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Autore: EmilyG66    24/03/2017    0 recensioni
Raccolta in due capitoli di alcuni finali immaginari e alternativi di Tokyo Mew Mew che vedono come coppia principale Ghish e Strawberry.
Sia che Ghish sia tornato in vita, sia che fosse rimasto vivo, una cosa è certa: lui ama la sua micetta e lei capisce di essere stata davvero meschina e quasi più crudele di lui nei suoi confronti. Anche lei lo ama in realtà e in questi due finali riuscirà a dirglielo.
I personaggi come al solito non mi appartengono.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Profondo Blu stava per colpire di nuovo Strawberry con tutta l’intenzione di ucciderla quando…

-Ti prego Profondo Blu aspetta. –disse Ghish apparendo improvvisamente nella stanza inginocchiato.

All’alieno dai capelli neri sembrò non importare dell’arrivo di quest’ultimo e di fatti non abbassò la mano che teneva sotto tiro la ragazza, né lo guardò.

Strawberry al contrario era lievemente stupita.

-Che c’è Ghish? –domandò normalmente come se fossero amici.

L’alieno dagli occhi ambrati le lanciò uno sguardo che sembrava pieno di rancore e allo stesso tempo pieno di preoccupazione.

-Si può sapere che cosa vuoi da me Ghish? ...Avanti parla! –gli ordinò Profondo Blu.

-È molto semplice. Sono qui per chiederti scusa per la mia condotta. –mentì egregiamente Ghish alzandosi poi in piedi e dirigendosi lentamente verso la mew mew.

-Che vuoi fare? –chiese lei ancora in ginocchio.

-Per farmi perdonare degli errori che ho fatto eliminerò questo inutile essere umano con le mie mani. –affermò Ghish facendo comparire nelle mani i suoi fidati sai.

Parlava con sguardo basso e con una voce talmente seria che Strawberry si sentì quasi davvero in pericolo.

Lui non le aveva mai fatto del male seriamente, nei loro scontri la mew mew aveva ricevuto parecchi lividi e graffi ma mai l’alieno era riuscito ad ucciderla…perché Ghish l’amava. Contro ogni logica.

La ragazza non riusciva a spiegarsi il comportamento dell’alieno e pregava che non l’avesse ferito a tal punto da farsi odiare, e spingerlo ad ucciderla per vendetta.

Ma no, non l’avrebbe mai fatto.

-Lascia che me ne occupi io per favore, non è il caso che tu ti sporchi le mani con questa insulsa creatura terrestre. –ammise l’alieno dai capelli verdi.

Strawberry si sentì duramente ferita da quelle parole. Per Ghish lei era solo una creatura senza valore da sterminare? Quindi le aveva sempre mentito! Proprio ora che aveva capito di…

La mew mew era distrutta. Prima Mark e ora anche Ghish.

Il ragazzo di cui si era innamorata non era altro che una finzione, un burattino nelle mani degli alieni che ora lo avevano fatto scomparire, mentre il ragazzo che l’amava da sempre può darsi non l’avesse mai amata davvero.

L’umana osservò confusa l’avanzamento del bell’alieno.

-Se ho capito bene sei qui per chiedere il mio perdono. -fece il punto della situazione Profondo Blu abbassando il braccio.

-Esatto, ho capito che il pianeta terra appartiene a te sommo signore. Ma prima… -disse Ghish alzando lo sguardo e scomparendo improvvisamente davanti a Strawberry per poi ricomparire al fianco dell’altro alieno.

-Cosa fai!? –chiese allarmata la mew mew.

Aveva intuito cosa avrebbe fatto eppure non voleva che Ghish uccidesse ciò che restava di Mark e allo stesso tempo, una parte più grande di lei, era terrorizzata all’idea che fosse proprio l’alieno dagli occhi d’oro a morire.

-Come ti permetti!? –domandò Profondo Blu con astio e con un sai puntato al viso osservando l’altro alieno.

-non avresti mai dovuto abbassare la guardia. –continuò a dire Ghish –La verità è che tu volevi conquistare questo pianeta per te stesso, non avevi intenzione di usare il tuo potere per salvarci. –spiegò.

Strawberry ascoltò il discorso e Profondo Blu non fece una piega, non smentì niente.

-Se ci tieni così tanto a mettere le grinfie sulla terra fai pure, ma sappi che c’è una cosa che non riuscirai a portarmi via e quella cosa è Strawberry. –affermò combattivo Ghish stringendo la presa sulle sue armi.

La mew mew si sentì invadere il corpo da un nuovo calore.

La potenza dell’amore che provava Ghish per lei era inciso in quelle parole ed era possessivamente romantico.

-Sospettavo fossi un traditore e ora me lo dimostri? –chiese retoricamente Profondo Blu.

-Molto arguto. Addio. –lo salutò l’altro alieno infilzandolo velocemente al cuore.

Strawberry rimase col fiato sospeso avendo notato che l’alieno dai capelli neri aveva sfoderato la spada ma Ghish fu più rapido di lui e Profondo Blu cadde morto al suolo liberando l’acqua-mew che riportò in vita il pianeta e le persone fuori dal palazzo.

L’alieno dagli occhi d’orati rimase fermo ad osservare il cadavere del suo “capo” per alcuni momenti, poi si voltò verso la mew mew con ancora i sai in mano.

Strawberry si alzò con difficoltà sotto l’incantesimo di quegli occhi e non li abbandonò mai.

Aveva rischiato di perderlo, di perdere l’alieno o meglio il ragazzo che le aveva rubato il suo primo bacio. Che la faceva arrabbiare, rattristare, preoccupare e che con le sue frecciatine maliziose era in grado di farla arrossire, ma a volte sapeva anche essere dolce.

Un ragazzo che era andato contro i suoi simili perché innamorato, che l’aveva protetta e che sarebbe morto per lei. Come aveva potuto essere così cieca?

Non avrebbe mai avuto un rapporto così intenso con qualcun altro e forse prima o poi si sarebbe anche stancata di Mark.

-Ghish…-lo chiamò lei cominciando ad avanzare verso di lui. L’alieno fece scomparire i sai e a sua volta si avvicinò alla ragazza.

Quando Strawberry fu a pochi centimetri da Ghish lui si fermò e lei abbassò lo sguardo posando entrambe le mani guantate sul petto dell’alieno prima di abbracciarlo avvolgendo le braccia sulla sua schiena.

La mew mew non sapeva la ragione del proprio gesto ma di una cosa era sicura. Ghish meritava di essere amato più di chiunque altro e lei ora provava dei sentimenti verso di lui o forse li aveva sempre provati ma li aveva repressi.

L’alieno fu sorpreso da quel contatto ma allacciò le proprie mani attorno alla vita di lei e la mew mew mosse la coda scuotendo il campanello che tintinnò.

-Che c’è bambolina? –domandò il ragazzo in maniera dolcemente scherzosa.

-Io…tu prima…-provò a dire Strawberry senza successo. -Il gatto ti ha forse mangiato la lingua micetta? –chiese nuovamente l’alieno nell’orecchia felina della mew mew provocando un brivido lungo la schiena della ragazza.

Il suo tono era quello di sempre: malizioso e possessivo.

L’alieno alzò dunque con due dita il viso della sua bambolina facendo scontrare i loro occhi. Strawberry scosse la testa rispondendo alla sua domanda e il sorrisetto sul volto di Ghish rimase intatto.

-Prima, quando Profondo Blu…tu hai detto…-tentò di dire nuovamente lei.

-La verità. Nessuno può portarti via da me Strawberry, tu sei soltanto mia e più mi respingi più io ti desidero tutta per me. –le confessò l’alieno guardandola dall’alto con un ghigno dalle cui labbra si intravedevano i canini appuntiti.

-Sei ossessionato. –gli fece notare la mew mew.

Lui negò avvicinando la bocca alla sua e socchiudendo gli occhi.

-No, sono solo innamorato. –ammise Ghish assaporando subito dopo le labbra di Strawberry.

Lei rispose e poi si scansò solo per gettare le braccia al collo dell’alieno.

-Mi dispiace tanto Ghish. –affermò la ragazza con tono dispiaciuto affondando il viso nel suo petto.

Ghish la strinse ancora più forte quasi a farle del male, la accarezzo e la baciò sulle labbra per i minuti che seguirono.

Sapeva essere dolce e sapeva essere passionale. Addirittura era molto paziente ma adesso che la sua strada con Strawberry era appianata e che il suo futuro con lei sembrava più luminoso, l’alieno si permise di lasciarsi andare dal desiderio di averla e dalla passione domata fino a quel punto che provava per lei.

Quando finalmente si separarono la mew mew parlò.

-Devo andare, le altre saranno preoccupate. –disse con naturalezza.

-E io che volevo passare un altro po’ di tempo con la mia dolce gattina dalle labbra al sapore di fragola. –affermò Ghish leccandosi il labbro inferiore.

Strawberry arrossì fino a far tornare i suoi capelli al loro colore naturale. L’alieno rise intrecciando le dita di una mano con le sue e teletrasportandosi via con lei.

Fine.
  
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