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Autore: 6asi98    27/03/2017    1 recensioni
Era più facile per Magnus vivere una vita nella solitudine e nel rimpianto piuttosto che rivelare ad Alec chi fosse suo padre. Per settimane non avevano fatto altro che litigare, alla fine lo stregone aveva scoperto il ragazzo nei sobborghi di New York in cerca di Camille. Il cuore di Magnus si era infranto in mille pezzi e aveva lasciato lo Shadowhunter.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Max Lightwood-Bane, Presidente Miao
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ;), ho dedicato questa fanfic composta da 3 capitoli (o forse di più) ad un momento critico della relazione tra Alec e Magnus nel libro. Spero vi piacciano i missing moments che ho creato. Buona lettura -->


Capitolo 1

Con le sue relazioni passate era stato diverso, pensò Magnus:
per quanto avesse sofferto per una rottura o per un cuore spezzato non si era mai sentito così.
Non capiva cosa ci fosse di diverso, in 400 anni era certo di essersi innamorato così intensamente almeno un paio di volte. Cosa c'era di tanto speciale in Alec da provocargli un dolore lancinante al petto, ora che le speranze di stare con lui erano infrante?
Era forse il suo aspetto angelico o la sua disarmante capacità di prendersi cura degli altri?

Tutto ciò che sapeva era che non poteva pensare al momento in cui si erano lasciati, né al loro ultimo bacio o al loro primo. Non poteva pensare a niente! Perché in ogni pensiero c'era il suo adorato Alexander, faceva troppo male.

Magnus era sdraiato sul divano del suo appartamento da non so neppure quanto, un drink in mano. Aveva pensato a diverse soluzioni per mettere fine alla sua sofferenza. Ubriacarsi era una di quelle ma sapeva che avrebbe finito col chiamare Alec e pregarlo di tornare da lui, dopo tutto era anche lui umano (beh, solo per metà). Quel poco di orgoglio che gli rimaneva gli aveva fatto capire che non era una buona idea.
Un'altra soluzione era curarsi con una magia per cuori infranti. Stava ancora decidendo. In fondo una parte di sé pensava che si meritasse di stare così male. Dopo tutto era stato lui a lasciare Alec. Per quanto la scoperta che si incontrasse con Camille lo avesse ferito, sapeva (ne era certo) Alec non lo avrebbe mai tradito in nessun modo possibile. Era libero di parlare con chi volesse e lui avrebbe potuto lottare per la loro relazione, invece tutto quello che era stato capace di fare era stato dirgli di amarlo ma lasciarlo comunque. Era così patetico...
Il suo telefono aveva suonato in continuazione per ore fino a che aveva assaporato la furia di uno stregone con il cuore spezzato. Non c'era nessuno con cui avrebbe voluto parlare, nemmeno Catarina, che già in passato gli era stata accanto nei momenti difficili. Comunque sapeva chi lo stava chiamando: Isabelle e tutta la famiglia Lightwood e gli amici di Alec per farlo ragionare e tornare con lo Shadowhunter. Lui però questo non poteva più farlo. Perché?
Perché aveva paura. Gli sembrava che quando Alec lo guardava potesse vedere quanto la sua anima fosse oscura e capire quanto non fosse alla sua altezza. Inoltre il Nephilim aveva iniziato a fare domande sul suo passato, sulle sue origini. Non poteva sopportare di vedere nei suoi dolci occhi azzurri la delusione o addirittura il disprezzo per lui.
Era più facile vivere una vita nella solitudine e nel rimpianto piuttosto che rivelargli chi fosse suo padre.
   
 
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