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Autore: marsumanipal    15/03/2017    1 recensioni
“Diventerò genitore? Sarà un maschio o una femmina? Come lo chiamerò? Ma soprattutto… gli piacerà il calcio?”.
Storia di una breve lettera di un padre indirizzata al proprio figlio.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark/Mamoru, Nelly/Natsumi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sto contando con attenzione i giorni rimanenti. Ogni mattina, dopo essermi stiracchiato, mi alzo con energia dal letto per precipitarmi a controllare il calendario. Manca poco, molto poco.
Cancello sempre con attenzione il giorno presente con una penna, formando una grossa croce sopra la casella interessata.
Desidero che tu possa avere il meglio, desidero che tu possa crescere sano, desidero che tu possa sorridere ogni momento della tua vita.
Vorrei essere per te il miglior papà del mondo, come lo è stato per me il mio. Vorrei proteggerti da ogni male, essere la tua spalla su cui piangere. Vorrei abbracciarti quando per la prima volta arriverai a casa con le ginocchia sbucciate e il viso sporco di fango. Vorrei aiutarti a trovare una scusa convincente per tua madre, quando ti vedrà in quel pessimo stato e ti urlerà di correre in bagno a lavarti.
Confesso che in corpo non ho solo entusiasmo, la paura continua ancora a bussare in testa. Sono passati circa otto mesi dalla lieta notizia, il ricordo indelebile di Natsumi -la tua cara mamma- che mi corse incontro, avvolgendo le sue braccia intorno al mio collo con le lacrime agli occhi.
All’inizio non sapevo cosa pensare: “Diventerò genitore? Sarà un maschio o una femmina? Come lo chiamerò? Ma soprattutto… gli piacerà il calcio?”.
Mi piacerebbe condividere con te qualsiasi cosa, desidero insegnarti tutto sulla mia passione, che tu la possa amare come la amo io. Vorrei vederti calciare il tuo primo pallone, inciampare a terra e poi rialzarti e riprovare a calciarlo di nuovo. Vorrei mostrarti la grandezza di un campo, farti accarezzare con le mani l’erba verde appena tagliata, pronta per essere calpestata.
Vorrei giocare con te tutto il giorno e a fine giornata, quando il sole si taglia verso l’orizzonte, tornare a casa grondanti di sudore. Stanchi ma felici.
Non vedo l’ora di vederti nascere, sentirti piangere, passare le notti in bianco a causa dei tuoi capricci, nutrirti con il biberon dopo essermi ustionato il braccio per testare se il latte non scottasse troppo, essere in ansia per la tua prima febbre, trattenere smorfie disgustate ogni volta che dovrò cambiarti.
Ogni giorno vedo la tua mamma accarezzare con amorevole cura il pancione, la sento sussurrati parole dolci seduta sul divano. Una volta l’ho beccata mentre ti diceva che vorrebbe vederti con i miei occhi, le devono piacere davvero tanto.
A me piacerebbe vederti con i suoi capelli, con quel bel color castano, mossi, le cui ciocche si intrecciano al passaggio del vento. Oppure con il suo dolce sorriso, che fa sciogliere anche gli animi più freddi.
Vorrei che ereditassi il suo carattere: paziente, temperato, determinato. Sii coraggioso come la mamma, non avere paura di quello che non conosci ancora. Impara, incuriosisciti, appassionati!
Per favore, non ereditare il talento culinario di tua madre, tuttora soffro ancora un po’ la fame! Ma non ti preoccupare, ogni volta che il tuo stomaco brontolerà ti porterò dalla nonna.
Ti auguro di essere sempre felice, positivo e solare. Ti auguro di incontrare tante persone meravigliose durante il tuo cammino e di trascorrere insieme a loro i momenti più belli e più importanti della tua esistenza.
Voglio che tu ti innamori della vita tanto quanto io amo il calcio.
Ti voglio bene.


A presto,
il tuo papà.

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L'angolo dell'autrice ( ´ ▽ ` )ノ

Ammetto che è trascorso un anno dalla mia ultima pubblicazione. Non ho voluto pubblicare niente di particolare. Considerato il lungo periodo trascorso senza scrivere, ho deciso di buttarmi su qualcosa di semplice, nulla di impegnativo. Volevo scrivere qualcosa di breve, leggero e rilassante. Questo è il risultato finale, spero vi piaccia. Non sono una brava scrittrice, lo faccio principalmente per rilassare un po’ la mia mente. Chiedo a scusa a tutti coloro che mi avevano chiesto di continuare con le mie altre storie ma, non avendo tanto tempo, il tutto rimarrà ancora in sospeso.
All’anno prossimo! (Ops, suona come una minaccia).
  
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