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Autore: Scarlet Jaeger    12/03/2017    0 recensioni
Ci fu un tempo in cui un Saint di Atena mi condannò al sonno eterno; ma non tutte le cose sono fatte per durare, e non si può sconfiggere né uccidere un Dio. Perché io sono un Dio.
Sono tornato dalla mia prigionia, ed adesso mi prenderò la mia vendetta.
Sarò di nuovo spettatore del mio siparietto, dietro le quinte di una nuova guerra. Sarò io a manovrare le mie marionette.
Preparati Saint dei Gemelli, verrò a reclamare la tua caduta, perché il mio nome è...
Yoma di Mephistopheles.
Genere: Generale, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Gemini Kanon, Gemini Saga, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15
 
 
Owl era riuscita ad arrivare incolume fino alla terza Casa, nonostante il trambusto che si era venuto a creare nel Tempio. Arrestò la sua corsa sull’uscio, proprio sull’ultimo gradino prima del grande portone. Dall’interno proveniva un silenzio spettrale, nonostante il grande vociare che infuriava dall’esterno, ed il buio che proveniva dal cuore dei corridoi le fece accapponare la pelle.
Chiuse per un momento gli occhi, portandosi le mani al petto cercando di regolarizzare il respiro corto, non dettato unicamente dalla corsa incessante che aveva fatto a tutta velocità saltando i gradoni delle scalinate di due alla volta.
Purtroppo di tutta quella storia non c’era nulla che le tornasse. La stranezza di Saga in quei giorni, Aiolos così tranquillo, solare e ligio alle regole del Tempio, ed ora quel misterioso fatto accaduto stonavano con la realtà. Sembrava quasi che il Saint dei Gemelli l’avesse allontanata volontariamente dal Tempio. E poi lui era scomparso, forse morto, insieme al compagno d’armi ed alla neonata Atena.
No. Voleva fare chiarezza!
Riportò le mani serrate sulla gonna dell’abito, tirandolo su quanto bastava per poter riprendere a camminare, e si diresse nelle stanze private del padrone di casa.
Tutto era stato lasciato come ricordava. Sembrava che la stanza stesse aspettando Saga di ritorno da qualche missione, ma lei sapeva che non sarebbe stato così e solo in quel momento, sola nel silenzio della grande Casa, vicino alle cose personali del suo amico, si rese finalmente conto che probabilmente quella stanza non avrebbe mai più rivisto il suo padrone fino a che un altro Saint non fosse giunto ad ereditarne la sua Cloth.
Fu proprio in quel momento che le ginocchia le cedettero e cadde come un sasso distesa tra le candide lenzuola immacolate del letto, che lei stessa aveva rifatto non molte ore prima, e pianse in silenzio addossandosi al cuscino dove l’odore di Saga era rimasto impresso.
Piangeva per lui, per Atena, per Aiolos e per lei stessa, che per codardia non era riuscita a dire nulla a Shion di quanto aveva visto. Probabilmente, la fiducia che la teneva attaccata al ragazzo l’aveva portata a non rendersi conto della gravità della situazione.

O forse…
Owl si issò in piedi di scatto, voltandosi perentoriamente verso lo specchio e rimirando i suoi lineamenti tirati, le guance bagnate ed i capelli rossi scompigliati ad incorniciarle il volto. Anche se immensamente scomposta era comunque lei. Con gli stessi occhi nocciola puntati in quelli del suo riflesso, si ricordò della prima volta che vide i bei lineamenti di Saga tirati in una smorfia crudele, i lunghi capelli color dell’oro farsi neri ed i meravigliosi occhi verdi tingersi del colore del sangue. Fu in quel momento che prese finalmente coraggio.
Uscì di volata dalla stanza, buttando un’ultima occhiata all’interno come per imprimere nella memoria quel ricordo e, dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, si lanciò in direzione del Tredicesimo Templio.
Forse non era troppo tardi per farlo sapere a Shion.
 
Passò di gran fretta tutte le altre Case rimanenti, chiedendo il permesso ai custodi che ci erano rimasti e prendendoselo da sola in quelle lasciate vuote dai Saint fuori per via di quella notte. Man mano che saliva l’aria si faceva più fredda e la tensione che si respirava diveniva sempre più pesante. Inoltre c’era un via vai di guardie semplici che, da quanto era riuscita a capire, correvano in tutte le direzioni per cercare di constatare i danni alla struttura e cercando di capire se anche il Sacerdote avesse riportato ferite.
Di lui però non c’era traccia.
« Scusa, sai dov’è Shion? » Cercò di richiamare l’attenzione di un Saint che se ne stava in disparte con il viso stralunato di chi era stato buttato giù dal letto troppo presto.
« Nelle sue stanze. Ha subito un attacco, ha bisogno di riposare. E comunque non ti lasceranno avvicinare a lui. » Le rispose paziente ma con una nota stizzita nel tono di voce. Si allontanò però prima che lei potesse aprire bocca di nuovo.
Poco male si disse Owl, perché lei conosceva bene la strada per arrivare nelle stanze private del Pope. Così, mandando giù un copioso groppo di saliva, mostrò l’espressione più sicura che riuscì a fare e si mise a correre sulle scalinate sotto i vari richiami dei Saint inferiori che cercavano di bloccarla. Ma lei era tanto mingherlina quanto veloce e loro, goffi e lenti dento le armature pesanti, che non avevano nulla a che vedere con quelle d’oro, d’argento e bronzo, non poterono far altro che farla arrivare incolume ed indisturbata di fronte alla sua meta.
« Hey tu, ragazzina! » Iniziò ad inveirle contro una guardia, col fiato corto e l’espressione non proprio amichevole. Sicuramente con tutto il trambusto che già c’era nel Tempio, recuperare una ragazzina fuori dal letto a quell’ora ed a zonzo per i corridoi non era di certo il loro passatempo preferito.
Ma lei non demordeva.
« Ho bisogno di parlare con il Grande Sacerdote! È urgente! » Si voltò verso l’uomo, cercando di indietreggiare il più possibile a passo svelto, fino a che non si trovò con le spalle al muro. Di certo non aveva fatto tutta quella strada per farsi riportare di peso nelle sue stanze, dove sicuramente l’avrebbero chiusa pur di farcela rimanere.
« Il Sacerdote ha dato ordini tassativi di non essere disturbato. » Rispose perentorio l’uomo, finendo col prenderla per un braccio e tirarla verso la scalinata appena percorsa.
Dal canto suo Owl cercava di appuntellare i piedi il più possibile, tirando nel verso contrario e facendo resistenza con tutte le sue forze. Quella di volontà in primis. Voleva constatare coi suoi occhi che Shion stesse bene, parlare con lui di quanto successo a Saga ed, in quella notte di solitudine, sentire la sua vicinanza. Pian piano che si rendeva conto che il ragazzo di cui era segretamente innamorata probabilmente era morto, aveva infuso al suo cuore una certa malinconia. Ed il non sapere come era peggio di qualsiasi altra cosa. Forse perché una parte di lei sapeva qualcosa che nemmeno la massima autorità del Tempio era a conoscenza.
« Io posso! »
Si lasciò andare in un’irritante commento che fece saltare totalmente i nervi al Saint. Così, con espressione irritata, l’uomo la strattonò con talmente tanta violenza che la ragazza finì con le ginocchia a terra, mentre lui ancora le teneva saldamente il braccio con mano facendole ancora più male di prima.
« Gli ordini tassativi riguardano tutti, nessuno escluso. » Continuò lui con stizza. « Compresa te. » Sottolineò quest’ultima frase tra i denti, facendole salire le lacrime agli occhi. Purtroppo la sua forza fisica non bastava a sovrastare nemmeno il Saint di rango più basso e, totalmente sconfitta, si ritrovò a piangere dalla rabbia.
“Un giorno diventerò una guerriera. Un giorno sarò forte e degna del mio rango. Un giorno Saga sarà fiero di me, ovunque egli sia.” Si ritrovò a pensare mentre si alzava da terra, ancora brutalmente strattonata.
Quando oramai tutte le speranze di Owl erano crollate come castelli di sabbia dopo un’ondata, nel silenzio che si era venuto a creare tra i due, sentì distintamente la porta della stanza aprirsi e la strana e possente voce del Sacerdote li bloccò entrambi sul posto.
« Conducila dentro e lasciaci soli. » Furono solamente quelle le parole di Shion, dette in voce che non ammetteva repliche ed uscite fuori forse troppo crudeli verso il suo aguzzino.
Quando si voltarono il Pope aveva già abbandonato l’uscio e la stanza buia era rischiarata solamente dalla luce della luna che entrava dalla finestra spalancata e lei, a passo deciso, si lasciò accompagnare fino al centro.
Shion era seduto ai piedi del letto ed indossava la tunica scura propria dei Sacerdoti. I capelli erano lasciati cadere leggermente scompigliati sulle spalle e nonostante non fossero del tutto visibili a causa della semioscurità della sua angolazione, li sapeva essere biondi. Il dettaglio che più di tutti saltò agli occhi della giovane però, era l’inespressiva maschera che troneggiava sul suo volto, quella che Shion si era sempre rifiutato di indossare di fronte ai suoi guerrieri. Così, con l’elmo scarlatto ed il volto artificiale fisso su di lei, riuscì quasi a spaventarla. Owl sentì il cuore batterle all’impazzata, cosa mai successa di fronte a lui. In più, il silenzio che si era venuto a creare nonostante fossero finalmente soli non l’aiutava per niente.
« Shion… » Sospirò lei, senza neanche prendersi la briga -come il suo solito- di inchinarsi.
« Che cosa ti ha spinto fin quassù in questa notte angusta? » La bloccò lui prima che potesse dire qualcosa ed il suo tono di voce non era per niente in contrasto con la sua figura. Era cupa e roca come non lo era mai stata e questo fece alzare leggermente un sopracciglio alla rossa, che comunque cercò di non farsi cogliere pensierosa.
« Ho saputo quanto è successo ai piedi del Tempio, ma vorrei sentirlo dalla sua voce. » Iniziò lei, fermandosi per osservare attentamente un qualsiasi movimento del Pope, che rimase inaspettatamente irremovibile. « È vero che Aiolos, Saga e la piccola Atena sono scomparsi? » La voce le tremò all’ultima parola, ma ingoiò un groppo amaro di saliva mentre il cuore le martellava più incessantemente nel petto.
Shion sospirò impercettibilmente senza spostare l’attenzione da Owl, che era rimasta in piedi nel bel mezzo della grande stanza.
« Se è questo che sai non c’è nient’altro da dire. » Mise fine lui alla conversazione, alzandosi di scatto e sovrastandola anche da quella distanza.
« In realtà ci sarebbe. Una cosa che non ho avuto il coraggio di dire, o solo ammettere a me stessa. » Abbassò gli occhi al pavimento mentre si riempivano di lacrime. « E non so se il fatto di aver taciuto abbia influito su questi eventi. »
« Cosa? » Ringhiò stizzito il Sacerdote, con la voce roca che spaventò non poco la ragazza. Non ricordava quel tono aggressivo nell’amorevole voce di Shion, e quello la confondeva ancora di più. Cercò di arrestare il flusso delle lacrime pulendosi gli occhi e le guance con il dorso della mano ed, assottigliando lo sguardo, cercò di notare qualche particolare sospetto nella figura di fronte a sé.
« Io… » Bloccò la frase in gola, non sapendo se rivelargli una volta per tutte il “segreto” di Saga, nonostante lui non fosse più una minaccia, o tacere e scoprire perché Shion fosse così tremendamente diverso ed imponente dal solito.
« Se mi vuoi parlare dell’anima nera di Saga me ne ero accorto. » Parlò lui rompendo il silenzio ed allentando un po’ la tensione, ammorbidendo leggermente il tono di voce. « C’è altro? »
Lei scosse il capo come se fosse in trance, ancora assimilando l’informazione ricevuta.
Lui sapeva, e non riusciva a capacitarsi di come avesse fatto per venirne a conoscenza. C’era ancora qualcosa che non le tornava, ma il Grande Sacerdote sembrava avere una certa fretta di rimanere di nuovo solo.
Con un piccolo inchino Owl gli voltò le spalle, raggiungendo con poche e decise falcate la porta, pronta ad aprirla. Tutta quella semioscurità le stava facendo male agli occhi, oltre che salire alla mente pensieri strani.
« Com’è stato? » La voce prorompente di Shion le arrivò di nuovo alle orecchie, forte e roca come poco prima, bloccandola sul posto proprio ad un passo dalla “fuga”.
Voltò solamente il capo nella direzione del suo interlocutore, alzando leggermente un sopracciglio.
« Cosa? » Domandò seria e curiosa e subito l’uomo le fornì la domanda più strana che le avesse mai fatto in tutti gli anni di pacate conversazioni.
« Vedere l’anima nera di Saga con i tuoi occhi. »
Quella frase detta in quel frangente, con quella voce così bassa e quasi spetrale le fece accapponare la pelle, soprattutto dopo che quelle parole riportarono alla luce l’immagine del citato coi capelli scuri. Immagine che probabilmente l’avrebbe segnata per sempre. Voleva ricordare Saga col sorriso radioso stampato sul viso, gli occhi verdi che la guardavano curioso ed i capelli biondi lasciati sciolti a danzare col vento. Ma, a volte, le due facce della stessa medaglia squarciavano l’immagine angelica che aveva di lui e tutto si faceva inquietante. Come in quel momento, coinvolta in quella strana conversazione, l’immagine che tanto cercava di dimenticare la vedeva di fronte a sé, chiara e nitida a contrasto con la figura del Grande Sacerdote.
« Triste. » Fu solo quella la risposta di Owl, uscita in tono secco dalla sua bocca per la prima volta.
Quando il silenzio calò sulla conversazione e fu sicura che il Sacerdote non avrebbe continuato, senza neanche prendersi la briga di salutarlo uscì di tutta fretta dalla stanza, richiudendo la porta dietro di sé con un sonoro tonfo. Voleva solo correre a gambe levate fino alla sua camera per riflettere e, soprattutto, per dare tempo alle sue gambe di smettere di tremare.
Fine capitolo 15
 
Angolo autrice:
Salve a tutti cari lettori *-* Si è concluso un altro capitolo di questa mia storia che, nonostante il tempo passato ed il poco per scrivere cerco di portare avanti :3
Spero comunque che, nonostante non abbia più visto l'ombra di una recensione (vi adoro comunque xD), questa storia continui ad incuriosire. Purtroppo molte volte (ditemi se capita anche a voi o sono solo io la pazza) anche solo una persona che mi fa sapere cosa ne pensa o mi dia consigli, o anche critiche (purché siano costruttive) mi dà la forza per portarla avanti :3
Ma, bando alle ciance… Sappiamo tutti di che notte si parla in questo capitolo :3 come tutti sappiamo chi si cela sotto mentite spoglie del Sacerdote. Tutti tranne Owl, poveraccia u.u  sono stata abbastanza in onda con gli eventi trascorsi? Secondo voi verrà a saperlo presto che sotto quella tunica si cela il suo amato? Ehehe, fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione a tutti!!
Al prossimo capitolo 
  
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