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Autore: HyeSeok    13/03/2017    0 recensioni
Già una volta era fuggito da lui...Lee Donghae, affermato fotoreporter, aveva lasciato San Francisco e Lee Eunhyuk per sposare un altro uomo. Poi il marito era morto e Donghae si era rifatto una vita, quando Eunhyuk ricomparve.
Un tempo erano stati una riuscitissima coppia di giornalisti; adesso lui era il caporedattore dell'Evening Monitor. Attraente cinque anni prima, ora Eunhyuk era assolutamente sconvolgente e...ben deciso a riprendere le cose dal punto in cui erano state interrotte. Donghae, che voleva mantenere con lui un rapporto strettamente professionalem fu preso dal panico.
Avrebbe potuto fuggire di nuovo, ma sarebbe riuscito a sfuggire a se stesso e al suo cuore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una settimana dopo, il gallerista chiamò per congratularsi con Donghae ed informarlo che erano state vendute due delle sue foto e, poiché molti erano interessati ai suoi lavori, gli chiese se aveva abbastanza materiale per fare una mostra personale.
Dopo aver riagganciato, Donghae si pentì di non aver accettato di fare una mostra di lì a sei mesi. Quando stava a Death valley, sarebbe impazzito ad un’offerta del genere, ma ora era insicuro e pieno di dubbi. Scese in giardino, che era ormai il suo posto favorito per raccogliere le idee.
<< Oh, stai qui! >> disse Hyang Sook avvicinandosi alla fontana dove Donghae era solito sedere. << Io esco per un po’. Perché non vai a pranzare nel solarium, ti farebbe bene >>.
<< Grazie, Hyang Sook, è una proposta allettante >>.
<< Se vuoi, posso uscire più tardi, se non ti va di mangiare da solo. Ti vedo un po’ giù, non ti senti bene? >>
<< Non preoccuparti, Hyang Sook, sono adulto ormai, vai pure. Sto qui perché adoro rilassarmi, ma sto benissimo >>. Si sentì colpevole per quella bugia, ma non voleva che suo padre e Hyang Sook sapessero dei suoi problemi.
<< Va bene, come vuoi >> rispose Hyang Sook allontanandosi con un sorriso. Donghae rimase ancora un po’ in giardino ad osservare un passerotto che saltellava sulle foglie gialle, poi, ricacciando le lacrime indietro, rientrò in cucina per prepararsi un sandwich e si avviò verso il solarium. Arrivato sulla porta, si bloccò impietrito. Eunhyuk stava appoggiato ad una finestra, guardando verso il giardino.
Ora capiva perché Hyang Sook gli aveva detto di andare al solarium! Preso coraggio, entrò, con le mani sui fianchi, dicendo: << Eunhyuk, prchè stai qui? >>
<< Donghae, voglio che mi sposi >>. Non disse altro, né si mosse verso di lui.
<< Perché mi stai facendo questo? Non riesco a capirti…. >>
<< Ti amo >> rispose Eunhyuk con calma.
Stare in quella piccola stanza con lui gli risvegliò i sensi. Non riusciva a pensare: la sua mente insisteva a ricordargli il conforto ed il calore che aveva provato tra le sue braccia.
<< Donghae, almeno parliamone. Non abbiamo mai affrontato seriamente il problema delle tue paure del matrimonio e dei compromessi >>.
Guardandolo, lui poteva leggergli solo amore e sincerità.
<< Io…io non so cosa devo fare >> gli disse massaggiandosi le tempie.Era vero, aveva sempre sfuggito il problema, pensava di essersi creato una corazza protettiva ma, ciò nonostante, non era mai riuscito a sentirsi veramente libero.
Sedendosi, Eunhyuk, ancora senza toccarlo, continuò: << Io non sono Heechul, non la penso come lui, non ho le sue reazioni, ma sono sicuro di avere una cosa che lui non aveva… >>
Gli carezzò una guancia con tenerezza,guardandolo negli occhi.  << L’amore di Lee Donghae >>
Donghae subì lo shock di quelle parole, senza però poterle negare. La presenza di Eunhyuk forzava una sua decisione che non voleva prendere e la sua mente combatteva ancora contro il suo cuore. << Non mi hai sentito quando ho detto che volevo stare solo? A cosa ci serve un’altra discussione? >>
<< Aspetta fino a domani. Capisco che la mia venuta ti abbia causato uno shock: per oggi me ne vado, ma solo se mi prometti di rivedermi domani >>.
<< Dove? Non qui >>.
<< Va bene Fisherman’s Wharf?? >> gli chiese con la speranza negli occhi. << No, c’è troppa gente >> rispose Donghae accigliato. Sapeva che quell’incontro avrebbe deciso della sua vita. << Cosa ne dici del Palazzo della Legion d’Onore? E’ un museo, ci va poca gente, durante la settimana. Possiamo vederci verso le dieci di mattina >>.
<< Ci sarò e spero che ti sarai reso conto che non rinuncerò a te facilmente. Ti amo troppo >>.
Donghae si avvicinò alla statua di Rodin che Eunhyuk stava ammirando e lui, vedendolo arrivare, gli disse: << Sei arrivato presto! Sono contento che tu abbia indossato dei jeans, se fossi stato abbigliato di tutto punto, mi sarei preoccupato. Vuoi che entriamo o facciamo un giretto? >>
<< Si, camminiamo un po’. Ma perché ti saresti preoccupato del mio abbigliamento elegante? >>
<< Perché so che ti vesti solo quando sei costretto o… se vuoi nasconderti dietro le formalità >>.
Si sedettero su una collinetta erbosa per ammirare la baia San Francisco. Sentendosi osservato, Donghae si rivolse ad Eunhyuk, dicendogli: << Stavo per non venire, ma poiché sono già scappatoo una volta di troppo, starò a sentire quello che hai da dirmi >>.
<< Oltre al fatto che ti amo e voglio sposarti? >>
<< Si, a parte questo >>.
Eunhyuk si stese sull’erba, con le braccia incrociate sotto la testa. << Piuttosto io devo ascoltare ciò che hai da dirmi! >>
<< Io? Pensavo di aver detto abbastanza >> disse Donghae raccogliendo le ginocchia.
<< Si, mi hai parlato del tuo matrimonio con Heechul, ma io non penso che questa sia più una barriera tra noi, vero? >>
<< No, ormai ho esorcizzato quell’esperienza dolorosa. Non ho mai pensato che tu potessi agire come lui, ma il senso di soffocamento che provavo con Heechul poteva rinascere dentro di me e io dovevo assolutamente sfuggirne la causa >>
<< Ero io la causa? >>
<< Un paio di volte. Quando tornai dalla diga, fu una fu una di quelle, per esempio >>:
<< Mi sono comportato da stupido, ma ero terrorizzato che potesse esserti accaduto qualcosa. Ogni volta che ti pensavo in pericolo, morivo un po’ dentro >>.
<< Solo ora mi rendo conto che il tuo comportamento non era naturale, ma dettato dalla paura. Mi rendo anche conto, però, che se fossimo rimasti insieme cinque anni fa, a quest’ora saremmo una coppia separata come tante >>.
Eunhyuk si alzò di scatto. << Perché diavolo devi dire questo? >>
<< Ti ricordi quando, a Death Valley, hai fatto cenno a mia madre? Allora ho fatto finta di niente, ma in realtà ho avuto sempre paura di finire come lei: non mi ero reso conto che il suo fallimento era dipeso soltanto dal suo carattere. Ieri ho parlato a lungo con mio padre e mi ha spiegato i suoi problemi con mia madre. Ora è un uomo totalmente diverso >>.
<< Cioè? >>
<< Queste due ultime settimane sono state meravigliose: papà e Hyang Sook sono stati una rivelazione, per me. Sono veramente felici insieme. Anche se devono discutere su qualcosa, lo fanno sempre con l’aria di risolveremo-tutto-insieme-sicuramente >>.
Eunhyuk gli prese la mano carezzandogliela. << Un uomo e una donna che si amano possono avere una felice vita in comune: non è sempre idilliaca o una favola continua, ma una vita da guadagnarsi e dividere fino in fondo. Io voglio questo con te >>.
La paura gli strinse lo stomaco. << Puoi…puoi darmi un po’ di tempo? Solo poche ore, ne ho bisogno per superare le mie irrazionali paure >>.
<< Sto morendo di fame! >> disse Eunhyuk alzandosi e aiutandolo a sua volta. Lui aveva capito: gli stava dando tempo….
<< Ci sono dei fantastici ristoranti di specialità di pesce a Fisherman’s Wharf >> disse Donghae sorridendo. << Che ne dici se ce ne andassimo a mangiare una bella zuppa di pesce? >>
Arrivati al parcheggio, Donghae subito si rabbuiò, rendendosi conto che Eunhyuk avrebbe dovuto salire dietro di lui sulla moto. Il contatto con il suo corpo non gli avrebbe certo permesso di pensare razionalmente e freddamente ai suoi problemi!
<< Possiamo fare un giretto prima? >> gli alitò Eunhyuk sul collo. << Non ho mai visto Lombard Strret >>.
Donghae gli sorrise annuendo, sentendo l’eccitazione scendergli dal collo fino alle viscere. Cercò di concentrarsi per trovare la strada nel traffico intenso, ma le mani di Eunhyuk che gli carezzavano la schiena non gli resero il compito molto agevole. Ad ogni curva il corpo di Eunhyuk seguiva il suo nel movimento, causandogli un’innegabile sensazione di piacere.
Dopo pranzo passarono il resto della giornata visitando la città e Donghae quasi si dispiacque quando si accorse di essere arrivato di nuovo a casa del padre.
<< Camminiamo un po’ >> disse Eunhyuk prendendolo per un gomito e guidandolo lungo la strada che conduceva in cima alla collina. Da qui potevano vedere le luci della città splendere sotto di loro.
<< Sono un essere umano >> disse Eunhyuk. << Non posso aspettare più a lungo >>
<< Non ho bisogno di altro tempo, Eunhyuk >>. Donghae aveva preso la sua decisione e, anche se ne era ancora terrorizzato, era pronto a rischiare.
<< Davvero, Donghae? Vuoi davvero sposarmi? >> disse Eunhyuk con voce gioiosa.
Donghae l’accarezzò teneramente sulla guancia, prima di rispondere: << Si >>. E si sentì subito rilassato. Eunhyuk lo strinse a sé. Le sue labbra trovarono quelle del ragazzo e gli trasmisero tutta la sua passione.
Come è stata lunga questa attesa! >> gli sussurrò.
<< Ti amo >> rispose Donghae. << Ti ho sempre amato. Il mio cuore lo sapeva, ma dovevo convincer eil resto di me stesso che il nostro matrimonio sarebbe stato meraviglioso >>.
<< Io invece ho sempre saputo che sarebbe stato stupendo,eccitante, esaltante, stimolante e soddisfacente >> disse Eunhyuk, baciandolo sulla fronte.
<< Niente altro? >>gli chiese Donghae sorridendo.
<< Uhm, uhm, anche straordinario >>. Si baciarono a lungo e quel bacio disse parole che non avrebbero mai saputo dire. Ancora assorbiti dal loro amore e dalla loro felicità, tornarono verso casa, strettamente allacciati, certi della riuscita della loro unione.
La cerimonia avvenne nel giardino, sotto gli occhi del piccolo nettuno, di Seung Yeon e Hyang Sook. Il pranzo di nozze fu servito nel solarium; la luce dorata e il verde del prato si riflettevano nei loro occhi pieni d’amore.
Più tardi, mentre erano intenti a preparare i loro bagagli, Donghae disse: << Ci sono molte cose di cui non abbiamo ancora parlato >>.
<< Per esempio? >>
<< Ti dispiacerebbe trasferirti a casa mia? Non credo che i proprietari sarebbero contrari! >>
<< Oh, avevo dimenticato >> esclamò Eunhyuk, porgendogli un foglietto che aveva in tasca.
<< Con tanti auguri per il suo matrimonio, signore! >>
<< Oh, il contratto d’acquisto della mia casa! Come potevi sapere che avrei finito per sposarti? >>
<< Non lo sapevo, infatti, ma, se non potevo essere tuo marito, potevo essere però il tuo padrone di casa! >>
<< Non ti sei mai arreso, vero? Come potevi pensare che non avrei lasciato quell’appartamento? >>
<< Sapevo che eri troppo orgoglioso della tua camera oscura e che non avresti mai potuto lasciarla >>
<< Hai ragione, non avrei mai traslocato da quella casa >>. Donghae divenne improvvisamente serio, quando aggiunse: << Questo si riallaccia anche al mio lavoro… >>
<< Vorresti riprenderlo? >>
<< No, non esattamente.Ti ho mai parlato di quella galleria che ha preso le mie foto? Bene, ho accettato di fare una mostra tra sei mesi. Ho dei soldi da parte, non sarò un peso per te; comunque non voglio più fare il giornalista. Fare il fotografo non mi farà mai diventare ricchissimo, ma è ciò che voglio fare! >>
<< Una mostra! >> esclamò Eunhyuk abbracciandolo. << Perché non me lo hai detto prima? Volevo appunto suggerirti di dedicarti esclusivamente alla fotografia: dopo averti visto a Death Valley, ho capito che quello era il tuo mestiere e… >>
<< E cosa? Non pensavi che fossi un bravo fotoreporter? >>
<< Eri fantastico, ma come fotografo sei eccezionale. Le tue foto della diga sono state scelte per una premiazione! >>
<< veramente? >>
<< Veramente >> rispose Eunhyuk, baciandolo sul naso. << Ma perché non mi hai parlato della mostra? Non voglio che ci si nasconda niente >>.
<< Prima ero combattuto tra la mia carriera di fotografo e la nostra vita insieme. Ora invece so che posso avere tutti e due i miei amori. Tu e la fotografia. Comunque tu avrai sempre la priorità >> aggiunse guardandolo con occhi pieni d’amore.
<< Quando ridi, sei irresistibile >> disse Eunhyuk dandogli un bacio pieno di promesse di gioia.
<< Sarebbe meglio avviarci >> aggiunse poi, << sta per fare buio >>. I suoi occhi scintillanti non nascondevano ciò che avrebbero potuto fare una volta giunti a destinazione-
 
Sulla porta, suo padre gli diede un bacio pieno d’affetto. << Ti auguro una grande felicità >> gli disse. Hyang Sook li abbracciò entrambi, con gli occhi umidi. Era la prima volta che piangeva ad un matrimonio!
Guardando verso la strada, Donghae credette di vederci doppio. Parcheggiata accanto alla sua moto, c’era una BMW 650, identica alla sua. Vedendo la sua aria stupita, Eunhyuk gli disse: << Mi hai preso in trappola! Dopo essere venuto in moto con te, per le strade di San Francisco, ho capito che non volevo più saperne di occuapare il posto passeggero. Almeno finchè eri tu a guidare! >>
Carezzandogli il viso, Donghae l’abbracciò impulsivamente. << Oh, Eunhyuk,, quanto ti amo >>.
Le loro labbra si incontrarono in un lungo bacio. Eunhyuk, con le labbra ancora su quelle di lui, sussurrò:<< Vorrei tanto continuare questa conversazione….ma non davanti alla porta di casa di tuo padre >>.
<< Non c’è trappa strada da fare per arrivare ad Hannah >> rispose Donghae, continuando a baciarlo.
<< Adesso questa è la mia vacanza >> esclamò Eunhyuk. << E io vado a Mendocino >>. Lo baciò ancora in modo caldo e sensuale che dette a Donghae lunghi brividi di piacere.
<< Sarai il benvenuto, se vorrai accompagnarmi >> aggiunse Eunhyuk con un delizioso sorriso.
Con le moto affiancate, attraversarono il Golden Gate bridge, diretti verso il nord California. Sorridendo, Donghae si girò verso Eunhyuk che aveva rialzato la visiera del suo casco e, sebbene lui non riuscisse a sentire le sue parole, potè chiaramente leggere le labbra che diceva: << Ti amo >>.
Gli lanciò un bacio prima di riconcentrarsi sulla strada. Un sorriso rimase a lungo sul suo viso.
   
 
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