Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Roy4ever    06/06/2009    6 recensioni
Una fan fic dolcissima che potrebbe comportare scioglimento del computer da quanto è smielosa.. Sto esagerando? Comunque è fondamentalmente KuroFay, ma anche sul rapporto "famigliare" dei nostri 5 eroi (anche Shaoran va messo XP) Un assaggio: "- Kurocchi, lo sai che c’è tanto freddo nella mia stanza? Dopo aver aperto la porta, Fay avanzò sicuro nella stanza per poi fermarsi, fingendo sorpresa nel trovare i due bambini che, intontiti dal sonno, avevano appena sollevato le teste per guardare Fay, di cui sapevano essere il creatore della confusione. - Oh, il Paparino ha deciso di ospitarvi tutti qui stanotte? Aww, che dolce!! ♥ - recitò commosso avanzando fino al letto."
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Sakura, Syaoran
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kin

 

- Kurotaan? Kuropoon? Kuroriin?

Kurogane aprì gli occhi irritato e mugugnò qualche sproposito contro la porta già semiaperta, che portava con sé anche quel tipico vento freddo del luogo.

Fay, attaccato alla porta, sorrideva serafico.

- Kurocchi, ti ho svegliato?? Scuuuuusami, ma volevo chiederti un favore! – esclamò trotterellando verso di lui, lo yukata messo in malo modo, aperto sul torace.

Il ninja alzò il busto appoggiando il suo peso sugli avambracci: - Che vorresti a quest’ora e con questo freddo?

Fay sorrise e alzò un dito: - Proprio per quello! – si buttò letteralmente addosso al povero malcapitato, togliendogli il fiato – Ho tanto freddo!!! – piagnucolò, stringendosi a lui.

- CHE DIAVOLO TI È VENUTO IN MENTE, ME LO SPIEGHI?! – sbraitò il ninja, cercando di scrollarselo di dosso.

- Shh, sveglierai i bambini! Un bravo papà non dovrebbe fare così! – lo riprese Fay, con aria saccente, per poi riattaccarsi al corpo caldo di Kurogane – Aww, come sei caldo…

- Staccati! Nessuno ti ha detto che puoi dormire qui! – lo sgridò l’altro, alzando le coperte come incitamento.

Fay, imbronciato, gli salì cavalcioni sul ventre, e con fare melodrammatico gli disse: - Vuoi che la tua mogliettina si prenda una polmonite mortale?

Kurogane tirandolo per i risvolti dello yukata, se lo tirò addosso, all’altezza del suo viso: - Scemo di un mago, tu provieni da un mondo con temperature gelide, non l’hai detto tu stesso?

Fay sorrise mestamente: - Non ti smentisci mai, hai proprio una memoria di ferro… ma questo non toglie il fatto che io abbia freddo!

- Anch’io ho freddo – confessò scocciato il guerriero, stringendo ancora lo yukata dell’altro.

Fay si abbassò fino a far toccare i loro nasi: - Allora posso rimanere? – chiese soffiando sulle sue labbra.

Kurogane annullò le distanze e questo sembrò una risposta più che eloquente a Fay.

Quando si staccarono Fay ridacchiò contro l’orecchio di Kurogane: - Sento già più calore…- ma l’altro non lo ascoltava, troppo impegnato a lambire la pelle cedevole del collo del biondo.

In mezzo ai sospiri, Fay intrufolò una mano nello yukata di Kurogane tastando la consistenza dei suoi muscoli, della sua pelle rovente a contatto con il ghiaccio della sua mano. Sentì il guerriero bloccarsi per un brivido dovuto a quel contatto.

Le mani di Kurogane invece erano ardenti come la passione con cui gli abbassava lo yukata  fino ai gomiti, osservando nella poca luce il corpo minuto del mago, pallido, ossuto e sinuoso.

- Kuroppi… -mormorò Fay abbassandosi sul suo viso, esigendo un altro contatto con le sue labbra.

Ma un improvviso bussare bloccò entrambi provocando reazioni isteriche e imbarazzate.

Fay si ricompose dopo il secondo colpo seguito da un timido “Kurogane-san?”, e sembrò avere un lampo di genio visto che rotolò sul letto fino a finire dalla parte opposta della porta, e disse raggiante: - Io mi nascondo qui sotto!! – per poi infilarsi sotto il letto.

Kurogane, shockato per il susseguirsi di eventi disse solamente un “avanti” sbigottito.

La porta si aprì lentamente, senza far rumore, e il viso dispiaciuto di Shaoran fece capolino: - Mi scusi tanto Kurogane-san per averla svegliata, mi dispiace veramente…

- Tranquillo, non stavo dormendo. – asserì il ninja cercando di frenare le scuse infinite che avrebbe continuato a trovare il ragazzo. – Che succede?

- Ehm… visto che io e Sakura-hime abbiamo avuto entrambi degli incubi, e inoltre c’è davvero freddo in questo posto, volevamo chiederle, ehm, se… - il viso di Shaoran era di una colorazione molto scura, tendente al rosso, così il visetto della Principessa comparve da dietro le spalle del ragazzo, parlando per lui: - Vorremmo chiederle di ospitarci qui con lei, Kurogane-san!

Il ninja rimase spiazzato da quella domanda, non se la sarebbe mai aspettata in tutta la sua vita.

- Sappiamo che non è una cosa usuale, soprattutto per lei, ma visto che adesso siamo come una grande “famiglia”, beh, quando ero piccola e facevo un brutto sogno, andavo sempre da mio padre… - disse tutto d’un fiato la ragazza, portandosi le mani al petto.

- Anche mio padre mi rassicurava sempre, quando avevo degli incubi. – aggiunse Shaoran.

Kurogane si grattò lentamente dietro la testa e borbottò: - Anche mio padre e mia madre mi rassicuravano dopo che avevo sognato qualcosa di brutto…

Sakura sorrise: - I suoi genitori devono essere delle persone meravigliose!

Kurogane abbassò lo sguardo e assentì: - Sì, lo erano.

Sakura rimase spiazzata per la triste scoperta della scomparsa dei genitori del suo “nuovo padre” (quindi in parte suoi nonni) e corse dentro la stanza, arrivando fino ad un sorpreso guerriero.

- Mi dispiace tanto, Kurogane-san! Non ne sapevo niente, mi scusi davvero! – gli disse con le lacrime agli occhi, prendendogli una mano tra le sue e facendo rotolare una Mokona addormentata sul letto. Dopo un momento di imbarazzo, Sakura raccolse Mokona, stringendosela poi al petto, con gli occhi ancora puntati verso il basso.

- Ohi, non ce niente da scusarsi – balbettò Kurogane imbarazzato da quel comportamento. Poi le poggiò una mano sul capo, il suo più intimo gesto d’affetto, e le spettinò un poco i capelli – Su chiudi quella porta, ragazzo, che viene ancora più freddo. – disse, mentre si spostava per far posto ai ragazzini.

Shaoran annuì con la testa e, dopo aver chiuso la porta, andò verso il letto per seguire la Principessa e coricarsi nell’immenso letto dove dormiva il ninja.

Tutto ritornò tranquillo nel giro di pochi minuti, e Kurogane finalmente si rilassò dopo quella serata stressante. Guarda cosa le aveva fatto fare quella Principessa con quel suo visino grazioso tutto preoccupato! Con la storia della famigliola, Fay aveva messo delle idee strane a tutti, compreso lui! Adesso si sentiva davvero quasi come un padre…

Fay!

Era ancora sotto il letto? O se l’era sgusciata dalla finestra?

Come richiamato dai suoi pensieri, un’ombra apparve dal bordo del letto, silenziosa si avvicinò a lui: - Adesso esco e poi rientro facendo un pò di casino mio stile, ok? Sennò i bambini si allarmerebbero di non avermi sentito arrivare.

Kurogane annuì guardandolo negli occhi resi scuri dalle tenebre.

In pochi secondi il mago era fuori dalla porta a bussare ritmicamente cinguettando il suo nome, storpiato.

- Kurocchi, lo sai che c’è tanto freddo nella mia stanza?

Dopo aver aperto la porta, Fay avanzò sicuro nella stanza per poi fermarsi, fingendo sorpresa nel trovare i due bambini che, intontiti dal sonno, avevano appena sollevato le teste per guardare Fay, di cui sapevano essere il creatore della confusione.

- Oh, il Paparino ha deciso di ospitarvi tutti qui stanotte? Aww, che dolce!! ♥ - recitò commosso avanzando fino al letto.

- Abbiamo avuto tutti la stessa idea, eh? Il paparuccio è quello che infonde più calore qui con noi… - mormorò il mago coprendo Shaoran e spostando la frangia  della Principessa, che gli sorrise annuendo.

- Scusate se vi ho svegliati. – entrambi scossero la testa e Sakura sussurrò:

- Vieni anche tu a dormire con noi, Fay-san?

Lui sorrise e guardò di sottecchi il ninja che se ne stava imbronciato all’altro capo del letto, imbarazzato dal discorso che stavano facendo su di lui: - Se Kurorin mi vuole ospitare.

- Certo. – rispose veloce il moro e Fay, sorridente, rimboccò le coperte anche a Sakura, che si strinse nelle lenzuola calde.

Fay fece il giro del letto e sollevate appena le coperte si infilò praticamente sopra Kurogane. Il letto era grande, ma loro erano in quattro, dopotutto (cinque, ma Mokona era piuttosto piccola).

- Che fai, scemo! Scendi subito!! – sbraitò imbarazzato a bassa voce il ninja.

- Ma non è colpa mia, è che non ci sto! – piagnucolò il biondo, indicando la limitrofa striscia di letto che poteva contenere solo Mokona.

Dall’altra parte del letto Sakura tirò la manica del pigiama del ragazzo vicino a lei: - Shaoran-kun, Fay-san non ci sta, che facciamo? – mormorò preoccupata.

- Dovremmo stringerci – sbiascicò addormentato lui.

Sakura si girò decisa e tirò piano la manica dello yukata del guerriero:

- Kurogane-san, Shaoran-kun ha detto che dobbiamo stringerci per far posto a Fay-san!

Kurogane e Fay la guardarono perplessi. Era l’unica opzione, se anche quel mago voleva dormire con loro. La Principessa aveva bisogno di chiederlo al ragazzino per saperlo? Kurogane sperava che fosse il sonno arretrato a renderla così svampita.

- Direi che quella sia la soluzione più logica, Hime. – disse gentile Fay, col suo solito tatto.

Sakura fece uno dei suoi sorrisi che riempivano il cuore di affetto e si girò per stringere Shaoran e portarlo vicino a sé.

- Kuroppi, l’unico modo è che ci accogli tutti quanti sotto le tue ali! Su, da bravo Kuropapà! – lo incoraggiò Fay, consapevole che lo spazio creato dalla Hime non fosse sufficiente.

- Eh? – chiese incredulo Kurogane. Cosa doveva sopportare ancora?! Era già abbastanza imbarazzante quello che stava facendo, e di cosa andava farfugliando quello stupido?

Fay gli alzò le braccia sopra la testa e lo spinse - per quanto fosse possibile -  vicino alla Principessa che, capito quello che voleva dire il mago, si strinse al fianco del moro, trascinandosi dietro uno Shaoran dormiente.

Prima che il guerriero potesse fare qualsiasi protesta, Fay gli si piantò sull’altro fianco e lo strinse in un abbraccio.

- Ma c-che… staccatevi! Come… - brontolò scocciato Kurogane, cercando di scollarsi di dosso Fay, ma senza avere il coraggio di toccare la Principessa, che si era già messa comoda.

Il biondo portò il suo viso fino all’incavo del suo collo e lì si sistemò, per potergli parlare senza che i “loro” bambini potessero sentire.

- Kurotan non bistrattare i tuoi bambini e la tua adorabile mogliettina, che ti vogliono tanto bene. – gli sussurrò morbido, scaldando la sua pelle con il vapore del suo respiro.

Kurogane rinunciando a qualunque altra protesta, appoggiò la guancia sopra i capelli soffici del mago e si rilassò, cullato dai respiri che aleggiavano nella stanza.

- Mhmm, ho freddo alla schiena… Kuromy.. u.. – mormorò mezzo addormentato Fay, sbadigliando subito dopo.

Kurogane lo strinse con un braccio, mentre l’altro lo appoggiò sulla spalla di Shaoran, che era incurante di quanto affettuoso fosse quel gesto, così naturale per qualsiasi altro uomo.

Il guerriero baciò la fronte del mago, che lo strinse per fargli capire che lo aveva sentito e avrebbe ricambiato se non stesse già dormendo.

Quella era la sua nuova famiglia, che lo volesse o no, tra loro si era instaurato una legame indissolubile, e ormai non gli restava che accettarlo.

All’inizio veniva tenuto a distanza perché incuteva spavento, col suo costante sguardo truce, tranne da quel mago che sembrava non aver per niente paura di essere ucciso da lui; poi il ragazzino, notando la sua devozione nascosta ad aiutargli anche se non conosceva nessuno di loro, gli si era avvicinato, ammirandolo per le sue doti e instaurando un rapporto di silenzioso rispetto e reciproco aiuto.

Il rapporto con la Principessa si era sviluppato dopo gli altri, visto che all’inizio era sempre addormentata, ed era ancora in via di sviluppo. La Principessa lo rispettava, gli donava il suo affetto come faceva con tutti e lui la proteggeva come avrebbe fatto con la sua Tomoyo-Hime.

Il biondo mago lo sfidava ogni giorno, con i suoi nomi strambi, le sue frecciatine e le sue allusioni stupide, come quella che eran come una famigliola felice. Il che lo erano veramente. E per questo, Kurogane l‘avrebbe difesa.

L’avrebbe difesa a qualunque costo, perché era la sua nuova famiglia.

 

Lascialo andare…Tu non sei quel ragazzo…

Lui è cambiato! L’ha fatto per te e per la tua principessa!

Hai sentito ciò che ho detto, ragazzo?!

 

Strega. Esiste una maniera per non farlo morire?

Buongiorno, Kurogane.

Comunque sia.. la proteggerò… a ogni costo…

Dormi…

Se resti sveglio, dormiremo tutti più tranquilli!

Tsk!

Non mollarla per nessun motivo!

Devo andare per forza…

 

Aspetta!

No, non estrarre la spada!

 

Uh, beh, decidere cosa ne è venuto fuori lo lascio a voi…

Per tutta la storia aleggia una nota di simpatia, con le scene hard all’inizio e l’affetto finale di tutti, e come post finale alcune citazioni del manga per sottolineare a cosa va incontro Kurogane, che infondo è la colonna portante del gruppo, è quello che li protegge, li aiuta, li tira su quando cadono e li sorregge; da Acid Tokio in poi, tutto quello che si era creato va a pezzi, e lui si ritrova a essere l’unico rimasto come prima: Fay non gli rivolge più la parola, Sakura è chiusa in se stessa e Shaoran non è più lui.

Ma quanto dolore deve aver provato il nostro Kurocchi?!?! Ç^Ç

Wow, ho fatto un mega commentone su Kurogane… XP spero di non aver annoiato!

Vi saluto e spero in tanti commenti!!!

SэrЄ

 

PS: Kin è sinonimo di family.. almeno spero..

   
 
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