Who's laughing now?

Sto scappando; o meglio, mi sto nascondendo. E mentre lo faccio sto cercando delle risposte.
“Da cosa?”, chiederete; “Quali risposte?”, continuerete a chiedere. Probabilmente neanche volete sapere ciò che mi tormenta, ma ho tanto bisogno di parlare con un essere umano.
Quando il mio amico Joey, spedendomi una lettera, mi aveva invitato di nuovo qui, ero felicissimo: erano anni che non mettevo piede in questa abitazione, il luogo in cui io e Joey abbiamo inventato due personaggi di un cartone animato. Non erano un cartone animato, ma noi speravamo che un giorno lo diventasse, anche con solo due personaggi: Borris, il lupo, e Bendy, il demone ballerino. Intanto, in quei pochi anni, ci divertimmo a disegnarli insieme e a disegnare le loro avventure.
Joey voleva mostrarmi una cosa: probabilmente l’Ink Machine. Dannata macchina!
Quando però entrai nell’abitazione, notai un silenzio surreale e... nessuno ad accogliermi e nessuno nelle altre stanze. C’erano sagome di cartone di Bendy ovunque, suoi poster, suoi disegni da me creati e inchiostro: inchiostro nero, schizzato ovunque come se fosse sangue nero.
“Cosa hai combinato, Joey?”: fu il mio primo pensiero. “Cosa cazzo ha fatto Joey!?”: fu quello successivo. Perché? Entrando in una stanza vidi una cosa... irreale. Non può e non poteva essere vero, ma lo era! Joey aveva reso reale Borris; no, no, non in 3D! Proprio reale, potevo toccarlo, era un personaggio dei cartoni divenuto realtà.
Se secondo voi è una bella cosa –ed in effetti lo è, in parte, perché puoi parlare e giocare con la tua stessa creatura–, ricredetevi: aveva il torace aperto, le ossa dello sterno piegate verso l’esterno ed era privo di organi interni. Gli occhi erano una X scura, intorno a lui vi era solo inchiostro nero e il povero lupo era legato su una barella di legno. Perché aveva reso reale una sua creatura per poi ucciderla? Era insano anche solo pensare di fare una cosa del genere!
Uscii dalla stanza disgustato e seriamente confuso, ma non finì lì! No,non era ancora iniziato niente. Sui muri vi erano, e vi sono, delle scritte che mi fanno ancora rabbrividire: “Chi sta ridendo, adesso?”; “Il creatore ci ha mentito”. Quel “ci” mi fece sbiancare maggiormente: significava che anche Bendy era lì, reale, vivo... o morto. Iniziai a pensare che Joey volesse uccidermi o rendermi suo complice, che quel posto fosse popolato dalle anime dei due disegni.
Poi apparve Bendy.
Vivo.
Sporco d’inchiostro che continuava a colare.
Un sorriso felice, stampato sul suo volto per l’eternità.
Bendy mi sta cercando, continua a ripetere che Joey gli ha mentito e che ha ucciso il suo amico; Bendy ha fatto sparire Joey e non so se è vivo, o morto; Bendy vuole cancellare anche me.
Mi sembra assurdo: i disegni non possono prendere vita; i disegni non possono morire; i disegni non possono provare rabbia, dolore, gioia, affetto, desiderio di vendetta; i disegni non possono fare niente, i personaggi che inventiamo non possono fare niente! Possono solo fare ciò che noi diciamo loro di fare, noi creatori. Com’è possibile tutto questo!? Com’è possibile che Bendy stia cercando di cancellarmi!? E perché quell’idiota di Joey ha fatto una cosa del genere!?
Sono così confuso. Devo difendere il mio amico, o credere alle parole del demone? Lui... Lui, Joey, non avrebbe mai fatto una cosa del genere: forse Borris e Bendy erano diventati pericolosi, quindi è stato costretto ad eliminare uno di loro. Però l’odio e il dolore del demonietto sono così reali, così vivi...
Sto scappando da qualcosa che ho creato io: riuscite a crederci? Io, il creatore di un mostriciattolo, sto scappando dalla mia stessa creatura che è fuori dal mio controllo! Assurdo, ridicolo. Tutto ciò che posso fare è nascondermi e sperare: sperare di trovare la verità, sperare di non farmi trovare da Bendy e sperare che, quest’ultimo, non riesci a far funzionare l’Ink Machine per riportare alla vita Borris... o sono davvero finito.
Joey, se stai leggendo, ti prego: dammi una mano e rimedia al tuo cazzo di errore.

***

Bendy si avvicinò al corpo senza vita di Borris; lo guardò con tristezza e profondo dolore, ma quel sorriso gli rimaneva sul volto: non poteva neanche piangere il suo amico. Il Creatore gli aveva dato la vita, poi se l’era ripresa: era una cosa tremendamente ingiusta. A lui aveva detto che Borris era malato e che l’avrebbe curato: ci aveva creduto.
Invece non era malato, lui non lo avrebbe curato: lui lo avrebbe ucciso, rimuovendo i suoi organi e ridendo. Il Creatore era bugiardo e meschino.
-Stai tranquillo, Borris!- parlò, come se il lupo potesse ancora rispondergli e sentire le sue frasi di supporto morale. Fece una pausa, l’inchiostro che formava il suo corpo prese a colare dagli occhi: -Ti vendicherò-
Lacrime d’inchiostro nero presero a scivolargli copiosamente lungo il viso, seguiti da altro inchiostro scuro che prese a colargli dalla testa e dal resto del corpo: ogni volta che si sentiva triste, succedeva che l’inchiostro lo coprisse interamente, come se si stesse sciogliendo.
-Ucciderò il Creatore.- sentenziò, prima di sprofondare nel buio più totale, dovuto alla sua grande disperazione, con una risata.
Chi sta ridendo, adesso?

Angolo Autrice:
Bendy and the Ink Machine, Bendy and the Ink Machine... boh, adoro questo videogioco xD Salve a tutti, sono tornata in vita (altro che Borris)!
Allora, chi parla nel primo pezzo è Henry, l'amico del creatore di Bendy. Insomma, non so se provar pena per lui o odiarlo... non sappiamo ancora se c'entra qualcosa con la morte di Borris, o no. Intanto è davvero triste come cosa, quindi povero il mio demonietto T-T Neanche esiste la sezione su questo gioco, gn...
Va bene, spero di non aver fatto errori e che questa storia vi sia piaciuta almeno un pochino. Purtroppo sono tanto impegnata con la scuola, il tempo per scrivere è poco :C alla prossima,
Kira-chan.