Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
Ricorda la storia  |       
Autore: EmilyG66    24/03/2017    0 recensioni
Questa fanfiction, ambientata dopo “I pinguini di Madagascar” il film, racconta la strana storia d’amore tra Skipper e la sua bambolina hawaiana di nome Lola. Per capire meglio questa coppia bisognerebbe aver visto anche “Madly Madagascar.”
Dave il polpo è ritornato con un nuovo piano per vendicarsi di quattro pinguini, egli sa inoltre che per smembrare una squadra bisogna prima occuparsi del generale. Come? Colpendolo al cuore.
Skipper si ritrova così a dover salvare la sua bambolina-moglie ma qualcosa cambia radicalmente ed il pinguino ottiene molto di più di una ragazza inanimata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kowalski, Rico, Skipper, Soldato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ore: 10.00

Luogo: eli-velivolo del Vento Del Nord

Altitudine: più di mille metri sopra l’oceano Pacifico.

 

No e poi no! Scordatelo Skipper! –disse l’agente segreto sbattendo la zampa sopra il tavolo bianco dove stava il pinguino in piedi e con le pinne incrociate al petto bianco.

-Motivazione? –domandò Skipper socchiudendo gli occhi.

-Eccola la motivazione pinguino! Il Vento Del Nord vi ha fornito quattro zaini jet che costavano centinaia di dollari e voi li avete distrutti! Perciò no, non ve ne consegneremo degli altri! –decretò il lupo poggiando entrambe le zampe ai lati del tavolo e avvicinandosi con fare intimidatorio al viso del capo dei pinguini.

-Molto bene, Rico! –lo chiamò Skipper mettendo le pinne dietro la schiena.

Rico arrivò subito accanto al suo principale e reclinò la testa all’indietro aprendo la bocca e permettendo così a Skipper di tirar fuori della dinamite.

-Proviamo a trattare di nuovo, ti va? –chiese il capo dei pinguini sbattendo la carica esplosiva spenta contro il palmo della sua pinna.

L’agente segreto stava per rispondere quando un suono acuto a intermittenza lo interruppe.

-Che sta succedendo? –domandò Skipper lanciando la dinamite che venne subito ingoiata da Rico.

Kowalski e Soldato intanto saltarono sul tavolo affiancandosi ai due.

-Eva! –la chiamò il lupo.

-È scattato l’allarme, qualcuno ci sta contattando dal vecchio nascondiglio di Dave il polpo. –ammise lei premendo alcuni tasti sul pannello di controllo.

-Vedere. –le ordinò l’agente segreto girandosi verso un grande schermo.

I pinguini voltarono simultaneamente lo sguardo verso l’oggetto e il volto del piccolo polpo comparve.

-Dennis. –disse Skipper.

-Dave. –lo corresse Kowalski.

-Dave. Non eri intrappolato in una palla con la neve l’ultima volta che ci siamo visti? –domandò retorico il capo dei pinguini sorridendo divertito.

-Sì, ma la bambina la fece cadere ed io scappai. Da allora ricominciai da capo a pianificare la mia vendetta contro di voi! –spiegò il piccolo polpo.

-Ci risiamo. –ammise Kowalski ruotando gli occhi e portandosi una pinna alla testa.

-E come pensi di riuscirci? –domandò scettico l’agente segreto.

-Speravo che me lo chiedeste. Vedete io ho progettato una nuova machina, avevo pensato di crearne prima una per farmi ritornare com’ero ma ho scoperto che mi piace di più essere così. Sono più carino vero? –divagò Dave girandosi verso i suoi scagnozzi. Essi annuirono.

-Vieni al punto Derry. –disse Skipper sbattendo la zampa sul tavolo con impazienza. Kowalski smise di correggerlo esasperato.

-Giusto. Dov’ero rimasto? Oh, già. Alla mia formidabile e nuova invenzione, l’ho chiamata…la macchina animatrice! –affermò con tono di grandezza.

Tutti i presenti stettero in silenzio guardandosi ogni tanto senza alcun interesse apparente.

-Ehm…e cosa fa la macchina animatrice? –chiese incerto Soldato.

Dave sorrise malignamente, per quanto quel grazioso aspetto glielo permettesse, e cominciò a spiegare.

-Prima di tutto occorrono questi. –affermò puntando la telecamera dietro di sé.

C’erano montagne e montagne di giochi, bambole, robot e peluche.

-Giocattoli! –gridò entusiasta Soldato battendo le pinne eccitato e con gli occhi luccicanti.

-Esatto, giocattoli. Come tutti sapete i bambini riversano i loro sentimenti anche su questi oggetti inanimati, li amano ma poi li abbandonano. Come è successo a me. –ammise Dave con rancore socchiudendo gli occhi.

Skipper stette all’erta sentendo quelle parole, aveva un brutto presentimento…

-Così mi sono detto, perché non prendere tutti questi begli oggettini e farne il mio esercito da usare contro gli umani per poi conquistare il mondo!? –dichiarò il polpo alzando i tentacoli in aria.

-Frena un momento. Il tuo obbiettivo sono gli umani giusto? Bene, Eva passa l’incarico alla squadra che si occupa della sicurezza degli uomini. –le ordinò l’agente segreto.

-Sarà fatto. –affermò la civetta.

-Cosa!? –chiese Skipper stupito.

-Noi ci occupiamo solo degli animali che non possono difendersi da soli. Gli esseri umani non ci riguardano. –spiegò il lupo alzando una zampa con fare sbrigativo.

-A noi non importa, siamo dentro. –accettò il capo dei pinguini dando il via ad un lungo batti l’uno.

-Sono felice che tu e la tua patetica squadra abbiate accettato Skipper perché ho qui con me qualcosa che credo ti appartenga. –lo informò.

Il pinguino si voltò verso lo schermo e la sua espressione si tramutò da decisa a scioccata.

-Oh no. –disse Kowalski.

-Cribbio! –esclamò Soldato.

-Bah! –concordò Rico.

 Dave teneva con tutti i tentacoli viola una bambolina hawaiana, la bambolina hawaiana di Skipper.

-Lola…-disse lui avvicinandosi di qualche passo verso il bordo del tavolino come in trans.

-Ah, questa sì che è una sorpresa. Skipper gioca ancora con le bambole, ma non mi dire. –parlò l’agente segreto prima che tre pinguini lo gettassero a terra cominciando a pestarlo.

-Non può essere, lei…lei…-tentò di dire il capo dei pinguini.

-Oh, lei è a MonteCarlo in una stanza dal albergo al sicuro? –terminò per lui il polpo cominciando poi a ridere.

-Aspetta un momento! Come facciamo a sapere che quella è la sua bambola? –chiese Miccia agitando le pinne.

Dave sorrise.

-Perché qui dietro c’è inciso il suo nome, almeno che qualcun altro non si chiami così. Voi per caso conoscete qualcuno con lo stesso nome? –domandò il polpo voltandosi verso i sui scagnozzi che negarono.

Dave girò dunque la bambolina e sul retro della sua testa era ben visibile un’incisione.

Skipper era più che sicuro, quella era Lola.

Durante la prima notte di nozze lui l’aveva sempre e solo baciata e quando stava per addormentarsi le aveva inciso il proprio nome con un coltellino dietro la nuca così da sigillare che lei apparteneva a lui ora.

Quel flashback invase la mente del pinguino ma si dissolse quando i suoi “fratelli” furono di nuovo accanto a lui.

-Dunque facciamo così, io vi aspetterò al mio vecchio covo e lei farà da cavia per la mia invenzione. Poi ovviamente…la distruggerò! –decretò il polpo chiudendo la chiamata.

Vi fu un momento di silenzio in cui Skipper rifletteva e gli altri attendevano una risposta.

-Skipper, signore… -lo chiamò Kowalski.

Il pinguino in questione si voltò verso la sua squadra.

-Ora avremo bisogno sicuramente di quegli zaini a jet. –decretò deciso con le pinne sui fianchi.

-Signor sì Skipper. –gli rispose Soldato, e tutti e quattro saltarono giù dal tavolo andando a prendere gli zaini.

-Non ci posso credere, stanno andando a rischiare la pelle per una bambola! –disse l’agente segreto di nuovo in piedi.

-Lola non è solo una bambola qualsiasi. –ammise improvvisamente Soldato ancora nella stanza. Tutti lo osservarono abbassando lo sguardo su di lui.

-Lei è la moglie di Skipper e lui la ama. –concluse il piccolo pinguino prima di dare loro le spalle e scivolare via sullo stomaco.

Dopo un po’ il portellone dell’eli-velivolo si aprì mostrando quattro eroici pinguini che indossavano ognuno uno zaino jet.

-Andiamo! –gridò Skipper lanciandosi e accendendo i motori.

Gli altri lo imitarono subito.

“Piccola sto arrivando.” Pensò il capo dei pinguini.

Quando finalmente arrivarono al sottomarino di Dave non trovarono alcun polpo ad aspettarli.

-Hm… -rifletté il capo con una pinna al viso e gli occhi ridotti a due fessure mentre pensava.

-Nessun polpo in vista Skipper. –affermò Kowalski.

-Ci stanno aspettando dentro…e noi non li faremo attendere! –decretò Skipper.

Nel frattempo dentro il covo di Dave…

-Perché ci mettono così tanto? Hm…evidentemente non sei importante quanto credevo bambolina. –disse il piccolo polpo osservando l’oggetto inanimato.

Esso si trovava su un tavolino reclinato ed era legato sul collo-molla e sul piedistallo che aiutava la bambolina a stare in piedi.

La sua espressione era sempre la stessa. Sorridente.

Si sentì un’esplosione e Dave e i suoi scagnozzi si voltarono verso la parete che aveva ceduto.

I quattro pinguini avevano aperto un varco usando della dinamite ed ora erano in una posizione di combattimento.

-Oh, Skipper, Rico, Kowalski e Soldato! Era ora che arrivaste, c’è qualcuno che vi sta aspettando con “ansia.” –disse il polpo indicando Lola.

-Liberala e abbandona i tuoi piani malvagi una volta per tutte! –gli ordinò il capo dei pinguini.

Dave sembrò pensarci su.

-No. –rispose.

-Allora mi dispiace ma ci andremo pesante con te. –affermò Skipper seriamente divertito.

-Oh davvero? Tu e quale esercito? –domandò il polpo mettendo poi due tentacoli nella bocca e soffiando.

I suoi scagnozzi accerchiarono subito i pinguini numericamente inferiori.

-Non sono soli, ci siamo anche noi. –ammise una voce.

Tutti si voltarono e videro il Vento Del Nord armato fino ai denti e con i rinforzi!

I pinguini li guardarono felicemente sorpresi mentre Dave li osservava spaventato.

-Così non è giusto! Prendeteli! –ordinò poi.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar / Vai alla pagina dell'autore: EmilyG66