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Autore: Sybil_Marlowe    12/03/2017    0 recensioni
Loki è sul trono di Odino grazie ad un piano apparentemente ben architettato con un personaggio misterioso. Tutto sembra procedere per il verso giusto, ma...
(teoria sulla trama di Ragnarok)
Genere: Angst, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Asgard era bellissima.

Dai suoi giardini sempre rigogliosi, alle strade ordinate gremite di gente, alle magnifiche architetture... Tutto nella Cittadella Celeste era uno spettacolo mozzafiato.

Inondati dalla calda luce degli astri al tramonto, gli edifici brillavano come gemme su una corona. Ma nessuna gemma era splendente come il magnifico palazzo reale che si ergeva nel punto più alto della città. La lucente celebrazione della grandezza di Asgard, un tripudio di imponenza, perfezione e regalità.

Loki passò le dita sulla balaustra dorata del terrazzo, la pietra da cui era stata scolpita era liscia e tiepida. Respirò profondamente ed abbassò lo sguardo sulle proprie mani. Mani che in quel momento non erano del tutto le sue.

Era stato un sacrificio non indifferente accettare questo periodo di stallo, rallentare l'attuazione del suo piano posponendo così anche il suo definitivo trionfo. Esiliare Odino e sedere finalmente sul trono era stata sì una soddisfazione immensa... ma agli occhi degli asgardiani il loro re era sempre quel patetico vecchio, era lui che vedevano anche ora con lo scettro in mano.

Loki era un uomo paziente, aveva aspettato tanto prima di poter ottenere ciò che voleva e aveva attraversato difficoltà il cui solo ricordo lo faceva rabbrividire, eppure in quel momento, così vicino alla vittoria finale, si sentiva inquieto come non mai. Doveva lottare ogni giorno contro l'impulso incontrollabile di rompere il piano e mostrarsi a tutti per chi era veramente. Indubbiamente una svolta così violenta avrebbe portato il popolo al terrore, ma era meglio vedere centinaia di sudditi prostrati e spaventati che un ammasso di idioti creduloni in adorazione di un uomo che praticamente non esisteva più.

Un moto di rabbia improvviso lo portò a stringere i pugni, con tanta forza che le unghie gli si conficcarono nei palmi.

Si voltò d scatto e con un veloce incantesimo serrò il portone senza fare rumore. Gli astri ormai erano quasi tramontati definitivamente e solo in quel momento, nell'ombra, lontano dalla vista di tutti, Loki riprese le sue sembianze originali. Le rughe scomparvero dal suo volto, la folta barba scomparve ed il grigiore abbandonò i suoi capelli assieme alle fattezze di un uomo piegato dalla vecchiaia, lasciando posto ad corpo nettamente più giovane e vigoroso.

Guardò le sue lunghe dita affilate e si chiese come quel popolo di stolti potesse ancora riporre fiducia in un re tanto anziano e consumato. Gli sfuggì una risata gelida. Ormai mancava poco, veramente poco...

- Ti fa tanto ridere tutto questo? - una voce femminile lo sorprese alle spalle.

Una donna incappucciata procedette verso di lui, le suole dei suoi stivali contro il selciato emettevano un rumore secco e cadenzato, come le lancette di un orologio midgardiano.

- Hela... sei qui - la salutò Loki, la sua voce era completamente priva di sentimento.

- Non avrei mai detto che fossi un sentimentale – replicò la donna, accostandosi a lui.

Loki le rivolse uno sguardo interrogativo.

- Asgard... si vede che ami questa città -

- Non più di quanto una fiera non ami la preda che lei stessa ha cacciato – sentenziò lui a denti stretti.

Hela ridacchiò – E come una fiera finirai per divorare questo bottino fino all'ultimo brandello, presumo -

Il Dio degli Inganni aggrottò la fronte – Che vuoi dire? -

- Sei mosso da rabbia e avidità, Loki. Sentimenti che in genere apprezzo... Ma in questo caso rischiano di compromettere il piano -

Loki si irrigidì – Sto seguendo il piano esattamente come prestabilito. Ogni giorno faccio la mia parte e ti assicuro che non è cosa semplice. Tu, piuttosto, quando penserai di compiere ciò che ti concerne? Ormai è quasi un mese che andiamo avanti con questa messinscena... -

- Credevo ti piacessero le messinscene, signore delle menzogne -

- Cosa sei venuta a fare qui questa sera? - tagliò corto Loki, nervosamente.

Hela abbozzò un sorriso – A portarti buone notizie -

L'uomo fece un gesto d'invito con la mano – Prego -

- Non dovrai più aspettare -

A quelle parole, lo sguardo di Loki si illuminò – Cosa intendi? -

- Quello che ho detto. L'attesa è finita, si passa alla seconda fase del piano – tacque un secondo, quasi a voler osservare la reazione di Loki a quelle parole, poi riprese – Ma con qualche piccola variazione -

Il Dio degli Inganni fece una smorfia di disapprovazione – Che altro vuoi ora? - esclamò, cercando di mantenere i nervi saldi il più possibile. Quella donna gli era stata utile, tremendamente utile ed avrebbe continuato ad esserlo se tutto avesse proceduto come prestabilito. Ma allo stesso tempo era il rischio più grande che avesse mai corso e doveva prestare attenzione.

- Rinfrescami la memoria... cosa prevedeva il nostro patto? - fece Hela melliflua.

Loki si stava innervosendo sempre di più, non gli piaceva affatto la piega che stava assumendo quella conversazione – Ti ho promesso il dominio su sette degli otto regni che ancora non sono sotto il tuo potere -

- In cambio della tua stessa vita, risparmiata dalla lama di Algrim – continuò la donna – Sette regni per evitare di lasciarti morire pateticamente nelle lande desolate di Svartalfheim... tra le braccia di un falso fratello che in realtà odi più di ogni altra cosa. Sette regni soltanto -

- Soltanto?! - ripetè Loki, ormai la rabbia stava diventando difficile da contenere.

-Mi pare che tu, nonostante tutto, tenga molto alla tua vita -

- Non è questo il punto! Il nostro patto non si limitava al salvarmi la vita, ma anche concedermi Asgard e supporto nel governarla! Ti conosco, Hela, non mi avresti mai strappato dalla morte se non ti fossi servito a mia volta. Io avevo accesso ad Asgard e le chiavi per lasciarti via libera nei Nove Regni, ero l'unico che avrebbe potuto aiutarti ad attuare i tuoi progetti di conquista! Cosa credi, che da sola, maledetta e imprigionata nel mondo dei morti, saresti riuscita ad arrivare fin qui?! - la collera si era scatenata, giorni a sopportare assurdi compromessi... le parole di Hela erano state la goccia che aveva fatto traboccare il vaso – Ti dirò, Hela, che in realtà quello di noi due che potrebbe volere di più sono io! Eppure non avanzo richieste, continuo a rimanere nella mia posizione. Tu avrai i tuoi inutili regni da governare coi tuoi eserciti di Niflheim, mentre io siederò come legittimo sovrano sul trono di Asgard -

Per qualche secondo entrambi tacquero. Poi i sogghigni sommessi di Hela s'insinuarono nel silenzio, esplodendo repentinamente in una risata fragorosa e crudele.

Loki mosse istintivamente un passo indietro, sentì improvvisamente il sangue gelargli nelle vene. Con terrore, si accorse che da terra una strana e corposa scia di fumo nero gli si stava avvolgendo intorno alle gambe, serpeggiando lentamente verso l'alto.

- Ma cos...? - gemette con voce soffocata, mentre il serpente di fumo l'aveva ormai raggiunto al livello dell'addome e lo stringeva terribilmente.

Sempre col suo sorriso malvagio stampato in volto, Hela si avvicinò a Loki e lo guardò dritto negli occhi. Le sue iridi erano inquietanti, una azzurra e limpida e l'altra cupa e spenta.

- L'hai detto tu stesso – sibilò – Fin dall'inizio il nostro accordo era iniquo... Svartalfheim, Jotunheim, Nidvaller, Midgard... secondo te davvero si può avere interesse a governare luoghi sterili come quelli? Io avrò solo degli inutili regni. La tua lingua d'argento ti tradisce, ti sei appena pugnalato da solo -

Le spire nere intorno ai fianchi di Loki lo stritolavano così violentemente da farlo quasi urlare di dolore. Avrebbe voluto replicare, ma le parole gli morirono in gola.

- È Asgard l'unico regno che mi interessa – dichiarò infine la donna, perentoria – Quando avrò controllo sulla Cittadella Celeste, tutto il resto verrà da sé. Attuerò finalmente la mia vendetta e sarò la creatura più potente dei Nove Regni! Credevi davvero che avrei lasciato tanto potere nelle mani di uno stolto impulsivo come te? Nemmeno saresti in grado di controllare le enormi possibilità che questa conquista avrebbe dispensato, tanto sei accecato dalla tua capricciosa smania di rivalsa. Avevo già ben chiaro come agire, ma osservando il tuo animo bramoso e sprezzante mi sono convinta ancora di più del fatto che non avresti mai potuto essere mio alleato. Il tuo ruolo, quello che ti spetta, è solo quello della pedina  -

Con tutte le forse che aveva in corpo, Loki cercò di liberarsi dai serpenti di fumo di Hela, ma questi sembravano invece stringersi sempre di più.

- Tu... questo era... era il tuo piano fin dall'inizio! - biascicò Loki.

- Lo era, sì – rispose tranquillamente Hela – E non hai idea di quanto tu mi sia stato utile – con un gesto della mano, la donna fece sì che le serpi fumose si avvolgessero anche intorno ai polsi del Dio degli Inganni, immobilizzandolo completamente – Devi sapere che la tua idea di piano combaciava perfettamente con ciò di cui io avevo bisogno. Spinto dai tuoi desideri infantili, la prima cosa che hai fatto è stata esiliare Odino... Una bella soddisfazione per te, un capriccio coronato. Per me invece era il punto di partenza per avere ciò che volevo. Perchè sai... il Padre di Tutti era il solo in tutti i Nove Regni ad avere potere su di me... Ma ora lui non è più un problema, grazie a te -

Man mano che i tasselli andavano al loro posto rivelando i veri progetti di Hela, l'animo di Loki era sempre più invaso dall'angoscia. Si era fidato... euforico per aver intravisto la possibilità di avere la sua rivincita, aveva dimenticato di calcolare qualunque evenienza... E questo era il risultato.

La donna esplose nuovamente in una risata fragorosa – Lo sai, ti credevo molto più astuto. Ma in questo modo è stato più facile usarti... -

Per la prima volta in tutta la sua vita, Loki era rimasto senza parole. Quella situazione era del tutto inaspettata, così sicuro dei suoi progetti e delle sue capacità, mai si era trovato in una situazione così critica. Non c'era via di scampo. A quel punto Hela l'avrebbe sicuramente...

- Che c'è? Hai paura di morire? - sorrise lei compiaciuta. Gli si avvicinò ancora di più, sempre emettendo quel sinistro suono coi tacchi delle scarpe, fino a trovarsi a pochi centimetri da lui – Eppure, mi pare... - continuò, posando delicatamente una mano sul torace di Loki - …che tu una volta abbia già sperimentato cosa si prova... -

Il Dio degli Inganni avvertì improvvisamente un dolore lancinante in fondo allo sterno, così acuto da mozzargli il fiato e fermagli il cuore di un battito. Aveva già provato quella terribile sensazione, se lo ricordava bene. Su Svartalfheim quando Algrim l'aveva trafitto... Allora però era stato diverso. Si era fatto colpire appositamente, così da poter incontrare Hela e stringere con lei un patto. Gli era sembrato un piano perfetto, morire per davvero in modo da “ingannare” tutti, perfino l'onniveggente Odino, e tornare in vita sotto la protezione della Dea dei Morti. Infallibile. Questa volta, invece, era tutto diverso. Mentre una scura chiazza di sangue gli si allargava sulla stoffa della camicia, insieme al dolore della ferita l'assalì anche la disperazione.

Questa volta non ci sarebbe stata salvezza, era giunta la fine.

Con un gesto fulmineo, Hela lo liberò di scatto dalle spire nere e lo scaraventò a terra con violenza.

Tremante e privo di forze, Loki cerò di rialzarsi aggrappandosi alle colonnine della balaustra.

- Se potessi vederti ora, Loki di Asgard... - lo canzonò la donna – Debole e indifeso, mi basterebbe uno schiocco di dita per porre fine a questo strazio -

L'uomo crollò in ginocchio, incapace di reggersi sulle proprie gambe, le mani strette sul torace erano rosse di sangue.

Hela lo raggiunse e per un attimo rimase in piedi davanti a lui, sovrastandolo con la sua figura scura. Solo in quel momento, per la prima volta dal loro accordo, Loki la vide per quello che era in realtà: la Morte in persone, oscura, terribile e crudele.

Improvvisamente, però, il dolore al torace scomparve e le energie gli tornarono di colpo. Confuso e frastornato, il Dio degli Inganni, ancora prostrato a terra, alzò gli occhi su Hela.

- No, tranquillo, non porrò fine ora alla tua infima esistenza – sibilò guardandolo con sdegno – Vivere col peso di questo bruciante fallimento per te sarà una punizione ben peggiore – con l'ennesimo gesto della mano, Hela evocò nuovamente la sua magia oscura, questa volta sotto forma di una nuvola di nebbia vorticosa – Ma per umiliarti ancora di più, ho deciso di riservarti un trattamento speciale -

Loki si trovò ancora avvolto dai serpenti neri, questa volta però invece che bloccarlo lo stavano trascinando con forza verso la nuvola scura.

- Cosa...?! - non fece in tempo a finire la frase che l'incantesimo di Hela già l'aveva inghiottito completamente.

- Ti manderò in esilio, proprio come tu stesso hai fatto con Odino. Patirai la sua stessa sorte, ma al contempo realizzerai il tuo più grande desiderio: essere al pari del Padre di Tutti – scandì lei, appena prima che il portale nero si chiudesse definitivamente.

Rimasta sola e nel silenzio, Hela si avvicinò al parapetto e si affacciò su Asgard.

Con un gesto lento si tolse il cappuccio dalla testa, rivelando una folta chioma di capelli scuri.

- È giunto il momento – sussurrò, mentre un ghigno le si incideva sul viso diafano – Ragnarok sta per cominciare -


L'angolo della fanfictioner :3
La mia teoria personale su Ragnarok esposta in maniera diretta (almeno, il concetto XD) u.u9 voi che ne pensate? Secondo me questo sviluppo sarebbe realistico e mi piacerebbe molto vederlo sul grande schermo... chissà :) Almeno se avrò ragione con questa fic come prova potrò dire "IO LO SAPEVO!" XD

   
 
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