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Autore: raven rachel roth    20/03/2017    4 recensioni
Cosa sono le emozioni? Come le usano le persone? A cosa servono?
Che colori hanno?
E soprattutto, cosa si cela realmente dietro quella maschera di forza indossata da Rachel Roth meglio conosciuta come Raven?
Quando per caso Jump City si ritroverà vittima di violenti omicidi non ad opera di normali esseri umani, la vita della nostra amata super eroina cambierà drasticamente. Sangue, combattimenti, eventi drammatici e sentimenti contrastanti per arrivare alle sue origini e narrare eventi a noi sconosciuti.
Alla fine, riuscirà a vincere definitivamente l'eterna lotta contro il suo più grande nemico?
Dal testo:
-"C'è un macello. Ovunque piccoli pezzi di vetro sparpagliati qua e là.
Tutto ciò mi da solo una confusione interiore, tutto ciò mi porta ad un tormento continuo.
Tutto questo è avviso dell'imminente arrivo di lui"-
~Raven Rachel Roth
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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I Colori Del Buio


PROLOGO

Se siete alla ricerca della tipica storiella sui Teen Titans e sulle coppie più assurde che si possano creare, beh potete anche togliere il disturbo. Protagoniste assolute del mio libro sono le emozioni. Ci saranno anche delle parti romantiche quanto basteranno ma non aspettatevi un libro interamente dedicato a questo. Vi anticipo anche che mi sono ispirata alla serie tv per alcuni capitoli dove potreste trovare alcune similitudini, alcune cose invece sono state stravolte, perché altrimenti dove sarebbe stata la fantasia? Grazie in anticipo e buona lettura.





Avete mai provato ad associare un colore a quell'attimo di follia che scatta talvolta nella mente umana, a quel paesaggio che vi si pone davanti e vi ammalia di particolari o a quella passione suggestiva incosciente ma liberatoria?

Bene, io sì.

Il risultato? Nulla.

Ho sempre visto il tutto attorno a me in bianco e nero, privo di ogni significato ma vivendo una vita all'insegna dell'oscurità sono quasi sicura di aver visto almeno un paio di volte quelle migliaia e migliaia di sfumature vive.

Ho passato il resto della mia vita a rinchiudermi, ad indossare una maschera, a controllarmi, ma ciò che nessuno sa e che solo il mio io interiore conosce, è che mi sono sempre chiesta se un giorno quel mondo sconosciuto e caratteristico popolato dal genere umano mi avrebbe dato la possibilità di provare e conoscere anche io le fantastiche abilità terrestri: le emozioni.

Fermi tutti e niente fraintendimenti, sono umana anch'io e anch'io ho emozioni ma...diciamo che non ho mai potuto provarle e col tempo ho anche dimenticato cosa siano.

Di una cosa però sono fermamente convinta.

Se indossi un colore, indossi un'emozione, se provi un'emozione allora proverai anche un colore.

Difficile da capire, non vi biasimo.

Ora peró sto avendo modo di riscattarmi.

Sto per fare il passo piú grande della mia vita. Da super-eroina diverrò una normale ragazza e mi lascerò tutto alle spalle.

Il passo più grande per essere ... normale ...

Ma partiamo dal principio, sarei cattiva se di punto in bianco vi servirei in tavola la portata principale senza avervi fatto assaggiare prima l'antipasto ... non credete?

Da brava ragazza dovrei dirvi quanto felice e smielata sia stata la mia vita.

Peccato però che così non ci sarebbe alcuna storia.

Nata da madre terrestre e padre demone, fin da piccola sono stata dotata di un particolare cinismo, ma ciò con cui ho dovuto sempre combattere è stato il mio demone interiore, ereditato con "amore" dal caro papà che la vita mi ha generosamente affibbiato.

Mio padre, il "grande e potente Trigon, dominatore di genti, sterminatore di pianeti e tutte quelle cazzate lì..." un demone potente ma condannato al Limbo, tornò sulla Terra dopo che fu rinchiuso nel Tartaro, per "colpa" di mia madre un'adolescente depressa che, innamorata di un gruppo di fanatici del demone, ne rimase coinvolta durante un rito.

Mio padre apparendo a lei in forma umana, la sedusse sposandola e usandola per concepire me.

Padre desideroso di un figlio direte voi, no.

Io ero nei suoi piani fin dall'inizio è vero, ma soltanto perché gli serviva un'erede come portale per arrivare qui sulla Terra.

Quando si rivelò ciò che era a mia madre era troppo tardi ed io ero già un semino.

Capisco che sia difficile da comprendere ma vi basta sapere che un demone ha sedotto mia madre per avere un'erede.

Lei scappò, ed inizialmente tentò di suicidarsi ma venne salvata dai monaci di Azarath che la aiutarono al momento del parto e cambiandole il nome da Angela Roth ad Arella Roth che in azarathiano significa appunto "angelo bianco".

Azarath...magnifica.

Non è una città, è un satellite naturale, come la luna.

Terzo satellite di Giove, dopo Illion e la deceduta Lithia, sulla destra della Via Lattea.

Mia madre venne teletrasportata fin lassù.

Nata su Azarath, e protetta dal re Azar, ne diventai la principessa mentre mia madre la sacerdotessa.

Aveva 19 anni e la sua vita nell'arco di un anno era stata stravolta.

Ho vissuto sotto la sua guida e protezione fino ai miei 10 anni.

Fui allevata da alcuni monaci del tempio, dato che mia madre non si era mai occupata veramente di me, aiutandomi a "controllare" in qualche modo una parte del mio potere e ad usarlo.

In cosa consiste? Avete presente spostare le cose con la forza del pensiero, evocare incantesimi, -non sono una strega- l'ipocinesi e la telecinesi, controllare oggetti e cose del genere?

Ecco quello.

No, non è figo o forte.

È spaventoso e soprattutto devo tenere a bada le mie emozioni.

Non posso esultare, ridere, arrabbiarmi o innamorarmi, sono apatica.

A volte credo anche di non averne ma la verità è che col tempo ho dimenticato ad usarle.

Se rido potrei perdere il controllo della mente, se esulto potrei far fuoriuscire magia nera in quantità industriale e, cosa peggiore di tutte, se mi arrabbio ecco che assumerei subito le forme di mio padre.

Solo che quando mi arrabbio cerco sempre di controllarmi e poi vado in camera mia a meditare. 

Quando mi unii ai Titans avevo quasi 17 anni. Ora ne ho 18 e sono rimasta con loro, la mia vera e unica famiglia. 

Inizialmente era una cosa temporanea, 
dovevo rimanere il tempo necessario per riprendere le forze necessarie dopo il lungo viaggio .

Ero appena scappata da Azarath, perché mia madre mi disse che mio padre era evaso dal Limbo e che progettava di usarmi per l'ennesima volta come portale per arrivare sulla Terra.

Le chiesi il perché della sua preoccupazione dato che fino ad allora aveva sempre fallito ma lei mi disse che adesso aveva un'arma molto più potente ed un nuovo alleato.

Ricevetti le ultime indicazioni, una mappa per arrivare a Jump City, un bacio in fronte e un libro di incantesimi.

Fu l'unica volta in cui quella donna si poté definire "madre".

 

Fino a quel momento avevo studiato tutto ciò che dovevo sapere.

E così partii per la mia destinazione: la Terra.

Arrivata a Ghotam inizialmente mi rivolsi ai Titans East.

Zatanna, un membro del gruppo, trovò in me un'energia negativa e mi rifiutò, ma Aqualad, leader della squadra, mi consigliò di rivolgermi ad un certo Richard Grayson...

...ma adesso, le cose stanno per cambiare.

Ho continui problemi, nausee, insonnie notturne.

Qualcosa di nuovo sta nascendo.

Bello e terribile.

Vedo buia e tempestosa la strada della mia felicità e sento che questo qualcosa la sta allontanando sempre di più da me.

Ma a questo ci arriveremo con il tempo.

Intanto partiamo dal principio, a quando arrivai su questo pianeta...

È passato un anno ma sembra una vita.



Ciao a tutti! 
Non sono un nuovo membro di questo sito ma questa è la prima volta che scrivo qui. 
Sto seguendo il consiglio di una personcina di mia conoscenza che mi ha consigliato di trascrivere la mia "piccola" storiella qui.
Trascrivere perché sono una "scrittrice" su Wattpad ma ultimamente mi si è ripresentato un problema, i lettori della storia talvolta arrivano a non recepire tutti il messaggio. Si soffermano troppo su quei particolari. Non voglio criticare i miei lettori, parte di quel piccolo successo è grazie a loro. Confido però molto in questo sito, dove il pubblico è più "serio".
Non siate troppo crudeli, o vi spedisco da mio padre.
No dai, troppo crudele. Sono ancora immatura, quindi abbiate pietà.
Ora smetto di rompere, spero la storia vi piaccia!
Baci azarathiani da Jump City!





 

   
 
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