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Autore: AleDic    26/03/2017    2 recensioni
[La battaglia di Hacksaw Ridge]
[Desmond!Centric ⎸Tematiche delicate ⎸Contenuti forti ⎸presenza di flusso di coscienza ⎸1094 parole]
Mi hanno detto come devo combattere. Mi hanno detto come devo morire. Mi hanno detto molte cose. Ma non mi hanno spiegato perché, semplicemente, io non possa combattere come credo. E, forse, morire come credo.
Perché gli eroi non sono creature perfette e senza lati oscuri. Sono solo esseri umani che cercano di essere migliori, desiderando incessantemente la luce.
{Terza classificata al contest “Rivelazioni 2017- scegli la tua!” indetto da gnarly sul forum di Efp}
Genere: Angst, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Autore: AleDic
Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Introspettivo, Terribilmente!Angst, Guerra, Storico
Avvertimenti: Movieverse (ricordo che sto scrivendo del personaggio mostratoci nel film, non della persona realmente esistita), Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Rating: Arancione
N/A - Note dell'Autrice: Questa shot è un esperimento, sia a livello tematico che stilistico. Vedendo Hacksaw Ridge, ciò che mi ha colpita di più è stato come abbiano mostrato che l’eroe della storia non sia senza macchia e senza paura, anzi. Desmond è cresciuto nella violenza, covando dentro di sé rabbia, odio e dolore. Eppure ha scelto di non farsi vincere dalla sua parte peggiore. Ha scelto di cercare, con tutte le sue forze, di essere migliore, di non lasciare che niente e nessuno lo trascini nel baratro oscuro mai più. E la sua ancora di salvezza è stata la sua fede, pura e incrollabile. Ci ho visto così tanta bellezza e umanità da commuovermi profondamente. Ed è tutto questo che ho cercato di raccontare con questa storia. Per tentare di farlo al meglio, ho voluto sperimentare una struttura e uno stile diverso dal solito. Nel film, Desmond dice che le sue preghiere sono per lo più conversazioni a senso unico con Dio, perciò la shot è stata immaginata e scritta come se fosse una preghiera interiore del protagonista che ripercorre quelle che, a mio parere, sono stati i momenti più significativi e importanti per la crescita sia personale che religiosa di Desmond. Il tutto, quindi, è in prima persona. In corsivo centrate, ho inserito citazioni bibliche (di certo Desmond conosce molti testi a memoria), nelle parentesi ho descritto le varie situazioni in cui si trova e prega, a destra ci sono i suoi pensieri rivolti a Dio.

Spero di essere stata abbastanza chiara, così come spero che la mia storia vi piaccia. E soprattutto, spero di non essere sfociata nell’OOC.

 
Vostra,

Ale

 

 

 

 

Preghiera di un soldato senza armi

Lodato sia il Signore, mio Salvatore

 

 

 

 

{ 1094 parole }

 

 

 

Così dice il Signore:
non provocate la morte con gli errori della vostra vita,
non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani,

 

 

(Il sibilo che fende l’aria è la prima cosa che sento ogni volta. Poi arriva il colpo, forte e deciso come la mannaia che cala sul condannato. La cinghia lacera la carne e il sangue cola e pulsa sulla mia schiena, lava viva che erutta dalle vene. Le grida di mia madre e quelle di Hal accanto a me sono solo ronzii lontani; le mie orecchie sono piene della voce acuta e graffiante di mio padre.

Infine, c’è il dolore).

 

 

perché Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
[1]

 

 

Dove sei, Signore?
T’invoco ogni giorno
quando è troppo buio per vedere
e fa troppo male per parlare
chiamo il tuo nome -
non senti le mie urla?

 

Se un uomo ferisce un'altra persona, gli si infliggerà la stessa ferita:
frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; 
gli si renderà il male che ha fatto all'altro.
[2]

 

 

(Hal è disteso sul tavolo. La parte sinistra del viso è livida e gonfia, tagli scarlatti gli solcano la fronte e lo zigomo. Mi sembra di non riuscire a respirare. Apro la bocca in cerca d’aria, espiro ogni secondo - dentro fuori, dentro fuori, dentro fuori. Ma più guardo mio fratello, più l’aria sembra mancare. Mi volto verso il quadro appeso all’ingresso. Sul lato sinistro, come se stesse gridando verso di me, l’immagine di Caino riempie tutto ciò che c’è - è nei miei occhi, nella mente, nel cuore).

 

 
Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!
[3]

 

Signore,
prendi le mie mani
che mai più io possa
colpire e ferire
senza che queste si spezzino
prima di averle sollevate.

 

 

È scritto:
guardati dall’accogliere nel tuo cuore un cattivo pensiero.[4]

 

 

Perché il cuore degli uomini è debole alle tentazioni;
nasciamo già macchiati, come tracce d’inchiostro su un foglio bianco.
Il seme delle tenebre è già piantato in noi.
È un’ombra sull’anima che rimane assopita, in attesa.
Se lasciamo che si nutra, presto ci ricoprirà senza neanche notarlo.

 

(Le grida di mia madre echeggiano per tutta la casa. Sono più chiassose di mille bombe che esplodono, la rabbia che monta e cresce come un seme piantato crudelmente. Scendo di sotto. I miei genitori urlano, mio padre le punta contro una pistola. Mi lancio su di lui, lo blocco. Ora sono io che urlo. Sono io a puntargli contro la pistola. Che lascio uscire fuori tutto: l’odio e il dolore incendiano il mio cuore, bruciano la mia anima, muovono il mio corpo. E nell’istante in cui la fiamma si accende, tutto diventa cenere).

 

 Oh, Signore,
abbi pietà di me
mi sono smarrito nelle tenebre

 

 

(Il suono della carabina che cade al suolo è quasi un sussurro. Non ha sparato neanche un colpo, ma sembriamo essere stati tutti abbattuti. Mia madre singhiozzante alle mie spalle, mio padre in lacrime ai miei piedi. Io, nel mezzo. Immobile.
Non ho ucciso mio padre con le mie mani.
Ma col mio cuore sì).

 

 

dammi la Tua forza,
non abbandonarmi
le mie mani non terranno mai più armi
il mio cuore non bramerà mai più morte.
Signore,
questo dolore
e questo odio
falli annegare nella Tua luce

 

 

Gli empi invocano su di sé la morte
con gesti e con parole,
ritenendola amica si consumano per essa
e con essa concludono alleanza,
perché son degni di appartenerle.
[5]

 

(Le città si svuotano. Volti famigliari partono. La guerra porta via vite su vite, morti su morti. Anch’io sto partendo. Anch’io sto andando sui campi di battaglia, è mio dovere. Ma non voglio andare a uccidere. Voglio andare a salvare. Voglio che tutti, alla fine, possiamo tornare a casa).

 

Vieni con me, Signore,
resta al mio fianco
sostieni la mia volontà
perché non vacilli il mio cuore
e non esitino le mie mani

 

 

 

Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà,
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti,
per conoscere la mitezza del suo carattere
e saggiare la sua rassegnazione.
[6]

 

 

(Mani che mi afferrano nel sonno. Volti diventati famigliari mi circondano nel buio della notte. Non riesco a capire quanti sono. In un attimo mi ritrovo a terra e le mani che mi tenevano ferme ora si abbattono per colpire. C’è ferocia. Assoluta, inconcepibile sete di sangue. Mentre mani e piedi affondano nella carne, altri ricordi si sovrappongono nella mia mente – altre mani e altri piedi che infieriscono su un bambino cresciuto nella violenza. La pelle inizia a lacerarsi e aprirsi, il pulsare delle vene è più forte del battito del cuore, il sapore del sangue inizia a invadermi la gola. Grido, grido, grido, ma nessuno viene in mio soccorso. Nella tenda tutti continuano a dormire come se non stesse accadendo niente).

 

Aiutami, Signore
in cos’è che sto sbagliando?
Concedimi la Tua forza, Padre Nostro
allontana l’odio dal mio cuore,
aiutami a restare nella tua luce,
prendi tutto il mio dolore
e in cambio dammi la Tua forza
per serviti anche in queste tenebre

 

 

(La cella è vuota e fredda. I segni sul corpo sono quasi del tutto guariti, eppure il dolore persiste. Il ricordo di coloro che dovrei considerare compagni mentre con crudeltà si avventano su di me, lacerando, colpendo, tagliando, è così vivido che mi sembra stia ancora accadendo.
Mi hanno detto che sono un folle. Mi hanno detto che la fede non serve in battaglia, non salva nessuno. Mi hanno detto di non essere vigliacco e sparare ai nemici).

 

Signore
cos’è che vuoi da me?
Perché sono qui?
È stato un errore?
Dovrei abbandonare me stesso per seguire la loro giustizia?
Però se abbandonassi Te
di me non resterebbe che cenere e ombra
perché Tu non salvi dagli uomini
ma gli uomini da loro stessi
perché si salvino a vicenda

 

Non ti ho forse comandato: «Sii forte e coraggioso»? Non aver paura e non spaventarti, perché il Signore, tuo Dio, è con te, dovunque tu vada».[7]

 

(Mi hanno detto come devo combattere. Mi hanno detto come devo morire. Mi hanno detto molte cose. Ma non mi hanno spiegato perché, semplicemente, io non possa combattere come credo. E, forse, morire come credo).

 

Non temere, perché io sono con te;
non smarrirti, perché io sono il tuo Dio.
Ti rendo forte e ti vengo in aiuto
e ti sostengo con la destra della mia giustizia.
[8]

 

(Ormai hanno tutti lasciato il fronte. Sono l’unico rimasto lassù, ad Hacksaw Ridge. Guardo in basso, verso la mia via d’uscita dall’inferno. Nessuno ha avuto la minima esitazione. Nessuno si è voltato indietro. Sono saliti lassù per combattere e uccidere, morire o ritirarsi e poi tornare per fare tutto daccapo. Anch’io dovrei farlo. Chiunque lo farebbe – chiunque non perderebbe occasione per fuggire da quell’orrore il prima possibile e non tornarci mai più.

Chiunque.

Mi volto.
Torno nella bocca dell’inferno.
Senza armi.
Senza sparare un colpo).

 

È questo che vuoi, Signore?
È per questo che mi hai portato qui?
Ma ne sarò in grado?
Sarò abbastanza forte?
Sarò abbastanza coraggioso?

 

(Avanzo tra terra, fango e sangue. Pezzi di cadaveri, nemici e amici periti in battaglia che ora ne compongono il campo. L’odore è così nauseante e immondo da non poter essere descritto. L’orrore di quei giorni, qualcosa che non potrà mai essere dimenticato.
Ma bisogna vivere, per ricordare. E bisogna ricordare, per vivere senza più commettere gli stessi errori.
Non importa chi.
Non ci sono più nemici e alleati.
Chiunque respiri ancora lo riporterò a casa.
Chiunque respiri ancora è una vita da salvare).

 

 

Ti prego
Signore
fammene trovare un altro
dammi forza
continua a sorreggermi
per tutto il tempo che serve
per tutto il tempo che c’è
ti prego
solo un altro
fammene trovare un altro

 

 

ma tutti quelli che confidano nel Signore
ricevono forze sempre nuove:
camminano senza affannarsi,
corrono senza stancarsi.
[9]

 

«In un mondo impegnato a farsi a pezzi da solo, non mi sembra una cattiva idea tentare di rimetterlo insieme pezzo dopo pezzo.»[10]

 

 

Note del testo:

1) Dal libro della Sapienza 1, 12.
2) Dal libro del Levitico 24, 19
3) Dal libro della Genesi 4, 10
4) Dal libro del Deuteronomio 15, 9
5) Dal libro della Sapienza 1, 16
6) Dal libro della Sapienza 2, 18-19
7) Dal libro di Giosuè 1, 9
8) Dal libro di Isaia 41, 10
9) Dal libro di Isaia 40, 31
10) Cit. di Desmond nel film

 

 

   
 
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