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Autore: Roy4ever    06/06/2009    5 recensioni
Raccolta di due piccole, ma non troppo, shot shonen-ai su Kurotan e Fay. Siate clementi, per favore!! ^O^ .: I :. << Aveva un’aria vagamente maliziosa, ma con ancora una nota divertita del gioco appena finito, e pacatamente gli annunciò: - Non dirò a nessuno del tuo punto debole, parola di mago. >>
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Collocata a Nihon, dopo la perdita del braccio di Kurogane

Nota: Collocata a Nihon, dopo la perdita del braccio di Kurogane. [spero di non fare errori temporali o simili visto che non mi sono spoilerata del tutto, ma ho solo letto la storia a grandi linee]

Commenti: Seconda e ultima shot di questa raccolta. Ma quanto sono pucciosi?? *ç* Scusate, è tutto quello a cui la mia stupida mente riesce a pensare…

 

 

.:Mani:.         

 

Ogni tanto lo vedeva muoversi nel sonno, muovere un braccio, fare una smorfia; Fay riusciva quasi a vedere anche l’altro arto muoversi sotto le coperte.

Ma non c’era più. Il braccio sinistro che Kurogane si era tranciato per riuscire a salvare lui e il mago.

Si portò una mano alla faccia, digrignando i denti.

Se solo non lo avesse conosciuto, Kurogane non avrebbe dovuto sopportare tutto quello, e di sicuro, di sicuro, sarebbe stato più felice…

Ma l’Hitsuzen non si poteva cambiare dopo tutto.

E comunque era stato Kurogane a volerlo; lui aveva preso tutte le decisioni secondo la sua propria volontà, sapendo a cosa andava incontro.

E aveva fatto tutto quello che voleva e poteva.

Per lui.

Uno stupido mago che portava maledizioni a tutti quelli che gli stavano vicino.

Digrignò ancora di più i denti, trattenendo le lacrime.

Kurogane aveva fatto tutto quello perché lo amava, e sapeva che in fondo anche quando Fay era diventato un vampiro lui aveva sempre continuato ad amarlo.

Kurogane era il primo che lo volesse vicino a sé senza nessuno scopo, solo perché gli voleva bene.

Cercò la sua mano sotto le sottili coperte e la trovò, così calda e ruvida, come era sempre stata.

La sollevò lentamente, cercando di muoverla il meno possibile, e se la portò al viso, spingendole contro la sua guancia umida.

- Ti prego, svegliati… - mormorò baciandogli piano il dorso.

Erano giorni che ripeteva quella frase, ripetitivo ed estenuante fino a non ricordare più il suono delle altre parole.

Quando aveva contattato la Strega delle Dimensioni, le aveva chiesto di fare tutto il possibile per aiutare Kurogane, ma Yuuko si era rifiutata perché, naturalmente, lui non aveva niente di così prezioso da contraccambiare con la vita del guerriero.

Lui aveva solamente la voglia di morire e una manciata di magia in tasca.

E questo non faceva gola nemmeno alla Strega.

 

L’indice della mano di Kurogane si mosse in un piccolo scatto e Fay lanciò subito lo sguardo al viso del guerriero addormentato.

Le sue ciglia si muovevano impercettibilmente, e Fay senza volerlo sorrise, sorrise realmente, completamente stremato da quella lunga attesa che culminava in quegli istanti.

Le palpebre cominciarono ad aprirsi e un piccolo fuoco sempre ardente comparve al di sotto di esse.

Strinse le sue dita nella sua mano e lacrime stremate scesero dai suoi occhi.

Finalmente si era svegliato, era lì, con gli occhi semi aperti, che lo fissava, il fiato tremolante e la bocca socchiusa.

Il suo sorriso si incrinò.

Ora che ce lo aveva davanti, cosciente, non sapeva cosa fare e cosa dire, e la sua bocca non si decideva ad emettere suoni, muovendosi impercettibilmente, come se stesse annaspando alla ricerca di aria.

Mandò giù la saliva, e provò ancora a parlare, almeno per dire “ben svegliato”, ma Kurogane si sforzò e parlò prima di lui: - Zitto. – gli disse secco.

Fay rimase con la bocca semiaperta, in un amaro stupore, abbassando poi lo sguardo e cercando di lasciare la mano di Kurogane, ancora stretta tra le sue.

Ma il guerriero lo sorprese ancora di più, quando ancorò le sue dita a quelle del mago, titubanti per la sofferenza.

- Non ho detto… vattene – mormorò Kurogane, stirandosi come meglio poteva i muscoli del corpo – Solo, volevo che non mi chiamassi, col mio nome.

Fay lo fissò nei suoi occhi cupi e il silenzio calò su di loro per svariati istanti. Dopo aver compreso l’effettivo significato della frase, Fay mormorò sorridendo:

- Kuro-sama…

Vide perfettamente le pupille di Kurogane ridursi a due piccolissime palline vermiglie, sobbarcate da una marea di stupito bianco, e una smorfia – o meglio, un sorriso alla Kurogane – aprirsi sulle sue labbra.

La presa alla sua mano si rafforzò, e Kurogane la tirò a sé, portandosela sul viso.

Chiuse gli occhi, respirando affannosamente, ancora debilitato dalla perdita dell’arto.

Fay lo guardava silenziosamente, così rapito dalla sua espressione serena anche se sofferente, come se si fosse liberato da un peso sul cuore.

E presumeva che fosse un peso strettamente riguardante il suo comportamento negli ultimi tempi.

Gli accarezzò una guancia mentre gli sussurrava uno scusa carico di pentimento non nascosto dal solito sorriso sghembo.

Kurogane scosse debolmente la testa, per poi fargli segno di abbassarsi su di lui.

Fay seguì curioso le sue direzioni, ritrovandosi in pochi secondi con il viso schiacciato contro il massiccio petto dell’altro, stretto in una morsa senza via d’uscita.

Da quanto sognava che le cose tra loro si rimettessero a posto, che finalmente potessero di nuovo toccarsi, esplorarsi, accarezzarsi, senza la sua stupida testardaggine che gli diceva che doveva stare lontano da quel ninja che si stava preoccupando troppo per lui.

Strinse il tessuto dello yukata tra le dita della mano ormai libera e si abbandonò totalmente a quell’abbraccio, accomodandosi sopra di lui, annullando le distanze fra i loro corpi.

- Oi – Kurogane richiamò la sua attenzione con un tono che ostentava dolcezza.

- Come mai hai tutte le mani martoriate? – chiese, con ancora quel tono insolitamente pacato.

Fay si guardò le mani e vide i segni dei suoi denti, dove i canini pronunciati avevano lasciato segni più che evidenti sulla pelle lattea, e le unghie tormentate sempre dai suoi denti, durante la lunga attesa.

- Oh, niente. Ero solo… preoccupato. Tanto.

- Troppo. – aggiunse il ninja – Sono un guerriero io, cosa credi? Un braccio mozzato non è niente!

- Per te non è niente, ma non sai cos’ho passato io quando ti ho visto fare quella… pazzia, sì, proprio una pazzia. E poi, fortunatamente ci siamo ritrovati qui, così Tomoyo-hime ha fatto di tutto per aiutarti. Se fossimo capitati in un altro mondo, magari senza la magia o la medicina… non so cosa ti sarebbe successo… – la sua voce era  talmente scossa che Kurogane lo strinse di più a sé.

- Ma adesso sono qui, vivo, quindi non c’è motivo per cui tu ti debba angosciare.

- Dici? E il tuo braccio?! – gridò Fay, alzandosi per guardarlo in viso – Te lo sei tagliato solo per salvare ME. Lo sai che per questo ti sarò in debito tutta la vita e anche oltre?!

Kurogane lo fissò silenziosamente per qualche secondo poi spalancò gli occhi.

- Che è successo al tuo occhio?! – tuonò, afferrandogli il viso per osservare meglio l’espressione del mago. – Non sembra che tu abbia fame, e allora…?!

Fay sorrise tristemente, poi chiudendo l’occhio dorato, lo baciò a fior di labbra.

Kurogane non lo allontanò, ma appena si fu staccato fece per chiedere spiegazioni, ma la sua mano minuta si posò sulla sua bocca, mentre Fay gli intimava il silenzio.

- Segreto – gli sussurrò semplicemente, appoggiando il viso vicino al suo, sul cuscino.

Kurogane non avrebbe lasciato il discorso così a metà, ma adesso voleva solamente godersi quel momento di pace, e si tolse dalla bocca la mano sottile di Fay, tenendola però stretta fra la sua, mentre si addormentava, accompagnato dal calore del corpo del mago.

 

.:The end:.

(O no??)

 

.: E così anche qui sboccia l’amor! ♥ quant’è puccia eh??? Eh?? Questa, lo riconosco, mi è venuta molto bene. L’ho riletta qualche giorni dopo averla scritta e mi è piaciuta molto di più, però mi sono persa dopo il risveglio di Kurogane e alla fine non sapevo se accennare al braccio meccanico per cui Fay ha dato il colore del suo occhio… XD

Cmq, lasciamo perdere i miei turbamenti su Mani… così posso andare a continuare le mie prox fics!! ^>^ :.

 

Ringraziamenti

Eliala: 10.000 grazie!! ^-^ Diciamo che anch’io so che la storia non è brutta, ma è che, secondo mio modesto parere,  non sono brava a svilupparle in confronto ad altre fan writer… Comunque, sì, le CLAMP sono davvero malefiche con le loro adorabili creazioni, come si fa a trattare male un Fay che ti guarda con quei suoi occhioni blu?!?! O_O (O un Kurogane che minaccia di ucciderti con la sua Sohi.. Che puccio!! ^o^)

Francesca Akira89: Beh, devo dire di essermi inventata di sana pianta il fatto dei piedi.. l’ho ripreso dalla fasciatura dai piedi cinesi, ma poi chissà cosa ha letto Fay ^-^’’

LawlietPhoenix: Thanks a lot!! ^o^ Spero che anche questa ti sia piaciuta!!

Sbarby: LoL! Grazie per i complimentosi!! Spero ti piaccia anche questa, nonostante sia più malinconica e triste, è sempre KuroFay!!

 

Se avete voglia di commentare questa rObA, vi ringrazio in anticipo,

SэrЄnλ

   
 
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