Padre mio sin ti, no vivo sin tu amor

Saaalve! :D
Sì, sempre io.

Sono un po’ in ritardo, ma non potevo non sfruttare questa occasione per scrivere sul rapporto di Regulus ed Ilias!

Adoro Regulus ed il rapporto con suo padre per cui mi è sembrato giusto dedicare qualcosa di piccolo piccolo anche  a loro nella giornata della “Festa del papà”!

Bene, vi auguro una buona lettura :D

Padre mio sin ti,

no vivo sin tu amor
Porque hoy quiero tu passion
Padre mio contigo vivo en este mundo
Hablando de ti tengo emotion
Padre

oh Padre

 Padre

(Andrea Bocelli – Sin tu amor)

Il giovane Regulus sfiorò piano la colonna di marmo della sua Casa. Il freddo contatto lo fece rabbrividire ma un sorriso triste si aprì sul suo volto: quella era stata anche la sua Casa, la Casa di suo padre..

«Padre » sussurrò con gli occhi lucidi, seguitando ad accarezzare quella colonna, come se potesse trasmettergli qualcosa di lui.

«Mi mancate »

Era vero. Poco tempo aveva passato con lui; rimpiangeva i momenti che non aveva passato con lui ma conservava dolcemente quelli trascorsi insieme. Conservava la sua dolcezza ed amore, la sua autorità e severità. Conservava il ricordo di quelle mani che accarezzavano i suoi riccioli castani quando poggiava la testa sulle ginocchia e si addormentava beato, cullato dal calore del fuoco e dalla voce profonda del genitore.

Conservava il ricordo di quello splendido uomo che, sin dall’inizio, era stato il suo eroe e la sua guida.

Il suo maestro di vita..

Non resistette Regulus, travolto dal vento di ricordi così dolci e così strazianti. Non era che un ragazzino chiamato a servire Athena, che doveva mettere da parte i sentimenti, ma proprio per questo capitava che, quando la solitudine si faceva più pressante, lasciava andare il suo cuore ad un pianto liberatorio.
Ed anche ora, accasciato contro la fredda colonna di marmo, lasciò scorrere le lacrime.

Era in quei momenti che desiderava ardentemente averlo accanto: voleva che lo stringesse a sé, che lo consolasse.. nonostante tutto era ancora un bambino! Un bambino che presto aveva dovuto conoscere la solitudine..

«Ti voglio bene, papà » sussurrò fra i singhiozzi. Singhiozzi che però scomparvero quando un dolce calore lo accolse: che suo padre fosse lì con lui? Che volesse consolarlo? Non ne era certo ma sentiva che era così: Ilias di Leo riviveva in lui, guardava l’avvenire con lui, continuava ad andare avanti con lui.

E Regulus questa volta sorrise: anche da morto, Ilias lo guidava con autorità ed amore e lui era orgoglioso di averlo  come padre.

«Ti voglio bene, papà »

Angolo Autrice

Ave! ;D

Ebbene, come vi avevo detto, quest’opera (?) sarebbe stata breve. Nulla di che, solo una riflessione di Regulus sul rapporto con suo padre e sui suoi sentimenti.. spero di aver reso tutto bene! ^^

Non ho grosse annotazioni da fare *allora perché scrivi l’angolo autrice inutile?* fatemi solo dire che il passaggio da un registro formale ad uno più intimo denotano l’intimità dei sentimenti di Regulus: rispetto per il padre e profondo affetto.

Perdonate se Ilias è presente ‘in absentia’, la storia era più incentrata su Regulus e sul rapporto con il padre. Ma se mi darete un vostro parere, posso pensare di scrivere un secondo capitolo in cui Ilias ‘risponde’ alle riflessioni del figlio!

Okay, vi ho annoiato troppo.

Aspetto un vostro parere! ^^

Baci alla prossima,

Olivier_Rei=)

P.S.= Tranquilli, aggiornerò presto la mia raccolta “¿Con o sin tu amor?”, che è in dirittura d’arrivo! ;D