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Autore: Michan_Valentine    17/03/2017    3 recensioni
Dopo lunghi anni, la fine arriva anche per Vincent Valentine. Come l'ho immaginata sulle note di "Pet" degli "A Perfect Circle".
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Vincent Valentine
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Don’t fret precious I’m here,
step away from the window
and go back to sleep
 
La senti, non è vero? È arrivata.
Si tratta della fine; e dopo tutti questi anni, gli stessi che credevi infiniti, ti rendi conto che il “per sempre” non esiste. È relativo, anche per te che sei immortale, Vincent Valentine.
La sensazione è chiara, è travolgente, è più forte di entrambi, appartiene a un ordine superiore, un richiamo così antico e viscerale che ci ricorda chi siamo: minuscoli ingranaggi di un meccanismo più grande e complesso. Un meccanismo che gira dall’alba dei tempi.
 
Lay your head down child
I won’t let the boogeyman come
 
Countin’ body like sheep
To the rhythm of war drums
 
Qualcuno in passato ha provato a interferire, a ergersi a Dio. Oh, è arrivato in alto il figlio di lei, ma sotto i tuoi occhi impotenti è caduto dal suo palazzo di cristallo e s’è infranto contro l’ordine naturale delle cose. Lo stesso che tu e io abbiamo eluso fino a questo momento, invisibili e silenti guardiani di un Pianeta destino a morire.
Lo senti, non è vero? Dobbiamo obbedire.
 
Pay no mind to the rabble
Pay no mind to the rabble
 
Head down, go to sleep
To the rhythm of war drums
 
L’ancestrale comando ti scorre nelle vene, ti fa vibrare perfino le ossa, ti pulsa nella testa e nel cuore – quello artificiale, la Protomateria che ti è stata infilata nel petto come labile garanzia e illusione di controllo. Tipico degli esseri umani, non è così?
Ma tu non ci hai mai creduto davvero, non ti sei ingannato né hai riposto speranza. Sapevi, come sapevo io; eppure la volontà di resistere, di contrapporti all’inevitabile – al disegno ultimo e alla nostra stessa natura – anima ogni tuo pensiero, ogni tuo ultimo brandello di lucidità. Anche sull’orlo del baratro.
Senti il vuoto aprirsi e risucchiarti? Non devi temerlo, non ti lascerò mai cadere.
 
Pay no mind what other voices say
They don’t care about you, like I do, like I do
Safe from pain and truth and choice and other poison devils,
See, they don’t give a fuck about you, like I do.
 
Ti accasci al suolo, ti porti la mano al petto e graffi sul pavimento con l’artiglio di metallo. Stai soffrendo. Un concetto che dovrebbe essermi estraneo, non è così che sono stato concepito, io sono una macchina di morte dettata unicamente dagli istinti.
Tuttavia sono anche un’aberrazione, contaminato da mano e mente umana prima ancora che nascessi, e quel poco che conosco di voi, dei sentimenti e delle emozioni, l’ho assorbito da te, mio inseparabile compagno di ventura. Perciò non mento se dico di comprenderti…
…pur non nutrendo compassione alcuna per questo mondo in agonia, per questa umanità il cui destino è ormai segnato. E tu, l’immortale, sarai il primo ad andare. Ironico, non trovi?
 
Just stay with me, safe and ignorant,
Go back to sleep
Go back to sleep


Non li senti? La Galian Beast ruggisce e graffia senza controllo, Death Gigas batte furiosamente i pugni dentro di te ed Hellmasker nasconde il tormento dietro una maschera che non può proteggerlo.
Anche i demoni hanno paura, tutti loro, ma tu no. Io lo so, ti conosco, sono con te da sempre – sono parte di te. Non è la fine che temi, Vincent Valentine, l’hai bramata troppo a lungo e troppo intensamente, mentre negli anni trascinavi la tua esistenza di solitudine come un pesante bagaglio, privo di un luogo cui fermarti e appartenere.
 
Lay your head down child
I won’t let the boogeyman come
Count the bodies like sheep
To the rhythm of the war drums
 
Quello che non riesci ad accettare – il motivo per cui sudi, stringi i denti e protrai insensatamente le tue sofferenze – è la consapevolezza di ciò che io farò a questo mondo quando tu non ci sarai più. Smetterà di esistere per come lo conosci, per come lo ami; e per come loro l’hanno amato.
Non volermene, compagno, è così che deve essere. Ti rendi conto che non c’è più nulla da proteggere?
La guerra, la malattia, le catastrofi ambientali, è stato tutto fagocitato dall’avida orda e il Pianeta stesso piange, reclamando a gran voce la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. Morte e rinascita, sono queste le regole del flusso.
 
Pay no mind to the rabble
Pay no mind to the rabble
 
Ascolta. Il clangore della battaglia, il rombo delle armi e le grida dei figli di Gaia ti circondano ancora una volta, ti riempiono le orecchie. Quante volte l’hai visto accadere nella tua stanca e stiracchiata esistenza? Ma stavolta è diverso; è il momento e tu non puoi fermarmi, sta chiamando.
Da qualche parte Omega si è svegliata e aspetta: aspetta che io ottemperi al mio dovere, che devasti le lande e i suoi abitanti, che restituisca al Pianeta fino all’ultima vita e garantisca al flusso il giusto corso, oltre l’infinito mare di stelle.
 
Head down, go to sleep to the rhythm of the war drums
 
Perdi terreno, il tuo corpo trema e con orribile rumore di ossa e cartilagine rotti cambia. Si modella, si allunga e si flette sotto la stoffa, ma il dolore fisico è nulla rispetto al resto. Le dita diventano artigli, i denti bianchi e perfettamente allineati diventano zanne, le tue urla sono già dei ruggiti animaleschi. I miei ruggiti.
 
I’ll be the one to protect you from
Your enemies and all your demons
 
Le immagini ti scorrono nella mente per pochi, disperati secondi che sembrano protrarsi all’infinito. Si tratta dei tuoi ricordi – e in qualche modo dei miei.
Li rivedi tutti, uno dopo l’altro come un flash, e non so dire se si tratti di un addio, di attaccamento alla vita o della semplice volontà di ricordarti chi sei – e chi erano loro, le persone che ti hanno fatto sentire vivo. E umano. Un’ultima volta prima della fine.  
 
I’ll be the one to protect you from
A will to survive and a voice of reason
 
I profumi e i suoni del passato si mescolano alle immagini e sovrastano il tumulto che ti circonda, tra il lamento straziante di un mondo ormai agli sgoccioli e il lezzo putrescente di una carcassa morente.
Percepisci il tintinnare degli orecchini e la risata di colei che ci ha creati, puoi quasi sentire i suoi capelli scivolarti fra le dita, in un periodo tanto remoto quanto felice. Rivedi i volti di Avalanche, come un’eco ascolti le bestemmie e gli sbuffi e gli strilli e le battute sporche che vi hanno accompagnati. Ti sembra di essere tornato lì, a quei giorni lontani in cui non eri niente ma parte di qualcosa di grande, qualcosa che ti ha offerto fiducia e comprensione quando tu stesso non ne avevi per te.
Seguono le migliaia di persone che hai incontrato sul tuo cammino, alcune prima, altre dopo nella tua lunga esistenza. Ognuna di esse ti ha lasciato qualcosa; ma è l’ultima immagine quella più importante: il sorriso imperituro di una principessa né donna né bambina – per te troppo dell’una e troppo dell’altra – che ti ha insegnato la tenerezza e fatto riscoprire il calore. Ed è il suo tiepido tocco che percepisci sul viso, in un’estrema carezza di commiato.
 
I’ll be the one to protect you from
Your enemies and your choices son
They’re one in the same
I must isolate you
Isolate and save you from yourself
 
Sì, così, cedi le tue memorie, abbandona le voci e gli odori e le sensazioni impresse sulla pelle.  Mentono, sono nient’altro che effimere illusioni – loro non esistono più, non possono aiutarti né giudicarti responsabile per ciò che accadrà. Sta già accadendo. Lascia che io sia e che Gaia affronti il suo destino.
Non è colpa tua, Vincent Valentine. È così che deve essere da che questo mondo ha cominciato a respirare e tu non sei che un minuscolo, insignificante ingranaggio di un meccanismo congegnato al millesimo. È un concetto semplice e puro, scevro di qualsiasi malvagità la concezione umana vi ravveda.
Lascia che io risponda al richiamo, la tua battaglia è finita da tempo. Riponi le armi, cedimi il controllo e dimentica, non c’è bisogno che tu veda, non c’è bisogno che tu senta. Non c’è bisogno che tu tenga sulle spalle il peso di milioni di corpi. I miei artigli, le mie zanne sono implacabili strumenti di morte. Ti conosco, non lo sopporteresti.
 
Swayin’ to the rhythm of the new world order and
Count the bodies like sheep to the rhythm of the war drums
 
 
Apro gli occhi, infine, due acute sfere gialle che trapassano ossa e sangue e guardano unicamente all’obbiettivo. Schiudo le possenti ali, ruggisco la mia supremazia e la realtà corrente trema al mio cospetto. Niente può arrestarmi.
Spiccò il volo, mi libro sul brulicare che si stende sotto di me e vi punto senza alcuna misericordia. Non sono che vermi, la cui esistenza è pari a quella di qualunque altro essere di questa terra, non fosse per la loro natura più nociva. Li seguo dall’alto con indifferenza ed esito; un’instante ancora prima della fine.
 
The boogeymen are coming
The boogeymen are coming
 
Keep you head down, go to sleep, to the rhythm of the war drums
 
Tieni gli occhi chiusi, ora, non vedere. Per te, Vincent Valentine, non ci sarà più angoscia, né dolore né colpa. È una promessa, la mia. La tua fine arriverà dolce come il sonno e porterà via con sé i fantasmi di una vita, ti renderà libero. Tieni gli occhi chiusi e riposa sereno dentro di me, io veglierò il tuo sonno fino all’ultimo.
Sei stanco, dopotutto. Non esiste essere in questo ciclo, passato o presente che sia, che lo capisca meglio di me. Io, che ti accompagno da sempre, che ti ho strappato alla morte, che ho abbattuto i tuoi nemici uno dopo l’altro e ti ho protetto dal tuo stesso veleno, laddove la mente e il corpo nulla potevano contro il vuoto soverchiante, i rimpianti e il lento stiracchiarsi dell’eternità. Io che ho ingoiato la tua rabbia, la tua paura, il tuo dolore. Il tuo odio. E li ho fatti miei.
Io, Chaos, l’insidioso magma di tenebra che tutto ingloba, la tua parte più forte e feroce e inarrestabile; e se conosco misericordia, la conosco per te. Perciò tieni gli occhi chiusi, ora; quando tutto sarà finito torneremo al Pianeta e il Pianeta ci accoglierà nel suo grembo. Finalmente, Vincent Valentine, anche tu conoscerai la pace.
 
Stay with me
Safe and ignorant
Just stay with me
Hold you and protect you from the other ones
The evil ones
Don’t love you son,
Go back to sleep
 
 
 
 
Saaaaalve, era da un po' che non rompevo le balle al povero Vinnino, perseguitandolo con i miei obbrobri. Lol. (Grazie, eh. =_= NdVin; Che ci posso fare se sei la mia prediletta cav... ehm, vittima, va! ^^' ndCompaH) La canzone intanto la trovate qui: Pet
Pooooi, siccome non ci capisco un tubo di song-fic ma volevo provare, ecco qui il mio esperimento senza pretese. °A° So che la canzone si riferisce a tutt'altro e ha uno scopo di denuncia politica, etc, ma non so, c'è qualcosa nel ritmo, nella voce, nelle parole... mi ha ispirata. oo' Però potrei benissimo aver fatto una cazzata senza senso, per cui nel caso non esitate a dirmelo! ùù' Poooi, spendo anche due parole su Chaos. Qui ha una coscienza, partendo dal fatto che ho provato a immaginare l'influenza di Vincent su di lui, un po' come Chaos ce l'ha su Vincent. Lo scopo non era quello di renderlo buono e puccioso, eh, e se sembra così ho cannato di brutto, però è innegabile che la weapon intervenga sempre in favore del suo ospite, per istinto, probabilmente. Vabbuò, alla fine è una prova. Per cui smammo! °A° Alla prossima!

CompaH
   
 
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