"Credi nella Rivoluzione, Grantaire?"  Gli aveva domandato Enjolras una sera che si erano ritrovati da soli, per caso, a girovagare per le strade vuote dei quartieri bassi di Parigi.

E per una volta quel cinico ubriacone privo di ideali non sapeva proprio cosa dire, in quella circostanza nella quale gli era impossibile rispondere con l'ironia o non rispondere affatto.

Credeva in qualcosa? Oh certamente, credeva in ciň che per lui era una certezza : Credeva nel sole, sicuro che sarebbe risorto, credeva nel vino, sempre in grado di fargli provare forti emozioni, credeva suo malgrado nella morte e nella certezza che sarebbe arrivata, prima o poi, probabilmente prima di quanto si aspettasse. Credeva nella paura, provata molte volte, e credeva in Enjolras. 

Credeva in quel Dio Biondo che sembrava essere sceso dal cielo per tentare di salvare tutti, e tra tutti era riuscito a salvare proprio lui, Grantaire.
Assolvendolo dai peccati la sua anima dannata , appuntandogli una coccarda tricolore al petto e provando a dargli qualcosa per cui combattere. 

"Non credo nella rivoluzione"  Aveva quindi risposto e scorgendo negli occhi del biondo accanto a lui, una fioca luce spegnersi completamente.

"Non credo nella rivoluzione, ma credo in colui che la guida." Fině  con la voce, simile ad un sussurro. Ed Enjolras sorrise, pronto ad affrontare l'ormai vicina rivolta.