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Autore: chitta97    31/03/2017    5 recensioni
Raccolta di one-shot, rigorosamente Judy x Nick
Sprazzi di pensieri, situazioni, gesti che portano tutti ad una conclusione: forse l'amore rende tutti un po' meno acuti e un po' più ottusi.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Yes, I do

 

Quello strascico era davvero lungo. Bianco, con un velo di tulle. Nick si era seriamente chiesto come facesse a non inciampare. In realtà in quel momento parecchie domande esistenziali si affollavano nel suo cervello, come quella che rivolse direttamente alla sua partner.
“Secondo te gli abiti da sposa per elefanti costano di più? Insomma, guarda quanto tessuto ci vuole!”
La coniglietta gli rifilò un’occhiataccia. Non poteva credere che Nick avesse il potere di rovinare anche momenti così romantici e commuoventi. Non che si aspettasse che quella volpe scoppiasse a piangere come invece aveva fatto lei, ma credeva che almeno la dolcezza che si percepiva da quella coppia di elefanti così innamorata lo toccasse un minimo, quel tanto che bastava perché le sue solite battute sarcastiche cessassero. E invece no, quel sorrisino strafottente non spariva per nulla. E, cosa ancor peggiore, a lei sembrava dare meno fastidio di quel che avrebbe dovuto…
“Dovresti smetterla Nick anche perché, mi duole ricordartelo, ma Francine ed Edward sono più giovani di te e sono già sposati.”
“Che vorresti dire Carotina? No perché ti vorrei ricordare che Francine ha solo qualche anno più di te quindi neanche te sei messa troppo bene.”
Odiava quando aveva ragione.
Non che morisse dalla voglia di sposarsi, ma di certo non poteva negare che se aveva una qualche intenzione di farsi una famiglia il tempo cominciava a scorrere troppo velocemente. Si lasciò scappare un sospiro.
Nick la guardava di sottecchi. Quando Francine aveva annunciato il suo matrimonio, invitandoli tutti, non aveva avuto dubbi su chi sarebbe stata la sua accompagnatrice. Insomma, non che avesse troppa scelta. In fondo al distretto le femmine si contavano sulle dita di una zampa e, oltretutto, Judy erano l’unica con cui si poteva dire che avesse davvero legato. Ed era single -almeno da quel che sapeva lui-. Ora che ci pensava, non avevano mai parlato della loro vita sentimentale. Parlavano tanto e ormai non solo tramite il sarcasmo. Ma di fidanzati e matrimoni mai. E visto che lui non lo faceva perché effettivamente non c’era niente di cui parlare per quanto lo riguardava, aveva dato per scontato che anche per la coniglietta valesse lo stesso. Ma niente vietava che lei invece si frequentasse con qualcuno senza che lui lo sapesse. Che poteva saperne lui se magari a Bunnyburrow un coniglio aspettava impaziente il suo ritorno? Rabbrividì al solo pensiero. Judy lo notò e non poté evitare di punzecchiarlo un poco.
“Che c’è, l’idea di sposarti ti fa addirittura rabbrividire?”
“Cosa? No! Cioè, non lo so, a dire la verità non ci ho mai pensato.”
“Oh avanti, vuoi dirmi che con tutte quelle che ti muoiono dietro non hai mai pensato a sistemarti?”
Non sapeva neanche lei perché aveva tirato in ballo le spasimanti di Nick che, si era dovuta presto rendere conto, erano più numerose di quel che credeva e di quel che avrebbe voluto. Sì, beh, la irritavano, in un modo che assomigliava pericolosamente alla gelosia. Che poi gelosa di cosa? Come amica avrebbe dovuto essere contenta per lui… giusto?
“Credi davvero che qualcuna di loro mi interessi così tanto?”
“Non lo so. Tu non mi dici mai niente quindi potrebbe anche essere che tu ti sia innamorato e io non lo sappia.”
“Senti chi parla! Come se tu mi descrivessi la tua vita sentimentale!”
“Io? E come potrei averla se sono sempre insieme a te?”
“Beh, lo stesso si può dire per me. E poi che vorresti dire, che è colpa mia se non hai un fidanzato?”
Pensò più del dovuto a quella domanda e Nick parve accorgersene. Ma lei proprio non poteva fare a meno di chiedersi se davvero la colpa fosse della volpe. Perché in effetti era colpa sua, sua se lei non pensava ad altri mammiferi del sesso opposto in quel modo. Non poteva farci nulla, semplicemente non le veniva spontaneo. Quando era con Nick -ed era quasi sempre con lui- stava bene, semplicemente bene e non trovava motivo né modo per pensare a qualcun altro.
“Davvero Carotina? Pensi che sia io la causa dell’assenza della tua vita sentimentale?”
“Cosa? No! Dico solo che siamo così legati e stiamo così tanto insieme che...”
“Che pensi che altri mammiferi a cui potresti essere interessata pensino che tu non sia disponibile?”
“No, penso che la nostra sia già una relazione sentimentale!”
Per la fretta di controbattere non aveva calibrato bene le parole e così le era uscita fuori quella frase che sconfinava ampiamente nell’ambiguità. Cercò di rimediare ritrattando subito. “Insomma, stiamo sempre insieme e io… Io sto bene quando stiamo insieme quindi… quindi non ho il tempo di pensare a quanto quel coniglio sia carino o se quel mammifero mi sta fissando perché mi trova carina o qualsiasi altra cosa. Forse non è colpa tua se non ho una vita sentimentale, ma sicuramente è a causa tua. Almeno in parte.”
“Lo stai dicendo per farmi piacere o… o… Sei sicura che magari non è solo perché non vuoi un legame?”
“Che vuoi dire? Ti ho appena detto che tu sei un legame.”
“Intendo al di fuori del lavoro. So quanto sia importante per te il lavoro e… mi chiedevo se magari avessi paura di farti distrarre da persone esterne.”
“Nick… Tu non sei importante per me solo perché sei il mio partner e perché abbiamo condiviso avventure folli che ci hanno fatto avvicinare. Lo sei perché sei tu.”
Il bouquet. La sposa stava per lanciare il bouquet e tutte le ragazze erano invitate per cercare di prenderlo al volo. Judy si alzò per partecipare anche perché sapeva che, probabilmente, se non fosse andata di sua spontanea volontà l’avrebbero trascinata e vista la mole dei suoi colleghi ci sarebbe voluto davvero poco per sollevarla. Soprattutto visto che quel tubino che indossava, blu scuro, era semplice, incantevole, ma soprattutto scomodo.
Prima però, si voltò un’ultima volta.
“E te invece, Nick? Scelta troppo difficile tra tutte le single che ti corrono dietro?”
“Sai, sono un predatore dopotutto… Preferisco correre io dietro alla mia preda.”
Judy non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni. E ne avrebbe volute. Perché quella frase sembrava implicare un qualche speciale sentimento che Nick evidentemente provava per qualcuno. Qualcuno che non gli moriva dietro così esplicitamente. Ma chi poteva essere? In fondo l’aveva detto anche lui che praticamente passava tutto il tempo con lei e che per questo la sua vita sentimentale era pressoché inesistente.
In ogni caso avrebbe dovuto pensarci dopo. Francine era pronta a lanciare quell’incantevole bouquet di fiori variopinti. Judy poteva facilmente riconoscerli, dai narcisi ai tulipani ai giacinti. Erano davvero dei bei fiori. Non le sarebbe dispiaciuto averli su un vaso nella sua spoglia stanza. Sì, magari avrebbe afferrato quel bouquet solo per quello, per dare un po’ di colore e vita a quelle pareti ammuffite. Non per quelle stupide credenze, ovviamente, non perché desiderasse sposarsi.
Prese al volo quel mazzo di fiori. Non fu difficile, da brava coniglietta riusciva a saltare molto in alto. Sentì gli sbuffi e i gridolini delle altre pretendenti al bouquet, ma era tutto molto ovattato. Judy non riusciva a smettere di fissare la composizione floreale, quasi potesse rispondere a tutte quelle domande inespresse che affollavano la sua mente.
Davvero non voleva sposarsi?
Sì, sì lo voleva in realtà. Anche lei avrebbe voluto indossare un principesco abito bianco, costruirsi una famiglia, avere qualcuno ad aspettarla a casa a braccia aperte.
Ma la vera domanda era… quanto Nick c’entrava con tutto quello?
Sorrise alla volpe sperando di apparire vittoriosa, ma il suo sguardo fu solo… dolce.
E realizzò che in realtà aveva qualcuno che faceva molto più che aspettarla a casa a braccia aperte, ma la accompagnava nel suo cammino. E desiderava davvero tanto che continuasse a farlo sempre. Finché morte non li separi. 



Note dell'autrice: Eccomi qui! Spero che anche questo capitolo vi piaccia, anche se so che è più corto degli altri. Probabilmente anche perché è più riflessivo/discorsivo. Inizialmente volevo descrivere anche qualcosa di più dello scenario ecc, ma poi è venito fuori così e non mi convinceva cambiare ciò che era venmuto fuori spontaneamente perché, per esperienza, credo che le idee e gli spunti più naturali siano quelli che poi risultano più coerenti ed adatti. Ovviamente con questo non voglio dire che il capitolo sia perfetto così com'è, solo che modificarlo l'avrebbe reso peggiore. 
Per quanto riguarda il titolo è in inglese -per rispondere ad una domanda che magari vi siete fatti- perché funzionava meglio, aveva più implicazioni, più significati; in questo caso "Yes, I do" si riferisce a: 1) la battuta finale in originale di Judy a Nick, la sua risposta quando Nick le dice che sa che lo adora -che poi in inglese è pure ambigua con quel Love, ma qua si sfocia nel fangirlismo e non è il caso-. 2) La risposta tipica dei matrimoni, il nostro "Lo voglio" insomma. 3) La risposta di Judy alla domanda che fa a se stessa in questo capitolo, quindi sia se vuole sposarsi, sia in senso più ampio se Nick è davvero così importante nella sua vita.
Per quanto riguarda il resto del capitolo, sentitevi liberi di farmi tutte le domande che volete se avete dubbi o perplessità, sarò felice di rispondervi ^^
Detto questo finisco lo sproloquio, solo mi scuso per il leggero ritardo.
Alla prossima!
chitta97

  
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