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Autore: Sayumi    05/06/2009    0 recensioni
Nel mondo succedono strani cambiamenti, soprattutto nella popolazione. Dopo uno strano coma Lynn si risveglia e scopre di poter sentire ogni più piccolo ed intimo pensiero di una persona... e il Dottor Logan è determinato a scoprire il perchè!
Genere: Generale, Sovrannaturale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 4
Il Giorno Dopo

-Capitolo 4-
L'inizio di una nuova vita


L'episodio di quella sera mi fece giungere ad una conclusione.
Ero pericolosa. Pensavo che mi fosse possibile leggere soltanto la mente degli altri, che non avevo alcun timore della rabbia e delle sue conseguenze.
Erano talmente sepolte dentro di me che credevo non sarebbero più ricomparse, che sarebbero rimaste sotterrate per tutto il tempo che mi restava da vivere. Eppure, il rivedere una sola persona, nemmeno particolarmente importante per il mio passato, era bastato a farmi provare un'odio incredibile.
Non tanto verso di lui, verso Michael Travor, ma verso ciò che aveva permesso che un ragazzo tanto sciocco, arrogante ed egoista fosse rimasto in vita, mentre tutte le persone dolci e gentili che conoscevo erano scomparse.
Odiavo persino la mia stessa esistenza, probabilmente avrei preferito morire con le persone che amavo, con il ragazzo di cui ero innamorata, i miei genitori, i miei amici. E invece no.
Sospirai, nessuno mi poteva sentire. Margherita era ferma al banco del bar mentre chiedeva l'ennesima pallina di gelato, Doris era tornata al suo lavoro.
Fissai la coppa di vetro dove quel che restava del mio gelato era quasi del tutto sciolto.
Sussultai quando Margherita tornò al tavolo, facendo tintinnare il vetro sopra la superficie del tavolo.
-A quanto pare sono indistruttibile...- sospirò a sua volta, guardando con avidità il suo gelato. -Eppure tu, se solo lo volessi potresti distruggermi, ma scegli di non farlo- mi sorrise, un leggero velo di invidia le attraversò gli occhi. Rimasi sorpresa, erano diventati chiari, non più scuri come quando si era svegliata.
-Solo se mi fai arrabbiare- commentai sarcastica, lei rise a sua volta.
-Quando è successo il disastro, mentre tu eri ancora nella reception Doris mi ha riferito una discussione che c'è stata tra te e il dottor Logan- parlava in tutta sincerità, lei era stata la prima che aveva capito da subito che era del tutto inutile mentirmi.
Annuii come per invitarla ad andare avanti. -Mi ha detto, che secondo te la cattiveria è questione di scelte... o a grandi linee era quello il sunto della cosa-
Sorrisi appena. -Si, credo che siano le scelte che siamo costretti a fare che ci spingono a compiere certi gesti... se escludiamo i pazzi fanatici...- indicai il pavimento, come per far capire che sotto di noi stava la stanza in cui era rinchiuso Travor.
-Quando ho visto i miei genitori in coma mai avrei pensato di poterli perdere...- sentii l'emozione nelle sue mani passare nelle mie. -Una volta svegliata avevo una rabbia interna che non capivo da dove venisse, ma ora mi rendo conto che era stata solo una conseguenza della solitudine in cui mi ritrovavo... il terrore di rimanere senza la mia famiglia-
Quelle parole mi permisero di dare un senso a tutti i suoi pensieri, forse, dopotutto, il pensiero può mentire, non a chi lo legge come me, ma al pensatore stesso che si inganna per raccontarsi qualcosa di consolatorio, per schiacciare il dolore che si porta dentro.
-Ma ora non sei arrabbiata- constatai guardandola nelle iridi chiare e limpide.
-Già, i miei genitori, a quanto pare si rimetteranno, l'ho saputo poco prima di... hai capito.- Mi sorrise rincuorata e a mia volta ricambiai. -Però averti vista a quel modo mi ha anche fatto capire che sono fortunata... tu non hai più nessuno vero?-
Esitai un secondo, poi feci cenno di "si" con la testa. -Voglio andare comunque a cercare, esserne sicura, posso solo sperare che sono troppo lontana per poterli sentire-
-Magari è così!- Mi sorrise, sebbene sentivo che dubitava persino lei di quelle parole. Arrossì appena, rendendosi conto della cosa. -Scusa io...-
Scoppiai a ridere. -Tranquilla, tu non immagini fino a che punto possano arrivare i pensieri delle persone...-
-Alle volte deve essere imbarazzante...- commentò cercando di sembrare divertente.
-Puoi giurarci...- confermai.
-Cosa pensi di fare ora? Te ne andrai per sempre?- mi chiese, sembrava triste.
Presi la coppa gelata tra le dita e sorrisi triste. -Ho promesso al dottore che sarei rimasta in contatto con lui e comunque prima vogliamo assicurarci che io riesca a controllare la rabbia...- risposi sinceramente.
-Ti spiace se rimaniamo in contatto anche noi?- La vidi arrossire, mentre ultimava il suo gelato in bochi bocconi.
-Certo che possiamo rimanere in contatto!- Affermai.
-Bene... ehm ti spiace se vado a riposarmi, comincio ad avere sonno...-
La vidi allontanarsi e poco dopo feci a mia volta la strada che conduceva alle nostre stanze.
Ancora un giorno, pochi test e poi me ne sarei andata.

***

N
on riuscimmo a combinare nulla con i test per la rabbia di Lynn.
Fu chiaro sin da subito che non serviva a nulla insistere sulle provocazioni, era tornata seria e controllata e nemmeno gli stimoli fisici bastavano.
Era come riempire di spilloni una bambola di pezza, l'ago passava nella trama e usciva senza alcun danno o dolore.
La guardai preoccupato, ero consapevole che dopo oggi non l'avrei più vista, al massimo qualche lettera senza un recapito.
-Posso darti dei calmanti nel caso in cui tu perda il controllo... ma il controllo sta a te- sospirai, lei teneva lo sguardo perso nel vuoto.
La vidi annuire, poi sorridere. -Cercherò di evitare persone che possono farmi arrabbiare, del resto mi basta sentire il loro pensiero per riconoscerli- tentò di ridere -Mi allontanerò cercando strade alternative, e vedrò fino a dove posso arrivare nel sentire i pensieri-
Cercai di sorridere incoraggiante. -E mi informerai di tutte le novità e degli altri mutati che incontrerai vero?-
Lei scoppiò a ridere di gusto questa volta. -Si, si! Ti scriverò tutte le volte che potrò, al massimo ti tengo un diario aggiornato e appena potrò lo spedirò qui all'ospedale in busta chiusa-
Sorrisi di gusto, poi la vidi andare nella sua stanza.
Mi dedicai per tutta la giornata alle mie scartoffie e a riordinare i nuovi appunti riguardanti Margherita.
Andai a vedere Michael Travor una volta sola e lo trovai legato a letto con tre infermieri che si scambiavano i turni a rotazione.
Anche sotto sedativi continuava a sostenere che era in grado di risolvere qualsiasi problema matematico.
-Le giuro che io so fare tutto, lo chieda a Lynn, lei era in classe con me alle superiori, sa che persona ero e posso mostrare cosa sono ora!- parlava di fretta, ma a fatica, i sedativi gli impedivano di agitarsi più del dovuto.
-Lynn ha confermato i nostri sospetti, non hai avuto alcuna mutazione, probabilmente ti senti intelligente, ma non così "super" come pensi-
Lo vidi agitarsi e rifiutare d'accettare la cosa.
-Come può esserne sicura! E' invidiosa! Ecco cos'è!- alzò la voce.
Mi avvicinai a lui, le corde e i lacci lo tenevano saldamente inchiodato al lettino. -Non abbiamo motivo di dubitare di Lynn- non volevo di certo smascherarla, se quel ragazzo fosse stato dimesso avrebbe potuto dire verità scomode a Lynn e non volevo certo che lei venisse perseguitata, soprattutto vista la copertura realizzata e alle prezione informazioni che avrebbe fornito alla ricerca. -E comunque abbiamo analizzato dei campioni, non c'è stata alcuna mutazione a livello genetico-
Dette quelle ultime parole vidi il suo volto arrendersi finalmente, poi me ne uscii diretto al mio studio.
Quando finalmente arrivai trovai solo un biglietto.


"Mi farò sentire, promesso... e terrò i contatti anche con Margherita, ti sarei grata se glielo riferissi a mio nome. Lynn".





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Ecco che termino questa fic in malo modo... Ovviamente siete sempre liberi di contattarmi quando volete nel caso in cui vogliate accettare la mia proposta di proseguire in una storia a più mani o ancora preferite proseguirla voi stessi!

Per i futuri progetti posso solo dire che probabilmente rivisiterò alcune vecchie storie (Le rileggevo la sera scorsa e le ho trovate... banali e  pessime, soprattutto in grammatica e ortografia) (a proposito di ortografia, non ho ancora riletto questo capitolo dopo averlo salvato quindi se ci sono errori fatemelo pure presente XD) e forse vedrò se scriverne di nuove o mettere mano prima alle bozze abbandonate nelle varie cartelle del computer...

Ringrazio comunque quelle anime pie che mi sopportano e hanno seguito fino a qui....

Alla prossima!
bye bye
By Sayu


  
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