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Autore: givemeloveHarry    15/03/2017    1 recensioni
Tutto inizia da un finale alternativo della 2x16.
"È il momento di entrare" le disse Bellamy asciugandole le ultime lacrime ancora sul viso.
Le diede un lieve bacio sulla guancia e notò che Clarke arrossì. Non si era mai accorto fin a quel momento quanta avesse voglia di fare un gesto simile, ma scacciò nuovamente questo suo nascosto desiderio e cingendole le spalle l’accompagnò fino al cancello del campo.
Prima di entrare,si guardarono negli occhi assicurandosi entrambi di essere pronti ad affrontare un nuovo periodo della loro vita. Fecero un cenno alle guardie che, quasi all'istante diedero l'ordine di aprire il cancello di ingresso, ed entrarono, lasciandosi alle spalle Mount Weather.
(Bellarke.)
Genere: Avventura, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Lexa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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1. “HAD TO BE DONE”

"Bell non riuscirò mai a perdonarmi per quello che ho fatto"
Clarke sapeva che per il resto della sua vita sarebbe rimasto impresso il ricordo della gente di Mount Weather , di tutti quei copri bruciati dalle radiazioni a causa sua. Per salvare la sua gente aveva irradiato il settore 5 della montagna,uccidendo bambini,donne e gente innocente.
"Andava fatto"
  Bellamy le appoggiò una mano sulla spalla,gli occhi di Clarke si riempirono di lacrime e con un gesto quasi instintivo appoggiò la sua guancia sulla sua mano. Entrambi erano consapevoli che quel terribile gesto era inevitabile ,ma lei mai si sarebbe perdonata, sapeva che per il resto dei suoi giorni si sarebbe sentinta un' assassina e niente e nessuno sarebbe stato in grado di aiutarla.
Lui l'attiró a se in un caldo abbraccio.Poteva solo immaginare il dolore di Clarke ma voleva farle capire che era lì per lei, farle capire che lui avrebbe portato con lei quel peso sulle spalle.I n fondo anche Bellamy era colpevole,insieme avevano spinto quella leva, insieme avano messo fine alla vita di tutta quella gente.
"Se hai bisogno di essere perdonata Clarke,lo farò io. Sei perdonata"
Bellamy puntò i suoi occhi nei suoi sperando di aver in qualche modo rassicurato Clarke, ma nei suoi occhi verdi vide solo tristezza e paura.
Non aveva idea di come portarle via tutto quel dolore e questo gli spezzava il cuore.
"Bell io.."
Clarke non riuscì a finire la frase che scoppiò in un pianto disperato.
Si rannicchió sul petto di Bellamy e pianse finché i suoi occhi non avevano più lacrime da versare.
"È il momento di entrare" le disse Bellamy asciugandole le ultime lacrime ancora sul viso.
Le diede un lieve bacio sulla guancia e notò che Clarke arrossì. Non si era mai accorto fin a quel momento quanta avesse voglia di fare un gesto simile, ma scacciò nuovamente questo suo nascosto desiderio e cingendole le spalle l’accompagnò fino al cancello del campo.
Prima di entrare,si guardarono negli occhi assicurandosi entrambi di essere pronti ad affrontare un nuovo periodo della loro vita. Fecero un cenno alle guardie che, quasi all'istante diedero l'ordine di aprire il cancello di ingresso, ed entrarono, lasciandosi alle spalle Mount Weather.
La gente stava festeggiando.
C'era chi brindava con l'alcol che aveva trovato nell'Arca,chi dei cento ,rimasti intrappolati a Mount Weather riabbracciava amici e parenti.
Tutti sorridevano, felici e spensierati sapendo che ora si trovavano al sicuro,sapendo che quella ora era casa loro.

Caló la sera e i festeggiamenti era ormai finiti da tempo,Clarke era stata in infermeria a trovare sua madre e Raven , erano ancora deboli ma  in qualche giorno si sarebbero riprese.
Clarke passeggiava per i corridoi grigi dell'Arca ricordando com'era stare sui vari pontili di quella stazione quando ancora era immersa nello spazio. Affacciarsi ad ogni finestra dei corridoi e vedere la terra era una delle cose che più piaceva a Clarke.
Quel posto in cui oggi abitava, un tempo,le sembrava così lontano e affascinante,ma ora,una volta atterrati li si sentiva sperduta,come nemmeno nel bel mezzo dell'infinità dello spazio si era sentita. Aveva paura,paura di quello che sarebbe potuto accadere domani,chi o cosa questa volta lei e il resto del suo popolo avrebbe dovuto affrontare.
Dal giorno in cui i cento avevano messo piede sulla terra avevano affrontato e combattuto i terrestri,avevano visto la morte dei loro amici ed erano stati catturati da quelli che venivano chiamati gli uomini della montagna. Nemmeno un minuto avevano passato a guardare e apprezzare quel posto nuovo,che sembrava tanto bello ma anche tanto terrificante. Clarke si chiedeva come sarebbe stata la sua vita se l’Arca avesse avuto più tempo,forse migliore di questa e senza dubbio più facile.
Quando sentì dei passi in lontananza i suoi pensieri scivolarono via nello scuro abisso della sua mente,si voltò verso la loro direzione e dopo poco vide arrivare Jasper.
Camminava guardandosi i piedi,teneva un'andatura stanca,quasi fosse stravolto.
Quando alzó gli occhi verso di lei ,Clarke capì il perché del suo comportamento. Era devastato dal dolore.
"Tu."
Jaspers alzò un dito contro di lei,furioso ma allo stesso tempo disperato.
Clarke sapeva che la incolpava per quello che era successo a Maya e come biasimarlo, lei era la prima a sentirsi colpevole della sua morte.
"Tu ,l'hai uccisa" continuò Jasper urlando con tutta le forze che aveva in corpo.
Senza accorgersene Clarke si ritrovó Jasper sopra di lei con le mai strette sul suo collo,le mancava l'aria e non riusciva a muoversi,la paura e il dolore di vedere il suo amico in quello stato la paralizzò. Ma non intendeva fermarlo,sapeva che questa era la fine che si meritava ed era pronta a morire senza combattere.
"Jasper allontanati da lei" una voce familiare gridò e dopo pochi instanti Clarke vide Bellamy prendere Jasper dalle spalle e scaraventarlo a terra.
"Clarke!"
Bellamy corse accanto a lei,gli occhi spalancati nel vederla ferma senza paura, come incantata e persa nei suoi pensieri.
"Stai bene Clarke?"
La scosse più volte fin quando lei non tossì e riprese e respirare normalmente.
"Si è tutto ok,grazie Bell"
Clarke si alzò come se nulla fosse accaduto,si diede una sistemata ai capelli e si avvicinò a Jasper che dopo essere stato spinto da Bellamy si era rannicchiato nell'angolo del corridoio ed era scoppiato a piangere. "Scusami Clarke..scusami davvero" parlava tra un singhiozzo e l'altro,si torturava il viso con le mani e si muoveva avanti e indietro come fosse in preda ad un attacco di panico. Clarke lo avvolse in un abbraccio.
"Non devi scusarti Jasp,ma io".
Anche gli occhi di lei si riempirono di lacrime, e in quel momento era come se tutto fosse sparito ,come se in quella stanza ci fossero solo loro due e il loro dolore.
Un dolore che nessuno sarebbe mai riuscito a portare via dalle loro vite.
 
  
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