A volte mi
ritrovo a pensare che per quanto cerchi di
programmare la tua vita, le cose non vanno mai come ti aspetti. Non ho
mai
avuto dubbi sui miei sentimenti, neanche per un secondo. Ho lottato per
quello
che desideravo, ho aspettato per molti anni, incapace di immaginare una
vita
diversa da quella accanto a lui. Ma ad un certo punto mi sono ritrovata
a dover
fare una scelta: me o lui. Perché se avessi continuato ad
aspettarlo, avrei
finito per odiare me stessa, per rovinarmi la vita. E quindi ho scelto
me. Per
la prima volta dopo molto tempo mi sono messa al primo posto,
accettando il
compromesso che comunque sarei sempre stata legata a lui in qualche
modo. D’altra
parte non avrebbe potuto essere altrimenti.
In questo ultimo
anno ho ripreso in mano la mia vita. Ho
finito l’università e sono alla ricerca di un
lavoro, così da poter iniziare a
vivere in modo indipendente.
Mio padre, che
dopo aver scoperto che la sua fama non era
dovuta altri che ad un ragazzino, ha deciso di abbandonare
l’agenzia
d’investigazione ed è tornato in polizia. Lo vedo
molto più sereno, anche
perché finalmente è riuscito a riconciliarsi con
mia madre ed io non potrei
essere più sollevata. Ho di nuovo una famiglia.
Tutti i tasselli
della mia vita stanno tornando al suo posto,
tranne uno. Quel pezzo credo che continuerà a tormentarmi
per sempre,
rifiutandosi di completare il puzzle della mia esistenza. Ma con questo
ormai
ho imparato a convivere già da un po’.
Per finire di
pagarmi gli studi, nell’ultimo anno ho iniziato
a lavorare come segretaria presso lo studio del dottor Araide, che
ormai da
tempo ha preso il posto del padre dopo la sua scomparsa. Mi trovo
davvero bene
insieme a lui, è un uomo colto, gentile e mai indiscreto.
“Tomoaki
se non hai nient’altro per me, io andrei a casa”
“Certo
Ran vai pure, ci vediamo domani”
“A
domani”
Mi dirigo verso
casa dei miei genitori.
“Mamma,
papà, sono a casa”
“Ehi
Ran! Papà non c’è, è dovuto
rimanere in centrale per un
caso particolarmente complicato. Stasera siamo io e te”
“Finalmente
una cena tra donne!” scherzo
La mamma sta
finalmente imparando a cucinare e devo dire che
non se la cava per niente male.
“Com’è
andata a lavoro tesoro?”
“Bene,
mi piace molto. Anche se, non vedo l’ora di trovare un
lavoro vero per comprare una casa tutta mia. Non che stia male con voi,
ma
voglio una mia indipendenza”
“Ti
capisco cara ma sappi che finché vorrai questa casa
sarà
sempre aperta”
“Ti
ringrazio mamma”
“Anche
se non sono molto sicura che quel dottor Araide sarà
molto contento quando te ne andrai”
“Ma
cosa dici mamma??”
“Dai,
si vede benissimo che gli piaci. Ed è pure un buon
partito, io non lo scarterei a priori”
“…”
“Non
dirmi che stai ancora pensando a Shinichi?”
Quel nome
è come una lama incandescente piantata dritta nello
stomaco.
“Mamma
sai bene che non è così. Ho chiuso con lui,
più di un
anno fa”
“Lo so
cara, ma non vorrei che tu ti facessi accecare
dall’orgoglio. So che ti ha fatto soffrire molto, ma adesso
devi cercare di essere
felice”
“Con
lui? Non potrei in ogni caso. Non riesco più a guardarlo
allo stesso modo”
“Basta
così, non voglio forzarti a parlarne. Lo sai che se avrai
bisogno io sarò sempre pronta ad ascoltarti”
“Grazie
mamma”
Dopo aver
sbrigato le ultime faccende mi reco in camera da
letto. Cerco di dormire ma la mia testa è affollata di
pensieri. Ripenso
all’ultima volta che ho visto Conan. E’ passato
più di un anno e quello stesso
giorno lui mi confessò di essere non altri che Shinichi. Il
ragazzo che per
tanti anni avevo aspettato e desiderato in realtà era
proprio quel piccolo
marmocchio che all’improvviso era entrato nella mia vita e
nel quale avevo
trovato un’ancora a cui aggrapparmi nei momenti in cui
l’assenza di Shinichi si
faceva troppo difficile da sopportare.
“Sai
Conan,
devo confessarti una cosa. Ho deciso che da oggi cambierò
vita. Shinichi ormai
non si fa sentire da un pezzo ed io sono stanca di aspettare. In questi
sei
anni mi sono praticamente rovinata la vita a causa sua… Non
ce la faccio più”
Conan mi
guardò con uno sguardo terrorizzato.
“Non
puoi
Ran! Dopo tutti questi anni non puoi gettare la spugna proprio
adesso”
“Ti
prego
Conan non giudicarmi. Tu più di tutti sai cosa ho passato, e
se lui davvero
tenesse a me tenterebbe almeno di tenersi in contatto, di risolvere
questa
situazione una volta per tutte. Ma così non è, ed
io sono stanca di soffrire”
A quel
punto Conan, allora ormai tredicenne, venne verso di me togliendosi gli
occhiali.
“Non
avrei
voluto, ma non posso fare altrimenti. Ran sono io Shinichi”
A quelle
parole, tutto ciò che avevo vissuto fino a quel momento
prese immediatamente un
altro significato e mi resi conto che la mia vita negli ultimi 6 anni
non era
stata altro che un’enorme bugia.
“Ti
prego
dimmi che non è vero”
“Sì
Ran. Te
l’ho tenuto nascosto perché quelli che mi hanno
ridotto così sono ancora in
circolazione e non volevo che ti facessero del male. L’ho
fatto per proteggerti”
Improvvisamente
sentii salire dentro di me un’enorme rabbia, anzi, rancore.
“Per
proteggermi? Tu mi hai raccontato solo balle per 6 anni, nonostante
sapessi
quello che passavo ogni giorno. Che c’è, ti piace
vedermi soffrire? ‘Tanto
quella stupida di Ran mi aspetterà anche per 10 20 o 30
anni’, avrai pensato. E
invece non appena ti sei accorto che stavo per rinunciare non hai
aspettato un
secondo a raccontarmi tutta la faccenda, vero? Sei solo un
egoista!”
“Ran
ti
prego. Te l’ho detto perché non voglio
perderti”
“Troppo
tardi”
Mi ricordo
ancora il suo sguardo mentre, dopo aver udito le
mie parole, uscì dalla mia camera. Da quel momento non
l’ho più visto. Alcuni
giorni dopo incontrai il Dottor Agasa che mi disse si era trasferito
dai
genitori in America. Mi fa ancora male pensare che forse potrei non
rivederlo
più, ma purtroppo non vedo altra via d’uscita. Lo
Shinichi che conoscevo, è
scomparso 7 anni fa quella sera a Tropical Land e prima me ne
farò una ragione,
prima potrò tornare ad essere felice, credo.
Salve
a tutti. Eccomi con una nuova storia! Questa volta ho cercato di
immaginare
come potrebbe essere nel caso in cui Ran non accetti di perdonare
Shinichi per
le bugie che le ha raccontato. Spero che la storia vi piaccia, non
perdetevi i
prossimi capitoli! Bacio.