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Autore: OlicityAllTheWay    29/03/2017    4 recensioni
Scritta molto di getto! Potrebbe avere degli errori :/ perdonatemi in quel caso.
Ho visto una parte la 2x16 di Legends of Tomorrow e la prima parte mi ha dato spunto per questa storia :D
Genere: Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Sarah Lance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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STAR CITY, 2017 – REALTA’ ALTERNATIVA

Sara e Amaya sono nell’ufficio del sindaco di Star City, Damien Darhk.

Black Huntress è seduta sulla poltrona di fronte alla scrivania.

<< Star City è la mia casa, non smetterò mai di lottare >> dice.

Damien Darhk le rivolge uno sguardo divertito. L’informatica Felicity Smoak stava decisamente meglio nei panni di una vigilante. Ma era d’intralcio per lui e per i suoi progetti. Inoltre sarebbe stato divertente vedere Sara Lance ucciderla.

<< Certo che ti fermerai >> risponde poi alla bruna, e dando un’occhiata a Sara aggiunge: << Uccidila >>.

Sara si posiziona al lato della vigilante e le spezza il collo.

<< Bene ora liberatevi di lei >>.

 

STAR CITY, 2017

Felicity sposta gli occhi nascosti dietro le lenti dei suoi amati occhiali da una finestra all’altra che si aprono sul suo computer. Il team è in missione e lei li sta guidando da dietro il suo computer.

<< Sta prendendo l’uscita Nord, se passata dalla scala E dovreste trovarvi di fronte a lui >> dice.

<< Sei sicura? >> chiede Curtis. La voce preoccupata.

<< Certo che sono sic… >> la comunicazione si interrompe.

<< Felicity, sei ancora lì? >> chiede Dig.

Nessuna risposta.

<< Gli auricolari devono aver smesso di funzionare >> propone Renè.

<< Andiamo, finiamo questa storia >>.

 

Un’ora dopo il team sta rientrando al covo, è una cosa nuova per loro: andare lì fuori senza la supervisione di Oliver. Ma oggi hanno lavorato bene e sono compiaciuti di questo.

Curtis e Renè si scambiano le solite battute quando vedono Felicity accasciata sulla scrivania.

Dig è il primo ad allarmarsi e la raggiunge correndo.

<< Felicity? Mi senti? >> le chiede prima di alzarla e controllarla.

Non vuole pensare che le sia successo qualcosa, ma il suo primo istinto è quello di portare due dita sul suo collo per cercare il battito cardiaco.

Non lo trova.

<< No no no no >> dice.

<< Che diavolo è successo? >> chiede Curtis, il panico evidente sul suo viso.

Il collo di Felicity assume una posizione strana, innaturale. Come se fosse stato spezzato.

Renè si porta una mano alla bocca. Non era solito impallidire davanti a un corpo senza vita, ma questa volta non era uno qualunque. Era Felicity, era parte del team, parte della famiglia.

<< Ammazzerò quel figlio di puttana di Chase >> dice.

<< Non sappiamo chi sia stato >> azzarda Dig.

Renè lo guarda stupido: << Stai scherzando, vero? Chi altri sapeva di questo posto? >>

<< Troppe persone >> risponde il nero.

<< Sì ma nessuno aveva motivo di farle una cosa del genere, se non lui >>

<< Dobbiamo chiamare Oliver >>.

Curtis e Renè si guardano per un secondo: << Tu dovresti chiamare Oliver >> dicono poi in coro, concordando sul fatto che se qualcuno avesse dovuto dirglielo avrebbe dovuto essere Diggle.

Dig annuisce. Le lacrime agli occhi e la rabbia crescente.

Prende il telefono lasciato su una delle scrivanie del covo e compone il numero di Oliver.

Che risponde al secondo squillo: << Vi avevo detto di lasciarmi in pace >> dice.

<< Oliver, devi venire al covo >>

<< John non ci torno più lì sotto >>

<< Subito >> e chiude la chiamata, sperando che l’amico abbia letto l’urgenza nella sua voce.

 

Le porte dell’ascensore si aprono rivelando un Oliver in abito e con una faccia inespressiva.

Dig è rimasto vicino al corpo di Felicity, così come anche Curtis. Mentre Renè aspettava Oliver vicino all’entrata per poterlo calmare e per non rivelargli subito il corpo della sua ex fidanzata.

<< Che cosa c’è? >> chiede Oliver, la voce esasperata.

<< E’ Felicity… >> risponde cauto Wild Dog.

Oliver socchiude gli occhi e deglutisce: << Felicity cosa? >>.

L’altro non risponde, abbassa lo sguardo incerto su cosa dire. Oliver lo supera e si avvia verso Dig e Curtis.

Sono di spalle, in piedi vicino al tavolo che usano per le medicazioni. I loro grandi corpi gli bloccano la visuale di qualcosa, ma non sa cosa esattamente.

Fa qualche passo avanti e vede che quel qualcosa in realtà è il corpo di Felicity.

Corre per mettere fine alla loro distanza e le porta le mani sul viso.

<< Ehi, sono io. Svegliati >> dice.

Dig gli posa una mano sulla spalla e a quel tocco Oliver si volta a guardare l’amico.

<< Oliver, non si sveglierà >> cerca le parole più giuste, meno dolorose. Ma sa che non è possibile trovarle.

<< Cosa significa che non si sveglierà? >>

<< Eravamo in missione e ad un certo punto si è interrotta la comunicazione. Quando siamo tornati l’ho trovata così. Il…suo…ehm…il suo collo >> Diggle non riesce a finire la frase. Ma non c’è bisogno perché Oliver ha capito tutto.

Fa un movimento repentino e si avvia verso l’uscita.

<< Dove stai andando? >>

<< Ad uccidere Chase >> risponde lui come se niente fosse.

Renè gli si pasa davanti: << Calma amico >>

Oliver lo guarda furioso: << Calma? Come puoi dirmi calma? Ha ucciso Felicity, la mia Felicity e tu mi dici che devo stare calmo? >>

<< Credimi anche io voglio far fuori quel figlio di puttana, ma dobbiamo muoverci in modo intelligente >>.

A quel punto Oliver fa quello che nessuno si sarebbe aspettato: urla e inizia a distruggere tutto quello che trova intorno a sé.

Dig, Curtis e Renè si scambiano un’occhiata d’intesa e decidono di lasciarlo solo.

 

Oliver è seduto vicino al corpo di Felicity da ore ormai e la osserva e le accarezza il viso come se stesse aspettando che si risvegliasse.

Il rumore delle porte dell’entrata del covo non catturano la sua attenzioni, pur avendole sentite.

Sara si avvicina a loro due, prima con passo svelto, poi con passo incerto.

<< Che ci fai qui? >> chiede Oliver senza nemmeno voltarsi.

<< Ollie, mi dispiace tanto >> fa una pausa: << Sistemerò tutto, te lo prometto >>.

Che significa che sistemerà tutto? Oliver lascia la mano di Felicity e si alza piano dalla sedia. Guarda Sara con occhi spenti: << In che senso? >>.

La ragazza si trova indecisa su cosa rispondere. Certo non era sé stessa quando ha ucciso Felicity – che non era nemmeno Felicity – ma Oliver è imprevedibile e disposto a giocare carte false quando si tratta della sua ragazza.

Nel frattempo Oliver si era avvicinato a lei, il passo lento e calcolato. Negli occhi uno sguardo che gli aveva visto solo tanto tempo fa, sull’isola. Uno sguardo animale.

<< Ollie, calmati. Posso spiegare >>

<< Inizia allora >> dice.

<< Negli ultimi tempi io e il resto delle Legende abbiamo cercato di recuperare la Lancia del Destino. Un oggetto in grado di riscrivere la realtà. E’ finita nelle mani sbagliate, più precisamente di Darhk, Merlyn e Thawne. Hanno riscritto la realtà nella quale io lavoravo per Darhk e Felicity era una vigilante >>.

Oliver si porta le mani sul viso, sopraffatto da tutte quelle informazioni.

<< Darhk mi ha ordinato di uccidere Felicity, che in questa realtà si chiamava Black Huntress. Io non ero in me e l’ho fatto. Non credevo che avrebbe avuto ripercussioni anche sulla Felicity originale. Quando sono tornata in me stessa l’ho scoperto e sono corsa qui >>

<< Com’è possibile che ci fossero due Felicity. Se avete riscritto la storia, la realtà allora tutti noi dovremmo essere parte di quella realtà >>

<< E’ quello che ci siamo chiesti io e il resto del team. Stein ha scoperto che esisteranno due versioni della realtà fino a che la Lancia non verrà distrutta o comunque spezzata. Ed è quello che dobbiamo impedire, in modo da poter tornare indietro >> spiega Sara.

 << Tutto questo è follia >>.

La ragazza guarda il suo vecchio amante e gli posa le mani sulle spalle: << Ollie, ti ridarò Felicity. Te lo prometto >>

STAR CITY, 2017 – REALTA’ ALTERNATIVA

A quanto pare il posto più sicuro per le Legende è il seminterrato di Nate. Sono quasi tutti lì, manca solo Stein.

Non appena Sara varca la soglia il primo ad alzarsi è Ray: << Hai scoperto qualcosa? >>

La bionda fa una smorfia: << Quando ho ucciso la Felicity della realtà alternativa è morta anche la Felicity originale >> dice a malincuore.

Ray si fa prendere da un impeto di rabbia e spacca la prima cosa che trova, un vaso con degli orribili decori a fiori.

<< Maledizione! >> impreca.

<< Mia mamma sarà contenta di non trovare più quel vaso: lo odiava >> dice Nate a voce bassa.

<< Dobbiamo trovare la Lancia, e sistemare tutto quanto >> dice Ray, tornando in sé.

<< Lo so. Eobard sarà agli Star Labs. Andiamo >> dice il capitano.

<< Central City dista due ore! E se non arrivassimo in tempo? >> obietta Nate.

<< Hai una soluzione migliore? >>.

Lui ci pensa un attimo, ma non arrivando a una risposta si alza e la segue fuori dal seminterrato.

 

Eobard è insieme a Merlyn e Darhk.

<< Credo che ora la nostra amicizia >> dice mimando le virgolette: << possa finire qui >>.

Darhk e Merlyn si guardano, complici.

<< O forse potremmo ucciderti. Visto che abbiamo ciò che volevamo. Io ho i miei poteri, lui ha la sua mano >> dice Darhk facendo oscillare la mano tra sé stesso e il suo complice.

Eobard ride, portandosi le mani sulla pancia. Poi si ferma improvvisamente e si avvicina a loro, tenendo la faccia a due centimetri da quella dell’uomo che l’ha appena minacciato. Gli occhi color ghiaccio che si scontrano con quelli di un blu più profondo, ma che si colorano di rosso per ricordare all’altro della sua velocità.

<< Cosa non ti è chiaro del fatto che posso ucciderti senza che tu te ne renda conto? >>.

 

La sfida fra i tre viene interrotta dal suono di vetri rotti. Si voltano di scatto e vedono che Sara e il resto delle Legende sono lì, mentre gli uomini che dovevano stare di guardia sono a terra. Privi di sensi o privi di vita, questo non è facile da dire.

<< Ricordate che non avete poteri qui >> dice a voce bassa, rivolgendosi a Ray, Nate e Amaya.

<< Non abbiamo bisogno dei poteri per salvare le nostre vite >> risponde Ray.

<< Bene >> sorride la ragazza.

Poi estrae due spade dalle fodere poste sulla schiena e si mette in posizione per iniziare a combattere.

Darhk storce il naso: << Sigorina Lance! Sono stanco di dovermi occupare di lei. Mettiamo fine a questa cosa, una volta per tutte. Che ne dice? >>

<< Con piacere >>.

 

STAR CITY, 2017

Sono passate talmente tante ore da quando Sara è andata via dal covo che Oliver ormai ha perso il conto.

Non è più da solo, sono tornati anche Dig, Curtis, Renè e Thea. Tutti seduti in scomode posizioni, aspettando o meglio sperando che succeda qualcosa.

Felicity si mette a sedere di scatto facendo sobbalzare Curtis e Renè.

Oliver chiude gli occhi e espira fortemente. Come se tutto quel tempo stesse trattenendo il respiro.

<< Dios mios! Non avevo mai visto una cosa del genere >> dice Wild Dog.

<< Nemmeno io >> risponde l’altro.

Ma Dig, Thea e Oliver non sono sorpresi: non è la prima volta che vedono qualcuno tornare in vita.

Loro sono solo sollevati.

<< Cos’è successo? >> chiede Felicity portandosi una mano sul collo.

<< Va tutto bene >> la rassicura Oliver: << Ora sei al sicuro, ci sono io >>.

Lei si fionda tra le sue braccia e lo stringe stretto.

<< Credevo di averti perso >> dice lui affondando il viso nell’incavo del suo collo.

<< Ero morta? >>

<< Non dirlo. Non voglio pensarci un altro attimo >> Felicity aggrotta le sopracciglia: << Ti spiegherò tutto >> aggiunge poi sfiorando la guancia di lei con le punta delle dita.

Lei annuisce e fa per scendere dal tavolo. Barcolla un po’, così Oliver la sistema e le tiene un braccio intorno alla vita.

A quel punto Sara e il resto delle Legende si materializzano dentro il covo, facendo sobbalzare di nuovo Curtis e Renè.

<< Cavolo ma che è oggi? >> chiede uno dei due.

 

Sara si guarda un attimo intorno e non appena vede Felicity le corre incontro e la abbraccia.

Felicity perde un attimo l’equilibrio.

<< Sara fa piano >> la rimprovera Oliver.

La ragazza si stacca e guarda la sua amica: << O mio Dio. Sei viva >>.

<< Sì, sono viva >> dice l’altra rispondendo all’abbraccio di poco prima.

<< Dobbiamo festeggiare >> dice Nate.

<< Che cosa esattamente? >> chiede Dig.

<< Il fatto che siamo tutti vivi e che la Lancia del Destino è stata distrutta per sempre, dopo aver ripristinato la realtà >>

<< A me sembra una buona ragione >> interviene Mick: << Ehi signor Sindaco dove tieni l’alcool? >>.

   
 
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