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Autore: Macy McKee    22/03/2017    2 recensioni
[Westworld]
Theresa ti guarda con le labbra socchiuse e gli occhi solo un poco appannati.
C’è un torpore caldo che le offusca appena lo sguardo mentre lei si distende al tuo fianco – lo spazza via in un battito di ciglia, in un respiro.
Gli angoli della sua bocca si arricciano, come a schernirti. È così che Theresa ti guarda sempre: come se sapesse che la ami e non glielo dici.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Scritta per il contest Tutto fa un po’ male - anche 500 parole indetto da S.Elric_ sul forum di EFP.
 
Wordcount: 477 parole
Nick EFP e FORUM: Macy McKee/Stareem
Fandom scelto: Westworld
Contesto: Puntate 1.07, 1.08, 1.09
Coppia: Bernard Lowe/Theresa Cullen
Rating: Giallo
Avvertimenti/Note:  Missing-moment
Citazione utilizzata per intero:
2) Voglio però ricordarti com’eri/pensare che ancora vivi/voglio pensare che ancora mi ascolti/ che come allora sorridi – Francesco Guccini.
Note Autore: Alla fine della storia.
Mentre sorge il sole
 
Voglio però ricordarti com’eri
pensare che ancora vivi
voglio pensare che ancora mi ascolti
che come allora sorridi
- Francesco Guccini
 
 
Si vedono ancora le stelle oltre la finestra, chiazze sfocate contro il cielo che si sta facendo pallido.
Theresa ti guarda con le labbra socchiuse e gli occhi solo un poco appannati.
C’è un torpore caldo che le offusca appena lo sguardo mentre lei si distende al tuo fianco – lo spazza via in un battito di ciglia, in un respiro.
Gli angoli della sua bocca si arricciano, come a schernirti. È così che Theresa ti guarda sempre: come se sapesse che la ami e non glielo dici.
Prende un respiro profondo, le mani che si stringono attorno a un lembo del lenzuolo.
«Devo andare».
Lo dice ogni volta e ogni volta la lasci andare.
Non la trattieni mai, come se qualcosa dentro di te – il codice, ma tu non lo sai – ti mormorasse che è giusto che lei vada.
Socchiudi le labbra per ammonirla con un rimprovero gentile, una battuta che tradisca appena il tuo rammarico.
«È l’alba» sussurri invece, e significa resta ancora un po’.
È la vostra prima alba.
Theresa non si è mai fermata tutta la notte, non è mai rimasta al tuo fianco fino al sorgere del Sole.
Lei scuote la testa, i suoi occhi ti rimproverano – avevi detto che non ti saresti affezionato, ti ammonisce il suo sguardo.
Si fa più vicina a te, appoggia la testa contro la tua spalla.
Il mondo è il suo calore e il suo respiro sulla tua pelle e la sua voce e la luce del Sole che tinge i vostri volti di un rosa pallido, timido.
«Solo questa volta, Bernard».
«Bernard».
La sua voce si perde in un rantolo, e la camera da letto non esiste più.
Non esiste più l’alba e non esiste più il tepore della sua pelle contro la tua.
Theresa ti guarda con gli occhi spalancati, un urlo spezzato sulle sue labbra.
C’è una paura cieca nel suo sguardo, un terrore che le sfigura il viso.
E Theresa cade, cade a terra davanti a te.
Scivola lungo la parete come un fantoccio, come una bambola gettata da una bambina che non vuole più giocare.
Non capisci.
Cosa fai, Theresa?
E hai paura. Le parole s’infrangono nella tua mente, non raggiungono le tue labbra.
I tuoi movimenti non ti appartengono, come se fossi intrappolato in un sogno.
In un ricordo.
Ti svegli all’improvviso ed è come aprire gli occhi e scoprirsi sull’orlo di un baratro senza fondo, mentre un piede scivola e senti già il vento ululare contro le tue orecchie.
Ti svegli e sai che non esisti. Sei codice, sei pelle e carne sintetiche su uno scheletro d'acciaio. Metallo freddo contro la tua nuca e le tue dita che non ti appartengono e corrono, inarrestabili, verso il grilletto.
Ti svegli e Theresa è morta – l’hai uccisa, l’hai uccisa tu, con le tue mani, e non ti sei fermato.
Ma l’amavi.
L’amavi?
Non sei neanche reale.
Ma tu l’amavi.
Lontano, il sole sta sorgendo, ma tu non lo sai.
Premi il grilletto.
 
 
Note:
La storia è ambientata dopo la conversazione fra Bernard e Ford, negli istanti che passano fra il momento in cui viene ordinato a Bernard di premere il grilletto e quello in cui, mentre vediamo Ford allontanarsi, si vede l’esplosione dello sparo.
La mia speranza è che si capisca già dalla storia come si svolga esattamente la vicenda, ma per amor di precisione ci tengo a sintetizzare velocemente i passaggi.
Secondo il mio headcanon qui raccontato, poiché i Residenti possono “vivere” i ricordi come se fossero momenti reali, come se appartenessero al presente, Bernard, nei suoi ultimi istanti, cerca di perdersi nel ricordo di Theresa (Theresa ancora viva, ancora accanto a lui, ai tempo in cui lui era convinto di essere reale e umano e di amarla). Solo che, essendo lui “programmato” per essere emotivo e vulnerabile al dolore, il ricordo gli sfugge di mano, trasformandosi in quello della morte di Theresa e poi infrangendosi, per riportarlo alla realtà subito prima che lui prema il grilletto.
   
 
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