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Autore: Life_me    31/03/2017    0 recensioni
La storia di Sirius Black, dei Malandrini, di un amore più grande di qualsiasi guerra. Una vita vissuta tutta d'un fiato, tra bellezza e dolore, coraggio e paura, voglia di vincere, di amare e di non arrendersi mai.
Cosa sarebbe successo se nella vita dei Malandrini fosse comparso un nuovo personaggio, in grado di sconvolgere l'esistenza di tutti?
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Nuovo personaggio, Sirius Black, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Era una giornata calda di inizio estate, sopra Godric's Hallow splendeva il sole e il cielo era terso. Sirius e James passeggiavano sotto i tigli del grande viale sul quale sorgeva villa Potter. 
Sirius sentiva un insolito calore e non era sicuro che fosse dovuto al sole, lo sentiva dentro di se, qualcosa che a Londra, in casa Black, non aveva mai provato, forse perché a Londra, nel cielo mai totalmente limpido, non c'è spazio per un sole così grande. Ma forse quel calore era dovuto alla gioia e alla serenità di aver trovato finalmente una famiglia vera in cui poter vivere. È tardi trovare una famiglia a 15 anni, non che sirius non ne avesse mai avuta una, semplicemente coloro che vivevano con lui in Grimmauld  Place numero 12 non erano considerati i suoi parenti dal giovane. La sua famiglia era sempre stato solo Regulus, suo fratello. Regulus che aveva sempre avuto bisogno di lui, Regulus che di nascosto dai genitori correva in camera sua quando fuori infuriavano i temporali, Regulus che si nascondeva sito il suo letto quando voleva fuggire dagli aspri rimproveri di Orion e Walburga Black, Regulus che Sirius aveva sempre protetto, prendendosi la colpa anche per lui, quando combinavano dei disastri. Perché Sirius aveva capito subito che il compito di un fratello maggiore è quello di pararsi sempre davanti al più piccolo. Regulus che era diventato amico di aspiranti mangiamorte, Regulus che ora si rifiutava di parlare con lui, regulus che sirius avrebbe voluto portare con lui la notte in cui era scappato di casa, Regulus che aveva voltato le spalle alla mano tesa di Sirius che lo invitava a seguirlo. 
La famiglia di Sirius adesso erano i Potter, James che era il suo migliore amico dal primo giorno ad Hogwarts, che era diventato a tutti gli effetti un fratello e i signori potter, Fleamont ed Euphemia, che lo aveva accolto come se fosse nato in quella stessa villa in stile inglese. 
James aveva notato quanto il suo migliore amico fosse insolitamente silenzioso quel giorno, ma non se ne preoccupò molto, probabilmente stava ripensando agli avvenimenti degli ultimi due giorni. James era sicuro che Sirius avesse fatto bene ad andare via da quella casa così oscura, luogo di dolore e torture, anzi era convinto che sirius sarebbe dovuto andare via molto prima, ma sapeva anche che ciò che lo teneva legato a casa Black era Regulus.
I due amici continuarono a camminare lungo il viale per ancora qualche metro, finché James non si arrestò di colpo, davanti ad un'altra villa, bella quanto villa Potter, ma forse un po' più piccola e dal sapore più antico. La casa era circondata da siepi di gelsomino che emanavano un dolce odore nell'aria calda di giugno. I cancelli in ferro battuto erano aperti e davanti ad essi vi era la figura esile di una ragazza di schiena. Sirius poté notare di lei solo una lunga treccia scura che arrivava a sfiorarle la vita e che cadeva leggera sul suo abito dello stesso colore del cielo.
La ragazza aveva lo sguardo rivolto verso uno dei rami più alti di un tiglio, su quale si trovava un piccolissimo gatto nero. Proprio nel momento in cui Sirius e James si fermarono, lei tirò fuori dalla manica del vestito una bacchetta. Non pronunciò nessun incantesimo, ma non fu difficile per i due ragazzi intuire cosa stesse facendo. Agitare e colpire. Il gattino fluttuò dal ramo atterrando con leggerezza tra le braccia della giovane, che nel frattempo aveva già messo via la bacchetta.
Sirius era confuso, e soprattutto non capiva perché James si fosse fermato vicino a lei. L'amico si schiarì la voce, come a voler richiamare l'attenzione; la ragazza, infatti, si girò verso di loro.
-James!
-Bella, finalmente!
I due ragazzi si abbracciarono con slancio.
-Tu devi essere Sirius immagino, James mi ha sempre parlato così tanto di te!
-Si, sono io
-Io sono Isabella
-Bella- la corresse James 
-quando eravamo piccoli James non riusciva pronunciare il mio nome per intero- rise lei. -quindi ora sono Bella per tutti qui-
Sirius non poté fare a meno di notare la sua risata cristallina.
Bella aveva una voce dolce e limpida, un sorriso splendido, ma mai esagerato, come se si contenesse è il ragazzo pensò che lei gli ricordasse qualcuno. In più quella ragazza era bellissima, bella come un giorno di primavera dopo un inverno gelido, bella come le dee greche che erano raffigurate nei libri di arte che piacevano tanto a Remus. Sirius ne rimase folgorato.
  
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