo. grazie mille di ogni singola parole che mi avete scritto.

grazie a Federica (Kyoite): sei la ragazza più dolce che conosca, il mio piccolo angelo custode. Mi sento così fortunata a conoscerti e a essere tua amica. Sei una delle persone più importanti della mia vita e ogni giorno mi chiedo cosa ho fatto di bene per meritare la tua attenzione. Ti voglio bene ♡

grazie Chiara
 (gothic_romance): mi ha fatto piacere incontrarti dal vivo e sentire tutti i tuoi complimenti nei confronti della mia storia. Sei una ragazza bellissima sia dentro che fuori.

grazie ad Alice, la mia coinquilina e nonchè una delle mie migliori amiche: grazie perchè mi sopporti ogni giorno e grazie mille per avermi abbracciata forte durante il concerto dei Placebo in cui ho pianto come una bimba proprio mentre loro stavano suonando 'Without You I'm Nothing'. Ha significato molto per me. Ti voglio tanto bene.  

grazie ai Placebo: loro sono la mia band preferita, la band con cui sono cresciuta e che mi ha accompagnata nel corso della mia infanza, adolescenza ed età adulta. Grazie perchè mi ispirate ogni giorno e grazie per farmi sentire un po' meno sola ogni volta che ascolto la vostra musica. Grazie per aver ispirato questa storia. Grazie per le vostre canzoni che sembrano così lontane ma allo stesso tempo così vicine alla mia vita e a tutto quello che ho passato. Grazie di ogni singola nota e di ogni singola parola. 



Grazie a chiunque abbia letto, grazie ai lettori silenziosi, grazie a chi si è fatto sentire su twitter o su facebook. Grazie a chiunque mi abbia supportata. 

 
   
 
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