All'uomo non più uomo
Fissa dritto davanti a sé, Shiro. Come se qualcuno avesse preso la purezza di un sorriso sincero e gliel'avesse ammazzata davanti. L'espressione vuota di chi si avverte come un pezzo di legno marcio galleggiante in mezzo al mare – piatto, statico e morto. Nessun pesce sotto di sé, nessun gabbiano a punteggiare il cielo. Solo lui, sciabordato dal moto di un'acqua venefica. Solo lui e il suo essere legno, caldo umido sopra di sé.
“Siamo connessi, tu ed io.”
Shiro rabbrividisce, tornando improvvisamente – tremendamente – presente a se stesso. Si guarda intorno, gli occhi che bruciano, agitato come un animale braccato nonostante sia immerso nel buio della sua stanza nel Castello dei Leoni.
“Sei stato rotto e ricostruito. Basta che guardi la tua mano.”
Allora stringe le dita meccaniche, un sottile rumore di ingranaggi ottimamente oliati ad ammiccare al silenzio minaccioso – quasi impercettibile, ma presente. Gli hanno portato via la carne, i nervi, le ossa, i peli e il sangue. Gli hanno portato via i ricordi. Ed anche il suo essere un essere umano.
“Pensi davvero che un mostro come te possa essere un Paladino di Voltron?”
“Basta!
BASTA!” è il suo grido, un singhiozzo trattenuto,
un
appallottolarsi al margine del letto con le mani sulle tempie e il
capo scosso febbrilmente.
Un
mostro.
Un
mostro.
Quel
che era stato Takashi Shirogane ora era un mostro.
E i
pensieri non si fermano, si rincorrono, lo dilaniano. È in
pasto ai
cani, che brancolano sbavanti sul terreno freddo, strisciano i ventri
gonfi a terra – in attesa di Shiro. In cerca di Shiro.
Sbavando e
ringhiando e grattando per Shiro.
Sendak gli ha tolto tutto.
Sendak lo ha distrutto. Lo sta ancora mangiando. Lo sta spezzando da
dentro come già in passato ha fatto –
letteralmente.
Shiro
si morde con forza il dorso dell'unica mano che gli è
rimasta, gli
occhi spalancati e strabuzzati nel buio, lucidi di lacrime, la gola
che si stringe e lo soffoca. Si osserva ancora una volta la protesi e
capisce: sarebbe sempre appartenuto all'Impero Galra. Ed a Sendak. A
tutto ciò che quel mostro gli ha fatto.
“Non sconfiggerai mai Zarkon. Lui ti ha già battuto.”
Shiro ricomincia ad urlare.
Walking_Disaster's
corner:
Questa è una
di quelle FF che nascono per caso, sull'impeto di un'emozione che ti
sta mordendo il fegato. Pensata come Sheith all'inizio decisamente
più lunga di così, ho capito che per far
comprendere Shiro dovevo fare qualcosa di Shiro!centric, dedicata solo
a lui e dal signor personaggio che è. E quindi eccola
qui.
Sono felice di cosa è uscito, probabilmente per la prima
volta in mesi.
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, quindi - battete un colpo,
se vi fa piacere!
Alla prossima,
WD